Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 21/2/2014 alle 20:55


Primissime impressioni sul governo Renzi.
La continuità. 1) La stessa maggioranza di prima con Alfano che ha avuto e avrà un ruolo chiave. 2) Piercarlo Padoan all’economia, un tecnico super partes molto gradito all’Europa.
La discontinuità. 1) La figura del premier che con la sua personalità e il suo stile darà un’impronta molto personale al governo. 2) Esecutivo “corto” e parità di genere. 3) Il programma che non conosciamo (anomalia) ma che sarà basato sul "cambiamento subito”.
La trappola. Il fatto che Renzi sarà il capo del governo e anche il referente responsabile del patto delle riforme con Berlusconi. Un doppio binario rischioso che renderà sospettosi sia Alfano che gli altri piccoli partiti ampiamente rappresentati.
La parola magica. “Dureremo fino al 2018”, ma la magia è un effetto speciale di brevissima durata.
Su tutto questo la novità più importante. E’ il governo politico di Renzi e non il governo del Presidente. Un governo con pochissima esperienza internazionale e con un peso politico tutto da conquistare.
Giorgio Napolitano un’altra volta ha dimostrato equilibrio costituzionale e rispetto per la politica con un distacco emotivo che però mi preoccupa e che spero non significhi larvata mancanza di fiducia.
Il suo augurio a Renzi è di tutti gli italiani a cui sta a cuore il bene dell’Italia.
 

Commenti dei lettori: 127 commenti -
Nonostante la composizione di questo parlamento; Nonostante la qualità delle forze politiche in campo; Nonostante i troppi, tanti che gufavano contro: La bomba in mano a Renzi per la formazione del governo non è deflagrata.Nella composizione del governo ci sono cose positive e cose negative. Comincia ora il lavoro difficilissimo in attesa di chiari responsi elettorali il più ravvicinati possibili. Comunque un governo che si forma con pietanze non preparate nella cucina del colle. (segue)
Scritto da Robinews il 21/2/2014 alle 20:58
Robinews (segue). Un governo quindi che nasce in modo radicalmente diverso da quelli di Monti e Letta, è solo questo è di per se positivo. Tutto bene ? No! Tutto negativo? No! I dubbi maggiori riguardano i ministri del NCD, Pinotti, Martina e Madia. Eccellente la scelta di Lanzetta. Buoni i risultati per D'Alema, il "suo" direttore di Italianieuopei al MEF (un bel colpo) meglio comunque di Saccodanni. Mi dispiace un po per la Bonino. Tutto sommato, auguro a Renzi buon lavoro e auguri sinceri.
Scritto da Robinews il 21/2/2014 alle 21:01
Brutta e non condivisibile la reazione di Civati per la nomina a ministro di un dicastero importante di una ottima Carmela Lanzetta, "civatiana" che tra l'altro ha votato contro nell'ultima riunione della direzione PD. Lo ripeto, BRUTTA E NON CONDIVISIBILE. Peccato
Scritto da Robinews il 21/2/2014 alle 21:11
Con Renzi, io come tanti altri abbiamo capito che il ricambio generazionale non è significativamente una cosa positiva, mi sembra a naso un governo troppo sempliciotto, per fortuna che la compagine del mio "ottimo" è stata confermata. Non aver confermato la Bonino, aumenta il mio giudizio negativo su Renzi.
Scritto da disillusodallapolitica il 21/2/2014 alle 21:12
Ma i nomi indicati da Renzi sono quelli dei ministri della Repubblica o dei membri della bocciofila di Caropepe? Non si è mai vista tanta incompetenza ed inesperienza: Mogherini (che dovrebbe parlare con Hague, Kerry), Pinotti, Boschi, Madia, Orlando, Poletti, Martina, ecc... Meno male che contava il merito e non l'appartenenza. Adamoli, Tu che molti li conosci, ma questi miracolati sono persone che possono fare il ministro (ripeto, il ministro)?
Scritto da Domenico Nitopi il 21/2/2014 alle 21:13
@Adamoli, ho già fatto i primi commenti che ribadisco. Aggiungo sul tuo editoriale che non mi convince del tutto, o mi convince solo in parte sulla CONTINUITA'. Gli strapuntini garantiti al NCD non sono sinonimo di "ruolo chiave" anzi, sul programma (che spero sarà reso pubblico e per iscritto alle camere) il NCD non avrà la forza di interdizione che aveva con Letta. Sul governo POLITICO ok. Gli auguri di Napolitano ok, più importanti quelli degli italiani.
Scritto da Robinews il 21/2/2014 alle 21:17
Alfano è stato bravissimo. La golden share ce l'ha lui e i piccolissimi partiti del Centro, finché dura.
Scritto da A.F. il 21/2/2014 alle 21:20
Bene le donne ma l'inesperienza mi pare la palla di piombo ai piedi di questo governo.
Scritto da Una Pd Brescia il 21/2/2014 alle 21:22
Caro Giuseppe, tanti, troppi dubbi su come è nato questo governo: fuori dal parlamento per volontà di una oligarchia privata sulla base di primarie votate dal 3% del corpo elettorale.Un premier che a parole e' nuovo ma nei fatti sa molto di vecchio, una squadra con molti cooptati, in perfetta coerenza con un vizio deleterio di questo paese, l'avanzamento per cordate. Eppure bisogna sperare che possa farcela, soprattutto nell'improba battaglia contro il potentato burocratico che frena ogni riforma.
Scritto da Roberto fanzini il 21/2/2014 alle 21:23
MESSAGGIO X CARLO MONGUZZI. Carissimo, ti chiedo la cortesia di far arrivare questo messaggio a Pippo Civati. SULLA NOMINA A MINISTRO DI CARMELA LANZETTA NON DEVE FARE L'OFFESO PER NON ESSERE STATO COINVOLTO E ANCORA DI PIU' NON DEVE ESSERE OFFENSIVO VERSO UNA "DONNA" CHE HA MESSO AL PRIMO POSTO DELLA SUA (di Civati) CAMPAGNA CONGRESSUALE. UNA DONNA CHE HA "URLATO" L'INCAPACITA' DELLA POLITICA E DELLE ISTITUZIONI A DARE RISPOSTE CONCRETE AI CITTADINI. PERCHE' CRITICARE LA VOGLIA DI PROVARCI?
Scritto da robinews il 21/2/2014 alle 21:39
Mah! Se fosse così facile governare con una squadretta come questa e con solo 4/5 ministri di peso vorrebbe dire che i precedenti governi erano composti da incapaci. La realtà non era questa. L'ideologia dell'anagrafe e dei generi non mi persuade niente del tutto.
Scritto da Valceresio due il 21/2/2014 alle 21:48
Ho molta fiducia in Renzi ma il governo è debole. I più preparati sono Padoan, Franceschini, Alfano, Lupi, Mauro. Del Rio, Poletti. La Lanzetta è un premio al coraggio ma cosa saprà fare come ministro? Che Dio ce la mandi buona.
Scritto da Giovane ex rottamatore il 21/2/2014 alle 21:57
Dopo aver sentito Cacciari dalla Gruber, ho capito che l'uomo forte del governo sia un uomo vicino a D'Alema, che a Renzi la dialettica democratica sia indigesta (suggerisco di cambiare il nome al partito), ma la cosa che mi ha dato preoccupato maggiormente, è la convinzione espressa da Cacciari, che se il ciclone Renzi rompesse lui la legislatura andando a nuove elezioni, vincerebbe da solo. Ecco, questa surreale ipotesi, spiega come la sinistra è scomparsa e come scomparirà il PD.
Scritto da disillusodallapolitica il 21/2/2014 alle 22:00
@Illusodaaflano, 22,00. Eilà, paura del Renzi ipotizzato da Cacciari he! Hai proprio ragione ad essere preoccupato e più preoccupati devono essere gli addetti ai freni e quelli abituati a stare fermi. Da lunedì, dopo aver preso qualche "strapuntino e piatto di lenticchie" si dovrà CORRERE ALTRIMENTI A CASA. Per "sempre".
Scritto da robinews il 21/2/2014 alle 22:18
Tutto qui ? Stessa maggioranza di Letta e una lista di ministri che fa sorridere .. Sembra un governo ombra o forse l'ombra di un Governo; un esempio: la Mogherini al posto della Bonino. E Martina ? Almeno non si potra' dire di lui "braccia rubate all'Agricoltura". Altro che 2018, dura minga.
Scritto da larpi il 21/2/2014 alle 22:33
E' un governo giovane con molte novità. Lasciamolo lavorare per un pò di tempo poi tireremo le somme.
Scritto da Lavoratore Malpensa il 21/2/2014 alle 22:37
Poco da aggiungere. Speriamo che per conoscere il programma non si debba ricorrere a Chi l'ha visto? Perfetta la sostituzione, nel segno della continuità in un settore sensibile, tra Saccomanni e Padoan, con lo scampato pericolo di un incolore Del Rio. I due tecnici sono della vecchia scuola economica: se hai 100 in tasca fai sapere a tutti che raggiungi a mala pena 50 e che potresti averne facilmente 1000. Per il resto un grande "In bocca al Lupo", a Renzi, confidando nell'italico stellone.
Scritto da Sic Est il 21/2/2014 alle 22:53
Un governo che non si pone un obiettivo di emergenza ma che, deduco, si ritiene politico. Ed allora è un esecutivo che viaggerà con un consenso parlamentare, ma non elettorale. La sua composizione appare 'cencelliana', debole e, soprattutto, estetica. Un esempio su tutti? La Bonino; e' stata eliminata per far posto ad una donna totalmente inesperta in materia e solo perché la radicale, in parlamento, non appartiene ad un gruppo determinante. Su molti tra i nuovi ministri meglio tacere. Male!
Scritto da paolo rossi il 21/2/2014 alle 23:09
@Robinews, datti una calmata che stai diventando una macchietta. Se fossi renziano ti diffiderei.
Scritto da Maurizio il 21/2/2014 alle 23:14
@Maurizio, 23,14 Giusto Maurizio, il tuo problema è che "non sei renziano" e capisco la tua insofferenza e frustrazione. Comunque per tua informazione Robinews "non è renziano" neanche lui, spero che questo almeno ti faccia felice e ti dia un po di serenità. Robinews è solo molto più semplicemente un tifoso del "suo" paese, l'Italia!
Scritto da robinews il 21/2/2014 alle 23:34
Martina ministro? La Mogherini agli esteri? Ma dove siamo?
Scritto da Un Pd Pavia il 21/2/2014 alle 23:48
Caro Giuseppe, le tue prime impressioni mi sembrano piú negative, che positive. Personalmente continuo a pensare che non ci siano le condizioni politiche né per un governo di fine legislatura, né per un governo politico. Tuttavia, prendo atto della strada presa da Renzi e mi auguro di non dover assistere prossimamente all'ennesima crisi innescata da fuoco amico. Comprendo la posizione di Civati, ma spero che la critica non si traduca in una sua uscita dal Pd, soprattutto se solitaria.
Scritto da Leonardo C. il 21/2/2014 alle 23:58
Su, coraggio, c'è di peggio al mondo.
Scritto da Raffaele M. il 21/2/2014 alle 23:59
Che dire sul governo... Finora se ne sono viste di tutti i colori. Governi tecnici dimostratisi inefficaci, ministri esperti rivelatisi incompetenti, professoroni che non hanno combinato niente. Per non parlare poi delle decine di saggi che non hanno lasciato alcuna traccia utile del loro passaggio. Anch'io nutro molti dubbi sui nomi proposti, ma li giudicherò sui fatti. A proposito, che fine ha fatto il ministero della Kyenge?
Scritto da Leonardo C. il 22/2/2014 alle 00:09
I nostri Partigiani hanno combattuto e dato la vita per un'Italia libera e giusta. Ho fiducia nel nuovo governo, giovane e per metà al femminile, perché lo credo animato, almeno in larga sua parte, dagli stessi ideali per cercare di farci uscire dal lungo periodo di oscurantismo politico-istituzionale in cui da anni il Paese è caduto. Al di là di ogni pur lecita valutazione politica merita la nostra fiducia, perché siamo ormai all'ultima spiaggia. Buon lavoro e lunga durata al governo Renzi !
Scritto da giovanni dotti il 22/2/2014 alle 00:40
La crisi inutile ha partorito. Per rispetto al neonato e agli imprevisti della Provvidenza (che dovrà pur volgere lo sguardo alla misera Italia, prima o poi...) non dico nulla. Almeno fino al termine dei prossimi 30 giorni, tempo fissato per la prima scadenza del programma "una riforma al mese". Renzi, all'uscita dal Quirinale, s'è definito "un ragazzo di 39 anni". Nulla di nuovo, come sempre "fumo latino, latina frivolezza"!
Scritto da eumeo il 22/2/2014 alle 07:52
@Robinews, nei giorni scorsi, sosteneva che questo blog venisse letto anche a Roma, e anche al Colle. Io ci credo, ma immagino non sia Napolitano il diretto lettore, ma Caprara (che ieri, in comune con Napolitano, indossava una cravatta viola. Di diverso punto di colore, ma pur sempre viola. E' vero che il Quirinale non è un teatro … ma erano pur sempre in presenza dello show-man Renzi. Io, prudenzialmente, il viola non l'avrei indossato). Ieri, Napolitano ha esordito con: 'Il Governo che vi è stato presentato poc'anzi, presenta così tanti caratteri di novità da spiegare il tempo per definire la composizione”. C'è voluto così tanto tempo per designare Franceschini ai Beni Culturali o un commercialista dell'UDC (già sottosegretario all'Istruzione con Letta) all'Ambiente? Aridatece Matteoli! Suvvia, Presidente Napolitano, non ci prenda in giro nel chiamarle novità! E a Caprara, che legge, chiedo la cortesia di non ritenere il mio commento una forma di vilipendio nei confronti del Presidente.
Scritto da eg il 22/2/2014 alle 09:06
Ci ho dormito su e sono arrivato a questa conclusione (interlocutoria perché il programma è ignoto). Bisogna essere renziani nella testa e nel cuore per credere molto in questo governo. Il mio sforzo massimo arriva a sospendere il giudizio. Personalmente conto sul fatto che Renzi sia audace ma non incosciente. No al fuoco amico, sarebbe un errore gravissimo.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 22/2/2014 alle 09:07
@eg (09.06) - Lo dico non a te che sei esperta e ci scherzi su, ma ai lettori magari un poco disattenti. Nei giorni precedenti la conquista del “Palazzo” da parte di Renzi avevo scritto che negli uffici del Pd a Roma stavano tenendo sott’occhio centinaia di mail e parecchi siti e blog tra cui questo. Me lo aveva assicurato un amico che ormai vive nella capitale. Questa precisazione per non cadere nel ridicolo.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 22/2/2014 alle 09:21
Alle ore 0,40 @ giovanni dotti giunge alla conclusione che gli ideali che animano il nuovo governo sono ispirati dalla Resistenza e ai Partigiani ecc... E' una prospettiva che non avevo considerato e che mi sommuove al pianto. Grazie!
Scritto da eumeo il 22/2/2014 alle 09:26
@Adamoli, il tuo giudizio sospeso su questo governo lo condivido totalmente. Mi pare debole e leggerino.
Scritto da Lettrice affezionata il 22/2/2014 alle 09:45
"Bisogna essere renziani. O, bersaniani,d'alemiani, francechiniani"...vedo che adesso non va più di moda dire "sono del Pd e basta!". O siamo già passati al partito personale (di Renzi...) e non ce ne siamo accorti? E' incredibile la mutazione che sta avvenendo dentro di noi, anche in quelli che si presume più equilibrati e più politicamente maturi...
Scritto da Nino Nic Russo il 22/2/2014 alle 10:17
Bisogna proprio essere renziani.. perché dire che non è di alto profilo...a parte com"è nato...è già molto.
Scritto da Adria Bartolich il 22/2/2014 alle 10:21
Giuseppe,proprio non capisco cosa stia accadendo al PD, ed in generale alla sinistra.Questo è il Governo del PD! Perché non sostenerlo,anche criticandolo? E' vero che digerite male la presenza del NCD, ma sono moderati, competenti. Avete ancora nostalgia del mancato Governo con i 5S? Suvvia un po' di ottimismo, e fiducia in un politico accorto come Renzi. Se non scade nel tatticismo, ha una grande occasione per cambiare finalmente il panorama politico incrostato di questo paese!
Scritto da mario diurni il 22/2/2014 alle 10:32
In queste ore di "sbandamento" in non poche aree del PD e in quella di Civati in particolare è in corso una riflessione che può essere utile per il futuro.Su Civati ho già espresso le mie opinioni e mi fa molto piacere che la STRAGRANDE MAGGIORANZA depurata dai troll SUL SUO BLOG sta chiedendo a Pippo di dissentire anche duramente senza ROTTURE IRREVERSIBILI. Si faccia politica "pulita" in modo diverso da Cuperlo, che addirittura prima del giuramento di Renzi già PRETENDE il suo posto.
Scritto da robinews il 22/2/2014 alle 10:35
Certo @Adamoli, giusta precisazione (9,21), anche se il mio commento puntava l'indice all'abusato concetto di vilipendio, non certamente al blog.
Scritto da eg il 22/2/2014 alle 10:44
@Nino Nic Russo il 22/2/2014 alle 10:17. Condivido, siamo alla guerra per bande, in una fase di acuto rincoglionimento settario, non nuovo, già visto nella storia italica. Settario e anche maleducato e scortese con le signore, se la Bonino ha appreso dal telegiornale d'essere stata licenziata (vedi Corriere di oggi).
Scritto da eumeo il 22/2/2014 alle 10:47
Ho avuto il tempo di leggere i vari commenti. @Larpi (22,33) fa centro, nel definirlo governo-ombra. Sembrano anche nomi di una giunta di un comune capoluogo. Eppure questi uomini (Renzi, Alfano e Napolitano) qualche criterio devono esserselo dato per scegliere. Prendiamo, per esempio, le quote rosa: le ministre sono tutte bionde! Che sia stato questo il criterio? Che una ragazza qualsiasi di Laterina, laureata in Giurisprudenza ed iscritta all'Albo degli Avvocati, si svegli un giorno e si ritrovi Ministro alle Riforme costituzionali, ha proprio del fantastico, ma ci sarà pur un criterio. E che dire di una Pinotti, che i genovesi non vollero nemmeno come Sindaco! Le accomuna il colore dei capelli, biondo cenere quello della Boschi, biondo tinto marezzato quello della Pinotti. Anche la calabrese Lanzetta (a cui va la mia stima per la tenacia con cui difese il proprio territorio dalla 'ndrangheta) ha delle belle sfumature castano chiaro. Questo spiega perchè non sia entrata nel governo l'on.le Braga, architetto del comune di Lomazzo (Co), che avrebbe potuto egregiamente ricoprire il dicastero dell'Ambiente, materia di cui già si occupa nella ristretta Segreteria del partito. Ma la Braga, accidenti, è mora! Anche la mora Bonafè è rimasta fuori sia dalla Segreteria che dal Governo. Stiano in allerta le bionde sen. D'Adda e on.le Gadda, perchè tutto può succedere: un posto di sottosegretario non si nega a nessuna. PS: oggi, la mia pena per la morte di Francesco Di Giacomo, voce del Banco del Mutuo Soccorso. In questa giornata di sole, dedico a tutti noi il suo bellissimo 'Canto di primavera' .
Scritto da eg il 22/2/2014 alle 10:48
Non facciamoci del male. Diamo almeno un paio di mese a Renzi per capire dov'è il cambiamento. Speriamo di leggere presto il programma, ancora ignoto. Bene un politico alla Giustizia, se si vuole qualche riforma in quel settore fossilizzato. Spero che si faccia la Legge Elettorale. Magari con un articolo "Entrata in vigore nel 2018", ma si faccia. L'inesperienza di gran parte dei ministri potrebbe essere anche un vantaggio purché diffidino dei consigli degli alti burocrati, pronti a fagocitarli.
Scritto da Sic Est il 22/2/2014 alle 11:00
@Eumeo(h.9,26):facile ironizzare,più difficile riflettere seriam.su quanto sta avvenendo.Ho solo espresso un auspicio,una speranza. Se non si riparte davvero,con gente nuova e fresca,andremo tutti a finir male. D'accordo su tante valutazioni (inesperienza, impreparazione,età,ecc.)che"fan tremar le vene e i polsi", ma penso che l'entusiasmo,la passione,l'idealità e la determinazione non siano elementi da sottovalutare,anzi! Proprio quello che è mancato in tanti governi di questa amata Repubblica
Scritto da giovanni dotti il 22/2/2014 alle 11:04
Apprezzo le novità e la parità di genere ( finalmente): pur apprezzando le persone scelte mi preoccupa la ( forse? )inesperienza. Per gli Esteri non è sufficiente la conoscenza dell ' Europa ma i veri rapporti internazionali ( Asia e Africa) e poi per la Giustizia?.Speriamo bene...
Scritto da bruna croci il 22/2/2014 alle 11:11
Domani giura un governo senza un programma e la presenza di Padoan all'economia ci dice che le scelte per l'Italia sono "scritte"altrove.Questo mi fa vedere il tutto in modo negativo.Felice di essere smentito dai fatti,ma viviamo in uno stato di democrazia sospesa e poggiamo le speranze solo sull'ambizione e la personalità di Renzi.Un po' poco no?Da lunedì communque lo show delle chiacchere sarà finito e si vedrà,perchè qui non è Renzi che si gioca la faccia,ma il PD e il futuro del Paese.
Scritto da emmezeta il 22/2/2014 alle 11:17
@Mario Diurni 10,32, condivido il tono e i contenuti del tuo intervento. Sul NCD di Alfano, c'è almeno da sperare che proprio a partire da Alfano, non vengano ripetute un giorno si e l'altro pure le orribili frasi sul "diversamente" Berlusconiani, che "loro" sono le sentinelle di qua e di la, che Berlusconi è innocente su "tutto" perchè vittima del cancro della malagiustizia comunista; che appena possibile "tornerà" alla casa del padre ecc.. Concludendo, che si metta a "lavorare" se è capace.
Scritto da robinews il 22/2/2014 alle 11:33
@Mario Diurni (10.32) - Sei davvero un bel tipo, Mario. Cosa ti dice che il Pd non sostiene il governo? Io ho rispetto per Alfano e non rimpiango per nulla il governo con Grillo che, quello si, non avrei sostenuto. Non contraddirti, questo non è il governo del Pd. E’ un governo di coalizione, altrimenti non renderesti il giusto merito ad Alfano, Lupi, Lorenzin, Stefania Giannini e Gian Luca Galletti. Come vedi cinque ministri su sedici, un’ampia rappresentanza.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 22/2/2014 alle 11:39
Non è bello dover sospendere il giudizio dopo aver lottato per questo premierato, ma non vedo alternativa. Speriamo che arrivino dei risultati migliori di quelli (purtroppo scarsi) ottenuti da Letta.
Scritto da Giacomo Buonanno il 22/2/2014 alle 11:45
Se almeno questa triste vicenda permetterà a molti di scendere dal mondo dei sogni, almeno sarà un passo avanti. (poi, come si sa il cuore va dove vuole, ma resta per me un mistero come uno possa ancora essere renziano nella testa
Scritto da Roberto Caielli il 22/2/2014 alle 11:46
Sono felice che la situazione in Ucraina si va stabilizzando in modo positivo e senza la violenza di una guerra civile terribile. Ora l'Europa sappia gestire con sapienza (se ne ha ancora) il rapporto con un paese grandissimo dell'est europa, con grande prudenza e le flessibilità necessarie per evitare contraccolpi micidiali per un'Europa dagli equilibri fragili e una crisi molto pericolosa.
Scritto da robinews il 22/2/2014 alle 11:48
Cara (se posso) @eg, metto da parte per un attimo questa politica rugosa e ripetitiva per dirti che ho molto apprezzato il tuo ricordo di Francesco Di Giacomo, indimenticabile voce del BMS, splendido gruppo 'prog' romano dei primi anni settanta. Oggi è una bella giornata e rievocare il 'Canto di primavera' del Banco ci sta tutto, ma anche l' intramontabile 'Non mi rompete', direi che non è fuori luogo, anzi...
Scritto da paolo rossi il 22/2/2014 alle 11:54
Basta correre, twittare come un pazzo, andare in bicicletta, usare la Smart, circondarsi di mariannemadia...E' facile diventare renziani "nella testa e nel cuore"...
Scritto da Nino Nic Russo il 22/2/2014 alle 12:02
Superbeppe!
Scritto da Carlo Monguzzi il 22/2/2014 alle 12:02
Scusate però io continuo a non capire cosa intendete quando parlate di risultati, in fin dei conti le politiche economiche non le decidono nemmeno più i governi nazionali, ma le fa il mercato, le politiche del lavoro possono essere solo aggiustate o si può creare una riforma quantomeno decente che tolga determinate forme contrattuali aberranti, ma anche qui non ci si può aspettare miracoli perché il lavoro è una tematica che si aggancia alla ripresa, per ciò che riguarda l'europa, sappiamo bene che se si osa parlare di federalismo si viene considerati degli eretici...francamente non capisco cosa possiamo aspettarci da questo governo o qualsiasi altro...se il governo renzi fosse mostruosamente capace, dovrebbe riuscire a convincere tutti gli stati europei ad avviare una revisione dei trattati...ma voi vedete ueste condizioni?
Scritto da Massimo Gugliotta il 22/2/2014 alle 12:03
Tweet del giorno di Renzi: "Un impegno: rimanere noi stessi, liberi e semplici". Speriamo "non semplicioni". Continuo con il mio controllo a vista della navigazione e rinvio ogni giudizio ai provvedimenti trasformati in leggi pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale. Il Gazzettino del Bar Sport non mi interessa.
Scritto da Sic Est il 22/2/2014 alle 12:14
Mi spiace insistere ma il peccato originale sta nella mancanza del consenso delle urne in quanto avrebbe costretto gli alleati a seguire l'Agenda dettata dal Presidente del Consiglio. Solo dalla formazione del Governo si vede che non è cosi; metodo Cencelli che vede esultare personaggi come Giuliano Ferrara e il che la dice lunga. Peccato; un'occasione persa.
Scritto da Alessandro Milani il 22/2/2014 alle 12:26
Trovo che alcune nomine come quella a ministro degli esteri siano offensive per tutti quegli italiani che lavorano una vita in modo serio, che cercano di meritarsi le cose e vanno all'estero per imparare l'inglese. Qui la meritocrazia non c'entra niente ed e' una grossa delusione. L'Italia merita molto di piu'. Certo che e' un cambiamento ma in peggio. E mandare a casa in quel modo una donna competente, oneste e seria come la Bonino fa orrore.
Scritto da Andreus il 22/2/2014 alle 12:28
@Dotti, siamo davanti ad un moribondo, in sala operatoria: pensi che, per salvarlo, contino l'entusiasmo e la passione o la preparazione e la competenza? Mogherini ed Orlando, sono due politici professionisti e impreparati (l'ultimo, con una maturità scientifica, è chiamato ad occuparsi della Giustizia), la Madia è entrata in parlamento come orfana di un amico di Veltroni e tempo addietro si è recata dal ministro dello Sviluppo, pensando di parlare con quello del Lavoro, la Boschi (segue)
Scritto da domenico nitopi il 22/2/2014 alle 12:30
@Adamoli, in due occasioni, sul tuo blog, ho esternato i miei dubbi sul comportamento di Renzi. La squadra che è riuscito a formare, mi fa pensare di essere stato eccessivamente precipitoso nel mio giudizio. Ora che il governo è formato, auguro a tutti i ministri un buon lavoro. Il loro successo sarà una boccata di ossigeno per tutti noi. Mi sembra che le esperienze e le qualità professionali dei designati sono di buona fattura. Ancora tanti auguri e buon lavoro a tutti loro.
Scritto da Erbesto Alberichi il 22/2/2014 alle 12:39
(segue) una Carfagna che però non ha fatto calendari; la Pinotti una insegnante di lettere che giustamente si occuperà di Difesa; Martina, altro politico di professione, con una maturità agraria ben potrà fare, invece, all'agricoltura; ma su tutti c'è il Messia, che non ha nè arte nè parte, distintosi, finora, per essere un usurpatore, un traditore, un ipocrita (ancora ieri ringraziava Letta). Fossi Alfano (Alfano dico) mi guarderei bene dal fare patti con lui. Spero proprio che lo sfiducino!
Scritto da domenico nitopi il 22/2/2014 alle 12:41
Io l'amore incondizionto verso un leader non l'ho mai capito nè condiviso. Un po' di senso critico non guasta. E cmq mi auguro, per il bene di tutti, che si vedano i risultati a breve
Scritto da Ilaria Ceriani il 22/2/2014 alle 13:02
Immagine triste e non degna del proclamato spirito di servizio istituzionale che oggi scopriamo essere un tantino ipocrita. Passaggio di consegne all'insegna del rancore, del risentimento e del disprezzo. La consegna della campanella (5 secondi esatti) fatta senza un sguardo di Letta verso Renzi con Letta che guardava altrove o per terra mentre salutava Renzi. Mai successo. Il clima appare molto peggiore di quello che ci fu tra Prodi e D'Alema.Tempeste in arrivo, auguri.
Scritto da robinews il 22/2/2014 alle 13:03
@Robimews. Ma vaffan.....Ricordati che Letta è un signore.
Scritto da Laghetto rosso il 22/2/2014 alle 13:16
C'è chi continua a fare ironia gratuita sulla composizione del nuovo governo,probabilm.perché vede escluse persone della sua parte politica (come@eg-h.9,06-che addirittura gioca al toto ministri). Chi invece,come il sottoscritto,non è"politicizzato"come voi ma cerca di essere più in sintonia con quello che pensano i Cittadini normali, non si addentra in tortuose elucubrazioni mentali,spaccando il capello in 4,8,16 ecc.,ma si limita ad osservare rinviando ogni giudizio in base all'operato futuro.
Scritto da giovanni dotti il 22/2/2014 alle 13:28
@Ilaria Ceriani (13.02) - Capisco bene quello che vuoi dire ma a chi ti rivolgi? Se mi leggi bene sai benissimo che il culto della personalità non mi appartiene, anzi lo detesto.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 22/2/2014 alle 14:05
@Robinews. L'immagine triste dovrebbe essere, invece, l'usurpazione, un governo di incompetenti. Mica il fatto che i due non si guardavano. Se ricordi, già all'uscita da Palazzo Vecchio, mesi addietro, ognuno guardava in direzione opposta. Letta gran signore: sarebbe stato ipocrita se si fosse comportato diversamente. Personalmente non avrei neppure stretto la mano a Renzi. E' un gesto che, per me, mantiene ancora un certo significato.
Scritto da domenico nitopi il 22/2/2014 alle 14:06
Non si era mai visto, a mia memoria, un premier uscente applaudito a scena aperta dai dipendenti di Palazzo Chigi. Rimpiangerete Letta: quando perderemo le elezioni, se mai si avrà il coraggio di andarci e se, prima ancora, ci sarà ancora un partito democratico.
Scritto da domenico nitopi il 22/2/2014 alle 14:37
Giuseppe, infatti appoggiavo la tua tesi. Ma sono tanti invece quelli che appoggiano incondizionatamente il nuovo governo.
Scritto da Ilaria Ceriani il 22/2/2014 alle 14:44
Che non si faccia la guerra all'interno del pd,..allora veramente si farebbe il gioco degli avversari soprattutto di Berlusconi..Civati cerchi di smussare gli animi...
Scritto da Rosa Tagliani il 22/2/2014 alle 14:47
@Rosa Tagliani,cioè uno deve rinunciare a dire ciò che pensa per paura di Berlusconi?
Scritto da Massimo Gugliotta il 22/2/2014 alle 15:08
@Gugliotta, no,non intendevo questo ciascuno ha il diritto di esprimersi,teniamo conto che i cittadini guardano ai politici,li valutano,e come possiamo infondere fiducia se i....panni sporchi non si lavano in famiglia?proviamo a credere che qualcosa può cambiare,proviamo a credere nelle buone intenzioni,ma se mettiamo sempre avanti le mani giudicando a priori in negativo,non ce la caveremo più.
Scritto da Rosa Tagliani il 22/2/2014 alle 15:23
Io sono d'accordo decisamente per la fiducia a Renzi e alla Sua squadra
Scritto da Giuseppe Terziroli il 22/2/2014 alle 15:25
Il servizio d'ordine dei @Laghetti rossi (13,16) sbrocca pesantemente, siamo agli insulti "forti", per fortuna non sono a "tiro" di ben altri "provvedimenti" disciplinari.@Adamoli, mandare a fare in c..... i lettori e partecipanti al blog è tollerabile? Naturalmente penso di no. Che Letta sia un signore è fuori discussione, ho anche espresso apprezzamenti sinceri sulla persona nel recente passato, ma osservare o criticare l'assenza di un minimo di aplomb e cortesia è grave lesa maestà? Bho!
Scritto da robinews il 22/2/2014 alle 15:31
Dopo i gratuiti insulti di @Laghetto rosso (13,16) vorrei brevemente tornare sul mio post per lo scambio delle consegne a P. Chigi. Noi poveri cittadini elettori abbiamo altrettanto diritto al rispetto da parte dei rappresentanti istituzionali, Anzi direi che ne abbiamo molto più diritto di "loro". Io, noi, tutti, stiamo ancora pagando i "veleni" della vicenda Prodi D'Alema, sono passati 8 anni e siamo ancora li. Se ora inizia un'altra storia simile tra Renzi e Letta IO NON CI STO PIU'. (segue)
Scritto da robinews il 22/2/2014 alle 16:06
Robinews (segue). Mi spiego meglio, quando dico che noi abbiamo più diritto di loro al rispetto è per il fatto che "loro" sono stati e sono dove sono grazie anche "al mio voto" e se vengo tradito ho tutto il diritto di criticare anche duramente. Io nella vita non posso decidere dei loro ruoli istituzionali, loro invece decidono sempre e comunque della mia, della nostra vita E HANNO L'ASSOLUTO DOVERE DI COMPORTARSI PIU' CHE CORRETTAMENTE. Oggi Letta non lo ha fatto con Renzi, tutto qui. (segue)
Scritto da robinews il 22/2/2014 alle 16:12
Robinews (segue). Mi spiego meglio, quando dico che noi abbiamo più diritto di loro al rispetto è per il fatto che "loro" sono stati e sono dove sono grazie anche "al mio voto" e se vengo tradito ho tutto il diritto di criticare anche duramente. Io nella vita non posso decidere dei loro ruoli istituzionali, loro invece decidono sempre e comunque della mia, della nostra vita E HANNO L'ASSOLUTO DOVERE DI COMPORTARSI PIU' CHE CORRETTAMENTE. Oggi Letta non lo ha fatto con Renzi, tutto qui. (segue)
Scritto da robinews il 22/2/2014 alle 16:12
Robinews (segue). Se poi qualcuno, Letta per primo, ritiene di aver ricevuto un torto da Renzi (la sua defenestrazione) ci sono modi, sedi e tempi "politici" per discuterne senza infliggere a noi poveri elettori del CSX pene insopportabili per colpa dei loro comportamenti. Apprezzare i richiami giusti di Letta sul lavoro di "squadra" e ricordare che forse per lui si fa squadra solo quando è lui il capitano non è un insulto a Letta, è una critica politica motivata. Se lo ricordino tutti.
Scritto da robinews il 22/2/2014 alle 16:21
@robinews, non crederai di essere l'unico a voler il bene del nostro paese? Ho il sospetto, che tu hai sempre condiviso scelte che poi si sono dimostrate sbagliate, giusto???
Scritto da disillusodallapolitica il 22/2/2014 alle 16:41
Si @robinews, da lunedì si deve incominciare a correre. Il Berlu non è che ha molto tempo a disposizione, e poi si dovrebbe partire dalla riforma del lavoro, pensi che si avvicina a una riforma voluta da Landini? visto che ne consigliavi al "tuo" un posto da ministro. P.S. Emozione per l'uscita di Letta, un vero peccato.
Scritto da disillusodallapolitica il 22/2/2014 alle 17:09
E' ora di uscire dalla diatriba Renzi- Letta, chi ha ragione e chi ha torto e così via. Il post da una traccia di discussione corretta. La continuità che va bene solo per un breve pezzo di strada è la maggioranza con Alfano. Seguiamola ma dopo la legge elettorale e l'abolizione del Senato si torni a votare per avere finalmente un governo omogeneo.
Scritto da Reality il 22/2/2014 alle 17:39
@Disilluso, stai un po sereno. Dove sono stato, con chi sono stato, e le scelte che ho sempre sostenuto io da sempre non sono importanti. L'importante è averlo fatto "sempre per il bene comune, gli interessi generali e mai per interesse personale". Poi molte cose a destra e sinistra non hanno funzionato e hanno ridotto il paese in questa condizione. Sono uno di quelli che hanno l'orgoglio di non pentirsi di nulla. (segue)
Scritto da robinews il 22/2/2014 alle 18:03
Robinews (segue disilluso). Robinews è uno di quelli che non ha mai difeso nessuno (amici e compagni ) per partito preso. Robinews ha offerto il suo genoroso appoggio a coloro che portavano avanti ideali di giustizia sociale e democrazia togliendogli l'appoggio quando questi ideali venivano traditi. Robinews non difenderebbe mai certi "ottimi" solo perchè stanno dalla sua parte, cultura questa che appartiene solo ai piccoli uomini e ominicchi. Robinews è orgoglioso di essere se stesso, sempre!
Scritto da robinews il 22/2/2014 alle 18:11
@robinews, non sono d'accordo con te neanche sul tuo ragionamento su Letta, dov' è stato scorretto? Ha manifestato un sentimento comune a molti italiani in questa vicenda. Una persona vera e capace, sfortunato ha pagato una lotta intestina per il potere, da un competitore che ha tradito gran parte dei voti che ha preso per diventare segretario di un grande partito, e te lo dice uno che non è del PD, e il tema ora non salvare l'Italia, ma salvare il PD.
Scritto da disillusodallapolitica il 22/2/2014 alle 18:27
LA PAROLA MORTA. La vera, unica passione civica degli italiani è l’ansia di novità. Il “nuovo” come soluzione dei gravi problemi, il “nuovo” come riserva dei disperati che non sanno più leggere dominare la realtà. Quando si vuol fare ma non si sa che cosa ci si affida all’antico gioco italico del lotto; se non escono i numeri fortunati si può sempre ricominciare da capo. Il “nuovo” infatti non è una garanzia ma un’ incognita da scartare non appena si appalesa una nuova divinazione. Il nuovo governo è la fotografia di un popolo che non ha mai voluto fare i conti con la propria storia, il proprio passato, le proprie responsabilità; per scaricare la coscienza basta voltare pagine dimenticare, “scurdammoce o’ passato”. Il “governo giovane” (media meno di cinquant’anni) è un azzardo; durerà lo spazio di una stagione. Dopo di che ricomincerà la ricerca assillante di quelli che dovrebbero risolvere i nostri problemi senza il nostro impegno e la nostra responsabilità; si è sempre fatto così. La scommessa è sulla freschezza, sulla gioventù, sull’improvvisazione; i dubbi riguardano l’esperienza e la capacità di incidere sulla peggior crisi del dopoguerra, è “cosa loro”, dei politici; noi siamo sempre le vittime, come ai tempi della caduta del Fascismo e della Democrazia Cristiana. Tirarsi in disparte è la nostra specialità quando il mondo cade; la politica è una continua metamorfosi di cui siamo parte, l’attimo fuggente già ha già voltato le spalle all’ieri con i pesanti no dei protagonisti della “Leopolda”, le “new entry” non ci sono state e Renzi che si affida all’anagrafe e alla statistica. I volti simpatici servono a dare lustro al “leader” cosicché; se non ce la farà sarà colpa sua e non nostra Giovani non significa inesperti, non sono statisti ma politici allevati nello stile brutale del manuale Cencelli: hanno trasmigrato in più partiti e hanno guadato tutte le correnti. Sarà sufficiente? Ce la farà la Mogherini a portare a casa i due nostri marò? E la Pinotti saprà evitare le insidie dell’Afghanistan? Martina saprà salvare l’ambiente e l’agricoltura italiana che non ha saputo tutelare in Lombardia? E la furba Madia saprà affrontare le vecchie volpi della più vetusta e potente burocrazia europea? Il domami è nella mente di Giove ma le trame, gli intrighi, le congiure di palazzo di questi giorni ci hanno già precipitati nella “post-democrazia”. La democrazia è fatta di formule, di riti, di prescrizioni che però servono a presidiare i principi, i valori, i diritti che sostanziano la vita democratica. Non si tratta solo di “formulette”; è come se il Papa cambiasse il canone della Messa con nuove parole che magari esprimono gli stessi concetti ma che non trasformano il pane e il vino nel corpo e nel sangue di Cristo. Con questa crisi è stata cambiata la democrazia; la Costituzione è stata capovolta senza mutarne una virgola. Pesanti interrogativi non hanno trovato risposta perché non sono stati neppure posti. Non era mai successo che un governo (Letta) fosse sfiduciato dal suo partito cioè da una associazione di privati. Quasi mai il Presidente della Repubblica ha omesso di rinviare il governo dimissionario alle Camere. E’ vero che il nuovo governo (Renzi) si basa sulla (quasi) identica maggioranza del precedente ma le cause della crisi sono rimaste oscure, ambigue; non c’è stata discussione pubblica ma congiura di palazzo. Perché Letta è stato fatto fuori? Quali sono stati gli ostacoli che hanno impedito a Letta di riuscire laddove Renzi spera di farcela? E che dire del noto uomo politico che dovrebbe essere in carcere e che invece spadroneggia alla televisione e dirige la politica? Perché Giorgio Napolitano, accusato ingiustamente di essere “interventista”, in questa occasione ha svolto il ruolo di “notaio della Repubblica”? L’Italia è giustamente spaesata. Matteo Renzi è il più giovane presidente del consiglio ma non è stato eletto per la sua età e i suoi meriti; è stato trascinato da un plebiscito (l’arma dei “bonapartismi”) che è stato trasformato “ex post” in “primaria” di governo. Certamente Matteo Renzi non è un “golpista” virtuale ma se in futuro ci sarà un aspirante dittatore avrà dalla sua questi inquietanti precedenti. A luglio partirà il semestre della presidenza europea; si apriranno i tavoli dove si prendono le decisioni importanti e dove si parla inglese: Monti e Letta lo parlavano correntemente, e Renzi? Sicuramente lo parla bene anche il superministro dell’economia Pier Carlo Padoan, ma è un “rigorista” pentito che conosce meglio i classici marxisti che il pensiero di John Maynard Keines. E’ ritornato il primato della politica, ma una politica senza progetto. Papa Francesco nei giorni scorsi ha detto che la crisi economica è anche crisi etica è ha ricordato che negli anni Ottanta è scomparsa la “parola chiave” che nel dopoguerra aveva permesso ai partiti di ispirazione cristiana di costruire l’ Europa e di attuare la politica sociale di mercato. Questa parola morta si chiama solidarietà: nel “renzismo” non c’è. Camillo Massimo Fiori
Scritto da Camillo Massimo Fiori il 22/2/2014 alle 18:27
Giuseppe, prendo il tuo " essere un bel tipo" come un complimento! Non mi riferivo a te nei miei commenti, perché sei stato sempre equilibrato, ma vedo negli iscritti e nei simpatizzanti del PD più sfiducia che ottimismo ( che non vuol dire essere buonisti), in un Governo, che sarà anche di coalizione, ma è a maggioranza del PD. Perché questo disfattismo ( è un vizio italico), se pensate che il Ministro degli Esteri austriaco ha 29 anni? Perché riconfermare la Bonino, dopo che Pannella continua
Scritto da mario diurni il 22/2/2014 alle 18:57
Pessima scena il passaggio di consegne tra Letta e Renzi. Brutto, bruttissimo segnale. E se e' vero che chi semina vento raccoglie tempesta x Renzi saranno dolori
Scritto da larpi il 22/2/2014 alle 19:01
ha insultato pesantemente Renzi, e lei non ha preso le distanze?La Bonino non ha di certo brillato( vicenda dei Marò).Credo che Renzi abbia un disegno di più ampio respiro, credo anche che questo comporterà dei problemi all'interno del PD. A questo mi riferivo quando ho detto che il PD tutto, non lo appoggia convintamente. Dobbiamo seguire con interesse questo disegno, che spero porti finalmente ad un partito socialdemocratico, ed ad un centrodestra non più padronale ( liberi semplici forti)
Scritto da mario diurni il 22/2/2014 alle 19:06
+eumeo 10,47 - Andreus 12,28 - la Bonino ha dichiarato che Renzi l' ha chiamato dicendole che la sostituzione non costituiva nulla di personale,aggiungendo inoltre che non è vero che lo ha saputo dal telegiornale. Tanto per la verità. Letta, consegnata la campanella, ha salutato Renzi guardandolo e dandogli la mano. Andate a vedere il filmato. Mi pare che da parte di molti si stà montando una cagnara pazzesca e aizzando la rissa con giudizi aprioristici. Facciamoci del male.
Scritto da L.V.. il 22/2/2014 alle 19:19
Il passaggio di consegne è sempre un momento traumatico, per tutti. Che Letta sia signorilmente amareggiato non credo che sia dovuto solo al passaggio di consegne (già comprensibile) quanto al metodo praticato da Renzi per la sua defenestrazione. Est modus in rebus. Spesso l’ineleganza nasconde goffaggine o presunzione, in entrambi i casi carenza di bon ton. Rammento sempre che fare il Sindaco monocratico è semplice, fare il Presidente del Consiglio che vive di mediazioni a ripetizione è complicato, fare il Segretario di Partito e il Presidente del consiglio è … Aggiungo, e faccio mio come pensiero, il commento di Napoletano: “Non ci resta che sperare di essere clamorosamente smentiti dai fatti. La dura realtà con cui l'Italia deve fare i conti esige senso di responsabilità, passione politica, visione, competenza e (forti) capacità tecniche. La qualità complessiva della squadra di governo, con buone eccezioni a partire dal ministro dell'economia Pier Carlo Padoan, il metodo e le modalità che ne hanno determinato le scelte lasciano perplessi e ci fanno interrogare sulla (piena) consapevolezza della gravità del momento, le esigenze profonde del Paese, l'importanza dei ruoli e la delicatezza delle partite che si hanno davanti in casa e in Europa. Renzi ha fatto un riferimento a De Gasperi: le sofferenze dell'economia reale italiana e il senso di smarrimento della sua risorsa giovanile esigono uomini e donne di quella tempra e dovrebbero consigliare pudore. Non basta avere la testa e i piedi piantati nel nuovo mondo per essere all'altezza della sfida che l'Italia deve affrontare. Da De Gasperi a Beautiful la caduta può essere elegante, ma rovinosa. Sta a Renzi e alla sua squadra smentirci clamorosamente e nessuno più di noi si augura che ciò avvenga.” Che Dio ce la mandi buona.
Scritto da Sic Est il 22/2/2014 alle 19:47
@robinews, ti chiedo scusa visto che ne fai una questione personale e privi quell'interesse che lega un confronto dialettico, non ti ho chiesto se sei o meno orgoglioso delle tue decisioni, ma non importa. Ti sbagli di grosso, "l'ottimo" non è dalla mia parte, la mia parte è questa, ma si sta definitivamente annientando, questo voglio esprimere perchè è quello che a me pare ovvio. Il sig. Adamoli ha parlato di riforma della giustizia, anche Berlu, siamo seri, come si muoverà Renzi? Io temo...
Scritto da disillusodallapolitica il 22/2/2014 alle 20:00
Io non sono d'accordo per la fiducia, penso che se avessimo voluto davvero innovare non avremmo dovuto utilizzare questo metodo da "atletica leggera"(staffetta) e saremmo dovuti andare ad elezioni, la prassi costituzionale derivate dall'art 92 si è espressa per troppo tempo nei modi dell'abuso delal consuetudine...Renzi in fin dei conti ha riproposto personaggi delle larghe intese, che nulla di nuovo hanno donato a questo paese, se a tutto ciò aggiungiamo una proposta di legge elettrorale su cui si profilano nuovi dubbi di costituzionalità sulla base della sentenza 1/2014, la quale, a ogni modo è molto pasticciata e di difficile comprensione, capisce che questi elementi di novità oggettivamente non ci sono...
Scritto da Massimo Gugliotta il 22/2/2014 alle 20:27
(L.V. 19:19) La Bonino ovviamente ha reagito con classe. Ma il punto e' che lei era Ministro perche' e' probabilmente la donna italiana piu' preparata per quel ruolo. Il nuovo ministro e' li' perche' e' legata al carro giusto. Ha un cv debolissimo dal punto di vista delle esperienze internazionali. Senza un minimo di dibattito pubblico si e' detto a una delle donne migliori d'Italia vai a casa e taci per lasciare il posto a una che (in quel settore) non e' nessuno. C'e' bisogno di meritocrazia.
Scritto da Andreus il 22/2/2014 alle 20:28
Credo che in questo momento non abbiamo altra scelta: siamo in una palude , sotto la quale ci sono le sabbie mobili!Basta con le critiche e ai personalismi ! E' in gioco il ns futuro e quello dei ns figli! Quanto a Grillo lo metterei su una di quelle navi che portavano gli schiavi dall'Africa all' America e avevano barattato " il mugugno" con una ciotola di minestra
Scritto da Cinzia Zandrini il 22/2/2014 alle 20:32
@ Diurni. Ma l'Austria ha meno abitanti della Lombardia... La Mogherini dovrà trattare con Fabius (già premier in Francia 30 anni fa) con Hague (oxfordiano, al Foreign Office) con John Kerry, con Steinmeier (già ministro e vice cancelliere nel Merkel I), con il russo Lavrov (per la cronaca, diplomatico e presidente del Consiglio di sicurezza dell'Onu per 10 anni). Può bastare? Il fatto che siano giovani, e per metà donne, è solo fumo negli occhi. Ripeto, è gente senza arte nè parte, (segue)
Scritto da domenico nitopi il 22/2/2014 alle 20:45
Non pensavo che@C.M.Fiori fosse arroccato su posizioni così conservatrici e chiuse ad ogni novità.Ma purtroppo per lui e per altri la DC e il PCI sono morti e non si possono risuscitare.Bisogna guardare avanti,basta coi laudatores temporis acti,lasciamo spazio ai giovani che sicuram.saranno migliori di noi vecchi,visto in che condizioni abbiamo ridotto l'Italia.Diamo loro fiducia,i vecchi si limitino a dare loro consigli, anche se"per sbagliare non c'è bisogno di consigli"come diceva un mio prof
Scritto da giovanni dotti il 22/2/2014 alle 20:46
(segue), senza competenze nè capacità nè esperienze, assolutamente inadatti all'alto compito cui sono chiamati, senza un progetto. Nulla. L'unico che ha un curriculum (proposto addirittura da D'Alema) durerà poco: alcuni mesetti, giusto il tempo di essere cacciato da Renzi, che non ha gradito l'imposizione, magari per sostituirlo con Taddei, quello della segreteria che è stato in grado di farsi bocciare al concorso di professore associato (associato, non ordinario!). Dilettanti allo sbaraglio.
Scritto da domenico nitopi il 22/2/2014 alle 20:51
@Adamoli. Analisi incisiva e condivisibile. Certo che non resterà unica!
Scritto da Antonio V. Gelormini il 22/2/2014 alle 21:08
Per i "tanti che appoggiano incondizionatamente questo governo" ce ne sono altrettanti che lo contrastano altrettanto incondizionatamente. Dove starà la ragione lo vedremo.
Scritto da Angelo Ruggeri il 22/2/2014 alle 21:11
Al Mise una ex presidente di confindustria giovani che non ha brillato per iniziativa e capacità, al lavoro le coop come apparato, alla giustizia un bravo impiegato, tre temi fondamentali per la crescita. Vedremo, l'inizio non è dei migliori..
Scritto da Silvio Aimetti il 22/2/2014 alle 21:26
Auguri dovuti al nuovo Governo. Un po' di ottimismo da parte PD non sarebbe male. E' gratuito e...fà solo bene. Capisco l'imbarazzo Letta/Renzi, ma occorre anche...saper reggere la parte. Ora sembra tutto rimandato ad un duello...prossimo. Resta la stima per la Bonino che...mi pare pagare un conto non suo. La prossima puntata lunedì in Senato...si vedranno i numeri.
Scritto da Fabrizio Piacentini. il 22/2/2014 alle 21:55
Bell'articolo Giuseppe. Mi sembra che i fattori di continuità pesino molto di più di quelli di discontinuità. La sospensione del giudizio è il massimo che si può concedere in questo momento.
Scritto da Emanuele Pini il 22/2/2014 alle 22:06
Si potrebbe, molto semplicemente, dire: sono le primarie, bellezza. Chi le ha volute, il PD, certo non immaginava questa deriva e sopratutto non immaginava di mettere in discussione le regole della democrazia rappresentativa sostituendole con quelle della democrazia diretta che elegge il simbolo delle Terza Repubblica: il leader. Che si chiami Renzi o altro non mi interessa perchè non mi piace, la mia idea di democrazia è quella della Costituzione non quella delle primarie.
Scritto da Nino Vialba il 22/2/2014 alle 22:29
Molto incisivo e condivisibile il tuo intervento oggi a Villa Cagnola. Sono renziano convinto ma non vorrei sentire i comizi quando parlano i sostenitori di Renzi.
Scritto da Giovane ex rottamatore il 22/2/2014 alle 22:36
@ Adamoli non mi piace proprio "bisogna essere renziani". Finisce per essere un modo improprio di interpretare la politica e renderla di parte. Io l'ho scritto sul mio profilo: questo è il nostro Governo. Non possiamo impallinarlo noi prima che lo faccia la Merkel. Un po' di orgoglio nazionale nel sentirci un Paese pienamente europeo, in grado di prendere al pari degli altri le decisioni e non a subire cicli economici e voleri berlinesi è ora che si manifesti in pieno. Se credevamo nel merito possiamo essere delusi; se credevamo nei miracoli possiamo essere delusi; se pensiamo che esista il migliore dei mondi possibili (a ognuno il suo!) rimarremo delusi. Adesso è in gioco l'Italia. La prossima volta, votando alle primarie, votando alle europee, votando per le politiche faremo scelte diverse, migliori mi auguro. Migliori e più consapevoli, chiedendo e volendo garanzie sul da farsi e sul come farlo. Sapendo che, chi ha detto "mai senza il voto", quel voto non lo avrà perchè se lo è già preso impropriamente. Ma appunto: è questione del dopo. Prima l'Italia!
Scritto da Loris Costa il 22/2/2014 alle 23:07
Il “blog” è un incontro fuggevole di sensibilità, impressioni, forse pregiudizi; è un piacevole “gossip” che però non incide e forse consolida il conformismo generale. Nella “beauty society” gli approfodimenti creano disagio, fraintendimento; se uno non legge attentamente rischia di capire il contrario di quel che l’altro dice. Meglio divagare , meglio la futile scorrevolezza della superficialità, meglio l’insostenibile autonomia del proprio io.
Scritto da CMF il 23/2/2014 alle 08:29
@Loris Costa (23.07) - In termini generali condivido il tuo ragionamento ma cosa c'entra con il mio "bisogna essere renziani per......"? Intendevo semplicemente dire che il senso critico e costruttivo dovrebbe accompagnare questo tentativo di "ridare la speranza agli italiani". Appoggio questo governo ma voglio vedere il programma e non mi piace il proclama "Una riforma al mese". Una volta al mese si fanno gli annunci delle riforme e non le riforme. Bada bene che io ero e sono per Renzi ma intendo ragionare sempre con la mia testa.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 23/2/2014 alle 08:43
@CMF (08.29) - Sono d’accordo solo in parte, caro Massimo. Cosa ti fa pensare che lo stesso pezzo scritto su un giornale invece che su un blog sarebbe meglio capito e meditato? E poi, il commento di un lettore, chiunque esso sia, è il parere di una persona non dei tantissimi che leggono. Certo su un giornale, cartaceo oppure online ma senza discussione, non c’è mai contraddittorio e chi scrive è al riparo dalle osservazioni critiche benevoli o malevoli che siano. Ma il fatto che non appaiono non significa affatto che non ce ne siano, rimangono inespresse e magari aumentano il conformismo, il dissenso non motivato e la rabbia. Il gossip e i battibecchi a volte insulsi sono il prezzo che si paga, oggi, alla discussione pubblica che è carente nei partiti. I mezzi d’informazione “patinati” servono solo ad un ristrettissima cerchia di persone. Guai se non ci fossero ma non bastano affatto.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 23/2/2014 alle 09:00
Curiosissimo di vedere il programma del governo. Ormai è solo questione di un giorno. Ho paura di essere deluso.
Scritto da Lupus il 23/2/2014 alle 10:07
@Adamoli(h.9)ha perfettam.ragione, il blog è un utiliss.strumento di confronto diretto tra le diverse opinioni,un quadro reale e aggiornato della variegata realtà sociale e politica. Personalm.preferirei conoscere gli autori dei vari commenti e non solo le idee che manifestano,quindi che fossero meno numerosi quelli che si nascondono dietro nickname,e che rispondessero direttam.anche a domande scomode anziché lasciarle cadere o con divagazioni fumose.Insomma più schiettezza,chiarezza e..coraggio
Scritto da giovanni dotti il 23/2/2014 alle 10:37
@Adamoli, io sono pienamente d'accordo con @CMF. Domanda: il @giovane ex rottamatore che scrive di aver sentito ieri gli interventi a Villa Cagnola, si è presentato, le ha stretto la mano, l'ha salutata ricordandole di essere colui che scrive sul blog come @giovane ex rottamatore? Se ciò è accaduto, anche il dialogo sul blog riveste un senso. Se non è accaduto, mi spiace, ha doppiamente ragione @CMF, al quale dico di non crucciarsi e di non sopravvalutare troppo i commenti, i “commentandi” e i “commentati”. Dia retta, dia retta.
Scritto da V.R. il 23/2/2014 alle 11:03
“Faccio politica per migliorare la vita degli altri, non per peggiorare la mia”, disse una giovane deputata francese ad Hollande che la voleva come ministra, optando così per la cura dei figli in età infantile. E' emblematica, invece, la nomina a Ministro della Madia, già in stato di maternità avanzata. Ma come farà ad occuparsi della P.A., della semplificazione, delle pari opportunità? Mettiamo anche che le venga un po' di baby blues e la frittata è fatta. Speriamo che non le vada via il latte. Altro non riesco a dire sul governo Renzi.
Scritto da V.R. il 23/2/2014 alle 11:33
Caro Giuseppe, il mio intervento (che nessuno ha accolto) era una appassionata difesa della democrazia perché la verità dei principi, dei valori, dei contenuti non è soggettiva e viene sempre prima di ogni considerazione di opportunità. La mia cultura politica non è mai stata fatta sui giornali, non ho mai condiviso l’idea che il partito fosse il giornale schierato o meno; tuttavia il “blog” non è solo la massa dei commenti: un conto è l’editoriale, un altro sono i “post”. Fare politica significa correre anche il rischio di essere incompresi, ma occorre saper distinguere tra le critiche argomentate e i giudizi generici sulla identità delle persone che tra di loro spesso neppure si conoscono. Il definire le persone secondo parametri personali non è un esercizio di critica ma di supponenza. Il “blog” è piacevole e utile ma siccome vi scrivono più di cento persone e viene letto da qualche migliaia, la legge delle probabilità ci suggerisce che vi faccia capo anche il conformismo perché il gusto della discussione e forse della polemica prevale su quello della riflessione. Tu stesso un giorno mi dicesti che concepivi il “blog” come una conversazione. Cari saluti. Massimo
Scritto da CMF il 23/2/2014 alle 12:00
BOLOGNA AREA CIVATI, Sto seguendo in diretta l'assemblea nazionale, dell'area. Mi sembra che stia andando bene.Posizione critica verso il governo Renzi SI; NO voto di fiducia, NO voto contrario, non partecipare al voto di fiducia SI, NO scissione. Spero che queste siano le conclusioni. Il futuro non finisce con questo governo Renzi. Le posizioni per il voto contrario alla fiducia e per l'uscita dal PD CI SONO MA MI SEMBRANO MINORITARIE. Bene, anzi benissimo.
Scritto da robinews il 23/2/2014 alle 12:19
@C.M.F. 12,00 E PRECEDENTI. dissentire da quanto hai scritto (18,27) è per assolutamente impossibile. Sono considerazioni non solo ragionevoli anzi. Per uno come me sono stete l'essenza del mio intendere la politica. Così come è impossibile ascoltare il tuo invito appassionato per la "DIFESA DELLA DEMOCRAZIA COME LA CONOSCEVAMO" (12,00). Ecco caro C.M.F qui sta il punto delle tue tue riflessioni e cioè "COME LA CONOSCEVAMO". Tutti noi, specialmente quelli che hanno vissuto (segue)
Scritto da robinews il 23/2/2014 alle 12:52
Robinews (segue CMF) e sono cresciuti nella tanto vituperata 1^ repubblica, quando pensano alla democrazia rappresentativa, è nelle tue riflessioni che traggono il loro modo di far politica "oggi". Con onestà dobbiamo forse riconoscere che il modello di democrazia che abbiamo vissuto NON SOLO NON C'E' PIU', MA DOVREMMO RICONOSCERE CHE CI SONO "ALTRI" MODELLI CHE POSSONO ESSERE E FORSE SONO ALTRETTANTO DEMOCRATICI. Quello che oggi sta di fronte a noi quindi accettare o no il nuovo modello (segue)
Scritto da robinews il 23/2/2014 alle 13:00
Robinews (segue CMF) Oggi quindi è inutile piangere sul latte versato del passato. Discutere sulle modalità della nascita del governo Renzi senza riflettere su quello che è avvenuto in questi 20 anni non si riuscirebbe a capire perchè è potuto succedere. Il berlusconismo, la vicenda Prodi-D'Alema, la nascita dei governi Ciampi, Amato Dini, Monti, Letta e qui mi fermo. Dentro tutta questa esperienza E MORTA la democrazia rappresentativa ed hanno cominciato a galoppare (segue)
Scritto da robinews il 23/2/2014 alle 13:06
Robinews (segue) le teorie e pratiche del leaderismo, del plebiscitarismo fino alle derive populistiche.Il problema oggi per i "democratici" è come inverare una "nuova democrazia" dentro queste trasformazioni. La prima sfida e quella dell'effettivo esercizio del mandato elettorale democratico per il governo del paese, terreno questo straziato dalle pratiche di questi ultimi anni. Su questo punto Renzi ci sta provando e credo che vada sostenuto. (segue)
Scritto da robinews il 23/2/2014 alle 13:11
Robinews (segue CMF). Un'altro aspetto riguarda le modalità del fare politica da parte dei partiti. Indubbiamente lo strumento delle "primarie" è "una" di queste modalità. Ci sono certamente altre modalità, penso a Grillo, a Berlusconi ecc.Io sono convinto della bontà delle primarie "aperte" perchè consentono una politica "inclusiva" più larga delle strumento tradizionale dei vecchi partiti e migliore di quella di Grillo e Berlusconi. Pensare che si possa tornare indietro è impossibile (segue).
Scritto da robinews il 23/2/2014 alle 13:19
Robinews (segue CMF) Molto più interessante mi sembra approfondire il tema della CONTENDIBILITA' della conquista del vertice di un partito e del governo. Qui sta la novità di Renzi. Riuscire a conquistare la guida del PD e del governo E' STATO POSSIBILE nonostante gente come D'Alema dicevano che doveva passare sopra al loro cadavere. I cambiamenti profondi avvenuti hanno dimostrato che era possibile ed è persino possibile andare oltre, esempio M5S. (segue).
Scritto da robinews il 23/2/2014 alle 13:27
Un pò di real politic, la possibilità che la giovane ministra degli estreri riesca a portare a casa i 2 Marò e pari allo zero, l'unica possibilità è la pressione internazionale. Chi sognava Landini ministro, ora si trova un governo a seguire le indicazioni di Guidi, quindi come dicevo ai lavoratori nisba, le tasse si riducano agli amici. Ha ragione Grillo (purtroppo) questo è un governo che farà gli interessi delle lobby e di zio Berlu, i sogni teneteli nel cassetto.A quando la rif su pensioni?
Scritto da disillusodallapolitica il 23/2/2014 alle 13:31
Robinews (segue CMF) Quando si pensa alla democrazia presidenzialista americana non si può non rilevare come una democrazia dei "bianchi" abbia dovuto cedere il passo alla democrazia multietnica con il trionfo di Obama, una possibilità creduta "impossibile" fino alla vittoria di Obama alle primarie USA. Idem per la democrazia Francese maturata nel posgollismo, la democrazia britannica che si realizza in un regime monarchico, quella tedesca ecc.
Scritto da robinews il 23/2/2014 alle 13:32
Robinews (segue CMF) Caro C.M.F. con sincerità credo quindi che dobbiamo fare uno sforzo non piccolo per entrare di più nel merito della "nuova democrazia" della democrazia del futuro che stiamo già vivendo pensando di essere ancora nella democrazia del "passato".Se da un lato dobbiamo dire che LA PAROLA MORTA non deve essere quella solidarietà, e qui hai molte troppe ragioni, ma dobbiamo iniziare a scoprire meglio le parole nuove come quella della CONTENDIBILITA' democratica del potere Saluti.
Scritto da robinews il 23/2/2014 alle 13:38
Le perplessità della gente non sono cominciato con l'avvicendamento Prodi-D'Alema, si sarebbe dovuto andare a elezioni? Ma, da quel bel pensare che far cadere il primo governo Prodi da sinistra, avrebbe ampliato il consenso elettorale, e tanti ne erano convinti, io ci diventavo matto. Poi sempre continue rotture liti, fino ad arrivare al cilicio....che volete che sia Renzi, passerà anche lui. Spero che ci sia un Civati, che lo fermi prima del definitivo collasso politico.
Scritto da disillusodallapolitica il 23/2/2014 alle 13:55
ORMAI E' CERTO, Civati non vota contro il governo e non fa la scissione. Sono felicissimo, già dal primo momento che che si era affacciata questa ipotesi ho espresso la mia contrarietà. C'è stata una consultazione on line alla quale hanno partecipato oltre 20 mila persone è la maggioranza, specie tra quelli che hanno partecipato alle primarie di dicembre hanno detto che questa deve essere la linea.Ecco, questo deve e può essere il metodo di consultazione per il futuro su scelte "fondamentali".
Scritto da robinews il 23/2/2014 alle 13:58
@Camillo Massimo Fiori (12.00) - Condivido il tuo pensiero delle 18.27 salvo che nella conclusione tranchant che nel renzismo non c’è “solidarietà. Se pensassi così non l’avrei sostenuto e non lo sosterrei, malgrado tutto, anche oggi. Condivido anche il tuo commento delle 12.00 e confermo che ho impostato il blog in modo da facilitare la conversazione. La prova è che tengo gli “editorialini” molto sintetici (e mi costa più tempo che scriverli più lunghi) con la riserva di arricchirli di maggiori contenuti nella discussione raccogliendo proprio le opinioni che vengono espresse. Naturalmente ci sono commenti di tutti i tipi perché questo blog vorrebbe (difficilissimo) essere lo specchio di una porzione di società anche non affatto politicizzata. Del resto tu ed io abbiamo partecipato a migliaia di riunioni di partito (sempre dalla stessa parte) e quante volte ci siamo sorbiti semplificazioni e interventi lunghi, noiosi, ripetitivi, a nostro parere sciocchi e maldestri? Mi ricordo che avevo il terrore di 2/3 persone che alzavano la mano un numero sterminato di volte. E quelle erano sedi di partito, qui siamo a 360 gradi e senza rete e insisto, magari sbagliando, nel raccomandare moderazione senza "togliere" la parola. E’ un esercizio faticoso ma credo ne valga la pena. Altrimenti chi e cosa me lo farebbe fare? PS - Guarda che i tuoi scritti sono molto letti anche se magari poco commentati proprio perché si prestano più alla riflessione che al commento nel giro di poche ore.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 23/2/2014 alle 14:07
Ho appena finito di "godermi" "El Chiva" in diretta Bologna. Bravo, Bravissimo, il "mio" futuro segretario del PD. Mi dispiace per te caro @disilluso, non sperare in Civati, lui è la vera sentinella di "sinistra" per Renzi e per fermare Renzi dovrai sperare nei tuoi "ottimi".
Scritto da robinews il 23/2/2014 alle 14:30
In estrema sintesi, perché non voglio esagerare. La “parola morta” di cui parla il Papa non è stata cancellata da Renzi ma è stata espunta dal neo-liberismo sia dall’economia che dalla politica. Ci possono essere molte forme di democrazia, ma tutte presuppongono procedure chiare e trasparenti e il consenso popolare.
Scritto da CMF il 23/2/2014 alle 15:10
@C.M.F. 15,10, D'ACCORDISSIMO. " Ci possono essere più forme di democrazia, ma tutte presuppongono procedure chiare e trasparenti e il consenso popolare". Questo è il vero problema, la vera sfida per una forza di sinistra che vuole "interpretare" al meglio la democrazia dell'oggi e del domani. Siamo ancora lontani, ma la strada mi sembra imboccata, bisogna percorrerla con coraggio e lungimiranza.
Scritto da robinews il 23/2/2014 alle 17:18
@robinews, libero di credere nel cambiamento renziano. Faccio un semplice ragionamento a me stesso, così nessuno potrà offendersi. Quali sono gli azionisti del governo Renzi? Alfano, Berlu, Casini (che ha già detto che tornera alla casa reale), mi sembra una bella competizione per la conquista del centro. Se, fino ad ora ho lottato per una serie di cose, in questa compagine quei valori restano emarginati.
Scritto da disillusodallapolitica il 23/2/2014 alle 18:15
@robinews, mette in evidenza una piccola e decisiva questione, non è la storiella della sinistra (irreale), ma quella più terrena che riguarda il consenso popolare. Come si è capito, dico che il percorso intrapreso da Renzi porterà una nuova perdità di voti, a favore della Lega che ringrazierà, di Grillo e di coloro che rinunceranno al voto. Mi sembra che Renzi stia incominciando ad avere meno certezze e nuovi obiettivi da rincorrere.
Scritto da disillusodallapolitica il 23/2/2014 alle 18:27
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