Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 5/1/2014 alle 13:32


Matteo Renzi
sprizza  energia, voglia di fare e di cambiare, assegna scadenze al governo e al Parlamento che sono del tutto fuori dai ritmi della politica italiana. Se il suo impatto sulla realtà che lo circonda non sarà immediato, forte, abrasivo, rimarrà tutto come prima.
La battuta sul “Fassina chi?” poteva risparmiarsela ma la replica di quest’ultimo (che ha così ricevuto un grosso favore) sull’idea padronale del partito di Renzi è fuori luogo. Le sue dimissioni sono funzionali al tentativo diventare il capo dell’opposizione interna.
Renzi ha però un strada obbligata davanti a sé, dimostrare di ricercare sinceramente l’intesa con Enrico Letta (poi si vedrà) senza scaricare sul governo le immancabili tensioni dentro il partito.
Il nuovo leader si metta il cuore in pace, le correnti del Pd continueranno ad esistere, lui vada sempre al sodo senza badare troppo al sottile, ma ogni tanto si morda la lingua.

Commenti dei lettori: 94 commenti -
Renzi si renderà conto ben presto che cambiare è molto più difficile che parlare e conservare. Anch'io che non l'ho votato spero che non fallisca completamente.
Scritto da Lupus il 5/1/2014 alle 13:55
Renzi mira al partito padronale e per farlo deve scalzare Letta e ridurre alla marginalità l'opposizione interna. Caro Giuseppe è così e non vederlo (e non capirlo) è come chiudere gli occhi davanti alla realtà. O voltare la testa da un'altra parte...
Scritto da Nino Nic Russo il 5/1/2014 alle 13:58
Quando si guida troppo veloce, su strade sconosciute, aumenta la probabilità di prendere qualche sbandata o peggio. Presto per giudicare, ma non mi sembra si possa dire che le mosse di Renzi siano state tutte convincenti. Esempio, la legge elettorale: sai che scoperta fare l'elenco di tre cose diverse, aggiungendo per giunta il sistema spagnolo, tanto per fare l'occhiolino a Berlusconi!!
Scritto da bm il 5/1/2014 alle 14:18
Renzi vada dentro deciso senza diplomazie altrimenti non otterrà nessun risultato.
Scritto da Maurizio il 5/1/2014 alle 15:00
Caro @G. Adamoli, Bentornato. D'accordo sul "moderare i toni". Ma il bohèmien FASSINA, l'ho già detto, è un sedicente "esperto" di economia. È un politico giovane nato vecchio e triste: non capisce l'humor. Sbaglia pure la taglia delle scarpe che gli rendono l'aspetto tra il truce e il comico. Il Governo non perde niente. Non ha saputo trattare, per manifesta incompetenza, nemmeno la questione IMU: bastava aumentare le detrazione e lasciare tutto come era. Un "In bocca al lupo" per Bersani.
Scritto da Sic Est il 5/1/2014 alle 15:05
le dimissioni..non mi dicono niente...forse meglio...perchè per farla breve mi era ..poco simpatico..e gli ..schizzinosi non servono...soprattutto in questi momenti...di estrema tensione ed emergenza..in cui non c'è più tempo per le lotte intestine..semmai prendano una purga ..o un lassativo..
Scritto da zva il 5/1/2014 alle 15:10
Cmq non vorrei difendere io Renzi ma non ha detto "Fassina chi?". Ha solo detto "Chi?". Mi sembra si sia montata una polemica strumentale che forse h fatto comodo a tutte e due
Scritto da Ilaria Ceriani il 5/1/2014 alle 15:31
@Ilaria Ceriani. Quella è una banalità...gli argomenti a sostegno dell'eventuale "deriva personalistica" del Pd renziano sono di ben altra consistenza.
Scritto da Nino Nic Russo il 5/1/2014 alle 15:40
Non è alta politica questo affare del tutto interno al Pd, ma monopolizza il dibattito. Comunque copiare D'Alema ("Folena chi?") non segna una gran novità, tutt'altro.
Scritto da Loris Costa il 5/1/2014 alle 15:42
Mi associo a @Sic Est (15.05): IN BOCCA AL LUPO CARO BERSANI. RITORNA IN FORMA IL PIU' PRESTO POSSIBILE!
Scritto da Giuseppe Adamoli il 5/1/2014 alle 15:47
@Nino Nic Rosso hai stabili certezze. ..!!
Scritto da G Frank Sagrada il 5/1/2014 alle 15:49
"L'opposizione interna" quella che ci ha consentito di allearci con berlusconi, brunetta, santanchè, si è marginalizzata da sola perchè divisa dopo il risultato delle primarie, rifiutando incarichi in segreteria. Renzi la frase incriminata non l'ha pronunciata. anziche polemizzare con Alfano lo si fa con Renzi. La sindrome autolesionista era solo sopita dalla sberla delle primarie, ora riemerge.
Scritto da Angelo Ruggeri il 5/1/2014 alle 15:53
RUBO DA fb Ricapitoliamo i fatti, perché, come sempre, si prescinde dai fatti. 1) Fassina dà un’intervista a La Repubblica, che esce la mattina del 4 gennaio; 2) In questa intervista, chiede un chiarimento in direzione; 3) Non basta, chiede anche che si stabilisca una nuova squadra di Governo; 4) Poi aggiunge che chi debba restare e chi no non lo deve decidere Renzi, e nemmeno la Direzione, ma Letta (!); 5) Infine fa una proposta davvero nuova e vincente: la riduzione dell’orario di lavoro, quella, per capirci, che ha rischiato di far sparire il Partito Socialista Francese dalla scena politica di quel paese, e che ha dato a Jospin l’onta di non andare nemmeno al secondo turno delle elezioni presidenziali, prendendo meno voti di Jean Marie Le Pen; 6) L’intera intervista può essere definita solo così: un atto di insipienza politica tale che sembra impossibile che sia frutto di sola fessaggine; 7) Ovviamente, i giornalisti, il 4 gennaio, domandano a Renzi che ne pensa di questa idea di Fassina; Renzi poteva rispondere dicendo che Fassina aveva detto tutte cazzate; secondo me avrebbe fatto perfino bene; 9) Renzi poteva rispondere: ci conteremo in Direzione e chi perde se ne va; e avrebbe fatto ancora bene; 10) Invece è stato un signore, ha fatto finta di non capire: cioè ha smussato la polemica, ha evitato di polemizzare, insomma ha cercato di evitare di portare sui giornali una questione che doveva rimanere negli organismi dirigenti; 11) I giornali hanno cominciato a dire , laddove invece Renzi aveva detto solo ; 12) Fassina ha annunziato le proprie dimissioni; 13) Non sappiamo se le abbia anche presentate al Presidente del Consiglio, nessuno lo sa; dato il personaggio, c’è da supporre che non le protocollerà mai; 14) Tutti contro Renzi per essere stato troppo signore; 15) Oggi La Repubblica esce con un articolo di puro gossip, in cui si parla di panini, birre, sigari, Eataly, talbet, Ipad, e altre cose da Novella 2000;
Scritto da Angelo Ruggeri il 5/1/2014 alle 15:55
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=685230571497161&set=a.444801932206694.101632.441594782527409&type=1 Foto del diario #unabbraccione da tutto il PD. — con Anna Rita Leonardi. di: Erotismo Democratico
Scritto da Angelo Ruggeri il 5/1/2014 alle 16:49
Sinceramente; c' è stato un eccessivo eco e forse distorsione delle parole da parte della stampa . Sono d' accordo con Giuseppe che , a volte, Renzi dovrebbe mordersi la lingua.
Scritto da Bruna Croci il 5/1/2014 alle 17:05
Ma non approvo l' atteggiamento polemico, provocatorio di Fassina.
Scritto da Bruna Croci il 5/1/2014 alle 17:06
@Ilaria Ceriani (15.31), @Angelo Ruggeri (15.53). Ho votato Renzi con convinzione e ho riascoltato le parole di ieri. Il "chi" era chiaramente rivolto a Fassina come ha dichiarato Del Rio suo uomo fidato. Dovrebbe mettere sotto controllo il vizio toscanaccio delle battute ma questo è un peccato veniale. Direi che è stato ingenuo (una volta tanto) perché ha offerto a Fassina una straordinaria occasione da gol: dimettersi dal governo come voleva già fare da tempo incolpando il neo segretario. Renzi vada avanti e colpisca duro là dove necessario ma eviti asprezze polemiche inutili.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 5/1/2014 alle 17:14
@Nino Nic Russo (13.58) - Quella del partito padronale è una gran balla. Il Pd non lo sarà mai. Se lo diventasse non ci starei un minuto in più. Più facile che ritorni ad essere un "casino". E questo va assolutamente evitato. Abbiamo bisogno di una leadership autorevole e riconosciuta. Renzi è oggi la realtà da aiutare senza piaggeria e con critiche costruttive.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 5/1/2014 alle 17:17
Renzi "sfotte" Fassina (Chiiii?), Fassina "fotte" Letta (presentando le dimissioni dal governo con un messaggino). Magari i due non si sopportano, ma sono uniti nella lotta: obiettivo "giù questo governo!". Chissà che non sia una recita concordata? Diffidavo di entrambi e, purtroppo, avevo ragione. Il decadimento della sinistra, senza progetto, senza strategia, è giunta allo stadio terminale della volgarità.
Scritto da ulderico monti il 5/1/2014 alle 17:37
Mi unisco agli auguri per Bersani. Per quanto riguarda la lingua di Renzi: ..a scorpion, asking a frog for a lift across a river,says there is no danger in the frog's taking him on.Obviously he will not sting the frog because it wouldn't make any sense, they would both drown.Halfway across the water the scorpion sting the frog and they go under, the frog ask why "It's my character" the scorpion says. Questo per gli amanti del Job act e altre paccottiglie inglesi provenienti da Firenze.Cordialità
Scritto da Mario Vergano il 5/1/2014 alle 18:01
Fassina crede di aver fatto una furbata mettendo in risalto una scivolata dialettica di Renzi. La storia dimostrerà che si e' trattato solo di una vigliaccata senza futuro.
Scritto da Giuseppe Vuolo il 5/1/2014 alle 18:49
Fassina è un omuncolo. Ma è riuscito nel suo intento. Oggi non si parla di quanto ha fatto ieri la segreteria ma dei suoi problemi. A memoria mai visto tanto clamore per un vice ministro. I giornali italiani non sanno proprio piu che scrivere. Do loro un consiglio: indagini, inchieste e spiegazioni ai cittadini e non gossip-politico o tette di pseudo star della tv.
Scritto da Federico Antognazza il 5/1/2014 alle 18:56
FORZA BERSANI per una pronta guarigione e Forza Renzi, smantella tutto (proprio tutto) quello che ha portato alla palude e alle primarie del 8 dicembre. Oltre a Fassina chi?, aggiungi Letta chi? Napolitano chi? Monti chi? Alfano chi? e compagnia perdendo. Fassina fin dal giorno dopo le primarie ha iniziato a provocare (per non dire quante ne ha dette prima su Renzi). E poi, solo il giorno prima della segreteria aveva che avrebbe consegnato le dimissioni a Letta. (segue)
Scritto da robinews il 5/1/2014 alle 19:15
Robinews (segue 2). Fassina, mentre il segretario non parlava di rimpasto lui provocava con la storia del rimpasto per dare posti di ministro ai Renziani. Non sono d'accordo con te caro Adamoli, Renzi è stato fin troppo garbato con Fassina che era più impegnato a provocare che a fare il viceministro. Se mai questo di Fassina è il segnale "duro" di chi non conta più nulla e che (ancora peggio) non ha saputo fare un bel cavolo di nulla. Gli ostacoli e le trappole saranno sempre più forti. (segue)
Scritto da robinews il 5/1/2014 alle 19:21
Robinews (segue 3). Cercheranno con ogni mezzo di logorare Renzi. In parlamento, in "questo" parlamento, gli Alfani, Schifani, Giovanardi, Monti, Lupi e lupetti vari insieme a tanti "ascari" piddini che non hanno digerito e non vogliono digerire la perdita del potere faranno di tutto per arrivare al fatidico "AVETE VISTO? ANCHE RENZI E' COME GLI ALTRI, ANZI E' PERSINO PEGGIO PERCHE' E' IL BERLUSCONI PADRONALE 2". Matteo deve ad ogni costo cercare di fare subito una nuova legge elettorale. (segue
Scritto da robinews il 5/1/2014 alle 19:28
Robinews, (segue 4), e andare ad elezioni immediate, e se Napolitano rompe le balle, dovrebbe dirgli "Napolitano chi? Quello che preferisce i governi senza mandato degli elettori? Quello che avrebbe fatto molto bene a stare lontano dal secondo mandato? Quello che ha fallito ogni strategia riformatrice con la storiella delle "larghe intese" alla quale era solo "lui a credere? Avanti Matteo che li schianti "tutti", se cercano di fermarti chiedi aiuto agli Italiani che si sono rotte le sfere.
Scritto da robinews il 5/1/2014 alle 19:36
Robinews (segue 5) Renzi stia attento! Non deve commettere l'errore di entrare in una stanza per trattative che dovranno passare attraverso una "mediazione" del Letta e del Napisan ("chi sono?"). Nel momento in cui dovesse prendere in considerazione una trattativa per fare un accordo "alla Tedesca", in quella stanza non ci sarà la SPD ne tanto meno la Merkel ma solo "falliti di una casta" senza alcun consenso nel paese il cui unico obbiettivo sarebbe quello di "bruciarlo".
Scritto da robinews il 5/1/2014 alle 20:12
Giuseppe@Adamoli, il Pd renziano è destinato a diventare un partito padronale. Questa è la "strategia" di Renzi, altrimenti no sarebbe nemmeno..sceso in campo. Se ritiene d non poter sopportare quell'evento annunciato (possibile che uno esperto come te non li colga i segni?) ti suggerisco di uscirne adesso così ti sarà evitata una nuova disavventura non meritata. Io resto per impedirlo....
Scritto da Nino Nic Russo il 5/1/2014 alle 20:23
@Adamoli. Condivido....
Scritto da Antonio Molinari il 5/1/2014 alle 21:03
L'approccio di Renzi sembrerebbe quasi sempre improntato al detto 'mors tua vita mea', ma possiamo forse biasimarlo? Io dico di no, dal momento che l'ambiente politico è impregnato di cannibalismo spietato. Questa pratica gli hanno insegnato, e questa lui ha ben appreso. Il resto sono banalità, fra le quali le impulsive dimissioni di Fassina. Ma veniamo al Renzi-pensiero. Oggi, senza mordersi la linguaccia, ha detto che la discesa dello spread è frutto dell'azione di Draghi e non certo di Letta. E' un vero tallonatore, Renzi ma in questa sua uscita io sono con lui, insieme a una grande fetta del popolo di centrosinistra. Già Curzio Maltese (che ben interpreta il mio pensiero), sin dallo scorso 20 settembre, nella sua rubrica 'Contromano' (pag. 13) del Venerdì di Repubblica, attribuiva all'azione della BCE guidata da Draghi il merito della riduzione dello spread. E calcava anche la mano, esprimendosi così: 'Nessun pregiudizio ideologico sulle larghe intese, semmai una valutazione dei fatti concreti. Il PD e il PdL sono nella stessa maggioranza ormai da quasi due anni, dall'autunno del 2011, quando è stato insediato il governo Monti. Nella sostanza, si tratta di un periodo di continuità, il governo Letta ha di fatto seguito la strada tracciata dal governo dei tecnici. Il bilancio di questo biennio di grande coalizione è disastroso. Nei due anni l'Italia ha affrontato la peggiore recessione economica dal dopoguerra, si sono persi centinaia di posti di lavoro e la disoccupazione giovanile ha toccato il massimo storico. Il debito pubblico ha continuato a crescere, in assenza di tagli o di riforme adeguate. La pressione fiscale è salita a livelli intollerabili per individui e imprese; la lotta all'evasione, più volte annunciata, non ha prodotto risultati concreti. L'unico timido provvedimento di moralizzazione della vita pubblica italiana approvato negli ultimi dieci anni di chiacchiere, la Legge Severino, è oggi sotto accusa. Mezzo governo vorrebbe cancellarla e dichiararla incostituzionale e per questo ricatta l'altra metà'. Forza Renzi! Mors tua vita mea. A meno che decida di inciuciare con Letta. Ma questo, semmai, fra un po'.
Scritto da eg il 5/1/2014 alle 21:25
Non ho parole per entrambi!
Scritto da Silvio Aimetti il 5/1/2014 alle 21:43
'Sta acqua qua, ragazzi!', diceva il Bersani/Crozza quando, visibilmente preoccupato, enucleava i problemi del Paese. E' 'sta acqua qua, caro Pierluigi Bersani, che purtroppo ti è capitata oggi, ma speriamo tutti che tu ne possa uscire presto e bene. Sentiamo la mancanza dei 'bersanemi', come Umberto Eco ha definito le tue metafore, molte delle quali mutuate da antiche saggezze popolari. In attesa del bollettino medico dei neurochirurghi di Parma, non possiamo far altro che mandarti pensieri di bene.
Scritto da eg il 5/1/2014 alle 21:49
@e.g., 21,25, ben ritrovata e tantissimi auguri. vedo che siamo come quasi sempre in grande sintonia. Abbiamo votato insieme per Civati ma ripetiamo insieme FORZA RENZI. El Chiva ci perdonerà di sicuro anche se lui è ancora vigile e diffida un po di Renzi. Abbiamo ragione noi, avrà ragione lui (il Chiva)? Io credo (e spero) che forse questa volta abbiamo ragione noi, anche se c'è ancora il "forse". Ciao e Buon 2014.
Scritto da robinews il 5/1/2014 alle 21:56
@Aimetti, quindi stai zitto? Bravo!!!
Scritto da Nino Nic Russo il 5/1/2014 alle 22:33
Caro Giuseppe, condivido tutto il tuo argomento. Mi complimento in particolare per aver saputo sfuggire allo schema argomentativo del "Sì, però", a favore di quello corretto del "punto, a capo, lettera maiuscola". In altre parole. Renzi ha sbagliato. Fassina ha risposto in modo sbagliato. I due demeriti sono separati: a ciascuno il suo. Due critiche, invece. La prima è piccola in sé, ma in un passaggio è di grande rilevanza. A me viene da pensare che ambedue cercavano un casus belli: il battutismo di Renzi è studiato a tavolino, non nasce all'impronta e non è frutto solo del suo animus guascone e talora rodomontesco; non basta dunque chiedere a Renzi di mordersi ogni tanto la lingua, ma di non praticare più questo approccio alla dialettica politica. Dal canto suo, la reazione di Fassina rientra in un vittimismo altrettanto studiato a tavolino, e atteso a priori per essere sciorinato alla prima occasione. La seconda e più sostanziale, riguarda l'abrasività e il non badare troppo al sottile, e mette in gioco una concezione dell'agire politico che non è nostra, ossia né tua né mia, e mi stupisce in te quest'ansia, propria di molti "renziani", di vedere adottata una logica e un modo di procedere che, con un neologismo, definirei "risolutivisti". La complessità va colta, rispettata e incorporata nella soluzione prospettata, che unifica ma non semplifica. Mi associo agli auguri a Bersani, e rinnovo a te i miei per il 2014.
Scritto da Valerio Crugnola il 5/1/2014 alle 22:49
Buon anno, caro Giuseppe! Fassina capo dell'opposizione interna? Ma opposizione a che cosa? Durante il Governo Monti, quando nella segreteria nazionale del PD ricopriva l'incarico di Responsabile nazionale Economia e Lavoro del Partito Democratico, non si ricordano suoi significativi contributi in materia di economia e di lavoro, né critici, né propositivi. Nonostante la sua etichetta correntizia di uomo di sinistra, Stefano Fassina, all'indomani del voto dei 101, che ha delegittimato, di fatto, l'allora segretario nazionale Bersani (al quale auguro il mio più sentito augurio di pronto recupero), ha subito aderito alle larghe intese, ricoprendo un importante ruolo nel governo. Fassina, di recente, ha dichiarato che il jobs act proposto da Renzi è insufficiente. Può anche essere, ma lui in qualità di Vice Ministro cosa ha proposto in questi mesi per frenare la spirale della disoccupazione giovanile? Non si ricordano suoi contributi. Pertanto, quale “capo dell'opposizione interna” potrà mai diventare Fassina? Certamente, non opposizione politica, semmai degli assetti di potere.
Scritto da Leonardo C. il 5/1/2014 alle 23:09
Apprezzo il pensiero di @Valerio Crugnola, come sempre pregnante. Tuttavia ritengo che il PD, in questo momento, dovrebbe COMPATTAMENTE sostenere Renzi nel suo tentativo di incidere costruttivamente sul governo e sulla legislatura. Occorre essere risoluti: o si porta subito a casa legge elettorale e provvedimenti determinanti per la ripresa economica e l'occupazione oppure è inutile tergiversare e si vada alle urne senza timore.
Scritto da Leonardo C. il 5/1/2014 alle 23:12
Innanzi tutto, auguri a Bersani!! In secondo luogo, Renzi non ha sbagliato né è stato maleducato: mi piace avere un segretario capace di parlare anche con le battute. Trovo che lavorare "col sorriso sulle labbra" sia di gran lunga meglio del grigiore ipocrita e serioso proposto da altri. Siamo seri, solo i poveri di spirito non accettano le battute. Infine, mi sembra ci sia troppa gente impegnata solo (!!) a denigrare il Renzi-pensiero: saremo mai capaci di liberarci di questa zavorra?
Scritto da Giacomo il 5/1/2014 alle 23:23
La stronzata di renzi non è che l'inizio della fine del PD come si intendeva alla sua nascita.Cari compagni,è finita:tocca fare un altro partito.Di sinistra.
Scritto da Giuseppe Morelli il 5/1/2014 alle 23:40
giuseppe eri un suo fans,e sei nel direttivo provinciale,e lo critichi? ricordi quando dicevo che Renzi spaccava il PD,ti dico solo che ne vedremo delle belle ancora... tenete d'occhio Violante,che farà a breve e l'unico con i coglioni e sa cos'è la politica nel PD gli altri sono marionette nelle mani delle lobby bancarie,e ione sono ben contento di quanto accade nei partiti anche Griillo fara la fine del topo
Scritto da Antonio Tieso il 6/1/2014 alle 09:48
@Antonio Tieso:immagino,e mi auguro.che il tuo commento sia rivolto a Giuseppe Adamoli,con cui politicamente nulla ho a che fare.
Scritto da Giuseppe Morelli il 6/1/2014 alle 10:00
Si ,scusa Morelli.
Scritto da Antonio Tieso il 6/1/2014 alle 10:12
@Valerio Crugnola (22.49) - “La complessità va colta”, quante volte me lo sono detto e ripetuto aggiungendo “le semplificazioni sono un grossolano vizio d’insipienza di chi non si sforza di pensare”. Concordo ancora oggi con questo assioma ma la risolutezza è un imperativo del Pd in questa fase. Altrimenti facciamo mille giri e ci troviamo sempre al punto di partenza. Vorrei tanto che si salvasse il governo Letta fino al 2015 per cogliere meglio la ripresa che forse è timidamente in atto, per presiedere senza imbarazzo il semestre europeo, per assegnare ad una sola Camera il potere della fiducia al governo. E anche perché vedo il rischio che le elezioni europee della prossima primavera possano incidere negativamente sul contemporaneo risultato parlamentare del Pd e del centrosinistra, ma penso che l’unico modo di riuscirci (andando alle urne con una buona legge elettorale) sia di attuare la rottura della continuità del “galleggiamento”. Le mediazioni sono l’arte della politica ma il continuo cincischiare è la sua morte. Meglio qualche parola apparentemente sprezzante che il farfugliare senza giungere mai a nessuna conclusione. Questo, caro Valerio, è il mio pensiero oggi.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 6/1/2014 alle 10:15
@Leonardo C. (23.09) - Fassina capo di quale opposizione ti domandi (retoricamente). Tu lo sai bene, opposizione al nuovo corso e ciascuno ci metterà ciò che vuole: assetti di potere, politiche economiche, del lavoro e istituzionali. Sarà impossibile (questo è certo) vedere tutto il partito appoggiare le scelte di Renzi. Se ciò avvenisse significherebbe che tutto è cambiato (in superficie) ma nulla è cambiato nella sostanza. Meglio attrezzarsi per una dialettica organizzata mantenendola dentro i limiti della correttezza che accetta nelle Istituzioni la linea maggioritaria. Fassina faccia pure la sua parte. E’ l’unico modo che considero utile e necessario per l’unità del Pd.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 6/1/2014 alle 10:21
@Giacomo (23.23) - Ben tornato sul blog, caro Giacomo. In realtà non avevo mai temuto il tuo abbandono della politica e del Pd ma mi fa molto piacere risentirti dopo tanto tempo. Nel merito hai ragione, dobbiamo liberarci del grigiore cupo e della tristezza che spesso ci ha attanagliato ma si può farlo in modo netto e “leggero” senza battute che possono essere percepite come arroganti anziché spiritose. Offrono armi e munizioni a chi vuole contrastare gli esiti delle primarie.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 6/1/2014 alle 10:24
Qualche riflessione. (1) È piuttosto difficile, per un ex-partito (PCI) i cui valori erano scolpiti nella pietra (come le leggi romane) accettare e metabolizzare il cambiamento. Esisteva una burocrazia gerarchizzata nella quale ognuno ricopriva il suo posto e, purché non pretendesse di pensarla diversamente (eresia), ci campicchiava per tutta la vita. Quello che doveva fare lo apprendeva dai pizzini di partito o dai comunicati della vecchia Unità. Una commistione, sotto banco, con gli avversari di facciata completava l’opera. Ognuno al suo posto che ci sarà un posto per tutti. (2) Renzi sta scombinando impietosamente vecchi schemi e un Fassina qualunque, famoso sedicente economista, non riesce a seguire il filo del cambiamento. Invece di tornarsene a casa, magari cercandosi un lavoro vero come tutti i comuni mortali, si destreggia nell’arte della dichiarazione retorica riproponendo posizioni politiche con il solito ossimoro del perdente: non mi muovo, non me ne vado, però faccio finta di essere fuori e mi vesto da rivoluzionario. In ciò trova sostegno nella Camusso e questo dimostra l’ambiguità della sua posizione. Da Vice Ministro dell’economia passerà alla storia per non aver saputo dirigere la questione IMU. Se avesse capito qualcosa di scienza delle finanze (concetti di equità, capacità contributiva, percosso, percussore, eccetera) non avrebbe creato un modello di tassazione del patrimonio immobiliare che ricorda tanto il costume di Arlecchino. Bastava semplicemente lasciare tutto come era ed aumentare le quote esenti in base a parametri di equità (componenti, reddito vero e non quello finto della dichiarazione dei redditi – non comprende i redditi derivanti dalla cedolare secca, …). (3) Il mondo, senza i Fassina (ce ne sono ancora tanti), è sicuramente migliore. (4) Non sono abituato a ragionare che in ogni fatto si nasconde sicuramente un altro fatto. Anche perché quello che si nasconde non mi interessa. Per questo non vedo alcun accordo tra Renzi e il sofferente Fassina (credo che indossi un cilicio fatto di falci e martelli che tagliano e danno mazzate in quella zona nascosta tra le gambe), ma solo l’occasione per questo Carneade di far sapere a tutti che esiste, come i bambini quando i grandi parlano tra di loro. (4) Resta inteso che Renzi si deve scrollare di dosso certi atteggiamenti che possono farlo apparire un guascone, però non censuriamolo subito in questa “Voglia matta” di cambiamento. Certi notabili di partito che si ritengono indispensabili si possono levar di torno solo con il dileggio. Il mediocre Fassina fa parte di questo gruppo.
Scritto da Sic Est il 6/1/2014 alle 10:36
@Morelli 23,40, e vai, fai e fate pure un bel partito "senza voti e senza niente", la sinistra a cui pensi dovrebbe fare un minimo di bilancio della gestione del suo potere negli ultimi 20 anni insieme a Napisan, Baffino, Violante e compagnia perdendo. Mi raccomando di ricordarti di iscrivere al nuovo partito anche @Tieso (9,48) che non vede l'ora del ritorno in campo del amico del caimano Violante. Tieso con le sue "visioni" oltre alla fine di Renzi profetizza la fine del topo per M5S "mitico"
Scritto da robinews il 6/1/2014 alle 10:52
Nessuno sarà interessato alla parola rimpasto, e ancora di meno all’idea che ha qualcuno di un congresso permanente. E lo ammetto, mi sentirò orgoglioso della riunione di segreteria di ieri perché saprò dire loro: stiamo lavorando alla legge elettorale, al piano lavoro, all’allargamento delle tutele, ai diritti e doveri civili, al digitale e alle infrastrutture. Ed è questo sentimento misto di orgoglio e senso di responsabilità che voglio difendere dalle polemiche strumentali di queste ore. Polemiche che interessano gli addetti ai lavori e chi non vuole e non può tenere il passo all’accelerazione che l’elezione di Matteo Renzi ha dato alla politica italiana. Dal blog di Francesco Nicodemo.
Scritto da Angelo Ruggeri il 6/1/2014 alle 11:09
@Morelli, 23,23, "cari compagni, è finita,:tocca fare un altro partito. Di sinistra". Come lo chiamerete? Ti informo che non è possibile chiamarlo con i seguenti nomi: Rifondazione Comunista; Partito Comunista dei Lavoratori; Sel; Rivoluzione Civile; Partito dei Comunisti Italiani, PSI, Idv, PD; Partito dei Lavoratori; PDS; DS; SC (sono marchi già depositati). Un suggerimento: potreste chiamarlo PILISN (Partito Inciucista Largo Intesista di Sinistra Napolitana) NON VI MANCHEREBBE NULLA. O NO?
Scritto da robinews il 6/1/2014 alle 11:12
Sic-est 10,36: come si fa a non essere d'accordo! Robinews 10,52 scrivi la pietra tombale dell'incapacità di certi sinistri "fissati". Sono d'accordo: facciano pure l'ennesimo partitino da prefisso telefonico.
Scritto da L.V.. il 6/1/2014 alle 12:18
Molto bello e lo sottoscrivo, il messaggio di Beppe Grillo a Bersani. Grillo sarà pure antipolitico e poplulista, nel senso che ha scelto una lotta senza quartiere contro la degenerazione di una certa classe politica. Escludere Bersani da questa classe politica e riconoscere a Pier Luigi una dimensione umana e morale può solo far piacere e a me fa molto piacere. Bravo Grillo.
Scritto da robinews il 6/1/2014 alle 12:18
Aspetto sempre che la discussione anziche sul "chi" si sposti sul "che"....
Scritto da Rocco Cordì il 6/1/2014 alle 12:20
Nell'infimo teatrino della politica italiota spiccano due giudizi sul "battutista" Renzi, erede dei rottami di quel che fu il partito di Gramsci Togliatti Berlinguer (a sinistra) e di Sturzo De Gasperi Zaccagnini (al centro). Corriere della Sera 6 gennaio: – 1) Dice Fassina : "...Renzi è un uomo brillante e parla con le battute. Io sono un grigio burocrate e parlo con i documenti....". - 2) Berlusconi (che per battute e trovate geniali non scherza: ricordate la foto di gruppo mentre fa le corna a un vertice europeo?) applaude Renzi “brillante, telegenico, la battuta pronta. … Solo io potrei batterlo”. L'Europa delle persone serie, dalla Germania alla Spagna, guarda attonita gli Arlecchini e i Pulcinella che ci umiliano nella nostra afflizione. Fino a quando ti dimenticherai di noi, o Signore?
Scritto da ulderico monti il 6/1/2014 alle 12:27
@Robinews (12:18). Generalmente di quelli che stanno male tutti dicono bene. Non voglio ricordare le malignità, anche a carattere personale, profferite da Grillo contro Bersani (ci vorrebbero pagine e pagine di post), però da un episodico intervento di circostanza "amicale e buonista" di Grillo non si può trarre alcuna morale. Resta sempre un povero comico che per vanità personale ha congelato il consenso ricevuto. E che, in termini di somatizzazione, potrebbe anche essere una concausa delle sofferenze fisiche di Bersani.
Scritto da Sic Est il 6/1/2014 alle 13:16
Spero che il pessimismo di@U.Monti non ci contagi,e che gli apprezzamenti del Berlusca non siano controproducenti per Renzi. Il quale,credo,saprà contrastare validam.,e non solo con le battute,il conformismo e il grigiore della"vecchia guardia"che per 20 anni non ha saputo far altro che"inciuci"(barattandoceli per ineluttabili strategie di compromesso)e non ha ancora capito che il mondo è cambiato e che deve mettersi da parte,salvando almeno l'onore.Ottimi i commenti di@SicEst@Eg@Robin.e@Giacomo
Scritto da giovanni dotti il 6/1/2014 alle 13:58
Tutta questa polemica mi sembra la classica tempesta in un bicchier d’acqua. Dal momento che sulla questione hanno ampiamente argomentato con arguzia @ eg e @Sic Est e altri non intendo dilungarmi. Aggiungo solo che, come si poteva facilmente prevedere, non mancheranno di mettere i bastoni tra le ruote tutti quelli che non si vogliono rassegnare al cambiamento. E non intendono neppure sottostare ai risultati congressuali. Da “Veri Democratici”.
Scritto da angelo eberli il 6/1/2014 alle 14:13
Renzi sta facendo ancora campagna elettorale per essere eletto.non ha capito che il paese muore se npn usciamo dal trattato di Maastricht. In Italia abbiamo moliardi di sprechi eppure si colpiscono le categorie piu disaggiate come pensionati,invalidi e famiglie senza reddito
Scritto da Antonio Tieso il 6/1/2014 alle 15:42
@giovanni dotti il 6/1/2014 alle 13:58. Sarei io il pessimista o la situazione è oggettivamente pessima? E' la situazione del PD che è confusa: lo era anche senza le insensate battute del Renzi che hanno reso l'atmosfera irrespirabile, se si leggono le cose dette e non dette, ed ha acuito la guerra permanente nel Partito. Da Sposetti che afferma: “Di questo partito non è rimasto niente. I nostri stessi non lo amano, non lo vogliono ...”, a Orfini: “Matteo deve capire che è il segretario di tutto il PD e che certe battute non può permettersele”. O Fioroni: “Battute come il “Fassina chi?” sconfinano in un bullismo che può anche ricordare il peggior berlusconismo. Renzi deve saper distinguere l'autorevolezza dall'autoritarismo. La prima è propria del leader. La seconda, invece, appartiene alle mezze calzette”. E Flavio Zanonato: “Un partito è un collettivo dove tutti si devono sentire a casa. E il primo a rispettare gli altri deve essere il capo”. Durezza di toni e clima balcanizzato, il commento del Corsera. Nell'articolo di Antonio Polito l'analisi è ancor più pessimista e accusa Renzi di fare “una provocazione al giorno per indebolire Letta”. Sarei dunque io il pessimista? Credo proprio di no, perché confido da sempre che il mio Paese, così pagliaccesco, divenga un giorno un Paese serio. In fondo, un buon esempio potremmo prenderlo dalla Svizzera, che è qui a due passi!
Scritto da ulderico monti il 6/1/2014 alle 17:18
D'accordo sull'intesa con Letta ma Letta deve ottenere dei precisi impegni riformatori da Alfano.
Scritto da Giovane ex rottamatore il 6/1/2014 alle 17:18
@Sic Est, 13,16 Generalmente quando uno esprime con sincerità un augurio non richiesto e non dovuto gli do credito, nel caso di Grillo penso che ci sia stato qualcosa di più. Quanto alle "concause dovute alla somatizzazione" faresti bene a guardare nella direzione dei famosi 101 (più altri 24). Ricordi quando Bersani si arrese dicendo che 1 su 4 lo aveva tradito su Prodi?. Non pochi di questi "ascari" stanno esprimendo anche loro auguri a Bersani. A questi preferisco Grillo alla grande.
Scritto da robinews il 6/1/2014 alle 17:32
Ho reagito al giudizio di @angelo dotti sul mio presunto pessimismo e subito la mia solarità è stata confermata dall'entusiasmo con cui ho accolto la notizia in evidenza nell'edizione di L'Huffington Post di poco fa. Il veterinario ha visitato Dudù,il celebre cagnolino della fidandata di Berlusconi e l'ha trovato in ottima salute. Dudù non mangia solo pasticcini. "No, io ho prescritto una dieta a base di croccantini di carne, dove c'è un equilibrio tra carboidrati, vitamine e proteine", ha proseguito Coccia a Radio2. E non è, quindi, depresso. "No, è un cane giocoso ma calmo. Quando suona il cellulare di Berlusconi, lui abbaia, mentre i cani depressi non reagiscono a questi stimoli". E' un cane castrato? "No, e non si è ancora riprodotto perché molto giovane". Chi ha scelto Dudù come capobranco? "la Pascale, ma con Berlusconi ha un bellissimo rapporto". E chi lo porta fuori a fare i bisogni? "la proprietaria". Altro che Renzi e Fassina e i bisogni degli italiani...
Scritto da ulderico monti il 6/1/2014 alle 17:35
@Rocco Cordì, 12,20. Carissimo Rocco, nel blog sei sempre molto breve ed apprezzabile. La tua richiesta di passare dal "chi" al "che" nella discussione mi sembra ingenerosa. Onestamente credo che bisogna riconoscere a Renzi che è proprio la sua azione sul "che" e non sul "chi" che sta determinando nel PD e sul piano politico in generale un bel "rebelot". Certo bisognerà attendere delle conferme ma la direzione intrapresa non è male. Un caro saluto
Scritto da robinews il 6/1/2014 alle 17:46
Concordo con Adamoli.
Scritto da Angelo Chiappa il 6/1/2014 alle 17:48
Caro @Nic Russo, sicuramente non parlo di chi al posto di agire, continua a litigare o a sfottersi all'interno dello stesso partito. Le lettere a Babbo Natale (forse sarebbe meglio dire alla Befana ) di inizio anno possono ancora andare, per il resto spero che il Pd trovi al piu' presto una linea comune su almeno tre questioni tra loro non esplicitamente collegate ma che comunque devono per forza procedere assieme, a prescindere dalle correnti. Legge elettorale, piano per il lavoro e riduzione della spesa pubblica inefficiente. Se vogliamo pero' citare una dichiarazione di un politico di sinistra, allora cito il vice premier tedesco della SPD che ha dichiarato che al mercoledi' preferisce stare con sua figlia invece di partecipare ad una riunione di governo. Da noi invece facciamo le riunioni al mattino o di notte, con i panini di Farinetti, oppure con la chitarra di Apicella. Questi sono i fatti importanti del nostro sfortunato Paese. Per adesso mi fermo qui. Ti ringrazio anticipatamente per i tuoi complimenti.
Scritto da Silvio Aimetti il 6/1/2014 alle 17:51
Comunque cavoli, ce ne vuole per dire che renzi sprizza enegria da tutti i pori ed è sinonimo di cambiamento delal politica italiana, io lo definirei una gran cazzaro, che ad oggi non è riuscito a fare una proposta economica o sociale organica, neppure sulla legge elettorale si è espresso chiaramente, io continuo a rimpiangere Bersani, non so voi.
Scritto da Massimo Gugliotta il 6/1/2014 alle 18:08
e poi lo voglio dire davvero di cuore, sto democristiani hanno veramente rotto le palle, sono 150 anni che tra alterne vicende ce li becchiamo sempre al governo e non sanno fare NULLA, basta vi prego ridatemi una politica di sinistra, ma quella vera, che non si presti ad un baratto ignobile tra diritti e lavoro, ridatemi una politica ragionata concreta ma che non prescinda dal rispetto dei valori e delle lacrime delle persone, in sostanza ridatemi tutto tranne quei democristiani che hanno insozzato la storia di questo paese con la loro presenza.
Scritto da Massimo Gugliotta il 6/1/2014 alle 18:19
ed ovviamente anche basta con questi beceri esseri chiamati grillini, che si professano i custodi integerrimi della "via parlamentare giusta", ma che nei fatti si trasformano in ignobili parolai che fomentano la parte più gretta e meschina dell'elettorato, abbiamo bisogno di tutto tranne che di loro, abbiamo bisogno che se ne vadano il prima possibile per poi uscire a rivedere le stelle(citazione).
Scritto da Massimo Gugliotta il 6/1/2014 alle 18:25
E' la situazione ad essere pessima ci dice @U. Monti (17,18) a giustificazione del suo pessimismo. Nulla da eccepire. Solo che la situazione pessima è "abbondantemente precedente a Renzi" e non il contrario. Quanto ai "frizzi e lazzi" dei Sposetti, Fioroni, Zanonato, Polito non è da questi soloni che si deve ricevere lezioni nei giudizi su Renzi. Tutti questi signori "largointesisti-Napolitanisti" ben impoltronati e falliti ci fanno capire solo una cosa, che sono al capolinea, sono terrorizzati
Scritto da robinews il 6/1/2014 alle 18:58
Voler insistere, come fa Renzi, su tre modelli di legge elettorale tutti sostanzialmente uninominali e maggioritari ulteriormente gravati da premi di maggioranza e da sbarramenti per salvare il bipolarismo mi sembra un errore di prospettiva. Il bipolarismo di modello anglosassone (“di qui o di la”) calato in una società per nulla omogenea non può che aggravare l’ingovernabilità favorendo l’antagonismo insito nel carattere e nella storia degli italiani. Nel contesto attuale in cui si delinea la tendenza a superare gli equilibri dell’ultimo ventennio e la società italiana si va posizionando su almeno tre blocchi significa un ritorno al recente passato e un consolidamento delle fallimentari coalizioni (quasi sempre di destra) eterogenee e litigiose. Il bipolarismo, infatti, non può che consolidare la destra intorno alle posizioni del “berlusconismo” scoraggiando le tendenze liberali che sono recentemente emerse in tale blocco; d’altro canto schiaccerà ancora una volta, per necessario contrappeso, il P.D. sulla sinistra radicale. Si è visto come questa contrapposizione, mentre impedisce l’ evoluzione del sistema verso posizioni liberali, non elimina il rischio di uno scivolamento dell’elettorato verso il populismo. Anziché elaborare, come promesso, un nuovo sistema elettorale o volgersi verso i sistemi tedesco o francese, largamente sperimentati con esito positivo, il neo-segretario dimostra la sua capacità di inserirsi nell’agenda politica del momento ma non anche quella di analisi e di proposta. Facciamogli credito di buona volontà e diamogli tutto lo spazio necessario ma il sospetto che si tratti di un nuovo “fenomeno televisivo” abile nelle battute ma ancora lontano dall’avere doti e capacità da statista permane. L’importante che non bruci il governo Letta nell’errato presupposto che costituisca una ostacolo alla sua carriera; l’Italia non può più permettersi giochi di potere che sarebbero letali anche per il Partito Democratico.
Scritto da Camillo Massimo Fiori il 6/1/2014 alle 19:05
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10201976554550258&set=a.1643600364684.2081809.1077102909&type=1&theater Foto del diario di: Michele Nigro
Scritto da Michele Nigro il 6/1/2014 alle 19:08
IMU, TARES, TASI, TARI, TRISE, IUC. Il dr. Fassina ha gia' dimostrato nei fatti la sua capacita' di Governo; se ora vuole riposarsi gli italiani gliene saranno eternamente grati.
Scritto da larpi il 6/1/2014 alle 19:25
@Massimo Gugliotta (18.19). Ti sei mai domandato come mai la sinistra che vorresti e che ti sta tanto a cuore non ha mai governato l'Italia? O, addirittura, che non esiste più? Ah, è certamente colpa dell'ignoranza degli italiani.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 6/1/2014 alle 20:12
A leggere certi interventi si resta di sasso: (1) Maastricht. C’è ancora chi se la prende con questa cittadina sulla Mosa dove è stato firmato un trattato che fissa le regole politiche e i parametri economici necessari dei vari Stati che hanno liberamente aderito all’Unione Europea. Come sparare su Galilei per eliminare la febbre. (2) Renzi. (a) Renzi non sa fare niente. (b) Renzi non è un democratico. (c) Renzi deve ascoltare anche quelli che non vogliono dialogare. (d) Le idee di Renzi sulla rivisitazione della Legge elettorale sono tutte sbagliate perché vengono da Renzi. (e) I democristiani non valgono niente o valgono più degli altri. (f) I comunisti rappresentano il più grosso fallimento del secolo scorso o sono la migliore ideologia di sempre. (g) Napolitano è un golpista perché non fa quello che i golpisti vogliono. (3) Da tanta confusione, creata anche da chi si è proclamato maître a penser, è difficile capire come si possa governare un Paese dove anche la cultura è fatta di cialtroni che ragionano come gli avventori del Bar Sport. La vecchia nomenclatura, fatta anche di giornalisti che vivacchiano solo di gossip spesso inventato, non vede l’ora di ammazzare Renzi in modo che a dicembre prossimo votiamo per un altro segretario. Roba da matti. Smessa la lotta a Letta è cominciata la caccia a Renzi. Mai un armistizio degli imbecilli.
Scritto da Sic Est il 6/1/2014 alle 20:37
Mai, non direi! Non è mai stata autosufficiente, questo si! Massimo D'Alema è stato Presidente del Consiglio per due anni! Giorgio Napolitano è stato un uomo che tutta la sua esistenza l'ha vissuta nella sinistra, ora è Presidente di tutti gli italiani. NON ANDIAMO TROPPO INDIETRO. L'ultimo ventennio è stato dominato da un uomo che ha contravvenuto a tutte le regole, finanziandosi illecitamente e finanziando totalmente il suo partito, con strumenti, TV e MEDIA, che solo una oligarchia poteva disporre. CHI POTEVA VINCERE CONTRO QUESTO STRAPOTERE?
Scritto da Michele Nigro il 6/1/2014 alle 20:42
Certo che Renzi, nonostante tutta la sua voglia (che credo sincera) di cambiamento,sta incontrando ostacoli enormi da parte di quanti,nel suo stesso partito,preferirebbero mantenere lo status quo e continuare a vivacchiare di rendite da posizione, meglio se restando sempre all'opposizione o con le larghe(?)intese attuali. Spero solo che Renzi non demorda e forte del consenso che lo ha portato alla Segreteria prosegua con coraggio la sua azione riformatrice con fatti concreti e non solo a parole.
Scritto da giovanni dotti il 6/1/2014 alle 21:10
@Adamoli, ma dai Giuseppe, ma dai la valutazione della storia sulla base di chi ha vinto è un operazione becera e di una superficialità tale che non merita risposta, c'è stata una sinistra in questo paese che ha partorito i berlinguer ed ha partorito gente che quando parlavi di LAVORO gli si illuminavano gli occhi, certo che è anche colpa dell'ignoranza degli italiani e non solo, perchè andare a sinistra è sempre equivalso a parlare di estremismo, ma se estremismo significa non barattare uno pseudo lavoro precario con i diritti sociali allora cazzo sono estremista e se estremismo significa dare un valore alla persona umana che non sia quello economico allora si sono estremista.Oggi grazie a questi democristiani schifosi figli della parte peggiore della prima repubblica ci ritroviamo con l tasche bucate e senza più nemmeno diritti sociali e civili, e per cosa? per ritrovarmi un ragazzino sciocco ed avulso dalla realtà come Renzi è questo quello che questa classe dirigente infame riesce a partorire? è questo quello che vogliamo porca vacca?
Scritto da Massimo Gugliotta il 6/1/2014 alle 21:22
@Nigro, e michele non parlare di napolitano o d'alema quando parli di sinistra cazzarola, quelli non hanno mai avuto nulla a che vedere con gli ideali meravigliosi emersi dalla sinistra italiana, D'alema e Napolitano citi, è una lezione di storia parziale e falsa. Contro quel strapotere doveva vincere la ragione, UNA RAGIONE CHE UN ELETTORATO NON POSSEDEVA, perchè troppo stupido ed ignorante per esser in grado di separare la pancia dal cervello...
Scritto da Massimo Gugliotta il 6/1/2014 alle 21:27
ed ora mi ritrovo al governo questi ignavi elementi di nome letta, alfano ecc ecc, della DC non ci libereremo mai, la custodiremo sempre come se fosse il figlio che non abbiamo mai avuto, perchè siamo un eletorato che non è in grado di prendere posizione, abbiamo sempre bisogno di qualcuno che ci rassicuri e non decida...non abbiamo la forza di essere artefici del nostro destino, per questo voteremo sempre DC
Scritto da Massimo Gugliotta il 6/1/2014 alle 21:34
Renzi chi?
Scritto da Daniele Resteghini il 6/1/2014 alle 22:05
@Massimo Gugliotta non merita una risposta. L'arroganza gli esce da tutti i pori ed è la dimostrazione che con questa gente la sinistra è irrimediabilmente perduta e perdente.
Scritto da Maurizio il 6/1/2014 alle 22:32
A M.Gugliotta vorrei solo ricordare che il ragazzino sciocco, pur non avendo i mezzi del Berlusca, ha stravinto le Primarie ed ha portato a votare un sacco di gente che schifata non votava più o votava Grillo.Sono sciocchi tutti quelli che lo hanno votato? E intelligenti solo coloro che lo contrastano? Ma mi faccia il piacere!direbbe Totò, e accetti di buon grado quello che la maggioranza degli Italiani "di Sinistra", non strumentalizzati da nessuno,ha voluto indicare col voto.Questa è democrazia.
Scritto da giovanni dotti il 6/1/2014 alle 23:15
@Sic Est. Brillante il commento delle 10.36. Lo condivido tutto.
Scritto da Vittorio il 7/1/2014 alle 08:55
@Massimo Gugliotta,21,27 ecc. Ricapitoliamo un po caro compagno Massimo. Se non vado errato sei stato (o sei ) iscritto al PD. Il PD è stato costruito con i Napolitano, i Violante, i D'Alema (i Fassina ecc.) ma anche con i Marini, le Bindi, le Binetti, i Fioroni, i Letta ecc. Cosa ti aspettavi che tutti questi ultimi fossero "gli utili idioti"? Ma dove hai vissuto in questi 20 anni? Quello che sta accadendo non è quello che dici tu (segue)
Scritto da robinews il 7/1/2014 alle 09:01
Robinews (segue). I democristiani e i comunisti che oggi vedi ancora al potere sono alla fine del loro fallimento. Personalmente penso che la storia delle primarie dell 8 dicembre sia un'altra storia. Dopo la strage fatta anche dai "presunti sinistri" dei diritti sociali, economici e civili e della democrazia in questi 20 anni è una storia ormai finita.Ora si tratta di cercare di scriverne un'altra storia che parta proprio dal loro fallimento.(segue)
Scritto da robinews il 7/1/2014 alle 09:08
Camillo Massimo Fiori ci insegna come rapportarsi alla situazione: non dividersi a priori tra fans di Renzi e fans di Fassina, ma entrare nel merito delle questioni. Ad esempio sulla legge elettorale le criticità rilevate da Fiori in merito alle proposte sul tappeto sono fondate. Sulle questioni del lavoro (e smettiamola con gli anglicismi,tipo job act) vedremo nel merito. Renzi, poi,per fugare dubbi circa il suo atteggiamento verso il governo, dovrebbe assumersi responsabilità precise, invitando suoi collaboratori (vedi Del Rio ) ad entrare nella compagine governativa. Ma il sindaco di Firenze preferisce tenersi le mani libere ? Non sarebbe un bene per il P.D. a mio parere.
Scritto da mariuccio bianchi il 7/1/2014 alle 09:15
Robinews (segue). Questa nuova storia sta prendendo la strada dei Renzi, dei Civati, dei Grillo, delle lste civiche ecc. In questi 20 anni sono stati non pochi che hanno provato a dire che si stava sbagliando; i Cossutta, i Bertinotti, i Ferrando, gli Ingroia, i Di Pietro, i Vendola ecc. Come è finita questa storia anche questo lo sappiamo. Gli italiani sono stupidi, ignoranti, masochisti? Forse si, ma forse anche no e non è da escludere che stiano aprendo gli occhi (e le orecchie).
Scritto da robinews il 7/1/2014 alle 09:16
Robinews (segue), caro Gugliotta, pur comprendendo i tuoi sfoghi, credo che oggi non sia più sufficiente urlare di essere "un estremista di sinistra". Questo oggi non significa più niente. Ne tantomeno urlare contro un presunto ritorno dei democristiani al potere, anche questo oggi non significa più nulla.Io credo che oggi sia molto più produttivo essere e praticare (non dichiarare) politiche radicali che sappiano aggredire tutti i fattori di crisi in campo economico, sociale e civile. (segue)
Scritto da robinews il 7/1/2014 alle 09:23
Robinews (segue), Solo questa radicalità e concretezza da praticare senza mediazioni inconcludenti e paralizzanti E' OGGI LA SINISTRA alla quale aggiungo l'aggettivo non a caso DEMOCRATICA. Caro compagno Gugliotta, prova a sintonizzarti su questa lettura del momento politico e vedrai che vivrai l'impegno politico in modo molto più leggero e ne soffrirai molto meno. Vedrai che Renzi, "forse", potrà aiutare tutti noi a dare il nostro contributo per l'Italia del futuro.
Scritto da robinews il 7/1/2014 alle 09:30
@Camillo Massimo Fiori (19.05) - A proposito del sistema francese scriverò oggi un post su cui mi farà molto piacere la tua opinione critica. Almeno nelle nostre discussioni bisogna uscire dall’emergenza
Scritto da Giuseppe Adamoli il 7/1/2014 alle 09:30
@Sic Est e @Giovanni Dotti (vari commenti) - Nulla di inatteso nella resistenza al cambiamento di Renzi. Il fatto che le sue proposte non siano ancora compiutamente articolate accentua il malessere di chi vuole lo status quo. Le critiche costruttive possono aiutare, quelle malevoli vanno superate con decisione. Ci sarà molto da fare a questo proposito.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 7/1/2014 alle 09:32
@Mariuccio Binachi (09.15) – Condivido il tuo appello a non contrapporsi come le curve dello stadio e a non usare inutilmente la lingua inglese (la studio ancora oggi e la leggo molto ma non ho mai usato un termine inglese sul blog e nei miei interventi orali). Ma non cadere tu stesso nel tranello. Del Rio è già ministro autorevole del governo e anche Letta si è fin qui opposto al rimpasto. Se Renzi corresse a mettere uomini suoi nel governo sbaglierebbe. La modifica nella compagine governative potrà eventualmente avvenire solo dopo il “contratto di governo” per il 2014 che spero sarà siglato entro poche settimane.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 7/1/2014 alle 09:52
Innanzitutto, buon anno. La polemica Renzi-Fassina è ridicola e deleteria. Spettacolo indecente per un partito che vuole legittimarsi anche a livello europeo. @Maurizio (22.32) ma chi ti ha detto che questo @Gugliotta è di sinistra? Potrebbe essere uno che ieri aveva mangiato pesante e non essere per niente di sinistra, la maleducazione non ha connotati politici (anche se di solito quando in rete prende strada l’insulto becero, l’autore proviene dall’estrema destra. Se tu e Vittorio frequentate la rete, magari ne sapete qualcosa).
Scritto da V.R. il 7/1/2014 alle 10:16
Gugliotta Massimo, non basta richiamare il nome di Enrico Berlinguer per essere di sinistra se poi si offende TUTTI, sostenendo che l'unica "ragione" sia la tua! Questo è il vero male di una sinistra dura e pura che alla prova dei fatti non combina mai nulla, perchè non è capace di un dialogo con il resto del mondo. Enrico Berlinguer di questo era cosciente, l'elaborazione del "Compromesso Storico" si proponeva il superamento di questo "settarismo" che imperversava e continua ad essere presente nella sinistra italiana.
Scritto da Michele Nigro il 7/1/2014 alle 22:25
@Michele Nigro, il compromesso storico lo facevi tra BERLINGUER ed ALDO MORO(anche se poi fu assassinato, lei capisce che c'è una differenza di caratura morale e politica imbarazzante rispetto a NAPOLITANO, RENZI O D'ALEMA, ed inogni caso il compromesso storico di certo non ha mai riguardato il baratto tra lavoro e diritti sociali e civili, il compromesso aveva una sua specifica valenza politica, il mio non è settarismo è solo passione per la difesa di ciò che la nostra stessa costituzione ritiene inderogabile e che, le politiche di questi ultimi 20 anni, l'accidia legislativa di questo governo e le proposte sia in campo sociale che politico di Renzi, hanno ampiamente violato. Il recupero dei valori di quella sinistra adattati alla società coeva devono dannatamente essere ripresi ed incisi nella coscienza politica e morale di questa classe dirigente ed ancor più di una maggioranza di italiani che a causa della loro ignavia sono costretti a seguire "la bandiera di un illusorio ideale".
Scritto da Massimo Gugliotta il 7/1/2014 alle 23:11
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