Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 4/5/2014 alle 10:30

 

Era giusto giocare la partita ieri sera. E’ ingiusto trattare le questioni di ordine pubblico con i capi tifosi come se fossero delegati da un potere legittimo.
Dentro questo potere ci sono delinquenti comuni. Non esiste una democrazia del pallone. Esiste la democrazia italiana che deve farsi rispettare col pugno di ferro.

Commenti dei lettori: 36 commenti -
Ha ragione che dice che ci siamo assuefatti all'illegalità anche nello sport trasformandolo spesso in qualcosa di vergognoso.
Scritto da Elisabetta il 4/5/2014 alle 11:07
Colpa delle società dei calciatori e di chi non ha ancora capito che il calcio non è più uno sport in Italia, ma è solo un libero sfogo di violenza da parte di bande criminali di delinquenti che non riusciamo ad isolare, anzi diventano delegati per trattative non solo sportive!
Scritto da Antonio Iosa il 4/5/2014 alle 11:08
Le Questure sanno benissimo chi sono i delinquenti infiltrati nelle tifoserie organizzate.Mi chiedo cosa aspettano a castigarli e mi chiedo chi li protegge.
Scritto da Luisa B. il 4/5/2014 alle 12:17
Stato imperdonabilmente assente. Renzi era presente e dovrebbe trarne le necessarie conseguenze.
Scritto da Gae il 4/5/2014 alle 12:29
Quello che non capirò mai è perché la polizia deve distrarre le sue forze dall'attività istituzionale per presidiare gli stadi.
Scritto da Sic Est il 4/5/2014 alle 12:51
Purtroppo in Italia manca una vera cultura sportiva ed i vertici del calcio sono impegnati unicamente a proteggere un sistema in cui prevale soprattutto, se non solo, l'interesse economico. Le società, salvo rare eccezioni, seguono a ruota. Risultato violenza tollerata, partite a pagamento in tv e stadi vuoti a differenza di quanto avviene ovunque in europa. Un mondo in cui da tempo agiscono indisturbati personaggi e faccendieri, a dir poco loschi. Ci vuole un cambiamento deciso e radicale.
Scritto da paolo rossi il 4/5/2014 alle 13:06
@Antonio Iosa (11.08) - Colpa della nostra distorta cultura sportiva e soprattutto calcistica. Lo dico con dispiacere essendo un super tifoso. Colpa dello Stato che non ha represso con assoluta durezza il fenomeno della violenza. "Pugno di ferro" non è un modo dire per me. E' un programma di lavoro.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 4/5/2014 alle 13:12
@Paolo Rossi (13.06) - Totalmente d'accordo. Guardare le partite inglesi e tedesche in Tv è una bellezza. Stadi pieni e pochissime polemiche sugli arbitri basate sulle moviole. "E' rigore quando arbitro fischia", diceva l'indimenticabile Vujadin Boškov. Parole d'oro.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 4/5/2014 alle 13:13
Amare lo sport e in particolare il calcio,apre alla memoria i nostri ricordi, averlo giocato da piccolo negli anni sessanta, su un piazzale dopo aver disegnato su un muro i contorni di una porta sognando di essere, allora, Meroni. Non sono andato più in uno stadio dopo la morte di un tifoso ucciso all'olimpico da un razzo sparato da una curva Spiace vedere ciò che accade, i delinquenti vanno isolati, portiamo più pratica e'educazione sportiva nelle scuole, fa bene alla mente e al cuore.
Scritto da Di toro Michele il 4/5/2014 alle 13:51
Quel criminale che ha sparato deve essere mandato in galera buttando via la chiave. E' lo stesso con cui aveva dovuto trattare Totti durante un derby romano per proseguire la partita. Cose folli.
Scritto da Un Pd Sesto S. Giovanni il 4/5/2014 alle 14:18
Perché queste cose succedono quasi sempre a Roma? Ce lo spieghino i "padroni del vapore".
Scritto da Massimo D. il 4/5/2014 alle 14:27
Gae il 4/5/2014 alle 12:29, dovrebbe dimettersi perchè fa comunella con un pregiudicato, dovrebbe dare l'esempio. Le eventuali parole di Renzi saranno una barzelletta. La democrazia è forte quando le regole valgono per tutti, regole morali, civili e legali, compreso Renzi.
Scritto da disillusodallapolitica il 4/5/2014 alle 15:02
Non sono convinto sia giusto giocare queste partite. Ma il problema è più ampio: possiamo tollerare uno "sport nazionale" in cui le "tifoserie organizzate" (parlo dei cosiddetti "ultras") hanno collegamenti evidenti e strutturati con la "criminalità organizzata"? quando gli ultras stessi si comportano come la "criminalità organizzata"? le trattative dello Stato con questi ultras [e richiamo la maglietta indossata da Gerry 'a Carogna con il sostegno a Speziale, l'assassino di Raciti] non sono scandalose?
Scritto da Giacomo Buonanno il 4/5/2014 alle 15:18
@disillusodallapolitica ha gettato la maschera: dice di essere con Alfano ma in realtà è con Grillo. Perché non dirlo apertamente?
Scritto da Giorgio S. il 4/5/2014 alle 15:38
Questo nostro Paese, sempre più terra di conquista e devastazione, non può, e mi dispiace dirlo, esercitare il dovere umano e l'obbligo giuridico, ho più parenti negli States anzichè in Italia, dell'accoglienza. Se non ci fosse l'Europa saremmo povera Italia povera, in cui il diritto della forza prevale sulla forza del diritto. Che modello possiamo proporre a chi approda sulle nostre coste?
Scritto da Santi Moschella il 4/5/2014 alle 17:31
Se ne parlerà per qualche giorno con toni melodrammatici e poi si tornerà al niente di fatto. E' la solita monotonia italica.
Scritto da Osvaldo il 4/5/2014 alle 18:00
@Giacomo Buonanno (15.18) - Secondo me è stato giusto giocare per far defluire ordinatamente il grande pubblico dopo la partita. Su tutto il resto hai perfettamente ragione. Quello che è accaduto ieri, e in tono minore accade molto sovente, è del tutto intollerabile.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 4/5/2014 alle 18:43
@Santi Moschella (17.31) - L'Unione europea è stata certamente molto positiva per noi. Affermare che l'Italia è terra di conquista e di devastazione è invece un pessimismo che non condivido e che non serve a trovare una forte capacità di reazione agli accadimenti negativi.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 4/5/2014 alle 18:45
Giorgio S. 15:38, sono un libero cittadino che non ha vincoli di partito, ho le mie idee. Apprezzo e incoraggio ogni tentativo politico che proviene da dx per toglierci dai piedi il Berlu, se devo aspettare il PD.Come scrissi i miei dubbi erano tra Alfano e Grillo. Quando Grillo sembrava disposto ad allearsi con la Lega, dissi che era improponibile, mentre condivido le battaglie che fa, non dipende da me, ma da come si muoverà politicamente ed eventualmente con chi, non sono disposto a bere tt.
Scritto da disillusodallapolitica il 4/5/2014 alle 18:48
Questi capibastone sono i pastori delle pecore che li seguono con un comportamento assolutamente acefalo; siccome basta un gesto del loro "leader" per scatenarli credo che la decisione di non offrire questa opportunità sia da considerarsi ragionevole. Ora, a bocce ferme, si devono prendere provvedimenti efficaci e di immediata applicazione in quanto, la poca materia celebrale di questi energumeni, li fa sentire degli eroi senza macchia e senza paura con dirittto di impunità. Lo Stato deve dimostrare che la Legge e la Giustizia sono la vera forza della Democrazia che non fa concessioni a nessuno e tutti debbono rispondere delle loro azioni senza sconti o concessioni.
Scritto da Alessandro Milani il 4/5/2014 alle 20:31
@Adamoli, "Esiste la democrazia italiana che deve farsi rispettare col pugno di ferro". In questa frase di Adamoli c'è il buco nero di tutto! "ESISTE LA DEMOCRAZIA ITALIANA"? Per me no, per chi ha governato e sgovernato, facendone di tutti i colori si.Genny "a carogna" e il romanista pistolero sono i figli naturali di uno stato democratico che si è arreso da molto tempo all'illegalità fino a portare platealmente questa illegalità al governo del paese.
Scritto da robinews il 4/5/2014 alle 20:37
Fortunatamente esiste un'altra Italia, che non occupa le prime pagine dei giornali e a cui ho dedicato i miei due romanzi; cito dalla prefazione: "A Beatrice Messina, insegnante e catechista, simbolo di tutti gli educatori, spesso sconosciuti, chiamati ogni giorno a ricucire il tessuto di questa Italia sbrindellata". "Mi chiamo Giuseppe, per gli amici Peppino,
Scritto da Santi Moschella il 4/5/2014 alle 21:03
Si preferisce ignorare l'Italia del volontariato per un'Italia dei furbi e di quelli che riescono sempre a farla franca.. ma ad esempio perchè non si istituisce una Commissione d'inchiesta per verificare chi ha guadagnato dalla svendita dei beni pubblici? Per far restituire il maltolto. Non se ne parla, solo riforme vuote e che guardano alla pancia.
Scritto da Santi Moschella il 4/5/2014 alle 21:04
@Massimo D. 14,27. Volevi forse dire che succedono alla solita Roma ladrona?. Quando abitavo in provincia di varese avevo conosciuto personalmente un ragazzo interista che fu protagonista sulla curva interista del famoso lancio della moto dal secondo anello. Tra i tifosi del Varese c'è una folta pattuglia nazifascista che si incontra alla luce del sole a Caidate di Sumirago in locali pieni di bandiere naziste e ritratti di Hitler. Tutti sanno chi sono e cosa fanno, LO STATO ACCONSENTE!
Scritto da robinews il 4/5/2014 alle 21:05
Comunque non sono un pessimista, sono un sognatore con i piedi per terra (così mi ha definito Don Sergio). Caro Giuseppe, scusa la mia invadenza, ma quella che abbiamo visto ieri sera in azione è l'altra faccia della medaglia dell'Italia del "quartierino".
Scritto da Santi Moschella il 4/5/2014 alle 21:33
@Adamoli, non è il regime del pallone a farci vergognare: ma il regime della prescrizione.
Scritto da disillusodallapolitica il 4/5/2014 alle 22:49
@Robinews (20.37) - Capisco e condivido ciò che vuoi dire a proposito dell’illegalità diffusa. Il governo e le Istituzioni hanno il compito di combatterla senza esitazioni, il che non è sempre avvenuto. Ma non è solo questo il parametro della solidità democratica di un Paese. Ce ne sono molti altri pienamente rispettati. Parlo delle libertà formali, elettorali e di quelle sostanziali. So bene che la democrazia va riconquistata ogni giorno, che comprende le libertà ma va oltre le libertà. Non è questo breve spazio il luogo per un discussione di questo tipo. Voglio solo dire che trovo infondato che in Italia non ci sia democrazia.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 5/5/2014 alle 08:38
sapevamo già di essere..nel pallone...ma potrebbe anche scoppiare...
Scritto da zva il 5/5/2014 alle 09:20
@Adamoli, 08,49, Anche io capisco quello che vuoi dire quando scrivi che in Italia ci sarebbero "libertà formali. elettorali e di quelle sostanziali". Ti garantisco che Robinews è un cittadino che ama profondamente la democrazia, che cerca di praticarla concretamente, che crede (forse) di conoscerla. Proprio per questo Robinewes pensa che in Italia non ci sia più democrazia "reale"; quella cioè del "potere esercitato in nome e per conto del popolo italiano". In generale siamo co.que d'accordo.
Scritto da robinews il 5/5/2014 alle 09:27
L'eccesso di prevenzione( controlli personali, tornelli, tessere del tifoso, difficoltà a procurarsi i biglietti allo stadio ecc..) hanno ulteriormente allontanato appassionati e famiglie consegnando gli stadi agli ultras, una piaga che esiste peraltro da almeno quarant'anni. Bisogna guardare alla Gran Bretagna dove il fenomeno è stato stroncato anche grazie alla dolorosa esclusione delle compagini inglesi dalla coppe europee per qualche anno decisa dal governo Thatcher.
Scritto da Cesare Chiericati il 5/5/2014 alle 09:57
La fede e il coraggio. Nella enciclica Lumen Fidei (2013) è scritto: "La fede non è un rifugio per gente senza coraggio"- La fede in Dio, certamente, che deve con coraggio essere testimoniata, ma anche la fede nella democrazia, nelle forza della Legge, nella Patria comune, nella convivenza pacifica e civile. E il coraggio? il coraggio chi non ce l'ha, non se lo può dare! In Italia la fede vacilla, è moribonda, lo Stato è predatorio e ingiusto e noi siamo un popolo vile.
Scritto da ulderico monti il 5/5/2014 alle 11:50
Probabilmente è tutto da rifare come regole e come comportamenti delle forze dell'ordine e della Magistratura. Che cambino in fretta.
Scritto da Giovanna G. il 5/5/2014 alle 12:45
Giuseppe, perché lasci quasi sempre l'ultima parola ai commentatori quando c'è un botta e risposta? Il blog è tuo, l'ultima replica spetta a te.
Scritto da Maurizio il 5/5/2014 alle 13:56
(1) Ieri ho postato: Quello che non capirò mai è perché la polizia deve distrarre le sue forze dall'attività istituzionale per presidiare gli stadi. (2) Oggi ricordo a chi parla di altre o di nuove leggi che quello che c’è basta e avanza. Ma se nessuno controlla niente e la stessa autorità giudiziaria rimette tutti in libertà (di continuare a fare danni) a che servono nuove leggi? (3) E i giocatori e le Società perché non intervengono, invece di stare dalla parte di questi sedicenti tifosi?
Scritto da Sic Est il 5/5/2014 alle 14:10
“La fede non è un rifugio per gente senza coraggio” Enciclica Lumen fidei (paragrafo 53, pagina 81 - anno 2013). La fede che anima i testimoni e i martiri che ancora oggi nel mondo affrontano persecuzione e morte. E il coraggio che conduce e sprona alla testimonianza. Senza il coraggio, la fede si avvilisce a vuoto formalismo. Ma anche le virtù civili, la fede e la fiducia nella Patria, esigono il coraggio dell’affermazione e della testimonianza. Tanto più difficile, il coraggio, nei tempi oscuri che viviamo, tanto più corresponsabili del declino, quanto più isolati e delusi - senza coraggio - noi siamo. Della Patria - in questo mese di maggio – voglio ricordare il tempo della gloria imperitura della fede e del coraggio dei costruttori dell’Unità: i Mille e il loro Generale. Viva l’Italia! ulderico monti La fede e il coraggio - 1 I Mille I delfini portarono buon tempo, quel dì che fu l’undecimo di maggio. Sorse l’aurora e fu giorno radioso. Raccontò poi Nicòtera del fausto indicibile presagio quando vide dalle sbarre del carcere le navi misteriose davanti a Favignana. Il mare era tranquillo: bella e ridente apparve la spiaggia di Sicilia… Volsero allora gli sguardi a Garibaldi, ritto sul ponte, vigile, bello, sereno, raggiante di speranza. All’una e mezza giunsero a Marsala. “ Da lombarde battaglie, o Siciliani, io vi ho condotto una schiera di prodi, accorsi all’eroico grido di rivolta. noi siamo con voi. All’armi dunque, all’armi tutti !” Vennero i picciotti di Sant’Anna con le forche e i bastoni, e poi Calatafimi, ...e avanti... Accende fuochi Rosolino Pilo a ghirlanda sui monti di Palermo ed inquieta il nemico; La Masa forma il campo a Gibilrossa, bandiere al vento e rullar di tamburi. Verso Palermo in marcia le compagnie di Bixio e di Carini, di Orsini e Dezza e Stocco, di Cairoli, i genovesi di Mosto, Turr, Sirtori, e le Guide a cavallo di Missori. Passa tra i Mille, sulla cavalla bianca, il Generale, bello sereno raggiante di vittoria. (elaborazione da “I Mille” di Giuseppe Bandi)
Scritto da ulderico monti il 5/5/2014 alle 14:24
Si è deciso che il minor danno è lasciare spazio ai mezzi criminali. Minoritari in numero,ma maggioritari tra quanti frequentano lo sport della chiacchiera. Hanno mentalità aggressiva, denigratoria, irrispettosa dell'avversario. Diventa un virus - vedasi facebook, quasi tutte le tv con la radiocronaca (già fa ridere) - Non ho soluzioni. Spererei nella federazione: spererei... Sono molto deluso dal gesto di Fassino ai miei amici granata. Qualsiasi cosa succede, il sindaco è il sindaco.
Scritto da FrancescoG. il 5/5/2014 alle 17:23
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