Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 10/4/2014 alle 08:39

 

Cinque donne capolista Pd nelle cinque circoscrizioni europee. 
Felice di tante risorse che erano tenute nelle seconde linee.
Un solo dubbio: meritocrazia e mediacrazia?

 

Commenti dei lettori: 69 commenti -
Ai posteri.....
Scritto da Lella Goggi il 10/4/2014 alle 09:06
E se fossero tutte e due? Non so quanta meritocrazia ci sia in questa scelta, forse poca o pochissima. Io insieme a mia moglie tendiamo ad interpretarla come una "forzatura" di valori in direzione della promozione della differenza di genere troppe volte "predicata" e sempre poco "praticata". Alessia Mosca non mi è simpatica, a volte addirittura la trovo troppo saccente e presuntuosa. Comunque molto meglio lei di tanti maschietti con il timbro di una presunta "meritocrazia". (segue)
Scritto da robinews il 10/4/2014 alle 09:11
Non sono due proprietà mutuamente esclusive!
Scritto da Giacomo Buonanno il 10/4/2014 alle 09:12
Vedendo i nomi, senza generalizzare i 5 casi molto diversi, direi nessuna delle due cose: non sono 5 "simboli" (forse solo la Chinnici per il cognome che porta, anche se parliamo di persona di valore) e non sono neanche 5 donne che meritano senza indugi la testa di lista rispetto ad altri candidati della loro stessa circoscrizione.
Scritto da Francesco Anania il 10/4/2014 alle 09:13
Robinews (segue). Questa volta poi la composizione delle liste, dai capilista in giù non è un fattore decisivo potendo scegliere con le preferenze i candidati. Capisco anche che essendoci le preferenze non si sono fatte le primarie per i candidati. In questo caso mi sembra giusto che sia il partito ad assumersi la responsabilità della proposta delle liste. Io non voterò PD alle europee, voterò Tsipras, qui al sud farò campagna tra gli elettori PD per la preferenza ad Emiliano (non capolista)!
Scritto da robinews il 10/4/2014 alle 09:18
Caro Giuseppe, non saprei rispondere. Magari l'una e l'altra cosa. Non Allora faccio un'altra domanda, per maleducazione :-) : perché candidare deputati che sono, in partenza, incompatibili con la carica di Parlamentare Europeo? L'impegno è importante e meriterebbe totalmente persone "dedicate", già in partenza, a questo. Altrimenti finisce che i rappresentanti delle altre nazioni ci mangiano. Quei consessi, soprattutto in periodi in cui le basi condivise traballano, non sono pranzi di gala.
Scritto da FrancescoG. il 10/4/2014 alle 09:44
Mah...i soliti dubbi....ma sei sicuro di non essere, in fondo in fondo, un briciolo maschilista anche tu?
Scritto da Ambrogina Zanzi il 10/4/2014 alle 09:45
Un tentativo per far passare inosservati il resto dei componenti di quelle liste, come Cozzolino, e far dimenticare gli impegni presi a suo tempo in merito alle primarie come strumento di selezione di candidati e classe dirigente del partito.
Scritto da Lorenzo M. il 10/4/2014 alle 09:47
SCELTE AD EFFETTO...
Scritto da Antonio Nocera il 10/4/2014 alle 09:52
Non so che dire. Una certezza, tuttavia: la riconsiderazione delle donne (anche i misogini ci hanno a che fare ancora prima di venire al mondo e quando questo accade sono per tutti gli umani il primo contatto fisico e affettivo), sia in termini di ruolo sia in termini di valori mi fa solo piacere.
Scritto da Sic Est il 10/4/2014 alle 10:12
Sesso, età, fedeltà, telegenia: tutto fuorché il cervello
Scritto da Valter Grossi il 10/4/2014 alle 10:32
Meritocrazia, senza dubbio; la stessa, che criticavamo, per la quale Berlusconi ha portato in Europa la Ronzulli, la Matera, la Gardini, la Comi. Il PD renziano è ormai la brutta copia di Forza italia. Presentandole, il giovanotto ha parlato di "persone che per la loro esperienza e storia personale possono dare un contributo all'Europa". Eccetto la Chinnici, ma di quale esperienza e storia parla? E d'altronde, lui che esperienza e storia personale e professionale ha? Ridicolo.
Scritto da domenico nitopi il 10/4/2014 alle 10:50
Peppino certamente niente meritocrazia...Siamo al "marketing spudorato", quello che usa le donne. E poi uno dice che non è l'erede del Grande Pregiudicato d'Italia.
Scritto da Nino Nic Russo il 10/4/2014 alle 11:00
Premessa 1: nella circoscrizione dell’Italia centrale, in luogo della Bonafè, io avrei gradito Tardelli :-) Premessa 2: mi spiace che nella circoscrizione delle Isole la capolista non sia la Barracciu; era stata ritenuta inopportuna per la Sardegna, stava iniziando a scricchiolare anche la sua opportunità nel ruolo di Sottosegretario, perché non mandarla al Parlamento Europeo? Di solito nei partiti si ragiona così … Fatte queste debite premesse, ritengo manchi la migliore, ossia Maria Elena Boschi. La fintamente angelica (come è giusto che una donna sia) Boschi si è dimostrata veramente brava, e secchiona quanto basta. La sua caratteristica che mi colpisce è che sia sempre esaustivamente preparata anche sui provvedimenti degli altri dicasteri. Ciò vuol dire che non si legge solo gli ordini del giorno della Presidenza del Consiglio dei Ministri ma entra anche nel merito dei punti. Tutto il resto è gossip, atto a coprire i malumori verso le altre persone in lista. La garrula Mosca (che, insieme alla Madia, timbrava tutte le mattine alle 8 il cartellino presso l’Arel) è stata preferita alla Bresso credo, puramente, per questioni anagrafiche. La veneta Moretti (famosa per i suoi incipit ‘io credo’, ‘io ritengo’, seguiti dal nulla ripetuto a mo’ di pappagallo) è stata preferita alla Puppato (la cui candidatura, a differenza di quella della Bresso, non è stata nemmeno presa in considerazione). Poi, detto fra noi, la Moretti non ce la poteva fare di rimanere serena in Parlamento con i riflettori puntati, tutti i santi giorni, sulla Boschi. Ha preferito rimediare all’estero. Il resto è un elenco di persone che abbiamo deciso di beneficiare di 20mila euro e più al mese. Una volta che entri al Parlamento Europeo acquisisci il DIRITTO di rimanerci per almeno tre legislature. Qualcuno si imbosca lì. Io avevo rimosso l’esistenza di Toia e Panzeri. Invece no, ci sono, esistono, e lottano insieme a noi, pronti a ricandidarsi per la terza volta. I famosi diritti acquisiti. Che altro aggiungere? Stando ai sondaggi, le elezioni saranno un testa a testa tra il PSE e il PPE, e il partito vincitore potrà godere solo di una maggioranza relativa di voti e seggi. Ma queste sono quisquilie rispetto al gossip.
Scritto da eg il 10/4/2014 alle 11:05
.... leggo che pochi si domandano il perchè le liste per le europee non sono con il metodo delle primarie? Si stà cambiando tutto senza chiedere nulla ai "non iscritti" al PD, (il tesseramento 2014 forse inizia al 25 aprile)!
Scritto da Michele Nigro il 10/4/2014 alle 11:07
questa storia delle quote rosa confonde la realtà..nel senso che sarebbe un pregiudizio inesistente..forse le europee arrivano troppo presto..e molti voteranno ancora M5S e la lega..altrimenti si adagiano e frenano di colpo..con le riforme..mentre la scelta di entrare nel PSE è stata utile per tutti gli interessati ed opportuna
Scritto da zva il 10/4/2014 alle 11:08
@Sic Est. Bhe, se Renzi e il Nuovo PD ci tenevano tanto a riconsiderare le donne, l'occasione l'hanno avuta in fase di discussione della legge elettorale. Potevano votare a favore dell'alternanza di genere. E non bocciarla come invece è stato fatto.
Scritto da Lorenzo M. il 10/4/2014 alle 11:09
Colgo l’occasione per scusarmi con @FrancescoG.: ieri non ero più andata sul post vecchio e ho letto solo ora quanto mi avevi scritto. No, non è questione di primogenitura nello scrivere cavolate :-) Semplicemente, la critica verso la candidatura di Tardelli era partita da me. Ma come potrai leggere dal mio commento sopra, aridatece Tardelli :-) @Robinews (9,11): ma tu e tua moglie parlate così difficile in casa? :-)
Scritto da eg il 10/4/2014 alle 11:15
La stessa meritocrazia (o "mediocrazia") che già connota le scelte di ministri (Orlando, Madia, Boschi, Mogherini) e di membri della segreteria. Una battuta. Tempo addietro mi era pervenuto un invito ad un convegno a Roma sulla nomofilachia, al quale avrebbe presenziato Orlando. Chissà se sa cosa significa! Ed è Ministro della Giustizia. Ma non abbiamo personaggi migliori? E poi, sempre plurimi incarichi!
Scritto da domenico nitopi il 10/4/2014 alle 11:16
@Giacomo Buonanno (09.12) - In teoria hai certamente ragione: "Non sono due proprietà mutuamente esclusive". Se nei cinque casi si verificasse la combinazione delle due proprietà sarei felice. Non vorrei però perdere l'abitudine a coltivare il dubbio.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 10/4/2014 alle 11:33
Per tutti. Alcuni commentatori scrivono "mediocrazia". Non so se è un errore di battitura oppure no. Preciso che il mio termine è "mediacrazia", riferito ai media, ma forse avrei dovuto scrivere "videocrazia". Sarei stato più chiaro.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 10/4/2014 alle 11:40
Comincerei a parlare di merito, declinandolo al femminile, quando lo si farà anche al maschile. Quelle posizioni sono idealmente di riscatto per le tante donne che fanno politica in penombra.
Scritto da Ambrogina Zanzi il 10/4/2014 alle 11:41
Imvidia e gelosia maschile abituata a fare l'asso pigliatutto. Sta volta il gioco è cambiato e tocca alle donne meritocratiche!
Scritto da Antonio Iosa il 10/4/2014 alle 11:42
Speriamo sia meritocrazia.
Scritto da Bruna Croci il 10/4/2014 alle 11:48
@EG 11,15 Hai ragione, spesso lo facciamo anche peggio. Confesso che quanto da me riportato rappresenta un certo "cedimento" nei suoi confronti. X lei ormai qualsiasi cosa fa Renzi "va bene a prescindere". Gli ha persino perdonato il fatto di Giusy Nicolini, retrocessa a favore della Chinnici. Alcune volte mi straparla che bisognerebbe sperimentare per un periodo minimo di 5-10 anni un parlamento e un governo di "sole donne" e anche su questo ogni tanto do segni cedimento e mi salva la Fornero
Scritto da robinews il 10/4/2014 alle 11:56
@Robinews (post precedente) – Le parole, anzi le “categorie” della politica sono nate in un preciso contesto storico per concettualizzare i problemi emergenti. Cambiato il contesto quelle parole non servono più per capire una situazione del tutto diversa: quella di una monto globalizzato e interconnesso. Soprattutto se esse sono legale all’ideologia che è una schematizzazione della realtà e che, una volta elaborata, si sclerotizza. Descrivere una realtà totalmente diversa da quella precedente con i vecchi strumenti concettuali significa ancorare il pensiero e l’azione ad un passato remoto. Se si vuol fare una cosa nuova, servono parole e concetti nuovi, altrimenti il linguaggio oscura la realtà. La disposizione concettuale “destra-sinistra” è arcaica e lineare mentre il mondo di oggi è multidimensionale. Il neo-liberismo (il fenomeno più pervasivo dell’ultimo ventennio) è fuori dall’ asse “destra-sinistra”; è l’espansione del capitalismo (antagonista storico del socialismo) non solo per la sua capacità di produrre di beni e servizi ma anche per generare nuovi bisogni indotti (consumismo). L’idea del conflitto sociale per la distribuzione delle scarse risorse è stato svuotato e le domande e i bisogni attuali sono profondamente diversi, hanno spesso un contenuto immateriale. Sono apparse nuove tematiche che erano quasi invisibili una generazione fa (la protezione dell’ambiente, i problemi bioetici, i diritti delle donne, i conflitti etnici, la questione dell’identità personale e culturale. La società post-fordista ha provocato uno spostamento dai valori della scarsità a quelli post-materialisti, come la ricerca di senso e di sicurezza esistenziale che non erano nel “dna” della sinistra. Anche la destra non è più sinonimo di conservazione ma si caratterizza per la liquidazione di ogni sistema di regolazione sociale, La classe lavoratrice, divenuta ceto medio, disconosce la sua appartenenza storica alla sinistra e nessuno cerca più di realizzare l’eguaglianza in un mondo dominato dall’economia che produce un’enorme concentrazione della ricchezza in poche mani. Anche la concezione del lavoro è cambiata; un tempo era fonte di reddito ma anche di riconoscimento e di gerarchia sociale ed era legato ad una comunità sociale; oggi oltre a mancare è anche lavoro nero, precario, intermittente, non serve a costruire un futuro certo. Nella sinistra ci sono soprattutto impiegati statali e pensionati, gli operai delle piccole fabbriche guardano altrove, verso le sirene populiste. Non può ordinare una realtà così ampia e irriducibile sulla base della concettualizzazione lineare come quella della “destra e sinistra” . Il “vino nuovo”, buono o cattivo che sia, non ci sta più nelle vecchie botti. La realtà sta cambiando più in fretta delle imbolsite élite politiche; c’è bisogno di un nuovo linguaggio e di nuove fenomenologie. I partiti sono creature dello Stato-nazione, se non sono in grado di accogliere le domande della “generazione globale” rischiano di scomparire. I soggetti politici in campo hanno usato mezzi e risposte (più mercato, più tecnologia, più crescita, meno protezione sociale) degli Stati nazionali in versione neoliberista. Hanno fallito. In un mondo interconnesso tutti i problemi sono identificati come globali, la dimensione nazionale è angusta e insufficiente, la nostalgie delle “piccole patrie” è un assurdo che può portarci alla rovina.
Scritto da Camillo Massimo Fiori il 10/4/2014 alle 11:59
Mah......vedendo i nomi
Scritto da Paolo Nizzola il 10/4/2014 alle 12:00
All'opinione pubblica non fa n'è caldo n'è freddo, per molti un'improbabile "captatio benevolentiae". L' importante e' che se ne parli,infatti se ne parla.
Scritto da Pierluigi Galli il 10/4/2014 alle 12:01
Perché di fronte ad una scelta la distruggiamo da soli, critichiamo subito, instilliamo dubbi etc. Delle 5 ne conosco bene e di persona una sola e, a mio parere, merita, eccome se merita. E poi finalmente diamo spazio a donne normali con CV di rispetto. Infine, se fossero stati uomini nessuno avrebbe fatto cenno al loro aspetto esteriore!
Scritto da Ferrario Antonella il 10/4/2014 alle 12:04
Dai nomi mi sembrano persone serie e anche competenti.D'altra parte bisogna pur cominciare e poi le donne si impegnano di più...
Scritto da bruna croci il 10/4/2014 alle 12:34
@Ambrogina Zanzi (11.41) e @Ferrario Antonella (12.04) - Personalmente sono favorevolissimo a valorizzare le risorse "rosa". Nello Statuto della Lombardia avevo voluto inserire alcune norme sulle pari opportunità riuscendovi dopo una lunga e difficilissima discussione. Se vogliamo essere credibili non dobbiamo però prendere tutto a scatola chiusa. Farsi delle domande è segno di partecipazione attiva alla vita politica.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 10/4/2014 alle 13:23
@FrancescoG (09.44) - Tu poni un problema non da poco. Queste parlamentari stanno svolgendo un ruolo significativo a Roma. Vale la pena di portarle in Europa o non sarebbe meglio che completassero il loro lavoro mandando altre rappresentanti in Europa? E’ una domanda che meriterebbe una risposta.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 10/4/2014 alle 13:27
1: Mosca Moretti Bonafé Picierno chi? 2: e le primarie? 3: speriamo che tsipras da una parte ed il centro dall'altra ci propinino incapaci: perché se devo votare PSE ed oltretutto il capolista é nessuno (é un iperbole, ma non troppo) la tentazione di votare qualcuno che a Strasburgo vada nell'aula De Gasperi é grande. Temo di non essere il solo. Non vorrei esagerare, ma la tendenza a contornarsi di nani (non voglio dire ballerine, per non essere sessista) per sembrare piú alti é una tentazione vecchia...
Scritto da Massimo Galli il 10/4/2014 alle 13:36
Non mi pare che i maschietti possano vantarsi di aver lavorato bene in quanto i risultati sono deprimenti. Probabilmente è arrivato il momento che facciano un passo indietro per permettere l'ingresso di nuove logiche e prospettive in una politica che ne ha assoluto bisogno. Così avremo una dimostrazione pratica e non solo teorica.
Scritto da Alessandro Milani il 10/4/2014 alle 13:40
Adamoli: apprezzo l'impegno ma il sentir parlare nel 2014 di risorse "rosa" mi fa pensare ad una riserva indiana!.
Scritto da Ambrogina Zanzi il 10/4/2014 alle 14:04
@Luisa Oprandi. Bonafè all'altezza? Viste alcune apparizioni a Ballaró che mi hanno lasciato fortemente perplesso.
Scritto da Mattia Colombo il 10/4/2014 alle 14:07
@Giuseppe Adamoli. Prima ho postato "Non so che dire". Dopo gli interventi di tanti che trovano la cosa non confacente alla loro personale visione della "politica seria" (come se fossimo stati governati finora da Premi Nobel: qualcuno mi spieghi chi ha mandato in parlamento, e per quale ragione, personaggi da avanspettacolo come Fassina, Civati, Zanda, Mineo, ...) prendo convintamente posizione per le donne.
Scritto da Sic Est il 10/4/2014 alle 14:42
@Antonella Ferrario (12,04, se legge anche il blog oltre facebook): è giusto dare una valenza positiva alla definizione ‘normale’ riferita a queste candidate del PD, anche se sarebbe più interessante approfondire gli spessori culturali e umani di ognuna di loro. E, in generale, di ogni candidato, uomo o donna che sia. Cosa vuol dire ‘normale’? Per un forzaitaliota sono normali la De Girolamo, la Brambilla, la Carfagna e - ci è mancato poco - la Yespica, la Belen e la Gregoraci (le tre sono sempre state lì lì per essere candidate). Quindi, cosa vuol dire ‘donne normali’? Se è vero che ‘la disposizione concettuale “destra-sinistra” è arcaica’ come scrive il dottor @Fiori (11,59), per fortuna non possiamo dire superate le differenze antropologiche fra queste due aree. Quantomeno, ci si lasci l’illusione di una diversità culturale. Per stare sulla definizione della @Ferrario, sono tante le donne ‘normali’ del PD che sono state escluse: Chiara Braga, architetto al Comune di Lomazzo (Co), responsabile nazionale tematiche ambientali del PD, non mi sembra meno competente della Bonafè; e la Puppato (che citavo prima) non è inferiore alla Moretti; e la Elly Schlein, italo-americana, residente in Svizzera, vera cittadina del mondo, a mio giudizio adeguata ad un ruolo europeo. Nel caso la Ferrario dovesse ignorare l’esistenza della Schlein (ho constatato che diversi sindaci e sindache di liste civiche utilizzano il PD solo per racimolare voti, disinteressandosi – anche con qualche punta di snobismo – delle vicissitudini interne ed esterne del PD), la informo che è la giovane civatiana fautrice di Occupy PD. In conclusione, nella stesura delle liste è accaduto quanto scongiurava @Adamoli in qualche post fa: è stata premiata la fedeltà al capo. Anzi, ai capi: un colpo ai lettiani, un colpo ai cuperliani, ecc. Ma sì dai, l’importante è che la @Bruna Croci ci creda e voti PD. Tante Brune Croci che fanno tante croci sul simbolo del PD. Così il PD vola! Qualcuno, invece, andrà al mare, il 25 maggio siamo già alle porte dell’estate.
Scritto da eg il 10/4/2014 alle 15:08
@Massimo Galli (13.36) - So che il Pse non ti piace proprio ma ti invito a riflettere sul fatto che sul proscenio sono saliti Ed Miliband in Gran Betagna, Manuel Valls in Francia e Renzi in Italia. Mi sembra un cambiamento che tu dovresti apprezzare molto, o sbaglio?
Scritto da Giuseppe Adamoli il 10/4/2014 alle 15:30
@SicEst. Quindi, visto che non siamo stati finora governati da Premi Nobel, si candidano persone che non lo sono affatto, rimanendo nel solco della tradizione. Che a qualcuno, evidentemente, basta. E si imbarcano, insieme a personaggi dai curricula imbarazzanti, eurodeputati uscenti (i non premi Nobel che appunto c'erano prima), ex-ministri e ex-presidenti di regione (premio a fine carriera), saltapartiti (FI e PD sono la stessa cosa, per alcuni), intrallazzatori di primarie.
Scritto da Lorenzo M. il 10/4/2014 alle 15:31
@Ambrogina Zanzi (14.04) - "Quote rosa" è il nome convenzionale di giornali e Tv. Nessunissimo problema da parte mia a non usarlo più.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 10/4/2014 alle 15:32
Si voterà per le riforme di Renzi. Un indiretto referendum sul premier.
Scritto da Roberto Rotondo il 10/4/2014 alle 15:41
Non entro nel merito nè di meritocrazia nè di mediocrazia, nè del "genere" dei candidati. Voglio solo richiamare uno degli urli di battaglia del "Renzi primarie": BASTA CON I DOPPI INCARICHI. Queste candidate si sono dimesse dagli incarichi attuali?
Scritto da Romeo il 10/4/2014 alle 15:51
@C.M.F. 11,59, Grazie per la cortese attenzione e l'esauriente pensiero. Un pensiero che condivido e mi convince. Quanto stupidario si consuma a vuoto tra i cosiddetti "riformisti e massimalisti" o tra coloro che amano autodefinirsi di destra, sinistra o centro senza capire che il mondo intorno a loro non è più da molto tempo quello in cui hanno costruito le "loro" categorie politiche.
Scritto da robinews il 10/4/2014 alle 15:56
Furbizia...ahah giovani belli e carini =meritocrazia
Scritto da Fabio Volpi il 10/4/2014 alle 16:02
@ eg. No, no, la primogenitura è tua e te la tieni. Altro che cavolate. Le "opinioni di un clown" non sono mica cavolate :-) Il buon Marco ha piantato anche gli ulivi in un terreno incolto e crescono bene. Io lo stimo. Ho letto il tuo commento. Mica male (mi trovi d'accordo. Siamo gente con un brutto carattere) :-).
Scritto da FrancescoG. il 10/4/2014 alle 16:26
Le conosco poco per cui non do nessun giudizio. Vorrei solo sottolineare che sono parlamentari e che sarebbe stato più opportuno candidare persone che non hanno oggi un seggio. Io la penso così "un culo una sedia" scusate il francesismo
Scritto da Walter Girardi Cattaneo il 10/4/2014 alle 16:32
@ Giuseppe Adamoli. Grazie della tua sottolineatura. Chissà se avremo risposte. Proverò anch'io farmele dare. @ Camillo Massimo Fiori. "La nostalgie delle “piccole patrie” è un assurdo che può portarci alla rovina": molto d'accordo. @ eg. "è stata premiata la fedeltà (omissis) ai capi". ça va sans dire ? :-)
Scritto da FrancescoG. il 10/4/2014 alle 16:37
Caro Giuseppe, nella media-crazia ci siamo da mo' e chi ha sostenuto Renzi credo sapesse bene che è lì che si fonda la sua politica. Se non altro lui non lo ha mai nascosto, fin dal suo tour con Gori come spin-doctor.
Scritto da Roberto Caielli il 10/4/2014 alle 16:40
@Roberto Caielli (16.40) - Non penso sia giusto affermare che la politica di Renzi si fondi (addirittura) sulla mediacrazia ma certamente si avvale molto del sistema mediatico. Tutti, peraltro, cercano di farlo e pochissimi ci riescono. Quando mi sembra che esageri lo faccio rilevare tanto da essere considerato un sostenitore troppo tiepido di Renzi. Ma non m'importa niente, trovo che sia corretto fare così.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 10/4/2014 alle 16:57
@Camillo Massimo Fiori e @Robinews - A proposito del significato di “sinistra” ho messo un mio commento sul post di ieri relativo agli interventi di @Fiori e @Francesco Spatola. Lo ripropongo qui per comodità dei lettori. @Camillo Massimo Fiori (18.44) e @Francesco Spatola (00.37) - Breve perché ritornerò presto su questo tema. Concordo con Massimo sulla sostanza del suo pensiero, cioè sull’identità assolutizzata come radice dei totalitarismi e sulla necessità di una nuova elaborazione culturale. Sui termini di destra e sinistra convengo con Francesco, “rimangono convenzioni linguistiche utili per sintetizzare posizioni culturali, sociali e politiche diverse”. Le utilizzo perché non saprei come spiegarmi altrimenti con le persone con cui mi confronto per iscritto oppure verbalmente. Del resto ne fanno uso senza risparmio anche i politologi che stimo e dai quali cerco d’imparare qualcosa. Quando parlo di due sinistre voglio dire proprio che il modo di esserlo è cambiato, che la parola “sinistra” può essere riempita con significati diversi, che da sola non basta a raffigurare una realtà. Come ho già scritto considero molto più vuota la parola “populismo” che sentiamo in ogni telegiornale, trasmissione televisiva (anche d’intrattenimento), articolo di giornale per rappresentare situazioni fra loro assolutamente dissimili. Forse arriverà il giorno in cui il pensiero e il linguaggio si saranno così evoluti da poter prescindere dalle espressioni convenzionali di destra e sinistra. Confesso che non sono in grado per ora di farlo.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 10/4/2014 alle 17:02
All'inizio di questo post avevo scritto che forse erano tutte e 2. RITIRO TUTTO! Con la rinuncia alla candidatura di una donna come Giusy Nicolini che aveva entrambi i requisiti (meritocratici-mediacratici) e con la emersione di tutto quello che ci sta dietro a questa triste vicenda temo che Renzi e il PD l'hanno fatta proprio grossa. 1) La prima scoperta che ho fatto è che la Nicolini non è iscritta al PD, è stata eletta sindaco di Lampedusa come "indipendente"; (segue)
Scritto da robinews il 10/4/2014 alle 18:05
Robinews (segue) 2) Giusy Nicolini alle primarie del PD aveva votato per Civati. 3) E' stato lo stesso Renzi a proporre all'indipendente Nicolini di guidare la lista per sottolineare la scelta strategica del PD sui temi dell'immigrazione rispetto all'Europa METTENDO AL CENTRO IL SIMBOLO DI LAMPEDUSA; 4) La Nicolini aveva avuto qualche dubbio sulla sua candidatura è c'è stato un pressing fortissimo perchè accettasse fino a poche ore prima della direzione; 5) Dopo che Faraone era volato (segue)
Scritto da robinews il 10/4/2014 alle 18:11
Robinews (segue) a Lampedusa e ottenuto il prezioso consenso da Giusy "tutto è crollato" per le porcherie del PD Siciliano e del suo segretario Raciti in particolare. Ricordate il forte valore simbolico del viaggio di Papa Francesco a Lampedusa? E di quello di Letta inginocchiato di fronte alle oltre 300 bare? In pochi minuti tutto è andato distrutto. Ho saputo anche che alla Nicolini era stata prospettata la possibilità di essere candidata nelle lista Tsipras.(segue)
Scritto da robinews il 10/4/2014 alle 18:18
Robinews (segue) con le stesse motivazioni che le proponeva il PD. A entrambi aveva risposto no con grande dignità e solo dopo l'insistenza per candidarla non per la sua persona ma per la simbologia di questa candidatura decise all'ultimo momento di accettare la proposta del PD. Renzi con il si a Raciti (Chinnici) e il no a Nicolini si è piegato (spezzato>) nei confronti del peggiore vecchio PD. Peccato e ancora più peccato che in questo modo la Nicolini non sia candidata neanche con TSIPRAS!
Scritto da robinews il 10/4/2014 alle 18:26
Giuseppe, sulla politica economica potrei condividere buona parte dei valori del PSE, a parte la mia netta preferenza per la sussidiarietà rispetto al centralismo, che il PSE non mi pare aver abbandonato, anzi. Ma dietro a questi vi è una netta politica morale - nemmeno dichiarata - sui valori della famiglia, non è che Valls mi dia garanzie, Milliband conosco troppo poco. Ma l'argomento di oggi è un altro: Le primarie? andavano bene solo prima ed oggi che disturbano il conducente non più? Chi sono queste beneficate? Saranno realmente un valore aggiunto per il PD? Ho saltato a bella posta la Chinnici, che ha un bel nome, come Ambrosoli, la Tobagi: chapeau per chi ha pagato familiarmente il coraggio dei genitori, ma basta?
Scritto da Massimo Galli il 10/4/2014 alle 18:33
So che qualcuno di Sel critica questo blog. Dovrebbero fare loro - noi - un blog così interessante e aperto. Sulle capolista mi pare chirissimo che ha prevalso il tornaconto mediatico sul merito. Un motivo in più per votare la lista Tsipras.
Scritto da Giovanni P. il 10/4/2014 alle 18:59
Secondo qualche sapientone Giusi Nicolini poteva candidarsi indifferentemente con la lista Pd o con la lista Tsipras. Nessun problema per il fatto che le due liste, mettiamoci anche Grillo, abbiano valori, programmi, visoni politiche diverse, che saranno l'una contro l'altra. Che casinisti!
Scritto da Vittorio il 10/4/2014 alle 19:21
@Massimo Galli, 18,33. Sui bei nomi di chi ha pagato familiarmente hai qualche ragione nel porre il punto interrogativo. Sulla Chinnici ad esempio, che resta un grande cognome e che certamente ha personalmente meriti personali specifici da classificarla nel campo della "meritocrazia", temo che aver "prestato" il suo "cognome" alle faide anti Nicolini del PD Siciliano non le faccia onore. Peccato, per lei!
Scritto da robinews il 10/4/2014 alle 20:18
@Massimo Galli (18.33) - Le primarie, caro Massimo, vanno fatte quando servono, cioè per la candidature a sindaco, a presidente di Regione, per i posti nelle liste bloccate. Per le europee ci sono le preferenze per tutti i candidati, capilista compresi. Si sarebbero dovute fare le primarie per questi cinque posti di prima fila? Non credo. Discutere le qualità e i titoli di merito delle cinque donne prescelte mi sembra giusto e il mio post ha lo scopo di sollevare l’attenzione su questi aspetti ma le primarie no. Questo almeno è il mio parere. Vedrai che fra gli eletti ci saranno delle sorprese. Solo i militanti, e non tutti, seguono le indicazioni che provengono dai loro riferimenti politici. Io stesso, ad esempio, deciderò con calma a chi andranno le mie tre preferenze.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 10/4/2014 alle 20:34
Dopo aver visto Sabina Guzzanti stasera ho capito perché quella sinistra lì non c'è più e non tornerà più.
Scritto da Nic il 10/4/2014 alle 21:26
@Nic, cosa ti aspettavi dalla Guzzanti? E' la solita intellettuale di sinistra radicale con le chiacchiere facili sulla solidarietà e le tasche piene di soldi.
Scritto da Lavoratore Malpensa il 10/4/2014 alle 22:01
Berlusconi si è salvato anche stavolta.Ha cento vite.
Scritto da Dino il 10/4/2014 alle 23:18
@Vittorio, 19,21. Guarda che quel sapientone di Ribinews ha provato ad esprimere opinioni e osservazioni sul caso della mancata candidatura della Nicolini supportata da notizie "vere e verificate". In base a queste notizie risulta che alle proposte di candidature del PD e Lista Tsipras la Nicolini in un primo momento ha risposto NO. Poi ha detto si al PD che poi l'ha "scaricata". Dire che sarebbe stata gradita la candidatura della Nicolini con Tsipras era/è un desiderio di Robinews. (segue)
Scritto da robinews il 10/4/2014 alle 23:18
Robinews (segue Vittorio). Quanto poi ai programmi elettorali sui temi dei "rifugiati e immigrazione" del PD o della lista Tsipras, o se si vuole ai temi dell'accoglienza ai confini del mediterraneo con Lampedusa, NON VEDO GRAVI CONTRASTI E DIVERGENZE. Su tutto resta il fatto negativo che ne il PD ne la lista Tsipras potranno avere un contributo in Italia e in Europa di una persona speciale come la Nicolini impegnata da anni sulla "trincea" della disperazione nella solitudine del mediterraneo.
Scritto da robinews il 10/4/2014 alle 23:26
@Nic, @Lavoratore Malpensa, troppo facile polemizzare con la c.d. "certa sinistra" strumentalizzando una persona di spettacolo come la Sabina Guzzanti come se fosse una esponente di chissà quale formazione politica di sinistra. A furia di sputare sentenze alla tanto al chilo sarete proprio voi a fare i conti con le "vostre" scomuniche degli "altri" e le "auto assoluzioni" anche queste alla tanto al chilo!.
Scritto da robinews il 10/4/2014 alle 23:44
Per la selezione dei candidati alle europee molto meglio il metodo dei grillini. Renzi ha perso la faccia.
Scritto da Massimo D. il 11/4/2014 alle 08:22
Scusa FrancescoG., rispondo solo ora, ma quando spengo il computer, non lo riaccendo più. Ma no, non è questione di brutto carattere, ma di esprimere ciò che si pensa. ‘Quando ci vuole, ci vuole’, per ripetere la frase famosa del mio mentore Lino Banfi (le sue gag sono preferibili a quelle della Guzzanti). Proprio così, pronunciata alla pugliese, come vi riuscirebbe solo @Robinews :-) Ma se insisti sul carattere, il tuo deve essere meglio del mio, perché ti leggo quasi sempre allineato ai potenti della Storia :-) A proposito di clown, non ti sarà sfuggita la foto di Papa Francesco che, un mese fa, si è indossato un naso da clown durante un saluto, del tutto occasionale, di una coppia di sposi, entrambi medici e volontari di un’associazione che si occupa di clownterapia presso le pediatre di diversi ospedali. Bravo Papa Francesco, un uomo come noi. Un saluto!
Scritto da eg il 11/4/2014 alle 10:00
@eg. Il Papa con il naso rosso non l'ho visto. Dovevo essere in un momento d'eccessivo allineamento con i potenti della Storia :-), ottenebrato, non vedo ;-) La chiarezza aiuta, siamo d'accordo. Spesso è scambiata per brutto carattere da chi guarda il dito e non la luna. Sarà successo anche nei tuoi confronti, immagino. Ce ne si fa una ragione :-) Buon fine settimana.
Scritto da FrancescoG. il 12/4/2014 alle 09:30
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