Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 18/6/2014 alle 18:26


Fa l’amore con la moglie, poi la sgozza, poi uccide i due figli, poi va a vedere la partita dell’Italia ed esulta.
Dopo quasi una settimana non mi esce dalla testa.


Commenti dei lettori: 48 commenti -
Il fatto che ci abbia fatto l'amore e poi l'abbia accoltellata è mentalmente sconvolgente. Anche a me non esce dalla testa.
Scritto da Francesca Terzoni il 18/6/2014 alle 18:36
Incredibile e sconvolgete cosa si può nascondere dentro famiglie in apparenza rispettabili.
Scritto da Giovanna G. il 18/6/2014 alle 18:37
Difficile accettare una realtà che si era soliti vedere rappresentata solo sugli schermi di film horror; inoltre l'indifferenza e la freddezza che contraddistingue questo caso non può che sconvolgere. Sarebbe ora di interrogarsi su questi fatti che diventano sempre più quotidiani ed inspiegabili.
Scritto da Alessandro Milani il 18/6/2014 alle 18:56
Caro Giuseppe, condivido il tuo pensiero. Un fatto di così tanta scelleratezza è difficile da metabolizzare e penso che persino per gli specialisti della materia: psicologi, psichiatri, psicanalisti, neurologi ecc. sia difficile da analizzare e spiegare come possa accadere. Non capisco poi i redattori delle varie TV che mostrano in maniera ossessiva le foto che ritraggono il carnefice e la vittima sorridenti. Penso che sia una crudeltà specialmente per i parenti e per chi li ha conosciuti.
Scritto da Martino Pirone il 18/6/2014 alle 18:58
Ha ragione chi scrive che anzichè mettere le telecamere in strada dovremmo metterle nelle nostre case. Ci accorgeremmo per tempo di tanti problemi e disagi tenuti nascosti.
Scritto da Milena Bertani il 18/6/2014 alle 18:59
Perché in questi casi non fermarsi sull'orlo del precipizio con un divorzio rapido e risolutore?
Scritto da Lettrice affezionata il 18/6/2014 alle 19:00
Ciò che più mi ha colpito è che il marito non sia riuscito a trovare il coraggio di parlare con la moglie per rivelarle i suoi nuovi sentimenti e, invece, abbia trovato il coraggio di sterminare la famiglia impugnando a freddo un coltello e tagliando la gola ai due figli inermi. Un diabolico mix di immaturità e lucida follia omicida.
Scritto da Leonardo Calzeroni il 18/6/2014 alle 19:05
La cosa che mi fa tristezza che ora lo faranno passare infermo di mente
Scritto da Anna Rantucci il 18/6/2014 alle 19:08
Caro Giuseppe, dicevo ad alcuni amici ieri e stamattina esattamente la stessa cosa. E' davvero un mistero, dei piu' sconvolgenti. Un abisso che chiede una risposta, talmente nero da far spavento.
Scritto da Juri Franzosi il 18/6/2014 alle 19:13
Anche a me.
Scritto da Angela Reggiori il 18/6/2014 alle 19:18
Sì, è orrendo ... non riesco ne a mettere "I like" ne condividere ... solo orrendo
Scritto da Luciana Daniotti il 18/6/2014 alle 19:19
Sono contro la pena di morte ma in questi casi...Quasi quasi....Troppo brutto
Scritto da Lavoratore Malpensa il 18/6/2014 alle 19:21
Ciao Giuseppe mi sembra impossibile! Uccidere la moglie e 2 piccolini. Cosa ci può essere nella testa o nel cuore di un uomo
Scritto da Bruna Croci il 18/6/2014 alle 19:29
Con quale sentimento ha fatto l'amore un attimo prima di sgozzarla? Neanche nei film dell'orrore si vedono queste scene.
Scritto da Lorenzo L. il 18/6/2014 alle 19:37
A parziale risarcimento la notizia della cattura dell'assassino di Yara vera vittoria della scienza. Le indagini sono costate molto quasi 3mio. Un investimento. Per dimostrare che può essere sempre più difficile restare impuniti e cancellare le tracce del crimine. Un ultima riflessione che vuole essere squisitamente politica. Mi auguro che la nostra giustizia - che per questi tipi di delitti non prevede la sedia elettrica - in entrambi i casi eviti di riconoscere troppe attenuanti e sconti di pena. Figli di un buonismo che non mi trova assolutamente d'accordo.
Scritto da Mattia Colombo il 18/6/2014 alle 20:21
Nessuna teoria psichiatrica può aiutarci a far uscire dalla testa certe scelleratezze umane. Chiederci come sia stato possibile forse è inutile, trovare una risposta è impossibile quando il massimo della bestialità investe l'agire umano. In questo caso è stato un "uomo" (?) solo. Altre volte sono coinvolte intere comunità umane (?) come fu per il nazismo! Alla fine quello che conta è che il conto aperto sia pagato per intero senza sconti.
Scritto da robinews il 18/6/2014 alle 20:30
Mi viene la tentazione di essere d'accordo con @Lavoratore Malpensa.
Scritto da Vittorio il 18/6/2014 alle 20:53
Incredibile e disgustoso solo a pensarci. Meglio dimenticare.
Scritto da Osvaldo il 18/6/2014 alle 21:12
Ci sono davvero gli uomini bambini di cui parlavano i filosofi e il poeta Khalil Gibran. Se ti capita per marito, il giocattolo da rompere, ormai odiato, sei tu. Coi i tuoi figli.
Scritto da Marco Vigano il 18/6/2014 alle 22:27
Il carcere duro e a vita è poco per questo disumano marito e papà.
Scritto da Raffaele M. il 18/6/2014 alle 22:31
Caro Giuseppe, come fa ad "uscire dalla testa" una vicenda del genere? Non esce, rimane lì, fredda, allucinante ed immobile. Rode e tortura all' infinito per la qualità della sua sconvolgente ed inspiegabile follia. Di fronte a queste crudeli assurdità' anche la preghiera del credente non basta segnando la sua dolorosissima resa.
Scritto da paolo rossi il 18/6/2014 alle 22:52
INCREDIBILE, SBARAZZARSI ANCHE DEI FIGLI PER UNA NUOVA STORIA AFFETTIVA! MOSTRUOSO!
Scritto da Assunta Rozzato il 19/6/2014 alle 08:45
Alcuni lettori smettono di commentare un post quando ne è stato pubblicato un altro. La discussione invece prosegue come nel caso del post di ieri mattina sulle unioni civili. Se qualcuno/a si sente di dire qualcosa sarà letto con attenzione e a sua volta eventualmente commentato.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 19/6/2014 alle 09:08
Ci pensavo anche stamattina. Straziante, angosciante e terribile come il delitto di Yara. Benedetta la tecnologia avanzatissima se ci permetterà di non lasciare impunito nessuno che abbia commesso queste atrocità
Scritto da Lettrice affezionata il 19/6/2014 alle 10:03
Caro Giuseppe, ti scrivo solo oggi perchè come a te anche a me questo fatto sconvolgente non esce dalla testa, pesa come un macigno sul cuore e mi domando: uomini e donne perchè così diversi? Una donna avrebbe mai ucciso un uomo dopo aver fatto l'amore?
Scritto da Rossana Caggiano il 19/6/2014 alle 10:55
@Marco Vigano. Non si tratta di uomini bambini (i bambini non sono così infami neanche con i giocattoli) ma di uomini mostri: in prigione e gettar via le chiavi. non devono - inoltre- pesare sul nostro bilancio ma rimborsare con il lavoro le spese fatte e i danni arrecati e niente sconti.
Scritto da Brunella Galante il 19/6/2014 alle 11:02
Caro Giuseppe mi sembra il caso che gli uomini si impegnino un po' di più per arginare tali mostruosità penso che riuscirebbero con più efficacia delle donne
Scritto da Brunella Galante il 19/6/2014 alle 11:04
Nemmeno gli animali uccidono i loro cuccioli.
Scritto da Andrea Botta il 19/6/2014 alle 11:08
Impossibile trovare una spiegazione razionale ad un comportamento feroce e lucido ma anche irrazionale. Il divorzio non avrebbe cancellato le responsabilità verso la moglie e il figlio. Si tratta di un attegiamento mostruoso ma infantile. Perchè? E' possibile che l'irresponsabilità porti ad un crimine così orrendo Cosa fare per difendersi da casi che non sono poi tanti eccezionali e isolati? E' possibile una spiegazione con il declino della morale e l'eclissi di Dio? Forse bisogna riflettere.
Scritto da Camillo Massimo Fiori il 19/6/2014 alle 12:29
Anche a me. Meno male che non sono il solo. Perché'?
Scritto da Pasquale Schiariti il 19/6/2014 alle 13:18
@Brunella Galante (11.04) - Assolutamente d'accordo sulla massima severità. Non vorrei sentir parlare di attenuanti di ogni tipo comprese quelle di carattere psichiatrico. Sull'impegno degli uomini osservo solo che non dovrebbero sussistere differenze di genere al riguardo. Queste mostruosità si susseguono con un ritmo che deve allarmarci tutti, uomini e donne.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 19/6/2014 alle 13:21
le brutture sono all'ordine del giorno..di tv e giornali..ma forse se si spendesse lo stesso tempo per spiegarne tante altre risolvibili sarebbe meglio..o sicuramente più producente ..in senso lato naturalmente, ovvero per la quotidianità della gente oltre che in generale per l'amministrazione governante con il ritorno in termini di equità, qualità dei servizi e prese di posizione per concrete speranze di vivibilità, da tempo peggiorate o precluse
Scritto da zva il 19/6/2014 alle 13:36
Nemmeno a me, Giuseppe, nemmeno a me. Sconcertante. Quando il centro diventa il “se”, arrivano cose raccapriccianti. Secondo me non è follia. E’ lo svuotamento dell’essere umano, che genera un male innaturale, senza pari tra gli esseri viventi. Qual è la via per rinforzare l'unione responsabile delle persone? Come combattere l'individualismo sfrenato che diventa malvagità? Certo aiutano le piccole cose quotidiane, ma cosa facciamo tramite i resti delle agenzie educative?
Scritto da FrancescoG. il 19/6/2014 alle 13:38
La cosa che ha colpito di più me è che la donna per la quale ha compiuto la strage lo aveva chiaramente respinto, anzi non preso nemmeno in considerazione in quanto sposato. Ha voluto offrire alla aspirata nuova compagna una prova d'amore estrema. C'è una forte componente paranoica in tutto questo, accompagnata da una mania ossessiva dimostrata dalla agghiacciante, sia pur dilettantesca, meticolosità con cui ha concepito freddamente tutto. Un delitto premeditato, dove una componente di follia è presente, ma non dovrebbe poter valere come attenuante, a maggior ragione in presenza dell'istituto del divorzio.
Scritto da Valerio Crugnola il 19/6/2014 alle 13:59
@Giuseppe Adamoli. A mio parere è il caso che esistano differenze di genere per quanto concerne l'impegno relativo agli uomini criminali che uccidono barbaramente donne e spesso anche i loro bimbi. E' abbastanza ovvio e spontaneo che le donne s'impegnino (proprio perchè è ovvio che si identifichino con le vittime) ma l'impegno maschile come ho già scritto nel post precedente (è il caso di riflettere in merito) dovrebbe essere maggiore perchè a) l'efficacia dell'impegno maschile sarebbe senza dubbio maggiore b) se gli uomini si impegnasero di più con energia ed intelligenza attenuerebbero il disimpegno poco coraggioso ed indice di scarso civismo di quelli che ritengono che la cosa non sia interessante perchè le vittime sono di genere differente
Scritto da Brunella Galante il 19/6/2014 alle 14:28
Mi sono venuti in aiuto @Fiori e @FrancescoG: il maligno ha fatto una bella parte. Altrimenti non si spiega. La scienza medica non è sufficiente. Sul fatto che l'altra donna l'abbia respinto (@Crugnola) non si sa, le notizie giornalistiche non sono mai precise, soprattutto quando devono riportare verità o stati d'animo di soggetti sullo sfondo.
Scritto da eg il 19/6/2014 alle 14:28
@Rossana Caggiano "Una donna avrebbe mai ucciso un uomo dopo aver fatto l'amore?" Probabilmente no. I casi di femminicidio sono molto più numerosi che i casi contrari. Questo bisogna riconoscerlo pienamente.
Scritto da Lucky il 19/6/2014 alle 16:39
@Fiori ha perfettamente ragione. Bisogna riflettere e molto su declino della morale e l'eclissi di Dio.
Scritto da Luisa B. il 19/6/2014 alle 17:26
Ciao Adamoli, poche storie e mostriamoci cristianamente caritatevoli nei confronti del peccatore di Motta Visconti ... Affidiamolo subito alle amorevoli cure di un manipolo di ergastolani in "astinenza obbligatoria"; l'esperienza cambierà il "nostro"certamente nella mente, ma sopratutto nel...corpo. Cordialmente, Aldo Passarello
Scritto da aldo passarello il 19/6/2014 alle 19:25
Sul mostro del post niente da obiettare, è un assassino confesso della peggiore specie, non avevo mai sentito di un altro tanto crudele ma sul presunto assassino di Yara aspetterei ancora di saperne di più.
Scritto da Lupus il 19/6/2014 alle 19:30
Vittorino Andreoli sulla strage di Motta Visconti: "Carlo Lissi non è matto. È incapace di gestire i sentimenti" Secondo lo psichiatra l'omicida ha voluto "liberarsi di un ostacolo" nell'illusione di poter avere una relazione con la donna di cui si era invaghito. E quando è andato a vedere la partita, non aveva dimenticato. È un uomo amorale e anaffettivo: la donna per lui è una preda.
Scritto da Nicoletta il 19/6/2014 alle 19:46
UNIONI E SEPARAZIONI - Nell’attuale società, individualista e utilitaristica, è praticamente impossibile negare alle coppie legate da rapporti di affetto l’unione civile quando il matrimonio non è possibile. A maggior ragione non si può negare alle coppie in crisi in cui il vincolo d’amore è venuto meno il divorzio che resta invece volontariamente precluso per una scelta di fede liberamente accettata e non imposta, Nella società moderna i diritti sono individuali e spesso neppure reciproci: l’ideale pratico è quello di realizzare pienamente se stessi nel mutare delle circostanze e delle situazioni. I diritti individuali, spettano a tutti e quindi sono anche universali, ed è proprio l’universalità che ci lega gli uni agli altri in un patto di solidarietà che non può essere ignorato. Eppure, con la massima apertura e comprensioni per i casi difficili e sovente incolpevoli, faccio fatica a credere fino in fondo che una scelta d’amore, vera, libera, matura e responsabile possa avere dei limiti temporali. Chi si innamora ammette che “è per sempre” e se il rapporto svanisce dopo un certo lasso di tempo, probabilmente era un’altra cosa, oppure c’era un retro pensiero egoistico, ed è pure possibile che i protagonisti non fossero adatti o preparati a sostenere una scelta onerosa anche di fronte ai cambiamenti e alle difficoltà della vita. Ma dove impariamo a gestire i nostri sentimenti? Lungi da me suggerire veti e condanne, “chi sono io per giudicare gli altri ? “ (Papa Francesco). Ma rimango persuaso che l’amore vero, completo, corrisposto, autentico è quello in cui due contraenti sanno che è un rapporto in divenire che si costruisce progressivamente con una reciproca volontà di comprendersi e di integrarsi. Perché l’amore dei padri verso i figli tende a durare (non sempre però) mentre quello tra i coniugi è molto più fragile? Superiorità dei vincoli di sangue? Ma la discendenza biologica senza affetto, senza tenerezza, senza responsabilità non dà luogo a nessun fatto oggettivamente rilevante. Io ho avuto una esperienza matrimoniale lunga e profonda ma non esente da prove difficili e impegnative, soprattutto a causa della lunga e devastante malattia di mia moglie che si è conclusa pochi mesi fa con la sua crudele morte. Non ho mai deprecato questo destino, non mi sono mai pentito di avere sposato Nella, ho fatto tutto il possibile per assisterla e darle forza e serenità. Ma è solo dopo la sua scomparsa, dopo il “vuoto” che è subentrato in me, che ho cominciato a capire il valore della condivisione dell’esperienza del dolore. La sofferenza di mia moglie e la mia hanno plasmato il mio animo, lo hanno reso più sensibile verso la sofferenza degli altri e quella del mondo; ho imparato a ragionare non più in termini di “io” ma di “noi”, ho stabilito una scala di priorità delle cose importanti diversa da quella imposta dalle mode. I momenti finali sono quelli che mi sono rimasti indelebilmente impressi: Nella ha rifiutato l’accanimento terapeutico ma ha accettato le cure mediche ordinarie, anche quelle palliative; negli ultimi tempi - lei convertita alla fede cristiana – diceva di non credere più ma non ha mai rifiutato i Sacramenti. Mi sono chiesto: è più importante credere o amare? Anche durante la sua malattia non ha mai perso la sua sobria bellezza: ha conservato un fisico proporzionato e asciutto, una pelle liscia e morbida; i suoi capelli erano naturalmente mossi e scuri; solo i suoi occhi erano mobili e febbrili, i lineamenti contratti. E’ morta nel sonno e poche ore dopo, quando l’ho vista nel sudario, era completamente trasformata: il male era uscito dal suo corpo e lei era ridiventata la persona dolce e amabile di un tempo. Ho ricordato le parole della Scrittura: “.. non vi sarà più la morte. Né lutto,né lamento,né affanno perché le cose di prima sono passate” (Ap. 21,4).
Scritto da Camillo Massaimo Fiori il 19/6/2014 alle 19:48
Non credo che la motivazione sia da attribuire al "lassismo irreligioso". Tanti credenti e osservanti rubano e ammazzano senza problemi di coscienza. E tanti non credenti e non osservanti non rubano e non ammazzano. In casi come questo, abominevoli senza se e senza ma, c'è solo da prendersela con la fragilità umana e la sua sempre presente bestialità. Spero che la giustizia si muova esemplarmente.
Scritto da Sic Est il 19/6/2014 alle 20:25
@Aldo Passarello 19,25. Quando si vogliono "attivare manipoli di ergastolani in astinenza obbligaria" per "curare" chi si macchia di crimini immondi "si predica le stesse bestialità". Lascia stare per favore la cristianità caritatevole. L'antico supplizio della lapidazione portò Cristo a ricordare "chi è senza peccato, scagli la prima pietra". Per "Passarello" neanche la lapidazione o il linciaggio bastano. A volte capita che certi "giustizieri" non sono molto diversi dagli assassini immondi!
Scritto da robinews il 19/6/2014 alle 21:30
Caro @Camillo Massimo Fiori, grazie di cuore per l' intima, personale e dolorosa testimonianza che hai voluto regalarci.
Scritto da paolo rossi il 19/6/2014 alle 22:04
Posso permettermi un consiglio? Leggete la riflessione/racconto di @Camillo Massimo Fiori alle 19.48. Un grande grazie Massimo e un forte abbraccio.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 19/6/2014 alle 23:18
Caro Robinews, tu che definisci "bestialità" il mio pensiero sul trattamento da riservare a quel bravo ragazzo di Motta Visconti,cosa pensi dell'imminente,probabile "risocializzazione"della Franzoni? Buona notte, Aldo Passarello
Scritto da aldo passarello il 20/6/2014 alle 00:28
Non è mostruoso, non è sconvolgente, ma è umano, proprio della capacità multiforme dell'essere umano. Virtù e peccato, eroismo e viltà, bontà e crudeltà, ragione e follia, amore e odio. Noi umani, nell'attuale livello di evoluzione, siamo così, non illudiamoci! Anche i più assennati e buoni, se convinti di una "buona" causa, attueranno efferati delitti e stragi senza pietà. La morbosa curiosità e l'insistenza della diffusione di atroci particolari dimostrano la labilità della coscienza umana. Possiamo essere indifferenti di fronte alle stragi, ma ci innervosiamo per i delitti nel seno della famiglia. Eppure... Il sacerdote esorcista della diocesi di Milano, che frequento, narra sconvolgenti testimonianze della efferatezza del Maligno. Ho dovuto arrivare agli 80 per comprendere la necessità della preghiera, arma e difesa: Ein feste Burg ist unser Gott ...
Scritto da ulderico monti il 20/6/2014 alle 08:59
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