Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 27/9/2008 alle 10:26

Sono sempre stato favorevole all’integrazione pubblico-privato nella sanità sotto una rigorosa programmazione regionale. In Lombardia, dove si è troppo privilegiato l’intervento privato, qualche risultato di maggiore efficienza questa apertura di concorrenza l’ha pure ottenuto.
Sono anche un sostenitore delle camere private nell’ospedale pubblico. Chi può pagare un servizio alberghiero più alto e scegliersi il medico o il chirurgo che vuole è meglio che versi i suoi soldi all’ospedale pubblico nel quale riceve peraltro un servizio quasi sempre più accurato e di maggiore qualità.
Ma l’ospedale pubblico, NO. Non si tocca. Sarebbe una deriva che indebolirebbe tutto il sistema sanitario e le conseguenze gravemente negative sarebbero subite dalle persone più fragili e povere
 

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 4 commenti -
Sia la sanità come la scuola, necessitano di enormi investimenti se veramente si crede nella funzione dello Stato in questi settori. Invece si è sempre più elargito fondi a "privati" impoverendo lo sviluppo ed efficienza. Prevedo un bel confronto dialogante, sul tema la funzione pubblica della Sanità privata. Non ci resta che piangere.
Scritto da Mario il 27/9/2008 alle 13:23
Sanità, mercato, profitto e guadagni non possono coesistere. La nostra salute è un bene troppo prezioso per diventare solo una merce. Credo si debba rivedere il welfare italiano, ma per migliorarlo non per distruggerlo. I peggiori fantasmi del reaganismo anni 80 aleggiano su di noi. "Una mano a chi rimane indietro" era uno slogan berlusconiano del '94. No, non vogliamo la carità, vogliamo il rispetto della nostra Costituzione!
Scritto da Spartacus il 27/9/2008 alle 22:21
Non vorrei che dalle enunciazioni, questa volta il tuttologo fa le prove per sentire le reazioni. Sarà una battaglia durissima ma nella ns. Regione la Compagnia delle Opere è ben ramificata nel comparto ospedaliero. Mi sbaglio? In Sicilia, "altro tipo di compagnia" nella Sanità ha ampliato il potere attraverso il "privato" gonfiato da chi istituzionalmente "dovrebbe" governare meglio la Sanità Pubblica. PARLIAMONE subito se necessario,a meno che questa è una delle tante balossate berlusconiane.
Scritto da penna42 il 27/9/2008 alle 23:43
Bisognerà parlarne ancora, eccome. Il rapporto pubblico-privato nella sanità è troppo importante. L'ufficiale pagatore è quasi sempre l'ente pubblico e quindi tutti noi.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 28/9/2008 alle 19:13
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