Consiglio chi non c’è mai stato, e può farlo, di andare al Museo dell’Olocausto di Gerusalemme, lo Yad Vashem. È un’emozione enorme, ti commuove e ti fa pensare. Gianfranco Fini, fra le polemiche di una parte della comunità ebraica di Roma, ci andò nel 2003 da vicepresidente del Consiglio e fu l’occasione per lui di definire il fascismo “male assoluto” e “infami” le leggi razziali italiane.
Ieri ci è andato il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, non so se con la croce celtica al collo oppure no (la porta quasi sempre), ed ha fatto dichiarazioni molto diverse da quelle di Fini con una distinzione improvvida fra leggi razziali e fascismo quasi che i due fatti storici possano essere separati. Non voglio però togliere nulla all’importanza della visita del sindaco a Gerusalemme così come sottolineo con piacere che il comune di Roma continuerà i viaggi della memoria ad Auschwitz. Ma mi domando: se non si farà chiarezza una volta per tutte sul ventennio fascista, riuscirà la destra italiana a debellare l’antisemitismo e l’antisionismo che sono ancora così presenti nei suoi paraggi?

Ps: sono naturalmente consapevole che antisemitismo ed antisionismo sono purtroppo diffusi anche in una parte della sinistra italiana