Che il premier Berlusconi non fosse apprezzato tra i governanti  dei Paesi europei era noto e non era necessario che ce lo venisse a dire Geithner. Che ci siano state delle parole preoccupate di alcuni alti funzionari europei con i colleghi Usa sulla situazione italiana è altamente probabile.
I complotti però sono un’altra cosa. Quanto complotti Berlusconi avrebbe subito in questi anni? Ne ho perso il conto. Mi basta il bruttissimo ricordo dei risolini di Sarkozy e Merkel esibiti in Tv davanti al mondo intero.
L’Italia allora era devastata da un’economia in crisi, da un debito che saliva vertiginosamente per gli altissimi tassi dei titoli di Stato, da un governo che aveva perso pezzi importanti (Fini con tutti i suoi).
Il nome di Mario Monti circolava da mesi. Il Corriere della Sera ed altri giornali, molti ambienti economici e organizzazioni sociali e produttive lo invocavano apertamente.
Consideravo allora e considero oggi, la scelta del Capo della Stato giusta e quasi obbligata dagli eventi. La sovranità nazionale violata ha altre sembianze, non certamente quella del 2011.