Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 31/3/2014 alle 11:23



Renzi: “Nella nostra riforma costituzionale non ci sono norme per rafforzare i poteri del premier”.
Mi dispiace molto, ci speravo tanto. E’ una riforma prioritaria.

 

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 65 commenti -
Ora bisogna entrare come un bulldozzer..nelle riforme..per tracciare la strada nella foresta..con urgenza..poi asfaltando prima che la giungla se la riprenda..
Scritto da zva il 31/3/2014 alle 11:35
Perché? Tu non condividi l'intervista di Renzi sul Corriere di questa mattina? Io la ritengo molto bella.
Scritto da Giovane ex rottamatore il 31/3/2014 alle 11:57
In un Paese dove prevale la percentuale di cittadini che ragionano come sudditi è pericolosissimo il premierato forte. L'equilibrio è fondamentale in un contesto di questo tipo in quanto impedisce le degenerazioni di cui il nostro Paese non ha assoluto bisogno in questo particolare momento. Non oso pensare cosa avrebbe potuto fare Berlusconi se non ci fossero state le norme costituzionali che limitavano la sua azione; sicuramente oggi non avremmo neppure più gli occhi per piangere.
Scritto da Alessandro Milani il 31/3/2014 alle 12:10
Renzi vada avanti senza badare ai professoroni e ai professorini che sono tra i responsabili della "palude". Quelli di sinistra hanno stufato tutti.
Scritto da ff il 31/3/2014 alle 12:13
Partito socialista italiano – Circolo Garibaldi – Gallarate / Venerdì 4 aprile 2014 ore 21 - Cooperativa Arnatese - via Checchi 21 / via Torino 64 – Gallarate / Presentazione del libro di Giuseppe Nigro “CHI HA GOVERNATO IN LOMBARDIA (1970 - 2005) - La formazione del ceto politico” / Dialoga con l'autore: Giuseppe Adamoli- Consigliere Regione Lombardia (1980 - 2010)
Scritto da ulderico monti il 31/3/2014 alle 12:30
Post intelligentemente provocatorio. Basta col freno a mano tirato.
Scritto da Elisabetta il 31/3/2014 alle 13:19
Giuseppe, sono perplesso per le riforme annunciate, Sono anche preoccupato per i seguenti motivi: tutti nominati e non più eletti dopo abolizione di Province e Senato. Non pensi che in un paese come il nostro questo sia pericoloso? Non voglio associarmi a Zagrebelski e co. ma questi meccanismi potrebbero portare a degenerazioni del sistema, in base agli uomini che di volta in volta si alterneranno all guida del Governo.Non abbiamo bisogno dell'uomo forte, né dell'uomo solo al potere!
Scritto da mario diurni il 31/3/2014 alle 13:22
Povero Renzi. Ci sono quelli che la vogliono troppo cruda e quelli che la vogliono troppo cotta la riforma costituzionale. A questi si devono aggiungere quelli che proprio non ne vogliono sapere facendo finta di essere favorevoli. In questi giorni mi sto facendo un'idea molto precisa sui destini di Renzi. Mi sembra come uno di quelli destinati al patibolo per tagliargli la testa. Lui si difende bene. Ricordate il Boia con la mannaia con il cappuccio per proteggere la sua identità? (segue)
Scritto da robinews il 31/3/2014 alle 13:44
Non è affatto prioitaria, non se ne sente alcuna necessità. Il Governo,nel suo insieme, ha tutte le attribuzioni per governare; l'idea di un uomo solo al comando,in Italia, è perniciosa e foriera di brutte avventure:.Il Governo Renzi faccia,adesso, ciò che ha promesso (per economia,lavoro,ecc.) e lasci al Parlamento le riforme (elettorali,Senato,ecc.).Ma ho l'impressione che Renzi voglia fare troppo! E quelli che sono stufi della sinistra,vadano dove sono sempre stati!
Scritto da rb il 31/3/2014 alle 13:47
Grasso diriga il Senato e non faccia discorsi politici che non sono di sua competenza. Oltretutto discorsi ostruzionistici verso la riforma del Senato di cui si parla da trent'anni.
Scritto da Giorgio S. il 31/3/2014 alle 13:47
Robinews (segue). Ecco, Renzi sta togliendo il cappuccio ai suoi potenziali carnefici, se proprio dovranno provarci a tagliare la sua testa lo dovranno fare a viso scoperto. I peggiori conservatori che si annidano ovunque, a destra, al centro e a sinistra i conti li dovranno fare con il paese che non sopporta più l'immobilismo. Questo è il vero senso della sfida di Renzi che condivido e sostengo. Se poi la riforma avrà o meno il "rafforzamento" dei poteri del premier è un dettaglio trascurabile
Scritto da robinews il 31/3/2014 alle 13:50
Bisognerebbe prendere a riferimento Rodotà e Zagrebelzky e fare il contrario di quello che loro vogliono. Scherzo ma non tanto.
Scritto da Maurizio il 31/3/2014 alle 13:50
@Giovane ex rottamatore (11,57) - Condivido l’intervista di Renzi sul Corriere da cima a fondo. Parlo dello spirito e della sostanza complessiva dell'intervista. Mi sarebbe piaciuto, ripeto, il rafforzamento dei poteri del premier nel quadro di un rinnovato equilibrio fra i poteri dello Stato ma lo affermo soprattutto per sottolineare l’ineluttabilità della direzione riformatrice intrapresa.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 31/3/2014 alle 13:56
@Alessandro Milani (12.10) - Non possiamo continuare a ritenere il popolo italiano come un popolo di serie B incapace di ragionare e scegliere il meglio dei suoi governanti. E' chiaro che un premierato più forte dovrebbe essere all'interno di un equilibrio costituzionale solido che non produca nessunissima tendenza autoritaria. A proposito dei "cittadini sudditi" ti ricordo che Prodi aveva battuto ben due volte Berlusconi che poi è ritornato al governo per la dabbenaggine della sinistra che aveva affondato il nostro premier. Il ventennio che abbiamo alle spalle non è stato solo contrassegnato dal malgoverno del Centrodestra ma anche dalla stupidità, litigiosità e inconcludenza del Centrosinistra.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 31/3/2014 alle 14:00
Quando ero bambino i miei ottimi genitori ogni tanto per cercare di ricondurmi a miti consigli mi dicevano "attento che arriva il lupo"; "attento che arriva l'uomo nero", l'uomo nero e il lupo non esistevano. La pedagogia moderna ha insegnato che questo era un modo sbagliato per educare. Oggi chi ha "paura" di Renzi e dei cambiamenti che vuole fare agita lo spauracchio del "berlusconismo e potenziali dittature". Tutte queste baggianate sono come la storia dell'"'uomo nero e del lupo"!
Scritto da robinews il 31/3/2014 alle 14:17
Caro Giuseppe, fanno a gara per alzare gli ostacoli davanti a Renzi e tu fai bene a dire che invece dovrebbe richiere ancora di più anche in fatto di poteri reali al capo del governo. Affermare che assegnare la revoca dei ministri al premier è un istituto autoritario significa non conoscere niente della mappa politica e governative europea. Da oggi mi sento anch'io renziano.
Scritto da Raffaele M. il 31/3/2014 alle 14:23
Berlusconi sostenuto dai suoi "dipendenti" pretende un nuovo incontro tra lui e Renzi per fare il punto sulle riforme. Occhio Giuseppe, lancia un forte allarme dal blog, niente "nuovi incontri" con il decaduto-pregiudicato. Se vogliono discutere e confrontarsi lo facciano "tutti" in parlamento PUNTO E BASTA.
Scritto da robinews il 31/3/2014 alle 14:32
Sono con Renzi al 100 per cento. Sulla necessità di specializzare il Senato eliminando il bicameralismo perfetto si parla da quasi mezzo secolo, basta un'occhiata fuori dalle "provincia" Italia per rendersi conto di come vadano, meglio, le cose. Tenga il punto Renzi e non arretri di fronte agli accademici progressisti della conservazione. Dopo le inopinate esternazioni di Grasso mi aspetto un girotondo lanciato da Nanni Moretti. Per non farci mancare un classico del "gattopardismo" di sinistra.
Scritto da Cesare Chiericati il 31/3/2014 alle 15:04
Sottoscrivo il commento di @Elisabetta: post intelligentemente provocatorio. Se si sta fermi o si cammina mentre gli altri Stati corrono finiamo malissimo.
Scritto da Una Pd Brescia il 31/3/2014 alle 15:06
@Adamoli. Per passare in serie "A" si deve imparare a leggere e votare i programmi politici e non il modo di proporsi nelle trasmissioni televisive. Se eliminiamo anche il Senato dove sta l'equilibrio costituzionale solido nei confronti di un Premier con pieni poteri? I "cittadini sudditi" insistono nel voto e sono loro a garantire il perpetuarsi di una realtà politica oramai fuori dal tempo; gli altri, demotivati da una politica finalizzata agli interessi personali, hanno scelto di non schierarsi perchè non hanno più nessuno che li rappresenta e questo è il vero dramma per la nostra democrazia. Caro Giuseppe tu sei di livello e qualità superiori rispetto alla media che, probabilmente, ti fanno enfatizzare la realtà del nostro amato Paese.
Scritto da Alessandro Milani il 31/3/2014 alle 15:08
@Robinews (14.32) - Capisco quello che vuoi dire ma ti osservo che senza quel “famigerato” incontro fra Renzi e Berlusconi non saremmo al punto, rischioso ma promettente, nel quale ci troviamo oggi. Queste questioni tattiche sono fuori dal mio monitoraggio politico. Facciano Renzi e i suoi ministri che conoscono la situazione nel dettaglio.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 31/3/2014 alle 15:30
@Cesare Chiericati (15.04) - Siamo della stessa idea. Del Senato scriverò domani. Intanto sto sulla mia provocazione, come l’hanno chiamata due lettrici. Da bravissimo giornalista ti ricordi certamente di quando Nenni, entrato nella stanza dei bottoni, dichiarava che i bottoni non li aveva trovati. Siamo ancora lì. I bottoni li hanno in pugno la Banca d’Italia, le istituzioni finanziarie, le alte tecnocrazie, le corporazioni chiuse, avide e impermeabili al comando politico. E’ tempo di finirla. La politica si prenda le sue responsabilità ma chi sta a Palazzo Chigi sia posto in grado di governare. Lo dicevo anche ai tempi di Berlusconi, figurati se posso aver cambiato opinione adesso.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 31/3/2014 alle 15:39
Fa tenerezza quel miserello di Rodotà (quello della più idiota legge sulla privatezza del mondo che consente a qualunque imbecille di telefonarti nascondendo il proprio numero), cercare di uscire dall'angolo in cui si è cacciato con i comici del partito di Grillo e infilarsi in un altro angolo in compagnia di Grasso, senatore per grazia ricevuta da Bersani, e di Zagrelbesky. Ma quando finirà la sceneggiata tragicomica di questi inutili parrucconi arroccati, convinti di essere indispensabili?
Scritto da Sic Est il 31/3/2014 alle 15:52
Ha ragione Veltroni quando dice che Grasso esprime il malumore che c'è nei senatori ma "non possiamo lasciare le riforme a metà". Sarebbe la fine di Renzi ma anche del Pd riformista.
Scritto da Giorgio S. il 31/3/2014 alle 16:10
@Adamoli 15,30, Guarda che forse non mi sono spiegato bene o non mi hai capito. Io non ho mai criticato l'incontro del Nazareno, anzi. Con quanto scritto alle 14,32, intendevo molto più semplicemente dire che "un nuovo" incontro tra i due oggi non si potrebbe giustificare come per il primo. Un nuovo incontro oggi servirebbe solo al decaduto per la campagna elettorale delle europee per la quale ormai gli sono rimasti solo i famosi quattro gatti e cani.
Scritto da robinews il 31/3/2014 alle 16:16
@Adamoli e Milani, caro Giuseppe, caro Alessandro, un rafforzamento dei poteri del presidente del consiglio non è auspicabile, perché con l' uso che è stato fatto del decreto legge Governo e presidente del consiglio sono già troppo forti, tanto più se si superasse il bicameralismo paritario. Perché Renzi non smette di seguire la logica, perdente, che fu di Berlusconi?
Scritto da Giorgio Grasso il 31/3/2014 alle 16:27
Non so se piangere o ridere a sentire persone, in queste ore, che criticano autorevoli giuristi come Rodotà e Zagrebelsky (senza probabilmente avere mai letto un loro scritto) i quali, giustamente, esprimono fondate perplessità su riforme costituzionali assolutamente ridicole che rischiano di stravolgere il nostro assetto istituzionale. Inorridisco al solo pensiero che questi quattro incompetenti modifichino la Carta. Sono contro le riforme? No, voglio riforme serie. Si vuole il (segue)
Scritto da domenico nitopi il 31/3/2014 alle 17:11
(segue) il bicameralismo imperfetto? Bene, si limiti la differenza alla fiducia ed eventualmente alle leggi di bilancio, ma non si tocchi il basilare principio della rappresentatività popolare, già incrinato dalla presenza di nominati, anziché di eletti in Parlamento. Se si vogliono giustamente contenere i costi, anziché non eleggere i senatori, si dimezzino i parlamentari. Pensa un Renzino (o ronzino, affettuosamente) qualsiasi che vuole modificare la Costituzione. ma mi faccia il piacere!
Scritto da domenico nitopi il 31/3/2014 alle 17:25
E poi, ma in questo partito, con il nuovo corso, si può avere qualche perplessità o vi siete definitivamente berlusconizzati. Dico, vi siete non a caso, dacchè mi sento sempre meno adeguatamente rappresentato da questi personaggi miracolati ed incompetenti. E meno male che sarebbe stato premiato il merito. Se questi sono i migliori che abbiamo ... Ma forse sono per la palude, come viene tacciato chiunque disturbi il manovratore.
Scritto da domenico nitopi il 31/3/2014 alle 17:32
@Sic Est, 15,52; @Nitopi 17,32. Quando vi riferite ai vari Rodotà, Grasso, Zagrelbersky (Sic Est) o Renzi, Boschi (Nitopi), l'aggettivo più carino e meno offensivo che sapete usare è quello dei "miracolati". Per me sono sbagliati e ingiusti gli insulti sempre e comunque. Io credo che bisogna fare uno sforzo per capire che siamo di fronte ad un sano confronto-scontro tra innovazione/cambiamento e conservazione/paura del cambiamento. Tutto quì. Alla fine della fiera potremo valutare i risultati.
Scritto da robinews il 31/3/2014 alle 18:28
La democrazia ha un costo, ma in piena 'cultura dell'apparenza' sembra che l'unica positività sia rappresentata dall'abbattere tutto, poi qualcuno ricostruirà. La riconversione ed il 'dimagrimento' del Senato hanno un senso, il suo abbattimento per far posto ad una 'scatola vuota', seppur a costo zero, e' solo figlio di un populismo demagogico. Una volta la politica, anche se dentro le sue contraddizioni, era una guida, oggi rincorre gli umori della piazza, non sempre automaticamente positivi.
Scritto da paolo rossi il 31/3/2014 alle 18:29
Condivido Galli della Loggia: "Gli intellettuali inclinano ad un certo radicalismo e non impazziscono per le riforme quando contrastano con i loro feticci ideologici". Avanti tutta con le riforme!
Scritto da Stefano C. il 31/3/2014 alle 18:30
Il ministro della pubblica istruzione Giannini, dopo qualche timido tentativo di "osteggiare" l'accelerazione sulle riforme al CDM di oggi ha espresso tutto il suo coraggio CON L'APPROVAZIONE UNANIME. Evidentemente ha capito che si può stare nel governo con Renzi come ministro ma non come "sabotatore". CNEL ABOLITO (FATTO!) E TANTO ALTRO ANCORA, Bene, Bravi, Bis. Ora tocca ai famosi "parlamentari" dire cosa vogliono o non vogliono approvare. Finalmente giunge il momento delle responsabilità.
Scritto da robinews il 31/3/2014 alle 18:37
@Domenico Nitopi (17.11) - Per quanto mi riguarda leggo e ascolto sempre volentieri sia Rodotà che Zagrebelsky. Dopo di che ognuno ha democraticamente il diritto-dovere di esprimere le proprie idee senza naturalmente entrare nel dettaglio tecnico giuridico che è di competenza degli esperti. Sottolineo che ci sono tanti costituzionalisti che sono attestati su posizioni molto diverse da quelle dei due giuristi citati. Penso che dovremmo avere tutti la pazienza di ascoltarci. Non ci sono né unti del Signore né dannati del Signore.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 31/3/2014 alle 18:46
@Giorgio Grasso (16.27) - E' proprio questo il problema. Perché continuare con la patologia dei decreti del governo anziché dare ai suoi disegni di legge una corsia preferenziale e rafforzarne i poteri come è avvenuto in tutta Europa? L'idea che l'Italia sia soggetta ai "fascismi" è pretestuosa e fuorviante. Cosa si sarebbe dovuto dire e fare con la Germania? L'ingovernabilità del nostro Paese è dovuta sia all'insufficienza della classe dirigente sia una un meccanismo legislativo e di governo ormai decrepito.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 31/3/2014 alle 18:49
Quali poteri del premier vanno rafforzati? In questi ultimi anni la centralità della politica si è trasferita dal legislativo all’esecutivo. E’ un bene ? I costi della politica non sono quelli per il funzionamento delle istituzioni ma gli sprechi (anche personali) della classe dirigente. Se il governo è composto da persone autorevoli non ha bisogno di più potere, sa benissimo tenere a bada anche la burocrazia che è uno dei fattori di ritardo dell’azione politica (si aspettano ancora i provvedimenti attuativi delle leggi approvate con il governo Monti). Bisogna mettere in guardia l’opinione pubblica dall’abbattimento delle istituzioni previste dalla nostra Costituzione, le scorciatoie sono pericolose perché se si eliminano le istituzioni il vuoto di potere viene colmato da poteri non democratici. Perché abolire le Provincie? Si poteva accrescere le loro competenze. E’ un’altra scuola di politica che viene meno. E’ perché trasformare il Senato in un’assemblea delle autonomie che non è legittimata dal popolo. Si deve superare il bicameralismo paritario ma si può benissimo attribuire al Senato altre e diverse competenze, salvaguardando il suo ruolo istituzionale. Le riforme costituzionali sono delicatissime e un Parlamento eletto con una legge elettorale bocciata dalla Corte Costituzionale deve avere piena consapevolezza che il nostro ordinamento è stato realizzato dopo tante prove a tutela delle libertà e dei diritti dei cittadini.
Scritto da Camillo Massimo Fiori il 31/3/2014 alle 18:54
@Rossi 18,29. Carissimo Senatore, Il tuo giudizio sommario su una presunta volontà di "abbattere tutto" non è corrispondente alla realtà. Il tuo giudizio assomiglia alla parola d'ordine della fine degli anni 60, "il sistema si abbatte, non si cambia". Francamente non vedo nulla di tutto questo e Renzi non è il Capanna di turno. Il governo sta "semplicemente facendo proposte di legge e decreti". Sta alla responsabilità dei parlamentari di "fare o non fare" (segue).
Scritto da robinews il 31/3/2014 alle 19:06
@Robinews, da che pulpito! Comunque, tu come definiresti gente che senza arte né parte si è ritrovata alla guida del Paese? Pretendo troppo ad essere rappresentato da gente seria, perbene e competente? @Adamoli, mi dirai chi sono i tanti costituzionalisti che la pensano in maniera diversa e, soprattutto, quelli che consigliano Renzi. Certo che ognuno è libero di pensare come crede: ma mi pare che quelli del nuovo corso non la pensino come te.
Scritto da domenico nitopi il 31/3/2014 alle 19:11
Robinews (segue Rossi). L'unica vera novità RILEVANTE è che adesso i parlamentari (tutti) non hanno più alibi di fronte al paese. Giustamente sono messi finalmente di fronte alle loro responsabilità TUTTO QUI. Pensare di continuare con il solito Bla-Bla senza mai pagare dazio mentre il paese continua ad affondare è un lusso che NOI CITTADINI NON POSSIAMO PIU' PERMETTERCI. Oggi a Milano in C.so B. Aires è apparso uno striscione con scritto FORZA RENZI, mi associo senza se e senza ma.
Scritto da robinews il 31/3/2014 alle 19:12
Giuseppe, resto ancor più preoccupato, se penso alla legge elettorale con le liste bloccate. Insomma tutti nominati! Ed i pesi e contrappesi necessari in democrazia? Non si tratta di essere contro le riforme, ma di non farne di cattive, in fretta. La Serracchiani dice che Grasso si deve adeguare perché nominato dal PD, e la indipendenza fondamentale delle cariche dello Stato? Non vedete che pericolo si corre! Tutti zitti perché lo ha deciso il Partito! Questo era ai tempi del Comintern!
Scritto da mario diurni il 31/3/2014 alle 20:03
A quando il tuo parere sul disegno di legge del governo di oggi?
Scritto da Francesco il 31/3/2014 alle 20:32
@Adamoli. Capisco che la sinistra è sempre un ottimo paravento...però i fatti sono un po' diversi. La prima volta Prodi i è stato affondato da un complotto interno alla maggioranza, organizzato e diretto da Massimo D'Alema e a altri ex democristiani dell'Ulivo. La seconda volta grazie al tradimento dell'ex democristiano di marca Udeur Clemente Mastella. Che cavolo centra la "dabenaggine" della sinistra?
Scritto da Rocco Cordì il 31/3/2014 alle 20:34
@Mario Diurni. Grasso ha parlato, ma nessuno ha capito in quale veste: (1) Se ha parlato come Presidente del Senato ha sbagliato perché la sua carica dovrebbe essere imparziale: (2) Se ha parlato come un parlamentare PD, la Serracchiani giustamente lo ha richiamato all'unità del partito. Per me ha parlato solo perché è come tanti altri: mettigli davanti un microfono e cominciano a dire il tutto e il suo contrario. Il tutto dimenticando che è senatore per grazia di Bersani.
Scritto da Sic Est il 31/3/2014 alle 20:44
@CMF 18,54. Apprezzo moltissimo il tuo contributo e questo dovrebbe essere l'approccio di "tutti" sull'argomento riforme costituzionali. Oggi con i DDL del governo si passa finalmente ai fatti e se i senatori e deputati nelle aule parlamentari decideranno cose come da te indicato sarà un passo in avanti gigantesco. Le iniziative che sembrano "provocatorie" hanno il merito di "smuovere" un insopportabile immobilismo. A questo siamo arrivati proprio perchè non si è fatto mai nulla.
Scritto da robinews il 31/3/2014 alle 20:52
@Nitopi 19,06. Dai Domenico, non prendertela troppo. Robinews non è molto lontano da tante tue considerazioni e idee. Il nostro paese non è arrivato a questo punto per colpa dei Renziani o di Renzi. I colpevoli lo sappiamo benissimo entrambi chi sono e i "rottamatori" dovrebbero essere aiutati e non sabotati per porre rimedio al "nulla del nulla"-
Scritto da robinews il 31/3/2014 alle 21:02
Caro Rocco, i personalismi e le piccole oligarchie sono il male della sinistra in quanto è nella sua divisione che traggono forza coloro che le si oppongono. E' una patologia che affligge da sempre la sinistra italiana ed è forse per questo che la destra ha cosi tanto consenso pur non avendo nessun elemento che lo giustifichi.
Scritto da Alessandro Milani il 31/3/2014 alle 21:13
@Sic Est, Grasso ha detto legittimamente, e pure correttamente, quello che pensa. E la sua opinione non inficia minimamente la sua imparzialità. O forse al Presidente del Senato non è riconosciuta la libertà di manifestazione del pensiero? O forse il fatto di essere parlamentare PD giustifica che la Serracchiani (la Serracchiani!) possa redarguirlo con fare pure mafiosetto? Grasso sarà pure in Parlamento per grazia ricevuta (a mio modesto avviso, un procuratore nazionale antimafia non...
Scritto da domenico nitopi il 31/3/2014 alle 21:28
@Rocco Cordì (20.34) - Scusami Rocco, Bertinotti nel 1998 non ha contato niente nel siluramento di Prodi poi ben sfruttato da D'Alema con l'aiuto di Marini? E nel 2008 porzioni di sinistra antagonista non hanno dato il loro contributo decisivo nel portare il Paese alle elezioni anticipate stravinte poi da Berlusconi? Quando parlo di sinistra, se permetti, includo anche importanti settori rappresentati nel Pd. Posso?
Scritto da Giuseppe Adamoli il 31/3/2014 alle 21:30
... doveva neppure candidarsi; ma questa è un'altra storia), però è persona che indubbiamente ha grossi meriti professionali. Ma, e gli altri (e non voglio parlare sempre dei soliti; mi viene in mente però la Bonafè) perchè sono in Parlamento? Per miracolo, evidentemente. Discuti Grasso, ed apprezzi la marmaglia, poco rispettabile peraltro, che c'è in Parlamento? Ah beh!
Scritto da domenico nitopi il 31/3/2014 alle 21:32
@Francesco (20.32) - Domani mattina farò un post - mi auguro che mi riesca breve - sulle decisioni del Consiglio dei ministri in materia di riforma costituzionale. Domani mattina per non essere rimproverato di cambiare pagina troppo rapidamente. Le due righe di oggi erano solo un piccolo antipasto per dire che bisogna osare e non indietreggiare alle prime difficoltà. Non lo dico per Renzi che non ha bisogno affatto di queste spinte, anzi semmai il contrario, ma a tutti quelli che recalcitrano di fronte a cambiamenti che magari ritenevano necessari fino a ieri quando apparivano lontani e improbabili.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 31/3/2014 alle 21:36
Oggi il governo ha fatto un atto di coraggio che sarà premiato. Basta aspettare qualche mese e poi vedremo. Ho molta fiducia.
Scritto da Luisa B. il 31/3/2014 alle 22:29
@Adamoli ho semplicemente precisato chi sono i veri responsabili delle due "cadute" di Prodi, smentendo l'opinione diffusa (alimentata lungamente ad arte) che siano stati quelli di "sinistra". Se vuoi la mia opinione su Bertinotti posso solo dirti che per me in quella occasione, come in altre, ha contato poco o niente. In quanto ai settori di sinistra del PD confesso che faccio fatica a vedere dove si annidino...anche perchè si è di sinistra per ciò che si è e si fa e non per i settori che si occupano
Scritto da Rocco Cordì il 31/3/2014 alle 22:47
Caro @robinews, ho solo detto che il Senato va 'rivisitato' ma non soppresso. Quello che realizzerà Renzi andrà verificato complessivamente. Per ora il mio giudizio non è negativo. La decisione di azzerare la 'Camera Alta' risponde invece pienamente ad un triste andazzo mass-mediatico. Decidessero di portare anche la Camera a poche unità di deputati troverebbe quel vasto consenso 'forcaiolo' ampiamente dominante. Questa rimane per me una comoda scorciatoia che soddisfa i rivoluzionari da bar.
Scritto da paolo rossi il 31/3/2014 alle 23:11
@Rocco Cordì (22.47) - Non posso non risponderti subito. Non ho mai appartenuto alla sinistra tradizionale, come tu ben sai, eppure nel mio percorso politico: Dc morotea, Partito popolare, Margherita, Pd, mi sono sempre sentito pienamente partecipe di una politica per la giustizia sociale e la lotta alle disuguaglianze. Le definizioni nominative le lascio a te.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 31/3/2014 alle 23:16
Il Senatore Rossi non fa altro che difendere il posto che gli ha dato da abbondantemente da mangiare per qualche anno.
Scritto da Pdvarese il 31/3/2014 alle 23:31
@Rossi 23,11. Da un lato scrivi che per "ora" il tuo giudizio su Renzi non è negativo ma subito dopo fai riferimento ad andazzi mass-mediatici e consensi "forcaioli" facili pronti anche al superamento della camera dei deputati.Il tutto per soddisfare "rivoluzionari" da bar. Per una personalità che è stato (e resta) un senatore della repubblica non sono considerazioni molto felici. Non credi? E poi, se davvero le cose stessero così, basterebbe dire che "QUESTO E' IL RACCOLTO DELLA SEMINA".
Scritto da robinews il 31/3/2014 alle 23:45
Non te la prendere @Adamoli. Quelli come @Rocco Cordì sono il passato remoto.
Scritto da Lux il 1/4/2014 alle 08:23
Non ne dubito, @Adamoli, perciò hai tutta la mia stima. E, aldilà delle battute, continuo a pensare che su quei principi si riconosce buona parte del PD. La differenza tra noi riguarda lo scarto sempre più evidente (del partito s'intende) tra le enunciazioni di principio e le politiche perseguite.
Scritto da Rocco Cordì il 1/4/2014 alle 08:57
Non entro nei dettagli troppo tecnici che lascio ai competenti.Penso solo che ora che i vecchi tromboni superpagati,fatti eleggere o nominati dai politici dei vecchi partiti,stanno uscendo allo scoperto per boicottare ogni riforma Renzi farebbe bene ad accelerare i tempi e a pretendere subito il voto("palese")del Parlamento sui provvedimenti del Governo. In caso contrario si vada subito ad elezioni(anticipate)per mandare a casa tanta zavorra e rinnovare questa casta di gente avida e improduttiva
Scritto da giovanni dotti il 1/4/2014 alle 09:11
Carissimo @robinews, non mi sono spiegato bene. Penso che un po' tutta la politica di questi anni conceda molto, forse troppo, al populismo. Anche Renzi, seppur in parte. Di certo il ragazzo ci sa fare ed ha avuto la forza di mettere in campo elementi di reale cambiamento.L' operazione sul Senato, e lo ripeto, non la condivido, è una concessione gratuita alla platea. Tutto qui. Comunque vai avanti a 'martellare', costringi sempre tutti ad un supplemento di riflessione.
Scritto da paolo rossi il 1/4/2014 alle 09:54
In tempi recenti, Camera e Senato sono stati in grado di licenziare una legge in 6 giorni, passando da un'aula all'altra. Non 6 settimane, o 6 mesi. In compenso, il dl urgente urgentissimo "Salva Roma" è stato riscritto numerose volte, dopo essere rimasto inchiodato in Commissione per mesi e rigettato indietro nelle sue prime stesure per palesi vizi di incostituzionalità e per l'ammucchiarsi di cose che con "salvare Roma" avevano poco a che fare. ( continua )
Scritto da Lorenzo M. il 1/4/2014 alle 09:59
(segue) Sicuri che il problema siano le regole e non le persone chiamate ad applicarle? Non sarebbe forse il caso concentrarsi sulla selezione della classe politica, sottraendola alle segreterie di partito e resitutendola ai cittadini? Non sarebbe meglio pensare ad una legge elettorale dove il cittadino, e non il segretario del momento, possa indicare con precisione il suo candidato? Con primarie obbligatorie, collegi uninominali a doppio turno, preferenze, o altri strumenti del caso?
Scritto da Lorenzo M. il 1/4/2014 alle 10:00
@Paolo Rossi 09,54 (post precedente). Carissimo Senatore, mi sembra che gradualmente siamo arrivati ad un buon livello di chiarimento. Grazie per l'incoraggiamento per andare avanti a "martellare", scrivi che stimola la ricerca di supplementi di riflessione. Il tuo è un riconoscimento gradito perchè arriva da persona che stimo.
Scritto da robinews il 1/4/2014 alle 11:39
Compagni! io sono uno dil popolo. sono stuffo di queste discussioni intellettuali, intanto gente ha fame e vuole lavoru. chissenefrega dil senato e dil premier e della democrazia. libertà non è poter dire quello chi si pensa. libertà è puter fare piccole cose quotidiane senzxa incubo di danaro. sveliaaaaaaaa
Scritto da Karim Sensibile il 2/4/2014 alle 08:45
Karim Sensibile ricordi Guzzanti e la Casa delle Libertà...uno spazio dove ognuno fa quel c.. che gli pare!
Scritto da Rocco Cordì il 2/4/2014 alle 13:21
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