Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 17/2/2014 alle 08:37

  
Il titolo non si riferisce a tutte le primarie su cui, in ogni caso, bisognerà riflettere. Parlo di quelle per il segretario regionale rinviando l’analisi più generale per non affastellare troppi argomenti.
Ieri ha vinto Alessandro Alfieri  (57% contro il 43% di Diana De Marchi) com’era largamente prevedibile. Avendolo votato sono soddisfatto.
Detto questo non posso tacere la mia opinione su due punti rilevanti di queste primarie.
Il primo. Un congresso non può ridursi ad un “votificio” con poca politica. Non può prescindere da una discussione almeno nei circoli sui candidati e sui loro progetti. Con quale consapevolezza e passione vengono votati se anche i volonterosi che vanno ai gazebo non hanno potuto conoscere, discutere, confrontarsi, dividersi? 
Per il leader nazionale le assemblee nei circoli si sono fatte e comunque la posta in palio era arcinota in quanto dibattuta in Tv, nei giornali, sulla rete. La differenza è gigantesca.
Il secondo punto chiama in causa i candidati. La partecipazione bassissima è dovuta anche al particolare contesto politico (la delusione verso  gli eventi nazionalii), ma non c’è solo questo. Le primarie riscuotono interesse quando la "gara" non ha un esito scontato. Ancora più decisivo: il larghissimo consenso preventivo fra i dirigenti e gli amministratori (Alfieri) non produce più altrettanto consenso nel voto reale.
Era già accaduto in maniera eclatante nel primo confronto fra Bersani e Renzi  con il primo che raggiunge il 60% al ballottaggio avendo in mano il 90% del partito.
Non bisogna seguire le filiere nazionali ma nemmeno mettere insieme troppe diversità. Altrimenti  gli elettori  percepiscono più la confusione che lo sforzo di unità. Così non riaccende la luce sul livello regionale che troppi fattori hanno contribuito ad abbassare.
 

Categoria: Lombardia, Persone
Commenti dei lettori: 92 commenti -
questo sarebbe un problema...ma speriamo che qualche faccia nuova abbia spunti di cambiamento ..perché dipende anche dalle interpretazioni e altrimenti pur riformando si potrebbe cadere succubi di qualche lacuna, scavata da mele marce che vanno isolate agendo radicalmente sui sistemi...ad ogni livello..e a macchia d'olio..risolvendo definitivamente questioni arretrate..andando oltre giorno per giorno...ritrovando il vertice della corsa che poi diventerebbe una normale camminata non più trafelata
Scritto da zva il 17/2/2014 alle 08:46
Analisi giusta, speriamo che la lezione sia imparata per il futuro.
Scritto da Lupus il 17/2/2014 alle 09:04
Effettivamente è come dici tu, caro Adamoli. La scarsa affluenza denota un disinteresse degli iscritti e dei simpatizzanti per una votazione (che in questo caso poteva esser riservata solo ai primi) che non stimolava la partecipazione sia per lo scarso numero dei candidati (possibile solo due per una Regione popolosa come la Lombardia?),sia per l'esito già scontato in partenza,sia per la scarsa informazione mediatica. Inoltre anche le recenti vicende nazionali hanno fatto venir meno l'entusiasmo
Scritto da giovanni dotti il 17/2/2014 alle 09:07
La fotografia di queste primarie è più sbiadita delle primarie tra gli iscritti su Renzi, Cuperlo e Civati (300 mila votanti a livello nazionale). La situazione del PD dopo la ri-elezione di Napolitano e del governo Letta era sotto gli occhi di tutti. La novità e la rivitalizzazione sono stati i 2 milioni e 700 mila votanti in più al ballottaggio nel quale si è arrivati ai 3 milioni. Questo evento, ha portato prepotentemente Renzi ai vertici di un partito in stato più che comatoso. (Segue).
Scritto da robinews il 17/2/2014 alle 09:13
Robinews (segue). L'esito delle primarie per Renzi è stato compreso e metabolizzato dal PD e dalla politica in generale NO. Quasi tutti hanno pensato e il dibattito che si è sviluppato su questo blog lo dimostra plasticamente CHE SI POTEVA CONTINUARE COME PRIMA E PEGGIO DI PRIMA è cioè con il governo Letta. Qui sta la vera crisi attuale. Renzi sta cercando di "riprendere" la via indicata dalle primarie del 8 dicembre, ci riuscirà? Lo spero, Non ci riuscirà? Amen. (segue).
Scritto da robinews il 17/2/2014 alle 09:20
Ancora a caldo, ma penso che in fondo sia meglio che sia andata così. Ora rimboccarsi le maniche, sporchiamocele di grasso e olio e via a lavorare per sostituire gli ingranaggi o riparare quelli rotti. A testa alta e con coraggio. Ce lo chiede la gravità della situazione attuale, ma ancor di più ce lo urlano i nostri figli e i nostri nipoti. Aspettare più non si può.
Scritto da Federico Antognazza il 17/2/2014 alle 09:24
Caro @Giuseppe Adamoli, l'editoriale di Sardo, sull'Unità di oggi, ha centrato pienamente questa situazione al limite del paradosso: più primarie che votanti. Di primarie si vive, ma di primarie a ripetizione si può anche morire. Specie quando i vertici sono rintanati nel fortino senza spiegare al popolo, quello che li vota, la ragione di un cambiamento al Governo repentino e, almeno per noi comuni mortali, senza una ragione visibilmente valida. #Renzidattiunamossa. Per la credibilità.
Scritto da Sic Est il 17/2/2014 alle 09:24
L'avevi detto in anticipo e sei stato facile profeta...anche il consigliere regionale di Cremona ha fatto votare De Marchi e dopo quello che é successo a Roma ..oggi vedremo la Sardegna
Scritto da Giuseppe Torchio il 17/2/2014 alle 09:27
Robinews (segue). Se non ci riuscirà, in questo paese maledetto, dove lo sguardo della divina provvidenza non sembra mai posarsi, NON AVREMO PIU' IL PD, NON AVREMO PIU' QUESTA POLITICA E QUESTI POLITICI, NON AVREMO PIU' LA SPERANZA DI SALVARCI. In questo caso dovremo farcene una ragione e rassegnarci alla fine di "tutto". Cari amici e compagni del Blog, volenti o nolenti, DOVETE RASSEGNARVI, Renzi è e resta L'ULTIMA SPERANZA. Letta, Napolitano e tutto il resto era una TERRIBILE ILLUSIONE.
Scritto da robinews il 17/2/2014 alle 09:28
Una vittoria modesta invece che gli squilli di tromba saranno molto utili ad Alessandro che dovrebbe calibrarsi un pò......
Scritto da Giovane ex rottamatore il 17/2/2014 alle 09:31
@Giuseppe Torchio. Com'è andata a CR ?
Scritto da G Frank Sagrada il 17/2/2014 alle 09:32
@Sagrada. Meno di mille i votanti, differenza minima x Alfieri, nonostante sforzi e telefonare. A Casalmaggiore, 3.o centro della provincia, 6 votanti e domenica le primarie per il sindaci di Cremona
Scritto da Giuseppe Torchio il 17/2/2014 alle 09:43
@Sagrada, 09,35, non fare sforzi eccessivi per sapere come è andata in questo o quel posto. IL DATO GENERALE E' UGUALE DALLE ALPI ALLE PIRAMIDI.Il dato interessante è quello di Milano "parità sostanziale". In Lombardia per soli 3.000 voti non ha vinto la De Marchi (13 mila contro 10 mila), se la fascia di dissenso ci avesse creduto, la De Marchi avrebbe stravinto su un tappeto di velluto. Tutto il resto sono le solite chiacchiere e analisi buone solo per i sempre più pochi "aficionados".
Scritto da robinews il 17/2/2014 alle 10:19
@Torchio, 9,28, pare che la tua attesa sulla Sardegna possa avere qualche risposta positiva. Il CSX sembra attestarsi intorno al 45% con il PD al 22% e SEL al 10%. Il CDX sembra non andare oltre il 38% con il partito di Berlusconi+Alfano insieme al 19%. La Murgia sembra andare verso un buon 15%. Lasciamo pure da parte che il 50% non ha votato, se questi saranno i risultati finali saranno merito di CHI? E se ci fosse lo "zampino" di Renzi? E se fosse un segnale sul piano nazionale?
Scritto da robinews il 17/2/2014 alle 11:05
Accidenti che tempestività e lucidità. Alfieri stia attento a non fare scorpacciata di cariche. Non si fa una buona notorietà, anzi il contrario..
Scritto da Lettrice affezionata il 17/2/2014 alle 11:12
Le primarie e le loro modalità vanno riviste. E' sbagliato continuare come se niente fosse. Dovrebbe essere la nuova segreteria regionale a prporre i cambiamenti necessari.
Scritto da Un Pd Sesto S. Giovanni il 17/2/2014 alle 11:22
Se fossi Renzi, con gente al seguito - spero pochissimi - come @Robinews farei gli scongiuri. Infatti Renzi aveva fatto man bassa di voti con i robinews che votavamo altri.
Scritto da Giò B. il 17/2/2014 alle 11:34
Un peccato, dei veri problemi politici e regionali si è parlato pochissimo, quasi niente. Noi renziani dobbiamo capire bene cosa è successo.
Scritto da Andrea il 17/2/2014 alle 11:38
Perche non rottamiamo coloro ( tutti ) che hanno inventato questa bulimia di primarie ? Se il partito non ha fiducia nei suoi iscritti e li ritiene insufficienti ad eleggere i propri dirigenti ( tanto da essere supportati del popolo dei passanti.... ) io, iscritto, me ne rimango a casa.
Scritto da A.Vaghi il 17/2/2014 alle 12:11
Ma @Antognazza (9,24) è un nonno con figli e nipoti urlanti in casa? Occorre far intervenire subito una equipe psico-pedagogica, i bambini in età formativa non hanno colpa se i familiari sono del PD.
Scritto da eg il 17/2/2014 alle 12:13
Forse è anche per placare questo surreale PD giovanilista (vedasi commento @Antognazza) che, ieri, il 43% dei convenuti alle primarie si è espresso a favore della De Marchi, contro un candidato che veniva dato al 90%. Io ho votato Alfieri per 'dovere coniugale' ma sono molto contenta dell'esito della De Marchi, considerato che è una sconosciuta consigliere provinciale di minoranza di Milano e, per giunta, civatiana. La stessa ha dichiarato che, se avesse avuto una settimana in più, avrebbe vinto, (come è accaduto a Milano città e in altre capoluogo). Alfieri, invece, ha comunicato che se si fosse votato una settimana prima, sarebbe andata meglio. Spero che il filo che lega Alfieri e Renzi sia ben solido …. Renzi fa in fretta a scaricare, e non solo a San Valentino. Poco male, ad Alfieri rimarrebbe Letta, è il vantaggio di avere due referenti. @Molinari nei giorni scorsi lo chiamava 'fiuto'. Più che fiuto, Alfieri è 'nato con la camicia' (altro che olio e grasso di cui al commento di @Antognazza); ciò è dimostrato anche in questa circostanza: la positiva congiunzione astrale in cui si sono verificate le primarie, consente ad Alfieri di attribuire il non pieno consenso ricevuto alla scarsa affluenza, allo scontento per Renzi, ecc.
Scritto da eg il 17/2/2014 alle 12:29
Forse dovevate rinviare le primarie, visto il momento. Condivido la tua amarezza, la proposta politica non è emersa e l'attivismo di Matteo non si trasferisce per magia o per opera dello Spirito Santo. Il profilo del partito ora è basso e il percorso che si apre non trasparente. Un Pd così non parla gran che alla gente.
Scritto da Loris Costa il 17/2/2014 alle 12:44
@Giò B. 11,34, ottimo il tuo sostegno a Renzi, quasi perfetto. Robinews? Meglio perderlo che trovarlo! Quelli che lo hanno votato? Forse non sapevano quello che facevano visto i commenti dei sostenitori che lo hanno votato. Incoraggiamenti straordinari verrebbe voglia di dire. Forse erano "Lettiani" che pensavano di votare Renzi per "sostenere" Letta . Boh! @Adamoli, sa cosa pensavo, se il mio voto avesse impedito la vittoria di Renzi l'avrei votato, mia moglie ha votato Renzi, io Civati.
Scritto da robinews il 17/2/2014 alle 12:51
Riprendo i dati cremonesi. La Provincia tutola:"uno schiaffo a Renzi" in città vince De Marchi. Totale votanti 905: Alfieri 465; De Marchi 432. Nelle primarie degli iscritti in provincia di Cremona aveva vinto Cuperlo
Scritto da Giuseppe Torchio il 17/2/2014 alle 12:52
Le cause dei risultati deludenti stanno anche nella debolezza dei candidati che non saputo suscitare interesse neanche fra gli iscritti. I fattori illustrati nel post sono stati però decisivi.
Scritto da Una Pd Brescia il 17/2/2014 alle 12:55
Corriere della Sera, indiscrezioni fanno sapere che Gino STRADA sarebbe stato contattato per entrare nel Governo come ministro della sanità e che PURTROPPO avrebbe rifiutato l'offerta. SE L'INDISCREZIONE FOSSE VERA ci fa sperare in qualcosa di straordinario che potrebbe arrivare.
Scritto da robinews il 17/2/2014 alle 13:02
La delusione della partecipazione è grande. Dare la colpa a Renzi è assurdo ma Renzi non deve più abusare della sua buona stella. Stando in Lombardia il candidato che ha vinto parte già azzoppato.
Scritto da Lorenzo L. il 17/2/2014 alle 14:21
Io,non iscritto,ho scelto di non votare(comunque non avrei votato Alfieri).Sono disgustato dai comportamenti di Renzi e della nomenclatura del PD,un partito dove predomina ormai la lotta per il potere e il disprezzo verso chi non è dalla tua parte.Troppe bugie ho sentito,troppi giudizi liquidatori;vedere e sentire in TV Nardella o la Boschi fa venire voglia di spegnere il televisore. Se questi sono i nuovi, ridateci i vecchi!
Scritto da Brunello il 17/2/2014 alle 14:24
"Quel giorno finì la benzina. Si bucò un pneumatico. Non avevo i soldi per il taxi! Il mio smoking non era arrivato in tempo dalla tintoria! Era venuto a trovarmi da lontano un amico che non vedevo da anni! Qualcuno mi rubò la macchina! Ci fu un terremoto! Una tremenda inondazione! Un'invasione di cavallette!" (John Belushi dal film "Blue Brothers)
Scritto da Nino Nic Russo il 17/2/2014 alle 14:24
Le primarie aperte "modello 8 dicembre" sono state la salvezza del PD e forse per il futuro del CSX. Se si fossero fermate agli iscritti e al 44% di Renzi e al 38% di Cuperlo, al 15% di Civati, al 6% di Pittella, la parola "fine" sarebbe stata scritta a caratteri cubitali.Le energie migliori, consistenti, dirompenti, VINCENTI, sono fuori dai "cerchi tragici più che magici" degli iscritti e apparato.Ringraziate il cielo che si è avuto il coraggio di farle "aperte". Meditate piddini, meditate.
Scritto da robinews il 17/2/2014 alle 14:51
SARDEGNA, E' FATTA! Questa mattina, alle ore 11, avevo riportato una mia proiezione sui primi 3 mila voti scrutinati. Avevo scritto: Pigliaru 44%, Cappellacci 38%, siamo ormai a ben 250 mila voti scrutinati e le percentuali sono ormai fisse sul 44% contro il 38%. Sono felice di averci azzeccato.Sono felice x la Sardegna, sono felice x il CSX, sono felice per la buona affermazione di SEL, sono felicissimo x Renzi, se fosse andata male per molti sarebbe stata colpa sua E INVECE NO, NO e NO.Saluti
Scritto da robinews il 17/2/2014 alle 15:39
Landini, Gino Strada e mia nonna sono stati chiamati per diventare ministri ma hanno rifiutato.
Scritto da Laghetto rosso il 17/2/2014 alle 16:18
@A. Vaghi (12.21) e @Loris Costa (12.44) - Il fatto è che le primarie vanno fatte quando hanno un senso. Altrimenti scadono ad adempimento burocratico, gli elettori potenziali se ne rendono conto e non vanno a votare. Su certe cariche interne sarebbe meglio tornare al voto di tutti gli iscritti. Ne riparleremo.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 17/2/2014 alle 16:39
Caro Giuseppe, sono contento per Alessandro Alfieri. Certo, ha "vinto facile", anche se sua 'avversaria' ha ottenuto un ottimo e sorprendente risultato. Alfieri potrà non piacere a qualcuno, ma è un talento della politica. E' uno intelligente, che si impegna e lavora moltissimo. Ambizioso? Non più di altri. Oltre qualsiasi stupida 'primogenitura' non avevamo visto male quando diversi anni fa, io e Roberto Molinari, contro il parere di molti, lo candidammo a Sindaco di Varese.
Scritto da paolo rossi il 17/2/2014 alle 17:13
La svolta a destra di Renzi è chiara. Bene Sel a rifiutare ogni partecipazione al governo.
Scritto da Mario T. il 17/2/2014 alle 17:20
@Laghetto rosso (16,18 (paludoso?) Quando parli di Gino Strada e Landini dovresti parlarne con rispetto e ancora di più per i nonni. Con certezza è finita o sta finendo (finalmente) il governo Letta-Napolitano è questo non è poco!
Scritto da robinews il 17/2/2014 alle 17:20
Caro Giuseppe, ok l'impostazione del post. Aggiungo che bisogna guardare dentro il risultato con molta attenzione e senza fare sconti. Il 56% dei voti presi dalla De Marchi a Milano vanno interpretati bene. In città Alfieri aveva l'appoggio di tutti salvo i civatiani. Dico di tutti compresi bersaninani, dalemiani, i reduci di Penati. Come è stato possibile? Milano è Milano e come ci siamo detti tante volte è importante la Lombardia ma è decisiva Milano.
Scritto da Francesco (Milano) il 17/2/2014 alle 17:56
Grazie Giuseppe, solo il Robi continua a non capire la differenza tra la elezione di cariche interne al partito e la indicazione di candidati a cariche istituzionali nel qual caso ben vengano primarie aperte.. PrIma o dopo capirà anche lui.
Scritto da A.Vaghi il 17/2/2014 alle 18:00
A dire la verità le elezioni relative al segretario regionale non hanno mai interessato nessuno se non i dirigenti del partito. Diciamo invece che quest'anno con le primarie (e Renzi...), almeno un minimo di interesse a livello mediatico vi è stato.
Scritto da Gianni Beraldo il 17/2/2014 alle 18:09
@Mario T. 17,20, Bene SEL? Renzi svolta a destra chiara? Sono in netto dissenso. Se SEL non è capace di inserirci in questa fase di possibili cambiamenti più che necessari per salvare il paese, significa "restare fuori dal processo in atto". Farlo dopo, in un futuro indistinto del CSX , si è destinati a diventare una semplice appendice che non incide minimamente nel cambiamento. Di questi errori, la sinistra ne ha già fatti troppi e mi dispiace tantissimo.
Scritto da robinews il 17/2/2014 alle 18:16
Bene Pigliaru, professore di economia. Ci farà sicuramente dimenticare i tanti errori di Renato Soru che aprirono le porte all’insignificante Cappellacci. Gli imprenditori seri non entrano mai in politica. Sobrio l’intervento di Renzi, al Quirinale. Magari il nostro Presidente gli avrà spiegato che, oltre a presentarsi con giacca e cravatta (c’è sempre quel brutto ricordo di Craxi con giacchettino sportivo), è meglio utilizzare uno stile sotto tono piuttosto che la sfrontatezza che spesso lo contraddistingue. Ha presentato un cronoprogramma sostanzioso che mi auguro possa essere realizzato, per il bene del Paese. E nei tempi preventivati. Per le riforme costituzionali, da realizzare entro fine febbraio 2014, sarebbe opportuno ricordargli che ci vogliono almeno otto mesi, senza inghippi. Personalmente, poiché tifo per il Paese, come la maggior parte dei frequentatori di questo Blog, un grande in Bocca al Lupo. C’è un tempo per la critica, sempre costruttiva, e c’è un tempo per la speranza.
Scritto da Sic Est il 17/2/2014 alle 18:54
Caro Giuseppe, innanzitutto un grande “in bocca al lupo” ad Alessandro e i complimenti alla De Marchi, ma soprattutto a Pippo Civati, per il risultato ottenuto. Devo dire che questa volta, prima di addentrarmi nell’analisi del voto di domenica, ti devo esprimere un mio temperato dissenso. Personalmente sono sempre più convinto che le primarie per eleggere il segretario regionale siano una sciocchezza frutto “dell’ideologia delle primarie”, della sbornia da primarie che una classe dirigente con il senso della realtà, ma soprattutto del limite, avrebbe dovuto, coraggiosamente, abolire, purtroppo abbiamo visto che non è stato così. Il Segretario regionale è persona ai più sconosciuta. Sanno chi è gli iscritti e, se istituzionale, alcuni elettori oltre che i suoi conoscenti o gli aderenti alle sue mailing-list. Meglio sarebbe stato fare un congresso vero, tra gli iscritti. Produrre una discussione, dei documenti, lavorare su più tempo e con modalità capaci di portare a conoscenza degli iscritti i temi e le proposte. Così si sarebbe costruita una dinamica “regionalista”, autonoma e staccata da equilibri nazionali e condizionamenti nazionali. Ovviamente io rimango dell’idea che le primarie vanno bene per scegliere il candidato premier e vanno bene se aperte. Rimane il mio dissenso su primarie aperte per eleggere il segretario nazionale. Non è una apertura che si ottiene così facendo, ma solo il piegarsi all’emozionalità del momento. Le ragioni del “flop” di domenica. Come dicevo prima, lo scarso appeal che primarie per il segretario regionale hanno sempre dimostrato. La stanchezza degli elettori, visto che è dall’ottobre del 2012 che stiamo facendo le primarie. Le delusioni della politica dopo la non vittoria di Bersani e di lì fino alle vicende degli ultimi giorni. Certamente il dato nazionale ha pesantemente influenzato l’affluenza e il risultato. La defenestrazione di Letta, il modo in cui è avvenuta, l’assenza di ragioni comprensibili agli elettori, le modalità con cui questa è accaduta hanno inciso. Quanti di noi hanno ricevuto sms o telefonate, in questi giorni, di iscritti che indignati per i comportamenti tenuti da Renzi e dai componenti della direzione nazionale dichiaravano di non voler venire a votare o votare contro il candidato dato per vincente?. Quanti di noi hanno dovuto registrare l’arrabbiatura dei molti iscritti a fronte di interventi, in direzione nazionale, che hanno portato consenso solo a chi dice che la politica del PD è portata avanti con cinismo e spregiudicatezza. Per non parlare poi della perdita del credito che, con una azione di questa portata, si è giocato il nostro Segretario Nazionale. Per non parlare poi di quanti, sentiti Cuperlo o Fassina sono rimasti delusi dalle loro parole e dal fatto che, poi, o hanno votato a favore del documento Renzi o si sono astenuti. E’ chiaro che in questa situazione ha avuto buon gioco chi, più o meno strumentalmente, si è giocato la carta della contestazione della decisione approfittando dello spazio mass-mediatico che veniva offerto per portare aiuto ai propri candidati che hanno così assunto un valore superiore alla loro persona e alla loro proposta politica. Dunque in parte qui sta la spiegazione di un risultato avuto da Alessandro al di sotto delle aspettative. Ma non è la sola ragione. So che Alessandro è persona intelligente, con la capacità di entrare in sintonia con gli umori degli elettori e degli iscritti. Quindi non scrivo nulla di strano dicendo che, in parte, il voto è stata anche una contestazione “contro” di lui, ma anche contro il suo candidato alla segreteria provinciale. Non è un dato da eludere. In molti comuni non è certamente giustificabile il risultato ottenuto dalla candidata “civatiana”. Una candidata semisconosciuta e con una scarsissima organizzazione alle spalle. Dunque c’è stata, in parte, anche una contestazione contro Alessandro e contro la segreteria provinciale, accusata, a torto o a ragione, non entro nel merito, di alcune mancanze organizzative politiche e comunicative. Ovviamente il risultato aprirà sicuramente una seria riflessione. L’aprirà a livello regionale, ma anche a livello provinciale anche perché l’attuale segreteria si base sull’equilibrio di due forze contrapposte, di cui una, con una forte carica movimentista che, nei toni, non ha certamente evitato asprezze e distinzioni nei confronti di Alfieri.
Scritto da roberto molinari il 17/2/2014 alle 18:55
@Rossi. Alfieri un talento della politica? Dimmi cosa fa e cosa ha fatto finora. Mi pare faccia la "professione" di politico (meglio che lavorare, a quel prezzo poi), che abbia avuto interessanti consulenze dalla provincia di Milano, nell'era Penati. E ti vanti pure di averlo candidato a sindaco di Varese, quando non era conosciuto neppure nel suo condominio? Non lamentatevi se, con questi talenti che continuate a proporci (da ultimo la Oprandi), continuiamo a perdere.
Scritto da domenico nitopi il 17/2/2014 alle 19:19
@Vaghi, 18, non fa niente che il "Robi" non riesca a capire, l'importante è che il giorno 8 dicembre 2013, il segretario del PD è potuto uscire da una "prigione" mortale. Sarebbe stato un segretario di minoranza BEN IMPALUDATO. Conosco molto bene la "nostra" comune storia di partito. Le primarie aperte di partito, sono state una parte importante per fare i conti con la crisi dei partiti e del rapporto ormai inesistente con i "cittadini" e le questioni sociali. Per fortuna del PD.
Scritto da robinews il 17/2/2014 alle 19:28
Sì Giuseppe Adamoli, il non voto è una delegittimazione per un percorso e, spiace dirlo, per chi interpreta questa fase (di cui non ha colto appieno le criticità). Io penso che per la Lombardia il Pd abbia una proposta politica insufficiente. Al di là del ritorno nazionale sul territorio io vedo paura e delusione di molti settori che passivamente finiscono per cercare protezione nell'esistente...una svolta non la vedo nel fatti. Aggiungo che l'Expo, per il suo ritorno, puó portare vantaggi solo a chi gestirà l'evento sul territorio.
Scritto da Loris Costa il 17/2/2014 alle 20:41
@Molinari,18,55 Carissimo Roberto, non mi convince quasi nulla della tua analisi. Una domanda su tutte: Se le primarie per il segretario nazionale si fossero fermate alla prima battuta dei soli iscritti, cosa sarebbe stato del PD con un Renzi al 44% in questa situazione politica? Possiamo scrivere la parola PARALISI? Possiamo aggiungere alla parola paralisi la parola PERPETUA? Infine, penso che si continua a stare troppo lontani dalla questione centrale della crisi dei partiti. Non pensi?
Scritto da robinews il 17/2/2014 alle 20:46
Giuseppe, con tutto il rispetto, le diversità sono state insieme convinte dalla figura di Alessandro. Non da pateracchi. E se così nn fosse stato. ..?
Scritto da Erica D'Adda il 17/2/2014 alle 20:48
@Erica D'Adda (20.48) - Sicuramente c'è stata l'influenza positiva di Alessandro ma io ho posto un'altra questione. Sono diffidente di tutte le grandi aggregazioni di dirigenti e amministratori, unitarie o semi unitarie, come doveva essere questa volta. Ti ricordi il congresso provinciale unitario di Taricco? Ero nettamente contrario. Dopo meno di un anno molti mi davano ragione, soprattutto tra i giovani. E quando qualche mese fa si è tornato a parlare di un "disegno unitario" per il congresso ero ugualmente contrario indipendentemente da chi sarebbe stato il segretario. Quando vedo troppi addetti ai lavori che si sdoppiano politicamente sento, magari sbagliando, che per una parte di loro, certamente non per tutti, che c'è il richiamo dell'opportunismo. Alessandro conosce bene questo mio modo di ragionare e potrebbe testimoniarlo.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 17/2/2014 alle 21:39
@Erica D'Adda - Dimenticavo, "se così non fosse stato?" ti chiedevi. Difficilissimo rispondere ma sento che sarebbe stato un congresso (se si può chiamarlo così) più interessane e partecipato e forse Alessandro avrebbe vinto meglio.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 17/2/2014 alle 21:43
Ho sentito la telefonata di Barca. Che verminaio! Una usurpazione in piena regola, diretta da un potente imprenditore. Neppure il peggiore Berlusconi, politico si intende. E' questo il nuovo, il merito? Come si possono tollerare cose del genere? Non sarebbe il caso che, anzichè dare l'incarico all'usurpatore, Napolitano sciogliesse le Camere? Per rispetto del popolo, della democrazia.
Scritto da domenico nitopi il 17/2/2014 alle 22:14
Brutto segno anche per Renzi e buon segno per il Giaguaro che rischia di smacchiarlo
Scritto da Antonio Iosa il 17/2/2014 alle 22:32
@domenico nitopi, certo, Alfieri fa il politico a 'tempo pieno' da diversi anni, e con questo? Ma stiamo scherzando? Anche, tanto per fare un esempio, Adamoli ha fatto il politico di professione con grande capacita' e merito. Non faccio paragoni insensati, Giuseppe, ribadisco, e' stato il miglior prodotto politico varesino di questi ultimi 30 anni. Sulle qualità di Alessandro pero' non ci piove. E guarda che sto parlando di un amico con il quale sono stato diverse volte in dissenso.
Scritto da paolo rossi il 17/2/2014 alle 22:51
@Antonio Iosa. Antò, ormai sei entrato nella fase degli incubi...
Scritto da Nino Nic Russo il 17/2/2014 alle 22:56
@Adamoli. Questo significa ragionare senza comportarsi come sulle curve di uno stadio. E' per questo che ti leggo.
Scritto da Reality il 17/2/2014 alle 23:19
@Rossi. Non stiamo scherzando per niente. La politica è dappertutto un servizio, non una "professione". Per un esempio positivo che mi porti, te posso portare cento negativi. La "ggente", direbbe Curzi, quella che lavora e paga le tasse, non ha più voglia di personaggi che campano di politica e godono di intollerabili privilegi . Non mi sorprende che non capisci; siete talmente lontani, anche in termini reddituali, dalla "ggente" che non potete rendervi conto dei loro problemi.
Scritto da domenico nitopi il 17/2/2014 alle 23:25
Che Fabrizio Barca fosse solo un venditore di pere cotte s’era capito da quando aveva creato e divulgato il nuovo manifesto della sinistra che, come l’originale, sono tanti quelli che ne hanno discusso, pochi quelli che lo hanno letto e quasi nessuno quelli che hanno capito cosa volesse dire. Ma che fosse tanto semplicione da raccontare al telefono, ad un finto Vendola senza orecchino di ordinanza, quello che, se fosse vero, doveva denunciare in pubblico, non me lo aspettavo proprio. Anche i venditori di pere cotte solitamente hanno una loro dignità. Cosa vuol dire avere un padre famoso e non esserne all'altezza, ti aiuta solo a far carriera. E a credere di poterlo imitare. P.S. Meno male che non se la sente di fare il Ministro dell'Economia, almeno questa l'abbiamo scampata.
Scritto da Sic Est il 18/2/2014 alle 08:25
IL VERMINAIO di @Nitopi 22,14. Grazie ad una telefonata farlocca di un falso Vendola sarebbe venuta alla luce una presunta usurpazione di un potente imprenditore (De Benedetti) intento a tramare per la formazione del governo. A parte il fatto che le cose non sembra siano andate nel modo in cui vengono date certe informazioni, restano, questo si, i giudizi "politici" di Fabrizio Barca sul tentativo in corso di Renzi, giudizi che a me paiono "liquidatori". (segue).
Scritto da robinews il 18/2/2014 alle 08:26
Robinews (segue Nitopi). Quando Barca nella telefonata accenna al fatto che lui dice che certe cose "non può dirle pubblicamente", mi sorge il dubbio che la telefonata più che un incidente sembra una cosa costruita a tavolino. E poi, da un integerrimo ministro del governo Monti, dove non ha fatto vedere nulla di molte cose che lui sostiene mi vengono non pochi dubbi. Ora Fabrizio Barca, ha il dovere di chiarire molte cose. La prima è quella se è vero che ha rifiutato di fare il ministro (segue)
Scritto da robinews il 18/2/2014 alle 08:31
Robinews (segue) nel senso che tale proposta sia mai realmente arrivata direttamente da Rezni (o Del Rio) e non da SMS, articoli di giornali, telefonate da giornalisti (Annunziata) ecc. Barca, per conservare un minimo di credibilità residua che gli resta HA IL DOVERE DI CHIARIRE E SUBITO. In secondo luogo ci sono gli aspetti politici che sono a monte di questa triste vicenda. Prima del congresso avevo espresso apprezzamento per il contributo di Barca.Lo avevo fatto rispondendo a @EG. (segue).
Scritto da robinews il 18/2/2014 alle 08:38
Robinews (segue). Vedi cara @EG, ora so che sarò sottoposto per l'ennesima volta all'accusa di essere un "giravoltista" da alcuni amici e compagni del blog, ma non mi tange. Per me la politica è verità se no non è Politica. La telefonata di Barca contiene i vizi più deleteri di certa sinistra e prima ce ne liberiamo meglio è. A me non piace il modo di stare in questa fase. La sinistra a cui ho sempre dato fiducia non può continuare con le verità pubbliche e i vizi ben nascosti.
Scritto da robinews il 18/2/2014 alle 08:50
@Roberto Molinari (18.55) - Scusa Roberto ma mi dici dove hai letto che sono per il mantenimento delle primarie per il segretario regionale? Mi sembra di essere stato chiaro. Sul leader nazionale il ragionamento è diverso, con luci e ombre, e lo riprenderò in un altro post perché non amo complicare troppo le cose. Tengo sempre a mente che solo una piccola parte dei lettori (fortunatamente) è formata da militanti che come me e te sono cresciuti a pane e politica.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 18/2/2014 alle 08:54
Tramite il tuo Blog vorrei fare un appello a Renzi. Non cerchi un ministro dell'economia tra personaggi museali (Strada, Saviano e altri testimonial di se stessi), l'Economia è una materia per gente adulta e non per venditori del nulla. Il Ministro lo ha già, Saccomanni: è inutile che si scapicolli per cambiare. Le stupidaggini sull'IMU sono da addebitare solo a quell'altro venditore di pere cotte, al secolo Fassina, che di finanze dello Stato non capisce niente.
Scritto da Sic Est il 18/2/2014 alle 08:55
@Sic Est,08,55 Oddio, NO, Saccomanni NO, NO. Si sarebbe fatto tutto questo casino per proseguire come prima e peggio di prima? Per fortuna Renzi oltre a non tenere conto dei Barca non terrà conto delle raccomandazioni di @Sic Est. Se lo facesse dovrei riconsiderare il tuo ruolo, si potrebbe pensare di proporti come "sottosegretario alla presidenza del consiglio" al posto di Del Rio. Così magari evitiamo di avere ministro della sanità quell'ignorante in materia sanitaria di Gino Strada.
Scritto da robinews il 18/2/2014 alle 09:12
La prima mossa di Alfieri, chiedere la conferma di Martina (a Renzi nel Governo), è una mossa insensata, quasi che in questi anni, qui al nord, si sia fatta una grande politica. A parte il deficit di consenso personale per Alfieri, mi domando perchè ci si ostini a procedere per cooptazione, sostenendosi uno con l'altro come tessere del domino mentre manca partecipazione e progettualità.
Scritto da Loris Costa il 18/2/2014 alle 09:21
(e che manchi lo hanno capito in molti come testimonia il duplice effetto della scarsa partecipazione al voto e del consenso per Alfieri non proprio entusiasmante anche da chi sta nel partito)
Scritto da Loris Costa il 18/2/2014 alle 09:22
Caro Giuseppe, (8,54) infatti, mai pensato che tu fossi per le primarie per il segretario regionale. Quando ho scritto di "temperato dissenso" era solo per alcuni aspetti del tuo secondo punto di riflessione circa le ragioni della scarsa affluenza e il risultato ottenuto. In sostanza non darei le colpe solo a livello nazionale o alla "larga coalizione" che ha sostenuto Alessandro.
Scritto da roberto molinari il 18/2/2014 alle 09:34
@Loris Costa, 09,22, Questa dell'Alfieri che chiede a Renzi di fare ministro Martina è proprio grossa. Capisco sempre di più il super-flop del nostro carabiniere in doppio petto ingessato. Ve la immaginate l'autorevolezza dell'Alfieri dopo le primarie? In queste ore con mia moglie facciamo delle considerazioni familiari sul toto ministri al quale partecipiamo un po tutti e pensiamo alle risate sganasciate che si fanno Renzi e Del Rio su questo gioco del "tirare ad indovinare e a proporre".
Scritto da robinews il 18/2/2014 alle 09:38
La politica è una cosa seria, le materie serie non si danno in mano agli idioti, ai semplicioni o agli sprovveduti. Uno come Zanda, per esempio, potrebbe al massimo fare l'usciere, non il Capo Gruppo di un Partito. Non può, pertanto, essere trasformata, come il sindacato, in consorteria chiusa che si autoclona mediante cooptazione continua. @L. Costa (09:21) pone la questione del ricambio e credo che anche le leggi elettorali potrebbero dare una mano in tal senso con i mini collegi (due eletti).
Scritto da Sic Est il 18/2/2014 alle 09:48
Toto ministri,siamo ormai a quota 67 nomi, per ultimo si è aggiunto il nostro uomo dell'Est (del blog) che incautamente mi sono permesso di proporre alla vicepresidenza del consiglio. Mamma mia quanti nomi circolano, ecco questa è la parola giusta: circolano, circolano, o meglio ancora: circolare signori, circolare, è vietato fermare il traffico!
Scritto da robinews il 18/2/2014 alle 09:54
Certi commenti sono veramente stucchevoli. Fortuna che non lo sono quelli di @Adamoli e @Molinari, come sempre lucidi e seri. Io consiglierei di cominciare fin d’ora a cercarvi il candidato regionale 2018 con un forte spessore umano e culturale. Non mi ricordo più chi (forse un direttore di un giornale di centrodestra) in occasione delle primarie fra Renzi e Bersani, disse che lui avrebbe scelto Bersani perché in vita sua almeno un libro lo ha letto. Ha perfettamente ragione. Almeno un libro va letto, che sia anche di Moccia, ma va letto. Un politico dovrebbe essere votato per i meriti che dimostra, non per il passaparola positivo. Il passaparola è, indubbiamente, efficace, ma diventa un problema quando si tramuta in passaparola negativo. E’ delle risorse umane del partito che il blog dovrebbe parlare, non solo dei massimi sistemi sulle primarie. Anche perché si è visto che gli elettori sardi non hanno penalizzato la mossa felina di Renzi. Dobbiamo chiederci cosa in Lombardia non sia piaciuto: Renzi o il suo rappresentante?
Scritto da V.R. il 18/2/2014 alle 10:19
@Robinews. Non c'era bisogno della telefonata farlocca, per capire che ci troviamo davanti ad una usurpazione: come la chiamaresti, diversamente, la presa del potere da parte di Renzi? Adesso abbiamo conferma, pure, sul direttore dell'orchestra. Renzi dovrebbe semmai spiegarsi, non Barca: che parla, correttamente, di avventurismo. E dopo il cronoprogramma, ne sono ancora più convinto. Dopo la resurrezione di Silvio, la moltiplicazione dei pani (e dei ministeri) a quando la camminata sulle acque?
Scritto da domenico nitopi il 18/2/2014 alle 10:24
@domenico nipoti, come definiamo gente che si dedica alla politica tutto il giorno, spesso sabato e domenica inclusi? Ad un certo livello livello e con certe responsabilità, e' un lavoro a tempo pieno e credimi, molto impegnativo. Spero che la tua allusione non sia indirizzata a me. Ho sempre lavorato, tranne (sto alla tua logica) nei sette anni da senatore. Quanto guadagnavo (e versavo al pd), e' tutto documentato. Credo di avere la coscienza a posto. Sull' atteggiamento di alcuni hai ragione.
Scritto da paolo rossi il 18/2/2014 alle 10:27
Scusa @domenico, devo aver 'digitato' male il tuo cognome.
Scritto da paolo rossi il 18/2/2014 alle 10:30
Certe volte mi chiedo di quanto Robinews manca di rispetto per le istituzioni e gli uomini (o donne ) che le rappresentano, specialmente quando ricevo cortesi e motivati richiami da @Adamoli. Poi leggo i "rispettosissimi" apprezzamenti di @Sic Est sul capogruppo PD al Senato Zanda di @Sic Est e smetto subito di interrogarmi. Dopo tutto tra Robinews e Sic Est le esternazioni "irrispettose" non sono poi così diverse! Per inciso: semplicioni, idioti, sprovveduti, uscieri, cosa sono ELOGI?
Scritto da robinews il 18/2/2014 alle 10:35
Adamoli, mi scuso per essere andato fuori tema. D'altronde, ho già detto tante volte di essere contrario alle primarie, tanto più "allargate", nella designazione delle cariche di partito. Al più, dovrebbero essere limitate alla candidatura a premier: ma in Italia, a differenza degli Usa (dove riguardano candidati di un medesimo partito), sarebbero un inutile esercizio di democrazia. Insomma, tra il candidato del PD e quello di SEL, ad esempio, non c'è partita. Se poi piace vincere facile.
Scritto da domenico nitopi il 18/2/2014 alle 10:37
Leggo attentamente il dibattito sul blog e confesso di non capire nulla. Certamente la responsabilità è tutta mia: raso terra come sono non comprendo le raffinate analisi degli esperti. Ma un dubbio ce l'ho: la gravissima crisi di credibilità e volontà del Paese richiederebbe programmi di lunga gittata, concreti e comprensibili, e non il dibattito sul sesso degli angeli con i barbari alle porte. E' pur vero che il Taumaturgo da Fiorenza promette una riforma al mese. Ci sentiamo il mese prossimo.
Scritto da ulderico monti il 18/2/2014 alle 10:38
Caro Adamoli, ti avevo seguito ed avevo votato Renzi ma oggi ho qualche ripensamento. Sei ancora sicuro che abbiamo fatto bene? Se la sua vittoria non fosse stata un plebiscito sarebbe stato meglio. Sei ancora completamente con Renzi?
Scritto da Luisa B. il 18/2/2014 alle 11:06
@Loris Costa credere che basti cambiare numero romano davanti a Repubblica per avere qualche cosa di nuovo è molto illusorio; oggi la politica si basa su numero di consensi e scambi di favore che si possano coagulare all'occorrenza. Personalmente non mi piace e non mi è mai piaciuta ma non mi pare che, al momento, esista un metodo consolidato e condiviso che si possa ritenere migliore.
Scritto da Alessandro Milani il 18/2/2014 alle 11:27
@Rossi, la mia, ovviamente, non è critica ad personam, ma su un certo modo di intendere la politica, che non deve essere una professione. Ti posso assicurare che, anch'io come molti altri, spesso lavoro pure di domenica ed ho grosse responsabilità verso i miei assistiti. E fa male vedere molti, anche dei nostri, che campano (benissimo; converrai che sono strapagati, con stipendi che nella vita privata non sarebbero in grado di meritarsi) di politica e sistemano pure familiari ed amici.
Scritto da domenico nitopi il 18/2/2014 alle 11:51
Anch'io,come@D.Nitopi, ho sempre pensato che la Politica non è un mestiere come un altro e dovrebbe essere (salvo casi particolarissimi) un servizio temporaneo prestato alla collettività, con compensi decorosi ma senz'altro inferiori agli attuali. Per questo ho sempre insistito sulla necessità di introdurre un LIMITE TEMPORALE a ricoprire le cariche istituzionali (2 o 3 mandati consecutivi), ma purtroppo non ho mai avuto alcun riscontro da parte dei politici di alcun partito. Speriamo in Renzi !
Scritto da giovanni dotti il 18/2/2014 alle 12:48
Per come erano messe le cose, le primarie regionali sono già andate bene. Renziani (divisi in due i "della prima ora" e "altri"), civatiani, lettiani, cuperliani. E i "democratici semplici", tipo me (la maggioranza)? Come posso spiegare che siamo affidabili,quando ce le diamo in casa? Come posso spiegare che (ed è vero) localmente esiste un'amalgama di persone con potenziale, quando il nazionale è "manovriero"? Come posso, con la mia faccia, invitare al voto per le primarie regionali?
Scritto da FrancescoG. il 18/2/2014 alle 13:08
@domenico nipoti, ok, sento che ci metti vera passione nel tuo dire. In politica in pochi sanno, oramai, cosa significhi. Strapagati? Non credo, sono troppi e godono di privilegi inaccettabili. A proposito della loro busta paga non so. Guadagnano come un buon calciatore di serie C. Fossero onesti ed impegnati non sarebbe un furto. Ti ricordo che i dirigenti dei ministeri, di Senato e Camera, guadagnano molto di più di loro e sono tantissimi. Soprattutto non rischiano mai di 'andare a casa'.
Scritto da paolo rossi il 18/2/2014 alle 13:11
@Robinews (8,38 – 8,50): su Barca mi ero già espressa, ma tu non mi dai retta, travolto dal tuo emotivo ottimismo nei confronti di parte della classe politica. Ti racconto la mia esperienza. L’anno scorso, appena uscito il manifesto di Barca, lo contattammo per invitarlo nella nostra zona. Non ricevemmo alcuna risposta tempestiva, se non quella che seguiva le nostre reiterate mail. Il ‘piccolo team di Barca’, nello scusarsi, ci comunicò l’indisponibilità di Barca, a causa di ragione organizzative. Infatti, poi scoprimmo che l’itinerario primaverile ed estivo di Barca toccò le regioni del sud, soprattutto quelle marine, inducendolo a rinunciare, seppur con eleganza, a coltivare adepti nelle industriali regioni del nord, inquinate ed incolori. Finita l’estate, proprio in settembre, Barca annunciò di aver dato alle stampe il racconto del suo itinerario che prese, appunto, il nome ‘La traversata’ (Feltrinelli). Il dibattito sulle primarie si stava già delineando e Barca, non essendo fra i protagonisti, aveva perso gran parte del proprio appeal. Non paghi, lo contattammo di nuovo, questa volta mettendoci a disposizione per la presentazione del suo libro presso una importante libreria. La risposta fu la stessa. Grandi ringraziamenti ma il calendario era così fitto da disdegnarci ancora. E arriva dicembre. Il 2, precisamente, il nostro Barca comunica, attraverso la propria newsletter, di essersi appassionato così tanto nel girovagare in Italia al punto da mettere in cantiere (dopo la pausa natalizia, tutta americana, nella quale avrebbe visitato il Circolo PD di New York) un ulteriore viaggio per il 2014, da febbraio a novembre, per incontrare iscritti e simpatizzanti e ricreare quell’idea originaria di partito della sinistra dispersasi ormai nei mille rivoli poco nobili della politica. Per questo ‘giro d’Italia 2014’, ipotizzò spese per circa 40mila euro (due/tre collaboratori, addetto-stampa) e si dichiarò grato di ricevere un sovvenzionamento da parte di iscritti e simpatizzanti. Ma ormai era tardi, il sipario era stato calato. Il segretario di tutti è Renzi, cosa può comunicarci ancora Barca? A meno che Renzi sia costretto a lasciare l’incarico di segretario. Morale del giorno: mai farsi troppe aspettative. Ciao!
Scritto da eg il 18/2/2014 alle 13:24
Non mi piacciono le prese di posizione populiste contro i politici, ma credo che il nostro senatore @Paolo Rossi (il laticlavio, anche ad honorem, non si abbandona mai) non abbia stavolta tanta ragione. Solo nei regimi illiberali esistono i politici di professione (sia @Giovanni Dotti sia @Domenico Nitopi credo che stiano prendendo in considerazione tutta la classe politica) e questo, per il nostro Paese, non è un vanto. Che alla Camera e al Senato i dipendenti vengano retribuiti con stipendi abnormi, più alti di quelli dei loro “datori di lavoro”, la colpa è da addebitare ai politici stessi. @Dotti ha ragione. Se il sistema non sa svecchiarsi allora mettiamo dei limiti oppure cambiamo la legge elettorale (micro collegi con due eletti) per dare ai cittadini la possibilità di scegliere … veramente. Non con le furbate dei pacchetti già confezionati.
Scritto da Sic Est il 18/2/2014 alle 13:31
@U. MONTI 10,38 A volte invidio la tua sapienza: "dubium sapientiae initium" . Altre volte le tue illusioni e notti di dolore: "sic et ego habui menses vacuoset noctes laboriosas enumeravi mih. Altre ancora quando ricordi gli inganni e scherzi della vita: "Sic vir qui fraudolenter nocet amico suo et eum fuerit deprehensus dicit ludens fec.
Scritto da robinews il 18/2/2014 alle 13:38
@Francesco G. (13,08) esprimere comprensione per le tue considerazioni può essere scontato ma permettimi di aggiungere che forse uno sforzo per non piangersi addosso eccessivamente andrebbe fatto. Il presente potrebbe non essere tutto "nero". Perchè non pensare con un po di fiducia sul futuro, potrebbe aiutare a decifrare meglio il casino in cui siamo precipitati. In questi giorni mi piace ri-pensare alla famosa massima di Mao " la confusione è grande sotto il cielo, la situazione è eccellente"
Scritto da robinews il 18/2/2014 alle 13:52
@EG.13,24, ben ritrovata,nel senso che non ci perdiamo mai di vista nel blog. Ricordo molto bene quello che avevi scritto molto tempo dopo le nostre opinioni iniziali su Barca. Ti devo però smentire su una cosa, "non è vero che non ti do mai retta". Quando tu mi mandi certi segnali le mie antenne si mettono subito al lavoro.Ormai sai molto bene come funzionano le mie "passioni", mi raccomandi di non "farsi prendere troppo dalle aspettative"? Raccomandazione accolta. (segue)
Scritto da robinews il 18/2/2014 alle 14:14
Robinews (segue EG).In questa fase mi sono lasciato andare nella passione per Rezni, non è escluso che su questa ennesima passione possa ricevere l'altrettanto ennesima smentita delle mie aspettative. Che ti devo dire, pur vivendo in questi momenti di tragedie non riesco a staccarmi dal mio illusorio "ottimismo".Un ottimismo che mantengo anche su Tsipras (nonostante tutto). In Sardegna Pigliaru ha potuto vincere anche grazie al 10% della sgangherata e sparpagliata "sinistra". (segue)
Scritto da robinews il 18/2/2014 alle 14:23
Robinews (segue EG) . iL 10% della Sardegna è anche il 10% nazionale e senza questo 10%, al quale si potrebbe aggiungere un'altro 15% che hanno perso ogni speranza (insieme a molti del M5S), NON C'E' FUTURO. si tratta di una grande forza che se avesse una capacità di interpretare la sfida del governo, oggi, non domani, sarebbe irresistibile.Questa è la mia semplice passione e speranza, e poi, se non avessi più questa passione e speranza cosa "mi" resterebbe, cosa "ci" resterebbe?
Scritto da robinews il 18/2/2014 alle 14:32
Sei sicuro caro @ Sic Est, che quegli stipendi dipendano proprio solo, o soprattutto, dai politici? Guarda che il potere di certa 'alta burocrazia', e dei suoi 'vertici', non solo a Roma, e' davvero notevole. Poi è chiaro, i politici, come del resto tutte le caste, tendono a tutelarsi e spesso ci riescono assai bene...
Scritto da paolo rossi il 18/2/2014 alle 16:27
@Milani dici una cosa molto giusta. Peró promuovere il "nulla" mi pare il contrario di quel che serve. Mi spiace che il segnale di forte continuità si legga chiaro e aumenti la diffidenza. Ma appunto, concordo su tutto
Scritto da Loris Costa il 18/2/2014 alle 16:47
Caro Giuseppe, hai spiegato bene cosa intendi e non posso che essere d'accordo. Ricordo il congresso provinciale precedente,come ben sai! I patti di sangue e quanto ne è seguito. Del resto mi candidai proprio per l'ipocrisia dell'unanimismo che nn era unanimità. Nulla contro le persone. Ancora, una delle ragioni che mi hanno portato a sostenere Samuele, malgrado le pressioni e il prezzo da pagare. Di certo, se ci fosse possibilità di far conoscere i propri programmi e far scegliere con consapevolezza, avremmo raggiunto quella maturità in assenza della quale pagano anche i migliori.
Scritto da Erica D'Adda il 18/2/2014 alle 16:49
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