Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 20/2/2014 alle 09:42


Si è cominciato a parlare della riforma della Giustizia nel programma del governo ed è già risuonato l’allarme di chi non vorrebbe cambiare un bel niente.
Eppure se si prevede un governo di quattro anni pieni (poi si vedrà) è impossibile che questa riforma non ci sia, sarebbe un tradimento del buon senso. L’esercizio della legalità in tutti i suoi molteplici aspetti è il primo dovere dello Stato.
Tutti i più seri monitoraggi sul perché gli investitori e le aziende estere non vengono in Italia mettono in primo piano la Giustizia, uno dei servizi pubblici che funzionano peggio in Italia e non è che manchi la concorrenza in questa graduatoria.
Da qualche decennio se ne parla a vanvera. Colpa in primis di Berlusconi che voleva piegare la giustizia penale alle proprie esigenze ma colpa anche della sinistra (ha governato per otto dei passati vent’anni, non fingiamo di non saperlo) prone ai voleri di quella parte vociante e aggressiva della magistratura a cui va bene che si continui in questo modo.
Due i pericoli da evitare: 1) accettare i veti dei magistrati che hanno i loro corposi interessi da difendere. 2) Procedere nel cambiamento legislativo e organizzativo senza l’apporto dei magistrati.
Questa riforma non rientra fra quelle programmate con Forza Italia e deve restarne fuori.
Nella piattaforma di Renzi per le primarie era espressa la volontà di cambiare la giustizia civile, amministrativa, penale. Il momento è arrivato e serve una cura da cavallo.

Commenti dei lettori: 66 commenti -
E' il temino di giugno, mi pare: da svolgere con la maggioranza di governo e non con Forza Italia. Già questa disgustosa anomalia della doppia maggioranza si commenta da sola. Vedremo chi sarà il ministro gradito a Berlusconi (al quale tocca pure le Comunicazioni) che dovrà occuparsene. Lasciar fuori i magistrati (uno come Gratteri, ad esempio, ne avrebbe di cose da dire) da una riforma mi lascia perplesso, a dir poco - è come volere fare una casa senza ingegneri - e francamente punitivo (segue)
Scritto da domenico nitopi il 20/2/2014 alle 10:08
(segue) e dunque, e giustamente, devono essere parte essenziale della riforma. Non richiamerei più, per decenza e considerato quello che è successo, la "piattaforma", risibile per altro, di Renzi. Non vorrei che il tema della Giustizia, sia solo per prolungare una legislatura che invece dovrebbe concludersi - come tutti pensiamo - al più tardi a primavera 2015, con l'approvazione di una legge elettorale. Metterci dentro anche l'"abolizione" del Senato significa solo volere strumentalmente (segu
Scritto da domenico nitopi il 20/2/2014 alle 10:16
(segue) strumentalmente prolungare la legislatura a tempo indefinito. E' una riforma senza senso, alla quale almeno 315 persone (cui andrà trovato un altro "lavoro") si opporranno. Il bicameralismo imperfetto si può attuare, meglio, dimezzando il numero dei parlamentari (oltre che assegnando funzioni diverse alle Camere).
Scritto da domenico nitopi il 20/2/2014 alle 10:28
Tralasciamo gli interessi personali in materia e le conseguenti peripezie giudiziarie del cavaliere “interdetto ma sintonizzato”, e fermiamoci agli interessi dei cittadini tutti, Silvio compreso, nella rivisitazione della gestione schizoide della giustizia nel nostro Paese. Credo che il PD, anche se è rimpinguato di giudici o ex giudici che non hanno mai reciso con la loro lobby originaria, debba rivedere, senza creare commissioni di esperti, tutto su questa spinosa materia. Occorre evitare che le sentenze diventino definitive dopo almeno dieci anni, occorre evitare l’andare avanti e indietro dei processi (classico il caso dell’americana Amanda) con sentenze diametralmente opposte senza che ci siano nuove prove, occorre responsabilizzare i giudici come tutti gli altri impiegati pubblici: nel caso di errori evidenti nella gestione del processo devono risarcire il danno prodotto, occorre riportare le procure ad un assetto gerarchizzato in cui il Procuratore Capo è il Capo di tutto e non un occasionale interlocutore di magistrati con la denuncia facile, occorre dividere le carriere perché un giudice non può passare dall’inquirente al giudicante in un saltellio continuo di responsabilità, occorre mandarli in pensione senza altri incarichi come tutti gli impiegati pubblici, occorre evitare gli incarichi nei vari uffici con prebende che come minimo si raddoppiano, occorre farli lavorare a tempo pieno e proibire loro interventi individuali a show di tutti i generi, occorre diminuire il numero di ferie di cui godono, occorre restringere il campo dei TAR che hanno invaso la società in tutti i suoi gangli, occorre dare un tempo preciso ai procedimenti senza spazi di vacanza (45 giorni l’anno i tribunali sono terra di nessuno) e senza che i tempi vengano prorogati con leggerezza, occorre evitare che il giudice dopo il pensionamento si trasformi in legale, occorre… Fare tutto questo evitando di “procedere nel cambiamento legislativo e organizzativo senza l’apporto dei magistrati” è come voler non cambiare niente. E come dire ai deputati di abbassarsi le prebende e le guarentigie di cui godono.
Scritto da Sic Est il 20/2/2014 alle 10:46
@Adamoli, Nessuna persona con un minimo quoziente di intelligenza potrebbe dissentire dal post sulla giustizia, per chiarezza direi ancora di più, solo degli IMBECILLI incalliti possono sostenere che questo sia un argomento schifosamente "berlusconiano". Tu indichi i 2 pericoli maggiori che poi si riduce ad uno solo: I veti della casta dei magistrati e la sua pretesa di essere essa stessa "artefice" di una autorifoma. Sono molti decenni che invochiamo "l'autoriforma" della politica (segue).
Scritto da robinews il 20/2/2014 alle 10:59
Che problema c'è? Il presidente del consiglio ha annunciato una riforma al mese: quale mese si preferisce per la Giustizia? Primavera o estate? In sei mesi si faranno sei riforme e saremo sistemati.
Scritto da eumeo il 20/2/2014 alle 11:01
Robinews (segue). Come è finita l'autoriforma della politica l'abbiamo vista e tocchiamo con mano il disastro. Ma quando parliamo di riforma della giustizia le colpe sono della politica? Sono dei magistrati? Certo che si. I primi hanno la colpa di non averlo voluto e saputo fare, i secondi perchè non vogliono mettere in discussione poteri e privilegi di altissima "casta" . A queste 2 domande ne manca una terza (anche essa casta) a cui va ascritta una altrettanto responsabilità. (segue)
Scritto da robinews il 20/2/2014 alle 11:05
Robinews (segue) Mi riferisco agli avvocati, agli ordini forensi. Signori, in Italia c'è il più alto numero di avvocati al mondo (350 mila toghe), e la loro capacità politica dentro il parlamento può essere definita la prima in assoluto nell'indirizzare la legislazione sulla giustizia. Questi signori quindi non sono estranei allo stato della giustizia perchè i loro obbiettivi sono chiari "UNA LEGISLAZIONE PER FAVORIRE LA FABBRICA DEGLI AVVOCATIFICI". (segue).
Scritto da robinews il 20/2/2014 alle 11:12
Robinews (segue). Spesso la casta forense si mette a braccetto con la casta dei magistrati e quando 2 caste potenti come queste si mettono insieme i guai per i cittadini e la "giustizia giusta" è super assicurata. Pensare di poterla aggredire cambiando è sicuramente una operazione "titanica", quasi impossibile. C'è solo da sperare che da qualche parte si cominci veramente, resto pessimista! La politica ha consentito la crescita smisurata di questi 2 poteri, ora sono c.....i nostri. Amen.
Scritto da robinews il 20/2/2014 alle 11:20
@Domenico Nitopi (10.28) - Sull'abolizione del Senato elettivo abbiamo una distanza irriducibile. Pensa che ho firmato un paio di proposte di legge al Parlamento per il Senato delle Autonomie.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 20/2/2014 alle 11:25
@Sic Est (10.46) - Musica per le mie orecchie con una nota che mi suona stonata. Senza l’apporto dei magistrati, non dico con la condivisione di tutte le loro rappresentanze politicizzate, non si conduce in porto la nave della riforma. La storia recente e remota lo dimostra ampiamente.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 20/2/2014 alle 11:26
Si abbia il coraggio di dire che tutti i provvedimenti presi sino ad oggi in merito alla giustizia sono serviti a complicare lo svolgimento del suo compito dando più opportunità ai furbi e penalizzando gli onesti. Quando un debitore si può permettere di dire " fammi causa che ci rivediamo a babbo morto" è chiaro che si è radicata una cultura nella quale i furbi sguazzano. Solo la certezza della pena può essere la linea guida per una sana Giustizia.
Scritto da Alessandro Milani il 20/2/2014 alle 11:36
@Adamoli, beh, ma la diversità di opinioni è l'essenza stessa della democrazia. E noi siamo democratici.
Scritto da domenico nitopi il 20/2/2014 alle 12:05
Si parla sempre giustamente di casta della politica ma bisognerebbe parlare anche di casta dei magistrati che sono i soli "lavoratori" pubblici non soggetti alla verifica delle loro responsabilità e all'eventuale sanzione in caso di errori giudiziari che dipendano chiaramente dalla loro incuria o volontà di pavoneggiarsi.
Scritto da G.G. il 20/2/2014 alle 12:13
@Adamoli (11.26). Gli americani ricordano sempre che è inutile chiedere ai capponi cosa ne pensino di Natale. Le riforme non si possono fare con chi deve essere riformato. La concertazione è un metodo che ha sempre portato al deragliamento. In tanti anni mi sono convinto che per cambiare qualcosa nella P.A. (tutta) occorre il metodo Cassandra Crossing: chiudere tutti in vagoni sigillati e abbandonarli su un binario morto. Vorrei vedere come fare riforme con tipi come Di Pietro o De Magistris ...
Scritto da Sic Est il 20/2/2014 alle 12:45
A un certo punto del colloquio, Matteo Renzi e Silvio Berlusconi restano soli. Escono dalla sala Aldo Moro i capigruppo azzurri Brunetta e Romani, ma anche i fedelissimi del leader Pd, Delrio e Guerini. E lì, a quattr’occhi, la «profonda sintonia» tra i due assume connotati concreti. Non un patto ma una road map per «cambiare l’Italia» nel prossimo anno. Anche se di scadenza anticipata del governo non si è parlato, è questo l’orizzonte a cui pensa il Cavaliere..
Scritto da Renato Casola il 20/2/2014 alle 13:06
non si può più pensare ad una riforma ...non vedendola concatenata a tutte le altre..essendo urgente una revisione totale ad ogni livello di sistema non lasciando niente per scontato..o al caso..
Scritto da zva il 20/2/2014 alle 13:27
@ Sic Est. 10,46 Quella che proponi è la riforma dello status dei giudici più che della giustizia. La scarsa efficienza di, peraltro taluni, magistrati è un problema relativo. La riforma della giustizia passa per una velocizzazione dei procedimenti civili e penali, assai lenti per eccessi di garanzia; l'utilizzazione di metodi alternativi di risoluzione delle controversie; l'incentivazione nella scelta dei riti c.d. premiali; la depenalizzazione di certuni reati; la individuazione di criteri
Scritto da domenico nitopi il 20/2/2014 alle 13:34
@Francesco G. 12,32, post precedente. Caro Francesco come sarebbe a dire che "il rischio di essere candidato sindaco non c'è". Non dirmi che hai gettato la spugna. Sarebbe come dire gettare anche la pala per spalare....... Mi chiarisci meglio?
Scritto da robinews il 20/2/2014 alle 13:36
prioritari nei reati da perseguire, pur nel mantenimento della obbligatorietà dell'azione penale; la riforma della materia della prescrizione del reato; etc... E passa, prima ancora, da una legislazione meno schizofrenica. Del contributo di Di Pietro si può fare a meno; di quello di Gratteri, ed in genere dei magistrati che lavorano (la gran parte), oltre che degli avvocati, non penso si possa prescindere. O è meglio affidarsi alla Boschi, iscritta da soli 3 anni all'albo degli avvocati?
Scritto da domenico nitopi il 20/2/2014 alle 13:42
Questa mattina quando ho tirato in ballo la "casta" degli avvocati, non sapevo dello sciopero e della manifestazione a Montecitorio di di questa categoria. Come volevasi dimostrare e hanno pure il coraggio di presentarsi come "difensori" dei più deboli. Scusate, NON C'E' NESSUNO CHE HA QUALCOSA DA AGGIUNGERE A QUANTO DA ME EVIDENZIATO. Tutto bene su questo fronte della "malagiustizia"?
Scritto da robinews il 20/2/2014 alle 14:01
Secondo me la giustiza resta una materia intrattabile fino a che B ha un ruolo nella politica italiana. Tutto il dibattito rischia di ruotare attorno a B. Questo non impedisce a un buon ministro di fare un pacchetto per velocizzare i processi, o per risolvere la questione carceri. E trovare un buon ministro e dei buoni sottosegretari sarebbe gia un bel risultato. Come Obama insegna fare riforme e' difficilissimo. Renzi dovrebbe fare riforme dove c'e' ampia convergenza e poi tornare alle urne.
Scritto da Andreus il 20/2/2014 alle 14:14
KIEV UCRAINA, un'altro popolo al macello per responsabilità della Russia e dell'occidente che hanno in corso una neo guerra fredda che si trasforma facilmente in guerra calda e sangue, tanto, troppo sangue. Schierarsi con la Russia o con l'occidente significa essere complici di entrambi. Che siano maledetti entrambi, entrambi criminali con pari responsabilità.
Scritto da robinews il 20/2/2014 alle 14:33
@Sic Est. Concordo. Aggiungo una domanda: cosa pensi dei "faldoni" che possono raggiungere o superare le 10.000 pagine? E delle "motivazioni" che bisogna aspettare per mesi perché a volte hanno la lunghezza di un romanzo?
Scritto da Angelo Eberli il 20/2/2014 alle 14:35
Ciao Giuseppe, però con il decreto svuotacarceri che ieri hanno votato...a noi non la garantiscono la certezza della pena, vi sono altri modi per alleggerire le carceri,perchè fare le cose sempre sulle spalle dei cittadini?, ho letto della brutta dissavventura che ti è capitata,e mi spiace molto,un saluto
Scritto da Rosa Tagliani il 20/2/2014 alle 14:49
@EG. 09,58, post precedente. "Sii te stesso", ripetuto per ben 2 volte. Grazie.La tua saggezza è grande. Quello di essere sempre se stesso è la regola fondamentale che guida ogni mio pensiero e farselo ricordare da persone di fiducia non è cosa inutile, anzi. Non ricordo chi ebbe a dire che la "vecchiaia è una tragedia", ho solo 66 anni quindi non sono ancora vecchio ma un po di peso si comincia a sentire. Spero davvero di saper essere me stesso "fino alla fine". Un grazie grandissimo.
Scritto da robinews il 20/2/2014 alle 15:37
@Rosa Tagliani (14.49) - L'auto che mi avevano rubato (una Fiat Sedici di otto anni) è stata ritrovata, ammaccata, dopo 10 giorni. La cosa che più preoccupa mia moglie è che sono entrati nel cortile di casa di notte e con la porta chiusa. Ciao.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 20/2/2014 alle 15:40
@Renato Casola (13.06) - Che cosa si saranno detti Renzi e Berlusconi in quel colloquio segreto di cinque minuti? Sai cosa spero? "Facciano rapidamente la riforma elettorale e quella del Senato e poi andiamo a votare".
Scritto da Giuseppe Adamoli il 20/2/2014 alle 15:43
@Andreus (14.14) - Quello di Berlusconi è stato l’alibi della magistratura e del centrosinistra (nei suoi otto anni di governo) per non fare nulla. Oggi Berlusconi non è parte della maggioranza e la riforma della Giustizia non è compresa fra quelle costituzionali programmate da Renzi e Berlusconi. Perché non tentare? Il ministro è importante per gli aspetti organizzativi del sistema ma serve anche la mano legislativa. Non si può aspettare fino al 2018. Se poi si voterà prima di allora molto meglio come ripeto spesso e mi fa piacere che sia della stessa idea.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 20/2/2014 alle 15:47
Il mio amico Civati sembra aver varcato ormai il Rubicone. Non vota la fiducia e con lui altri deputati e senatori PD. Stanno anche aggiungendo che questo comporterà anche "l'uscita dal PD". NON CONDIVIDO E MI DISPIACE TANTISSIMO. Si poteva e si può votare a favore mantenendo "riserve e critiche". Peccato. Spero che almeno, nella formazione di nuovi gruppi parlamentari, sembra anche con grillini dissidenti e in stretto rapporto con SEL si mantenga un filo di dialogo per il futuro con il CSX.
Scritto da robinews il 20/2/2014 alle 15:51
@Angelo Eberli (14:35). Penso quello che pensi tu.
Scritto da Sic Est il 20/2/2014 alle 16:08
UCRAINA, prepariamoci alla Cecenia N.2. L'Europa si prepari alla invasione di milioni di profughi, con tutto quello che comporterà. La Russia non accetterà mai l'uscita dell'Ucraina dalla sua orbita di potere "imperiale armato". Facciamo i complimenti agli strateghi occidentali che hanno favorito l'arrivo di questa ennesima tragedia umanitaria. TUTTI INFAMI, tanto "loro" continueranno a vivere come prime e meglio di prima, al caldo d'inverno e sulle spiagge dorate d'estate.
Scritto da robinews il 20/2/2014 alle 16:11
Della riforma della Giustizia ai Cittadini onesti e agli investitori esteri interessano poche cose: la velocizzazione dei processi,l'eliminaz.o l'allungamento dei termini della prescrizione(fattori entrambi che favoriscono solo i disonesti),la certezza della pena con meno sconti ingiustificati e la depenalizzaz.di alcuni reati minori sostituendoli con pene alternative(per ridurre il sovraffollam.carcerario e promuovere un recupero sociale di tanti disgraziati).Ovviam.coi Giudici e non contro i G
Scritto da giovanni dotti il 20/2/2014 alle 16:20
Secondo me, invece, il Berlusca ha raccontato a Renzi una barzelletta...
Scritto da Nicoletta Montanini il 20/2/2014 alle 16:25
Sarò maligno ma credo che la riforma della Giustizia sia stato l'unico argomento. Come sempre l'Agenda politica la detta mister "B".
Scritto da Alessandro Milani il 20/2/2014 alle 16:39
Concordo con Giuseppe.
Scritto da Pietro Resteghini il 20/2/2014 alle 16:43
@Resteghni, io sempre.
Scritto da Alessandro Duina il 20/2/2014 alle 16:48
Il giovane è già stato ''ricevuto'' in udeinza privata dal meno giovane in quel di Macherio, l'anno scorso. Il rapporto tra i 2, quindi, a livello di intimità politica 'sembra' essere notevole. Una domandina mi viene spontanea: come mai non c'è stata la diretta streming come per grillo? cosa 'non si deve sapere' di così segreto?
Scritto da Renato Casola il 20/2/2014 alle 16:50
@Renato Casola (16.50) - Troverei del tutto fuori luogo la diretta streaming per le consultazioni del presidente del Consiglio incaricato. E' finta democrazia. Gli show li facciano nei teatri.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 20/2/2014 alle 18:03
Finalmente un post che condivido anch'io.
Scritto da Ugo F. il 20/2/2014 alle 18:22
Ci vorrebbe un bel Centro per dare una mano alla sinistra senza costringerla a trattare con Berlusconi sulle riforme.
Scritto da Cittadina cattolica il 20/2/2014 alle 18:37
Caro Giuseppe ma se il cittadino non può vedere il vero volto dei suoi delegati ma quello che viene costruito per la circostanza di che democrazia stiamo parlando? Quella dei colloqui a due di cui uno è un condannato in via definitiva? Io ho un'altra idea per una vera Democrazia.
Scritto da Alessandro Milani il 20/2/2014 alle 18:46
Riforma della giustizia o pacificazione??? A me è chiaro, che Renzi non è altezza di ricoprire un compito importante e difficile come il Presidente del Consiglio in un paese come il nostro. Ora, mi dite che ha allontanato gli esponenti del PD per rimanere solo con il Berlu, avesse fatto una cosa simile Bersani lo avreste già crocefisso, che vergogna. E siamo solo all'inizio, mi auguro che le elezioni non ci siano presto, ma molto prima.
Scritto da disillusodallapolitica il 20/2/2014 alle 19:14
Perchè è giustizia rilasciare i delinquenti e proteggere banchieri e politici che hanno rubato e rubano.
Scritto da Antonio Tieso il 20/2/2014 alle 19:14
Concordo sulla necessita' di una cura da cavallo.
Scritto da Claudia Canziani il 20/2/2014 alle 20:15
@Robinews (15.51) - Ho aspettato qualche ore prima di intervenire sul tuo commento. A me non risulta che Civati abbia già deciso di uscire dal Pd. Mi sbaglierò ma né lui né Vendola sarebbero in grado di costruire una forte sinistra alternativa al Pd. Se si muove Landini, allora sarà un altro discorso.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 20/2/2014 alle 20:21
@Alessandro Milani (18.46) - Io sto parlando delle consultazioni del futuro premier. Mi sai indicare un Paese al mondo, uno solo, nel quale si fanno le dirette streaming di questi incontri? Baggianate. Se parliamo di Berlusconi che sale al Quirinale allora è un altro problema. Ha fatto un cattiva impressione anche a me.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 20/2/2014 alle 20:24
@Adamoli, 20,21, quello che scrivi su Civati è in parte vero però ti informo che la decisione sarà formalizzata domenica mattina, in una riunione nazionale presso la Scuderia a Bologna alle ore 10 alla quale sono stato invitato ma che non potrò partecipare. Ti posso garantire che l'orientamento generale è quello che ho scritto alle 15,43, l'esito della decisione finale è condizionato dal programma di governo e dalla squadra dei ministri. Nella mia vita personale ho imparato tante cose. (segue)
Scritto da robinews il 20/2/2014 alle 21:06
Robinews (segue Adamoli). Quando una certa macchina organizzative si mette in moto supportata da motivazioni politiche di un certo tipo, ho imparato dove si va a parare. Temo quindi che l'esito sia purtroppo quello che ho evidenziato. Tutti i miei "contatti" me lo confermano. Da parte mia ho provato a far sapere che si può dissentire e criticare duramente, magari anche con il metodo del "non voto" alla fiducia, ma senza rompere definitivamente. (segue)
Scritto da robinews il 20/2/2014 alle 21:11
Robinews (segue Adamoli) La mia posizione non è isolata, ho trovato riscontri interessati ma è certamente minoritaria. Certo, se nella composizione del governo e nel programma dovessero esserci cose di un certo interesse TUTTO POTREBBE RIENTRARE ma mi sembra onestamente molto difficile. Su Landini si vedrà in futuro. Personalmente non escludo che possa essere lui il Tsipras italiano che rottama una certa vecchia sinistra con un nuovo soggetto politico forte a sinistra del PD. (segue)
Scritto da robinews il 20/2/2014 alle 21:17
Robinews (segue Adamoli), il primo esperimento saranno le elezioni europee dove però non c'è Landini (come candidato o leader), ma non ci sarà sicuramente nessuna "cariatide" di sinistra del passato. L'appuntamento Europeo è quindi un primo passo, si vedrà se in Italia potrà funzionare. Sui molti, troppi fallimenti si è cominciato a capire qualcosa solo dopo il successo di Grillo a Febbraio 2013, spero che non sia troppo tardi. E spero di sbagliarmi anche su domenica prossima. Ciao.
Scritto da robinews il 20/2/2014 alle 21:24
@Robinews (21,24) - Sono informatissimo di quello che scrivi, ormai è sui blog e sui giornali online da diverse ore. Ho soltanto precisato, dopo qualche approfondimento, che la decisione non è ancora stata presa. Quello che tu scrivi sulla composizione del governo e sul programma non mi convince. Un dissenso di questo tipo non può bastare a provocare una tale irreparabile spaccatura. Una scissione deve avere motivi più radicali: il rifiuto di una cultura politica e non solo la critica netta ad una linea di governo, il che nella nostra Repubblica è avvenuto più volte senza arrivare necessariamente a gesti ultimativi. Vedremo gli sviluppi e ne parleremo come sempre in piena libertà.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 20/2/2014 alle 22:00
Su una cosa sono daccordo, che le divisioni sono catastrofiche, ma se uno si trova un Renzi segretario qualcosa deve pur fare. Mi stupisce, leggere le credenziali attribuite a Landini di poter costruire qualcosa che è defunto da anni: la sinistra.
Scritto da disillusodallapolitica il 20/2/2014 alle 22:12
Corre voce a Bruxelles che Renzi sia oggetto di forti pressioni da parte delle istituzioni europee, delle cancellerie di importanti stati membri, della Banca d'Italia e del presidente Napolitano per la riconferma di Fabrizio Saccomanni al ministero dell'economia. Dopo la debole reazione ai ricatti dei miserabili della NCD, i rifiuti eccellenti a far parte del suo governo, l'incapacita' di reazione agli insulti di Grillo e il trascinarsi estenuante dei negoziati con i potenziali alleati a Renzi manca solo la riconferma di Saccomanni per dissipare di botto il potenziale di credibilita' accumulato con le primarie per la segreteria nazionale del PD. Che tragico errore far cadere Letta.
Scritto da Flavio Argentesi il 20/2/2014 alle 23:17
Adam (15:47) Secondo me Renzi deve concentrare tutte le energie per raggiungere alcuni obiettivi che sono difficilissimi. Poi se li raggiunge, allora guadagna un po' di legittimita' e puo' mettere in cantiere altre riforme. Ma non puo' comportarsi come se fosse stato eletto e avesse il Paese dietro di lui. Non ce l'ha. Inoltre per fare tante riforme ci vogliono statisti in parlamento non nani. Le riforme Gelmini e Fornero sono pieni di limiti proprio per carenze del legislatore.
Scritto da Andreus il 21/2/2014 alle 00:07
Iniziare a lavorare anche sulla Giustizia, secondo termini che da anni ci siamo detti, sarebbe già un buon passo. Sono scosso da quanto succede a Kiev. Spero sia la buona volta che l'UE dimostri qualcosa di importante. Per @robinews. Non vorrei occupare spazio su temi che non interessano gli altri amici del blog. Se vuoi scrivimi a ilpontemaslianico@gmail.com e facciamo due parole. Ciao.
Scritto da FrancescoG. il 21/2/2014 alle 07:14
@Argentesi, 23,17, tu confermi le cose che avevo anticipato nel precedente post di @Adamoli (22,58). E' chiaro che le pressioni che tu indichi ci sono e non sono solo per la riconferma di Saccomanni ma anche di qualche altro nome che sappia garantire comunque la "continuità" di Saccomanni. Personalmente penso che Renzi non potrà accettare l'imposizione di questo "viatico". Sarebbe il suo fallimento primo ancora di cominciare. Lo stesso vale per certe pretese degli Alfani e dei suoi "illusi".
Scritto da robinews il 21/2/2014 alle 08:14
@Flavio Argentesi ha ragione, è stato un grave errore di Renzi far cadere Letta.
Scritto da ff il 21/2/2014 alle 08:38
Divagazioni. (1) M5S. L’altro ieri Renzi ha accettato l’incontro, tipo spettacolo all'Ambra Jovinelli, con Grillo perché magari persuaso di poterlo catturare. È caduto nella identica trappola che costituì la fine politica di Bersani. Ha azzardato che con la giovanilità, la chiacchiera e la battuta facilona combinata ad evidente empatia amicale, avrebbe potuto scongelare l’ortottero intrappolato nel ghiaccio, come i mammut. (2) Alfano il ricattatore. Ero intervenuto, più volte, dicendo che Alfano avrebbe giocato la sua golden share sul governo in costruzione, senza paura, e questo sta avvenendo. Sa bene che chi perderà di più la faccia e non solo quella, in caso di esito negativo, non è lui, ma chi in questa trattativa si è giocata tutta la sua reputazione di gran politico, il povero Renzi, ex decisionista. Il quale Renzi dovrebbe imparare che con gli alleati, anche se non graditi, occorre fare buon viso a cattivo gioco. Le trattative, comunque, si fanno vis-à-vis, con l’interessato, non tramite i propri sodali, come Del Rio. Che, come tutti gli ambasciatori, spesso e quelli amici in particolare, tendono a nascondere i problemi, magari come forma di rispetto e di difesa del Capo. (3) Del Rio. Chi? È famoso, in Italia quasi da Guinness dei primati, perché ha tanti figli, dicono nove. Come i tuttologi di professione alla fine non si hanno notizie precise di quello che sa fare veramente. Tipo da cruciverba, ti dà sempre la risposta giusta anche se non ne conosce il significato. Però è anche l’amicone del capo, il compagnone di sempre, quasi un personaggio di Monicelli. Come Bondi per il cavaliere “interdetto ma sintonizzato”, risultato: può occupare qualunque posto, anche nove ministeri, tanti quanti sono i figli. (4) Renzi. Spero, dal più profondo del cuore, non per lui ma per il Paese, che riesca a fare questo Governo. Resta sempre qualche dubbio: perché ha defenestrato Letta per fare lo stesso governo e quando ci farà sapere quale è il suo programma. Di generici timing, per quel che mi riguarda, ne ho le tasche piene. Sembrano vere, comunque, un po’ di cose: l’approvazione della Legge elettorale è rimandata alle prossime calende greche (mai) mentre il cavaliere “interdetto ma sintonizzato” ha la certezza che tra un anno si andrà a votare. E le riforme? Rinviate a tempi più sereni. Mai, come per la Legge Elettorale. (5) Direttivo PD. Comincio a credere che il direttivo abbia approvato la presidenza Renzi non tanto perché ci credeva, quanto per mandarlo allo sbaraglio.
Scritto da Sic Est il 21/2/2014 alle 08:44
@Argentesi, 23,17. Consentimi un'ultima riflessione. Renzi "non si è fermato" davanti a Napolitano che poche ore prima della conferenza stampa di Letta e della direzione PD aveva invocato la "continuità" del governo. Non si è fermato di fronte alla sfida di E. Letta. Non si è fermato di fronte ai diktat della minoranza PD (i Cuperliani e affini) costringendoli ad una poco dignitosa e ingloriosa ritirata. Non ce lo vedo ad accettare altri "condizionamenti" per la "continuità".
Scritto da robinews il 21/2/2014 alle 08:54
@ Sic Est (10,46), mi associo alla sua chiara “piattaforma” per un più che giusto ed urgente riesame della giustizia nel nostro Paese. Condivido anche le obiettive difficoltà che una tale operazione incontrerebbe con o senza la compartecipazione dell’agguerrita e potente casta dei magistrati. Sappiano però i politici e i magistrati che il popolo italiano si aspetta una tale riforma. Nel corso degli anni è stato lasciato a questa classe troppo spazio e troppa corda, anche da parte del Parlamento, ed ora è diventata una categoria autoreferenziale e incontrollabile. Taluni non hanno il minimo rispetto per il Cittadino ed anche per il delicato lavoro che svolgono. Senza addentrarmi e dilungarmi nei commenti basta entrare in un qualsiasi Palazzo di Giustizia o dai Giudici di pace per vedere con quale e quanta alterigia e aria di sufficienza alcuni magistrati trattano i convenuti, tra l’altro convocando spesso tutti alla stessa ora e quindi con una enorme perdita di tempo per decine e centinaia di persone in ogni Tribunale. Pertanto alle obiettive proposte di @ Sic Est aggiungerei: 1) oltre al superamento del concorso per accedere alla carriera di Magistrato occorrerebbe introdurre anche un test psicoattitudinale; 2) il Magistrato che vuole candidarsi a cariche politiche può farlo solo dopo 5 o 4 anni che si sia dimesso dalla magistratura; 3) l’avanzamento di grado deve avvenire per merito, titoli ed esami e non soltanto per anzianità. Nino39
Scritto da Nino 39 il 21/2/2014 alle 09:39
Giuseppe, definire quelli del NCD miserabili ( F.Argentesi ) mi sembra un insulto gratuito. Ho apprezato al contrario la tua posizione equilibrata al riguardo. Prego tutti di avere un pò più di rispetto per posizioni politiche diverse. Il NCD è nato per sostenere un Governo guidato dal PD, dopo che B aveva cercato di affossarlo, ed è stato leale fino alla fine. Nasce da una grande parte del mondo cattolico stanco degli estremismi di FI, e andrebbe visto con favore il suo successo.
Scritto da mario diurni il 21/2/2014 alle 09:42
Il mago Otelma del'Est (08,44) ha già previsto tutto con le sue "divagazioni". Vince il dignitoso Alfanni e perde la faccia Renzi mandato allo sbaraglio dalla direzione "tafazziana" del PD (WW CIVATI L'UNICO CONTRARIO CHE VOLEVA SALVARE RENZI E IL PD) . Dal "profondo del cuore" spera, ripeto "spera" ma la speranza non è preveggenza da mago, che Renzi riesca a fare il governo. Grande Otelma, grandissimo. Quanto è triste restare "orfani" di un 'auto d'epoca. L'Alfetta!
Scritto da robinews il 21/2/2014 alle 09:48
@Sic Est, sarcastico ma con un consistente fondo di verità.
Scritto da Lorenzo L. il 21/2/2014 alle 10:02
@Mario Diurni e @Robinwes. Quest'ultimo è settario. Prima c'era l'Alfetta e domani ci sarà il Renzetta. @Diurni ha ragione: se Renzi farà il governo sarà solo grazie ad Alfano.
Scritto da Cittadina cattolica il 21/2/2014 alle 10:10
@Robinews (09:48). Mi ricordi tanto "Il nostro Agente all'Avana" di Graham Greener. Pur di mandare informazioni "vere e interssanti" all'intelligence britannica fotocopiava le parti di un aspirapolvere facendole apparire come elementi di una bomba atomica.
Scritto da Sic Est il 21/2/2014 alle 10:19
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