Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 24/2/2014 alle 18:20


Una valutazione a caldo. Discorso anti conformista, fuori dagli schemi. Il premier ha parlato molto del futuro e delle nuove generazioni ricercando una difficile concretezza.
Ha presentato il governo politico di Renzi più che quello di una coalizione. Un’innovazione radicale. In sostanza ha detto agli italiani prima ancora che ai senatori: “Abbiate fiducia in me che cambierò l’Italia”.
Io gliela concedo più che volentieri ma alcune domande meritano una risposta urgente. Anche sulle riforme istituzionali che sono quelle più mature e più pronte.
Quando si approverà ed entrerà in vigore la legge elettorale?
Dopo l’abolizione del Senato è la risposta che vuole Alfano, non quella necessaria per il Paese che deve poter andare alle elezioni in qualsiasi momento con un sistema deciso dal Parlamento e non dalla Corte costituzionale.
Condivido i tanti titoli del programma con i loro sommari sulla burocrazia, sul fisco, sulla scuola, sul lavoro, sulla Giustizia, ma lo svolgimento resta ancora (comprensibilmente) da completare. Soprattutto sulle riforme economiche che sono le più urgenti. Due esempi molto concreti fra i tanti: riduzione del 10% del cuneo fiscale e sblocco degli enormi debiti pubblici verso le imprese.
Splendido ma come? Sembra che la Cassa Depositi e Prestiti abbia un tesoro senza fondo al quale attingere. Perché non è stata utilizzata in passato? Non è una domanda banale. Sull’Europa invece il realismo sembra prevalere nettamente. La retorica del facile superamento del 3% sembra già un ricordo.
Sottolineati questi interrogativi, resta il dato concreto di un discorso programmatico di grande ambizione per un governo di svolta che è il migliore possibile in questa fase. 
 

Commenti dei lettori: 76 commenti -
Per adesso possiamo accontentarci della svolta rispetto al passato ma dovranno arrivare presto risposte più concrete e complete.
Scritto da Raffaele M. il 24/2/2014 alle 18:42
...ghe pensi mì!
Scritto da Rocco Cordì il 24/2/2014 alle 18:44
Ma se sbaglia poi chi paga il conto?
Scritto da Alessandro Milani il 24/2/2014 alle 18:47
Ho già scritto qualcosa di cosa penso del discorso al Senato di Renzi, Prima che uscisse questo editoriale di @Adamoli, mia moglie mi diceva le stesse cose di Giuseppe. Aggiungeva che era un discorso "fuori dagli schemi" della politica inconcludente del passato, insomma Renzi gli è piaciuto. Mia moglie non è una di quelle persone come me che hanno vissuto una vita a pane e politica (più politica e poco pane), è una persona cosiddetta "qualsiasi", una cittadina qualunque. E se avesse ragione lei?
Scritto da robinews il 24/2/2014 alle 19:02
Giuseppe, io sono più esigente di te. Gliela concedo sulla base del patto che ha firmato con Ncd. Perchè il non detto non aiuta a capire e capirci. E appunto: la persona dimostra spregiudicatezza che dovrebbe metterci in allarme (non si puo fregare sempre tutti...). E mi spiace sapere che le parole migliori non sono le sue (Sacconi, Formigoni e Lanzillotta).
Scritto da Loris Costa il 24/2/2014 alle 19:10
Riporto il mio commento sul precedente argomento: Spes ultima dea. Ho seguito con attenzione il discorso di Renzi, i propositi sono ampiamente condivisibili. Bene la netta presa di distanza con i passeggiatori dei tetti. Spero che possa, per il bene del nostro Paese, portare a termine quanto esposto. Cerchi, comunque, una soluzione per un corretto canale di comunicazione con i Cittadini frenando i tanti compagnoni alla Delrio (buoni solo per le zingarate) che si trova intorno. Good luck Italia.
Scritto da Sic Est il 24/2/2014 alle 19:12
Il bomba ci ha dato dentro, una vera e propria campagna elettorale, avrà letto bene le carte? Conosce bene la situazione? Sperem...
Scritto da Pierluigi Galli il 24/2/2014 alle 19:13
@Milani (18,47) il conto, tutti i conti dei fallimenti passati li abbiamo già pagati salatamente. Ora non abbiamo più un solo centesimo per pagarne di nuovi. Se sbaglia Renzi, insieme a lui chiameremo tutta la lunga lista dei fallimenti che ci hanno costretti a pagare il conto salato.
Scritto da robinews il 24/2/2014 alle 19:16
Sperem, sperem, sperem! E' arrivato san Matteo, miliardi a gogo, evviva!
Scritto da Grazie il 24/2/2014 alle 19:19
se dipende solo da lui..sbagliare..allora non dovrebbe sbagliare...Renzino il monello..a proposito tanto per restare in tema festival..anche Massimo Ranieri era uno scugnizzo,,e poi si è rivelato quel grande artista che è..anche se..ahimè..il confronto non sarebbe proprio azzeccato..con un cordiale saluto
Scritto da zva il 24/2/2014 alle 19:23
Buono il post, sempre un valido riferimento. Ho un traballante sentimento di fiducia che spero diventi più fermo.
Scritto da Lettrice affezionata il 24/2/2014 alle 19:44
Qualcuno ha fatto notare che non è li per fare il divo, lo dissi, e direi che alcuni ministri si stavano anche annoiando. Non ho trovato, una grossa differenza con i discorsi fatti da zietto Berlu in passato. Con tutti i problemi che ha, si mette pure a solidalizzare con quelli del M5S? E la vicenda dei Marò? Incredibile, e sia un pochino serio! Per sua fortuna, ha l'appogio di quelli di F.I. altrimenti se lo mangiano senza difficoltà.
Scritto da disillusodallapolitica il 24/2/2014 alle 19:49
Non si poteva pretendere di più da un governo fatto rapidamente in un clima di incertezza. Fra un paio di mesi anche i più scettici si convinceranno su Renzi se non sono pregiudizialmente contrari.
Scritto da Giovane ex rottamatore il 24/2/2014 alle 20:27
Ditemi una sola ragione per la quale si dovrebbe avere fiducia in questo Governo! Una, una soltanto. Non vi è ancora bastato quello che il vostro "caro leader" ha fatto dall'otto dicembre in poi? Più che un gesto di fiducia, occorre un atto di fede. Rimango senza parole, poi e sinceramente, a leggere di un "governo di svolta ... il migliore possibile in questa fase". Proprio senza parole.
Scritto da domenico nitopi il 24/2/2014 alle 20:42
Anche se non ho molta fiducia, gli concedo l'ondere e l0onore di provare e se porta a casa qualche buona rifoma meglio per lui e, soprattutto, per l' Italia! Altrimenti anche Renzi Rahuss!
Scritto da Antonio Iosa il 24/2/2014 alle 20:59
Scrivo in ritardo, e nel dubbio che @Ulderico Monti non mi legga nel vecchio post, scrivo qui. Grazie, @Monti (14.16). L'avevo capito subito che non si trattava di sdoppiamento. Infatti, quando ho scritto “sano”, alludevo proprio alla salute mentale. Deve esserci qualche infestatore ben occultato, ma l'abbiamo cuccato subito.
Scritto da V.R. il 24/2/2014 alle 21:01
Renzi quando presenterà il programma di governo?
Scritto da Ugo F. il 24/2/2014 alle 21:06
Fuori dagli schemi? Contro gli schemi! Non avrei mai pensato di vedere un Berlusconi di centrosinistra e invece eccolo qua. Grande astuzia, discorso splendido da campagna elettorale permanente. Renzi come B parla alla pancia del paese e non alle elites. Renzi si afferma come il Signor Cambiamento che combatte per l'Italia contro la Signora Conservazione. Se passa questo messaggio lui vince anche con pochi risultati. Mi inchino al genio politico Ma e' uno statista o un populista?
Scritto da Andreus il 24/2/2014 alle 21:42
Un bel discorso elettorale. Va benissimo, vuol dire che fra un anno andremo a votare, Berlusconi sarà felice.
Scritto da Gino D. il 24/2/2014 alle 22:14
Ma che cosa vogliono i critici di Renzi? Ho appena sentito la sua replica e mi è piaciuta molto compreso il riferimento a Napolitano la cui figura si onora facendo le riforme da lui sempre suggerite.
Scritto da Andrea il 24/2/2014 alle 22:31
Attendo ancora risposte. Segnalo, peraltro, che per la riduzione del 10% del cuneo fiscale, occorrono 22-23 miliardi; che dal 2000 al 2006, prima della crisi, è calato solamente dell'1%; che il Messia non ha neppure indicato come ottenere le risorse necessarie, Ah sì, forse con tassazione dei Bot, proposta dall'endocrinologo! Ma come si può credere a tutte queste balle? Peggio di Berlusconi (politico, si intende).
Scritto da domenico nitopi il 24/2/2014 alle 22:40
Sottoscrivo ogni passaggio del tuo post. Aggiungo che nella sua replica Renzi dal punto di vista comunicativo è stato straordinario. Chiaro, efficace, convincente sul fatto che la sua discesa in campo sia l'ultima opportunità, per il Paese e, cosa di non poco conto, per questa legislatura. Tutto si può dire, ma non che non sia un grande comunicatore. E' chiaro che conteranno i fatti, ma oggi è il giorno della fiducia e l'obiettivo di Renzi è incassarla. Già questo è un risultato.
Scritto da Leonardo C. il 24/2/2014 alle 22:42
Avevo già informato il Blog del giudizio di mia moglie sulla comunicazione di Renzi al Senato. Dopo la replica al dibattito, mia moglie è ancora più entusiasta di prima. Ho già scritto che lei è una cittadina qualsiasi, una "populista" oserei dire. @Andreus 21,42 lo ha definito "genio politico" ma ha messo in dubbio "lo statista" e adombrato l'ipotesi che ci troviamo di fronte ad un "populista". Mia moglie gli risponderebbe che a lei non frega un ca... volo del populismo. (segue)
Scritto da robinews il 24/2/2014 alle 22:59
Robinews (segue) E che degli "statisti" del bla-bla-bla che ci hanno portati al fallimento totale generale NON SAPREBBE CHE FARNE, anzi, saprebbe benissimo dove mandarli, A LAVORARE in qualche cantiere edile o a zappare la terra. Ma si sa, mia moglie è una povera "popolana, populista", una donna in avanti con l'età come me MA CHE LA VITA QUELLA VERA LA CONOSCE MOLTO MEGLIO DI ME, DI NOI "POLITICI" che non sopporta più. Interessanti le reazioni di certi senatori. (segue)
Scritto da robinews il 24/2/2014 alle 23:05
Robinews (segue). Giovanardi, "ma chi si crede di essere, ci ha preso per 315 beoti". Quelli dell'area di Cuperlo, La Finocchiaro, "senso di disgusto". Corsini, "discorso da sindaco per un semplice consiglio comunale". Miguel Gotor, "discorsi che nascondono l'intesa con Berlusconi". MA CHI SONO QUESTE CIME DELLA POLITICA, DELLE ISTITUZIONI? Sono i morti del passato che "parlano e camminano" contro i quali ha stravinto Renzi! Altro discorso sono le critiche dei Civati, dei Felice Casson. (segue)
Scritto da robinews il 24/2/2014 alle 23:13
Robinews (segue) Il Senato indica che la strada di Renzi non è solo in salita e "fuori dagli schemi" per dirla come il nostro anfitrione. Molti di questi senatori hanno forse la forza per porre ostacoli, per impedire il cambiamento, ma è una forza "chiusa e isolata nelle stanze del Senato", senza collegamento con il paese. Se bloccano Renzi lui potrà rivolgersi al paese, con le elezioni, con qualsiasi legge elettorale e stravincere come sostiene Cacciari. LO DICE ANCHE MIA MOGLIE POPULISTA.
Scritto da robinews il 24/2/2014 alle 23:28
Per la fiducia del Parlamento va bene quello che Renzi ha detto. Lì dentro sono tutti chiacchieroni ma per la fiducia della gente ci vorrà molto di più. Per il lavoro, per i non autosufficienti, per i pensionati poveri, per i disoccupati e i precari, per le unioni civili cosa farà? Le ho già scritto qualche volta e mi dispiace di parlare in questo modo ma quando ci vuole ci vuole.
Scritto da Una mamma il 24/2/2014 alle 23:42
@Ugo F. (21,01) Avevo scritto che il ministro che meno mi convinceva era la Madia. Dopo che la massima "cima" della politica, il sig.(?) Matteo SALVINI, nel chiedersi come fa una donna incinta a fare il ministro e la mamma MI VIENE SIMPATICA ANCHE LA MADIA. Ognuno di noi ha una mamma verso la quale sappiamo portare il giusto e doveroso rispetto. La mancanza di rispetto del Salvini per le mamme è un insulto alle donne "padane" e italiane. Cosa pensano i leghisti delle donne lo sapevamo!
Scritto da robinews il 24/2/2014 alle 23:42
Sono con la Signora Robinews e con quanti sostengono il nuovo Governo. Non capisco come si possa ragionevolm.contrastare chi con impegno e coraggio si appresta, in un momento così difficile, a risanare una situazione disastrosa lasciataci dai tanti governi precedenti. Basta coi distinguo e le solite manfrine, sopratutto all'interno del partito che dovrebbe tutto unito sostenerlo. Meno discorsi cavillosi e più proposte costruttive, da trasmettere a Renzi. Anche a questo potrebbe servire il blog.
Scritto da giovanni dotti il 25/2/2014 alle 08:01
Mi viene quasi da esser d'accordo con @LeonardoC. (22,42). Sì, perchè Renzi sta andando avanti come un treno sugli errori degli altri. Come ebbe a scrivere sempre @LeonardoC., lo scenario di Renzi è iniziato anni fa alla Leopolda e nessuno vi ha mai contrapposto un altro scenario diverso e di contenuti, ma solo lotte e cannibalismi interni, sacrificando anche Prodi e Bersani. Non ho avuto tempo di leggere le reazioni del mondo politico e le apprendo da @Robinews (grazie! Questi sì che sono commenti utili :-) ) Direi proprio che sono più disgustosi loro (e chi fa per loro) che hanno votato a favore di Renzi in direzione, per poi attenderlo in Parlamento. Soprattutto, non li abbiamo sentiti condannare l'inopportunità del metodo utilizzato da Renzi per avvincendarsi a Letta. Era lì che avrebbero dovuto intervenire. Intanto, però, Renzi sta occupando tutte le caselle, l'ultima è quella di Gori, che ha vinto le primarie per la candidatura a sindaco di Bergamo. E chissà quanti Gori seguiranno. Io temo una vicina mutazione antropologica dell'uomo PD. In quel caso, consiglierò a mio marito di togliersi la barba, perchè così è troppo intellettuale marxista organico. Finalmente, potrò iniziare a regalare i dopobarba, nella raffinata marca utilizzata da Gori.
Scritto da eg il 25/2/2014 alle 08:33
A@D.Nitopi ed a quanti ragionano come lui e sono ipercritici,in negativo,di Renzi e del suo Governo mi associo solo in una considerazione: l'"Uomo solo al comando" non va mai bene, ma per evitarlo necessita la collaborazione di molti. Nella Storia tanti sono stati gli Uomini del Destino (o della Provvidenza)nel bene e-spesso purtroppo-nel male.Bisogna fermamente aiutare i primi e contrastare i secondi.Ora mi pare che Renzi non si possa ascrivere a questi ultimi,quindi perché non dargli una mano?
Scritto da giovanni dotti il 25/2/2014 alle 08:54
@Domenico Nitopi (20.42) - Ti domandi come possa parlare di un "governo di svolta ... il migliore possibile in questa fase". Sono stato critico con l’operazione di palazzo che ha defenestrato Letta ma, una volta fatta, dimmi tu se questo governo non rappresenta una svolta rispetto al passato e quale altro governo sarebbe stato possibile. Era chiarissimo ed ineluttabile che dopo Letta ci sarebbe stato Renzi. Il che non significa da parte mia deporre la vigilanza critica (che contrassegna anche questa prima valutazione) ma riconoscere che siamo entrati in una fase con tante incognite ma ricca di potenzialità. Punto su queste ultime.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 25/2/2014 alle 08:57
@Andreus (21.42) - Tu sei un attento lettore e sai che non ho mai usato il termine “populismo”. Da solo non basta, a mio avviso, a delineare un profilo politico. C’è un populismo di destra, di sinistra (eccome), sindacale, qualunquistico. Ne ha fatto largo uso anche Squinzi (Confindustria). Ad esempio chi è fortemente critico verso l’Ue (tu hai una particolare conoscenza di questo campo) è qualificato come populista ma è spesso un errore. In Renzi quale di queste tendenze scorgi? Io vedo un super ego che plasma tutti i suoi atti. E’ stata la sua forza ma potrebbe essere la sua debolezza. Se lo ricordino i troppi yesmen che lo circondano. Quindi non lo definirei “populista” ma certo prima di diventare “statista” ne deve passare di acqua sotto i ponti.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 25/2/2014 alle 09:04
Quando Renzi dice che rimborserà subito tutti i debiti della P.A. mi suggerisce una domanda: ma l'anno scorso ne hanno pagati solo 20 miliardi perchè non volevano rimborsarli tutti, oppure perchè tecnicamente non c'erano i soldi per farlo? Che Renzi abbia scoperto una nuova via per spendere soldi senza sforare il 3% (a prescindere dall'aumento della tassazione dei BOT)?? Spero che Renzi abbia ragione ed estragga il coniglio dal cilindro, anche se temo che le stia sparando grosse.
Scritto da bm il 25/2/2014 alle 09:16
Giuseppe, da ieri sono un pò meno ottimista sulla riuscita del Governo Renzi, che comunque mi auguro che riesca. Renzi secondo me si è cacciato in un cul de sac ( e con lui il PD ed il paese), dal quale ci vorrà un colpo di genio per uscirne. Prima di tutto per sue mancanze personali: non si può andare in Senato, e parlare come si fosse alla Leopolda,o in una sala di Consiglio comunale. Sul programma ha fatto una cornice, che dovrà essere riempita, e non poteva fare di più. Ieri ho seguito cont
Scritto da mario diurni il 25/2/2014 alle 09:19
Divagazioni. (1) Renzi. Può piacere come può non piacere. È la prima volta, però, che un uomo politico, spesso si tratta di personaggi senza faccia, ci mette la faccia e se la gioca tutta. Senza possibilità di un match di recupero. O la va o la spacca. La defenestrazione di Letta è un capitolo della Storia, ma la politica non si fa dentro il Convento delle Orsoline. E tra i politici il galateo e l’amicizia sono termini dal significato oscillante. (2) I caini. (a) Quelli alla Vendola, anche ieri ha sfoggiato qualche capitolo di inutile retorica, dimenticano che sono stati eletti perché inglobati nel PD e cercano di guadagnare qualche decimale mettendosi alla finestra. (b) Quelli alla Civati sono ancora più incredibili, stanno dentro stando fuori o stanno fuori stando dentro. Rischiano una diagnosi di schizofrenia. L’uomo si presenta bene (biondo era e bello e di gentile aspetto), quasi scelto dal casting del cavaliere “interdetto ma sintonizzato”, ma, come ho detto più volte, ha la mania della originalità. Parla tanto, dichiara anche davanti ad un cono gelato scambiato per microfono, ma non dice proprio niente. Anche lui si è perso sui tetti ad inseguire grilli passeggiatori. (3) L’opposizione. (a) Grillo. Non è democratico, l’ha proclamato, e come tutti gli aspiranti dittatore sta correndo verso la sua estinzione portandosi appresso la gran massa di “semplicioni” che lo hanno votato. Ha profetizzato mille volte, con date precise, la fine del nostro mondo e quello che sta succedendo è che probabilmente ha accelerato la fine del suo. (b) Berlusconi. Al cavaliere “interdetto ma sintonizzato”, restano, per mettere in difficoltà Renzi lusingandolo mellifluamente, ancora una quarantina di giorni. Poi, anche per rispondere al telefono, dovrà chiedere il permesso al giudice di sorveglianza per quasi un anno e si potrà ripresentare alle elezioni tra sei anni. Campa cavallo. (4) Renzi. Sarebbe bene che specificasse come attuare il programma presentato a grandi linee ampiamente condivisibile ma bisognoso di ingenti risorse. La Cassa Depositi e Prestiti (non prenda per buoni i racconti di Delrio: lo usi per quello che vale, un paggio del principe, pronto a prendere qualche calcio sul fondo schiena tanto per far sfogare il Capo) non è un pozzo senza fondo: come tutte le banche vive di Depositi, prevalentemente quelli postali, ed è soggetta al rispetto di norme contabili. Ha già buttato via dei soldi, per conto delle Poste, per entrare in Alitalia. Il denaro, quello vero non quello fantasioso, bisogna cercarlo dove si può trovare senza aumentare la pressione fiscale. (5) Programma. Spero che entro una settimana un programma, conciso e comprensibile, venga pubblicizzato. Fatto secondo i canoni della computistica seria: tot Entrate e tot Uscite, senza disavanzi e senza poste contabili a babbo morto. (6) In bocca al lupo.
Scritto da Sic Est il 25/2/2014 alle 09:27
fino a tarda notte il dibattito, sono stato preso dallo sconforto, a vedere come è ridotta la più prestigiosa delle ns Istituzioni, ( se non è un "bivacco di manipoli," manca poco ), perché è formato da nominati, dalle segreterie, dai capi della rete.Per questo considero un errore politico l'accordo con B sulla legge elettorale sulle le preferenze. E da domani sarà ostaggio dei Senatori "Per l'Italia ", che già ieri hanno mandato un messaggio. Le elezioni sono vicine, con una legge sbagliata!
Scritto da mario diurni il 25/2/2014 alle 09:28
Certamente, come ben dice @Adamoli l'appellativo di "statista" lo si deve attribuire solo "a posteriori", in base all'operato di un lungo periodo. Qui siamo solo all'inizio, finora c'è stata più tattica che strategia, anche se il buon inizio induce a bene sperare. Inviterei Adamoli a farsi portatore tramite questo suo blog di suggerimenti e proposte al nuovo Governo, in un clima sereno di collaborazione proficua tra centro e periferia, dalla quale possono anche emergere critiche, ma costruttive
Scritto da giovanni dotti il 25/2/2014 alle 09:32
@Dotti, non sono ipercritico, valuto i fatti: che luminosamente dimostrano che non possiamo dargli una mano proprio perchè Renzi rappresenta, nel peggio, tutto ciò che finora abbiamo contestato agli altri. @Adamoli, appunto "una volta fatta", e pure grossa. Concorderai che i rappresentanti della "svolta", che si annuncia epocale, sono personaggi minori e minimi. Concorderai che un altro governo non doveva esserci: l'invenzione delle "larghe intese" doveva essere limitata nel tempo (segue)
Scritto da domenico nitopi il 25/2/2014 alle 09:55
e non riproducibile "in piccole intese" e, pure, di legislatura. Mi pare che dovrebbe funzionare così, in democrazia. Ripeto, avesse fatto Berlusconi quello che ha fatto il Messia, avremmo tutti gridato al golpe. già per prodi-D'Alema, molti ancora si stracciano le vesti. Sarà che non sono abituato al politichese, ma quali sarebbero le pretese "potenzialità"? In cosa vedi la "svolta"? Nel programma inespresso, nelle capacità dei ministri, nell'unzione dell'usurpatore. La gente non capisce.
Scritto da domenico nitopi il 25/2/2014 alle 10:14
Cosa vuol dire fiducia... http://www.youtube.com/watch?v=lMfLGk6zXBA Johnny Dorelli - Carosello Galbani Lo storico slogan "Galbani vuol dire fiducia
Scritto da Roberto Caielli il 25/2/2014 alle 10:22
@EG. 08,33, Tu "temi una mutazione antropologica dell'uomo PD"? No, carissima, la mutazione è già abbondantemente avvenuta, nel caso di tuo marito siamo in presenza di un evento in forte ritardo. Io per esempio, la barba l'ho gia tolta da 15 anni e mia moglie mi compra uno dopo barba qualsiasi molto popolare perchè economico (Denim Musk) ma per la funzione che deve avere va bene lo stesso. Ciao.
Scritto da robinews il 25/2/2014 alle 10:25
QUELL'ANTIPOLITICA E POPULISTA di mia moglie, dopo aver sentito dire da Renzi che "lui, ragazzo di 38 anni ha provato vergogna per il fatto che questo parlamento non ha saputo eleggere un nuovo P.D.R. " mi ha chiesto di fare autocritica pubblica sulla mia teoria del complotto nella rielezione di Napolitano. Io ho risposto che forse aveva ragione anche se la manovrona dei 101 e più era un fato inconfutabile. Devo riconoscere e ribadire il lucido e folle coraggio di Renzi (segue)
Scritto da robinews il 25/2/2014 alle 10:31
Robinews (segue) Che sfida l'intero parlamento che gli deve votare la fiducia e sostenere il suoi cambiamenti e riforme. LA VERA DIFFERENZA TRA RENZI E LETTA-MONTI sta proprio in questa sfida. A questo parlamento dice chiaro e tondo o SI CAMBIA DAVVERO E SI PASSA DALLE PAROLE AI FATTI O ALTRIMENTI "TUTTI A CASA". Il ragazzo di Fiorenza, ha ripetuto più volte che lui ERA PIU' GRILLINO DI GRILLO e la parola d'ordine del "tutti a casa" la fa toccare con mano paese e ai parlamentari.(segue)
Scritto da robinews il 25/2/2014 alle 10:36
Robinews (segue) Il tutti ha casa, lo rende possibile, vero, fin da subito questa è la sua scommessa più grande, la sua sfida mortale (per Grillo) è reale ed è altrettanto reale e concreta la sfida a "questo" parlamento. Questo è l'aspetto che più mi convince di Renzi e tutti quelli del PD che continuano a sbagliare l'analisi su Renzi dovranno adeguarsi, volenti o nolenti a questo modo di fare del bischero. Chi pensava o pensa ancora di "cuocerlo" non ha capito che nella pentola ci sono loro.
Scritto da robinews il 25/2/2014 alle 10:43
Allego questo pensiero di Napoletano. “A noi interessa quello che il governo di Matteo Renzi saprà fare, null'altro, e lo verificheremo scelta dopo scelta. Il punto di riferimento, nel merito, è il decalogo del Sole 24 Ore e dal discorso programmatico (fortemente) irrituale di Renzi non mancano indicazioni che vanno nella stessa direzione. Sulle riforme istituzionali ed economiche è in gioco il futuro di un Paese che soffre da troppo tempo per consentirci di liquidare sbrigativamente slancio e passione. Una cosa, però, deve essere chiara: di sicuro Renzi non potrà fare tutto perché il taglio a due cifre del cuneo fiscale (necessario e oneroso) non si concilia, ad esempio, con la tentazione ricorrente di un "assegno universale" (altrettanto oneroso), esiste un problema oggettivo di coperture ed è su questo punto (e tanti altri analoghi) che si misura il senso di responsabilità di un governo. All'Italia servono scelte meditate e un metodo (nuovo) nella fase attuativa. Ciò che più ci ha colpito è una sensazione di sottofondo: ci è sembrato di ascoltare il discorso "irrituale" di un presidente del Consiglio chiamato a guidare l'esecutivo di uno Stato che non sa dove mettere i soldi, mentre lo Stato della Repubblica italiana sa bene di quanto ha bisogno ogni mese per pagare i suoi debiti. Anche Renzi non potrà non tenerne conto.” Credo che questo sia il punto focale della questione. Il resto sono le rituali invocazioni delle prefiche del “Tanto peggio, tanto meglio”.
Scritto da Sic Est il 25/2/2014 alle 10:43
A costo di risultare algido e poco conciliante mi domando quanto spazio ci sia davvero per avere un orizzonte più luminoso...il punto è che l'entusiasmo iniziale ieri l'ho visto tradotto in irruenza non in sogno e speranza.
Scritto da Loris Costa il 25/2/2014 alle 10:52
@eg (08.33) - Tuo marito potrebbe anche metter su le sembianze di Marx ma per come lo conosco io (purtroppo solo da qualche anno) sarà sempre un rigoroso “ragionatore” di politica lontanissimo dall’assolutismo ideologico.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 25/2/2014 alle 11:10
@Giovanni Dotti (09.32) - Il primo invito che ho già rivolto a Renzi sul blog e che ho già inviato ad un suo stretto e fidato collaboratore (parlamentare mio amico) è quello di non accettare che la legge elettorale (Renzi ha promesso che la Camera l’approverà settimana prossima) possa entrare in vigore soltanto dopo l’abolizione del Senato. Sacconi (NCD) ieri ha dichiarato “anche dopo l’approvazione del nuovo Titolo Quinto della Costituzione”. Campa cavallo. La legge elettorale è la madre di tutte le leggi. Se entrerà in vigore quando il Senato non ci sarà più tanto di guadagnato. Ma il nuovo sistema di voto è l’arma letale che Renzi può maneggiare per attuare il suo programma minacciando credibilmente le elezioni anticipate anche in tempi stretti. Dire, come fa qualcuno, che con la legge elettorale non si mangia è gran baggianata.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 25/2/2014 alle 11:14
Massimo Franco questa mattina ha scritto: "Più che un programma è stata illustrata una lista di titoli, elencati con una miscela di passione, confusione e propensione all'azzardo". Condivido e sottoscrivo.
Scritto da Elisabetta il 25/2/2014 alle 11:31
Il viceministro del nulla (Fassina) che insieme al ministro del nulla (Saccodanni) facevano fatica (o finta) a trovare quattro soldi per "fare" qualcosa, oggi ha sferzato il Renzi con il suo intervento di un vecchio politichese che più vecchio non poteva essere. Chissà come gli tremavano le gambe al Renzi nel sentire la "lezio magistralis" del professore in economia della Bocconi "chi".
Scritto da robinews il 25/2/2014 alle 11:34
PER TUTTI. Questa mattina ho visto i dati del blog per il mese di febbraio. La permanenza media dei tantissimi lettori è di circa 10 minuti mentre sulla singola pagina è di circa 4 minuti. Sono tempi medi davvero molto alti che significano letture attente. Il merito di questo interesse è anzitutto e soprattutto vostro.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 25/2/2014 alle 11:47
@Adamoli, 11,14, il tuo ragionamento sulla legge elettorale è perfetto. Credo però che qualora dovessero sabotarlo e questo si vedrà appunto a partire da subito sulla nuova legge elettorale, a Renzi andrà bene anche il "costituzionellum" per asfaltare tutti ma proprio tutti!
Scritto da robinews il 25/2/2014 alle 12:03
E' veramente un governo innovativo nel metodo ( i capitani di ventura , vanto dell'Italia, ma vituperati da Machiavelli, che al soldo di qualcuno fanno le scorribande) e nel merito ( chi lo conosce è bravo).
Scritto da Elio Giacometti il 25/2/2014 alle 12:59
Dati di lettura ottimi. Complimenti a te e a tutti i lettori.
Scritto da Roseto senza rose il 25/2/2014 alle 13:38
Intervento durissimo di Civati alla Camera, da oppositore. Poteva anche andarsene dal Pd.
Scritto da Lupus il 25/2/2014 alle 14:57
Sui dati di frequentazione del tuo Blog sono contento, per te: è la dimostrazione di un lavoro ben fatto con ammirevole costanza e ... pazienza. Mi piacerebbe conoscere, per curiosità personale, quelli di altri politici sempre sul canale di Varese News.
Scritto da Sic Est il 25/2/2014 alle 15:07
Tanto gli italiani hanno poca memoria.......
Scritto da Fabio Volpi il 25/2/2014 alle 15:13
Caro Giuseppe condivido abbastanza quanto hai scritto a caldo. Mi limito ad aggiungere qualche mia impressione. Renzi ha mostrato, nell' intervento al Senato, tutte le sue capacità comunicative. Dialettica, mimica, sicurezza espositiva. Ha dato un sogno, anzi una narrazione in cui difficilmente non ci si potrebbe riconoscere. Ha toccato il tema della speranza, del cambiamento e la possibilità di raggiungere questa meta. Ha dato l'impressione di essere un decisionista e non ha lesinato provocazioni nei confronti dei senatori pentastellati, introducendo così anche un chiaro segnale di chi saranno i suoi avversari futuri. Non ha parlato al Senato, ai Senatori, ai politici, ha parlato alla gente, agli elettori, a chi stava in televisione a vederlo, a sentirlo in radio e a chi oggi avrebbe letto i quotidiani. Su questo mi ha ricordato il primo Berlusconi. Una novità assoluta. Questo non è necessariamente negativo e lo dico ai nostri sinistri sempre pronti a demonizzare tutto quello che non sta alla loro sinistra. Berlusconi è il più grande politico comunicatore ( e manipolatore ) che abbiamo avuto sulla piazza e questo lo abbiamo pagato pesantemente in questi anni. Ora, avere un segretario e in questo momento anche capo del Governo, con le stesse capacità se non forse migliori non fosse altro anche per il dato anagrafico, non deve certo farci sentire in colpa o peggio, traditori di una storia. Detto questo alcuni elementi di perplessità permangono. Il nostro ha fatto una scelta precisa. Ha detto, in sostanza, io sono la forza motrice del cambiamento, anzi io non favorisco il cambiamento, sono il cambiamento. Il Governo si regge sulla mia persona, io mi gioco la faccia e scommetto sulla mia forza per realizzare tutto quello che sto promettendo. Dunque ha scelto di rinviare ad un secondo momento la definizione di come intende realizzare le promesse fatte e dove trovare le risorse che altri non hanno saputo mettere in campo. Quindi non ci resta che sperare. Accanto a questi spunti alcuni aspetti politici che mi paiono importanti. Per decisionismo e forza emanata l'intervento di ieri mi ha molto ricordato il Craxi prima maniera. Per la prima volta nel centrosinistra e in particolare nel PD si ha un segretario politico che ricopre contemporaneamente la carica di, appunto segretario, e di capo del Governo. Per la prima volta il segretario ha il controllo del partito, perchè così sono i numeri e per la prima volta su una tradizione collettiva, spesso litigiosa e divisa in correnti ( anche troppo litigiosa... ) prevale un carattere lideristico e carismatico sul fatto politico. Questo è l'effetto primarie? Si penso di si. È l'effetto di aver scelto un modo di elezione del segretario politico di un partito che non ha uguali nel mondo occidentale. E' l'effetto di avere accettato un sistema che favorisce il plebiscitarismo rispetto a quello classico e tradizionale per selezionare i vertici politici. Al di là dei mutamenti che tutto questo comporta sul corpo vivo del partito, sul suo dna, sulla sua struttura organizzativa, sulla sua classe dirigente, ma anche sul sistema politico e sulle Istituzioni, io credo che ancora una volta, anzi forse più di altre volte si pone davanti a noi una tremenda responsabilità. Le immense aspettative alimentate riusciranno finalmente a trovare una risposta positiva? Renzi ha detto che lui ci ha messo la faccia. Questo non è solamente il governo del PD, è innanzitutto il Governo di Renzi con qualche spruzzatina di PD. Basterà la forza immensa che questo leader esprime per realizzare l'immenso compito che ha di fronte?
Scritto da roberto molinari il 25/2/2014 alle 15:17
Ho riflettuto su una frase che ha detto Renzi al Senato: "se non ce la facciamo sarà solo colpa mia". Avrebbe potuto dire: "sarà solo colpa vostra, se non mi sosterrete e non mi appoggerete". Quindi deve avere un programma molto valido per osare tanto. Non credo che sia solo spregiudicatezza. E smettiamola di sparare contro, orma il dado è tratto, cerchiamo di fargli sapere, se è possibile, quali sono le cose che la gente si aspetta ed eventuali suggerimenti per la soluzione dei problemi.
Scritto da Martino Pirone il 25/2/2014 alle 15:20
Opposizione morbida di Forza Italia, durissima di Cinque Stelle e Sel, bersaniani e Civati all'attacco. Viaggio complicato per Renzi. I veleni che ha portato nel Centro-Sinistra se li ritroverà tutto addosso.
Scritto da Pietro (di sinistra) il 25/2/2014 alle 15:30
Grazie, @Adamoli, (11,10) per la gentilezza. Mi imbarazza. Grazie anche da parte di mio marito, il quale, come ben sa, nutre altrettanta stima nei suoi confronti. E, tra l'altro, è spiaciuto di non essere potuto venire sabato scorso a Villa Cagnola ma abbiamo avuto un imprevisto familiare. Mio marito partecipa rarissimamente agli incontri provinciali e quando lo fa è soprattutto per incontrare lei. Ci sarà occasione di vedersi. PS: sono di corsa, ma ritornerò a leggere il commento di Molinari (15,17).
Scritto da eg il 25/2/2014 alle 15:44
@Sic Est (15.07) - Conosco soltanto i miei dati, te lo assicuro, ma anche se conoscessi quelli degli altri “politici” non li comunicherei per ovvie ragioni. Se tu noti, non dico nemmeno il numero dei lettori, se non che sono davvero tanti. Non voglio fare paragoni anche se io ormai sono fuori dalla mischia (per mia volontà).
Scritto da Giuseppe Adamoli il 25/2/2014 alle 15:50
@Roberto Molinari (15.17) - Lasciamo concludere la discussione sulla fiducia e nei prossimi giorni la sarabanda sui vice ministri e sottosegretari. Poi si aprirà il dibattito molto serio e impegnativo sulla doppia carica premier-segretario. Sarà importante per verificare la strada che imboccherà il Pd dopo le primarie che hanno di fatto portato Renzi a Palazzo Chigi. A questo proposito ho qualche idea che sottoporrò al blog e quindi manderò a qualche amico importante di Roma come chiedono @Giovanni Dotti e @Martino Pirone. Il dibattito sarà acceso anche fra noi.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 25/2/2014 alle 15:53
@Molinari, 15,17, Riconoscimenti a Renzi giusti, dovuti che condivido nella prima parte del tuo post. Nell'ultima parte del post ti chiedi se basterà la forza "immensa" di questo leader per realizzare l'immenso compito che ha di fronte? Io che sono un "certo sinistro" un po ci credo e sono per sostenerlo con la giusta visione critica.
Scritto da robinews il 25/2/2014 alle 16:00
Contento per la calorosissima accoglienza ricevuta da Bersani alla Camera.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 25/2/2014 alle 16:11
@Robinews che parla di giusta VISIONE CRITICA con cui sosterrà Renzi è una clamorosa novità. Ha perfino smesso di offendere il Presidente della Repubblica. Potenza del blog?Quanto durerà? .
Scritto da Maurizio il 25/2/2014 alle 17:32
@Molinari 15,17. Roberto carissimo, nel rileggere il tuo intervento, mi pare che stia prevalendo una speranza positiva. Nei giorni scorsi ti avevo fatto una domanda alla quale non mi hai risposto e ti chiedo scusa se te la rifaccio. Conosco molto bene le tue posizioni contrarie sulle "primarie" aperte come quella del 8/12/2013. Sinceramente, credi che quella che tu chiami "forza immensa che questo leader esprime" sarebbe stata possibile con il solo 44% degli iscritti (segue)
Scritto da robinews il 25/2/2014 alle 17:44
Robinews (segue Molinari) che Renzi ha preso nelle primarie degli iscritti? E ancora un'altra domanda, se Renzi non avesse "usato" la forza delle primarie dell'8 dicembre per arrivare alla tanto criticata "forzatura" della direzione che ha deciso di procedere alla fine del governo Letta e l'avvio di questa nuova fase, QUANDO SAREMMO ARRIVATI A LIBERARE QUESTA "FORZA IMMENSA" CHE HA INIZIATO A DISPIEGARSI? Onestamente non so come finirà ma che ci sia nuova speranza è indubbio. Un saluto.
Scritto da robinews il 25/2/2014 alle 17:50
Contentissimo pure dell'accoglienza per Letta, immagino. E della immagine dell'incontro con Bersani. Persone per bene, tra le poche ormai in circolazione (e mi riferisco al partito, principalmente), mica berluschini, opportunisti e ciarlatani da quattro soldi.
Scritto da domenico nitopi il 25/2/2014 alle 17:50
@G. Adamoli (16:11). Mi associo. Bersani era, è e sarà sempre una gran bravissima persona. Le critiche sono state solo di natura politica e tante di esse sono da addebitare all'aver preso sul serio i gemelli dell'inutilità e dell'inconcludenza del PD: Ci Fa, Civati & Fassina (anche oggi, con Renzi, hanno dimostrato quanto niente valgono). Non si capisce bene se Ci Fanno o se ci sono.
Scritto da Sic Est il 25/2/2014 alle 18:03
@Maurizio 17,32, A Maurì, ma quando la smetti di sparare ca......volate? Nelle espressioni di Robinews non ci sono mai offese personali nei confronti di nessuno ne tanto meno del P.d. R.. A meno che una critica "politica dura" sia da considerare un insulto.Quanto alla tua meraviglia sul sostegno con una visione critica a Renzi mi meraviglio che ti meravigli. Evidentemente il blog lo leggi a spizzichi e bocconi e comunque non a sufficienza per capirne qualcosa.
Scritto da robinews il 25/2/2014 alle 18:15
Ah, il Messia ha detto, tra l'ilarità generale, che la riduzione a doppia cifra del cuneo fiscale era da intendersi in miliardi, non in percentuale. Che stupido che sono! Mi sembrava l'avesse sparata troppo grossa. Ma quella più grossa, mi pare il riferimento alla "democrazia interna" del partito: che faccia di bronzo!
Scritto da domenico nitopi il 25/2/2014 alle 18:25
@Sic Est, 18,03 bello giocare sporco he. Nelle tue critiche a Bersani hai superato tutti nel blog. Sei stato il N.1. e nel gioco sporco continui a mettere sullo stesso piano Civati e Fassina. Fassina ha fatto il "vice ministro" in un governo fatto con Berlusconi e ci è rimasto anche dopo l'uscita del decaduto pregiudicato. Civati ha sempre mantenuto la schiena dritta, mai con la destra! Una lezione di coerenza politica alla quale dovresti come minimo portare lo stesso rispetto che dai a Bersani.
Scritto da robinews il 25/2/2014 alle 18:40
@D.Nitopi col suo refrain ripetitivo e monotono mi sembra impersonare "la spalla" che in una commedia teatrale è obbligata a fare da contraltare al protagonista mettendone in risalto con tono provocatorio i lati negativi e mai quelli positivi. Ma tutti questi veterani della sinistra vogliono o non vogliono che l'Italia cambi? Vorrebbero forse mantenere il Paese nell'immobilismo dei precedenti governi? Perché invece che limitarsi a criticare non avanzano le loro proposte, ammesso che ne abbiano?
Scritto da giovanni dotti il 25/2/2014 alle 19:17
Gent.le robinews, ( 17.44 e 17.50 ) scusami ancora, ma probabilmente mi era sfuggita. Provo ad abbozzare ora. Ovviamente la mia è una speranza, la speranza di vedere finalmente delle promesse realizzate. “Sarà il pessimismo della ragione e l’ottimismo della volontà”, ma credo che questo atteggiamento sia proprio di tutti i democratici in questo momento, sia di quelli che hanno sostenuto Renzi al congresso sia di chi non lo ha votato. Detto questo però consentimi di rimanere un uomo della “prima Repubblica” e di pensare che i congressi di partito sono luoghi di elaborazione, di ragionamento e di proposta. Le primarie rimangono, per me, un utile strumento se non diventano ideologia, come hanno dimostrato di essere anche nell’ultima prova ( congressi regionali ), strumento valido per scegliere i candidati a determinate cariche elettive, ma neanche a tutte e a tutti i costi. Le primarie sono, tanto più fatte come le si fanno nel “Bel Paese”, una emozione, una emozione che dura un giorno e che fa si che le persone esprimano il loro sentire, i loro sentimenti, ma non la loro identità ( carattere fondante di un partito ) o la loro razionalità politica. Renzi è stato votato da quasi due milioni di persone, ho seri dubbi che il voto sia venuto per effetto del suo programma e non invece per la volontà, la voglia di cambiamento. Questo gli ha dato forza? Certamente. Questo gli ha dato i numeri per imporre la sua volontà? Si è così. Eppure ricordo di congressi della DC, perché è questa l’esperienza storica che ho vissuto e che meglio conosco, dove si imponevano anche politici che non avevano le “truppe” al loro servizio.
Scritto da roberto molinari il 25/2/2014 alle 22:39
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