Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 4/10/2008 alle 09:26

Ieri sono state annunciate due nuove Associazioni di area PD: “Democratici in rete” di Goffredo Bettini e “Democratici per la democrazia” di Arturo Parisi. Tre giorni fa si è tenuta a Roma la prima Assemblea di “Persone e reti” riconducibile a Francesco Rutelli il quale, due giorni prima, aveva dato il battesimo ad un’altra associazione. Quante siano in tutto non lo so, ne ho perso il conto. La più sorprendente (ma naturalmente, a suo dire, non è una corrente!) è quella di Goffredo Bettini braccio destro (e sinistro) di Veltroni, che fino a ieri, e forse anche oggi, ha continuato a predicare contro la proliferazione di queste iniziative.
Il mio amico Giancarlo, forse più curioso che interessato, mi fa due domande. La prima: bisogna iscriversi per partecipare a queste associazioni? Per RED, di Massimo D’Alema, sì, per le altre francamente non so. La seconda: ma dove vanno a prendere tutti questi soldi? Boh, chi lo sa! Io coltivo una sola speranza, che tutto questo serva ad una buona circolazione di proposte e ragionamenti. Se è questo, qualcosa del genere servirebbe anche a Varese. Ma siamo sicuri che alla bulimia delle associazioni corrisponderà la ricchezza delle idee?

Categoria: Persone
Commenti dei lettori: 15 commenti -
Sono un convinto sostenitore del ruolo di associazioni e fondazioni quali alimentatori di idee e proposte per il partito. Quali portatori di ossigeno. Il partito da solo, senza questi strumenti, non ce la fa a vincere la battaglia delle idee. Il problema è che nella galassia del PD queste associazioni, più che di politica, sono fatte di sterili personalismi.
Scritto da Tony il 4/10/2008 alle 16:20
Caro Giuseppe, vorrei tanto poter condividere il tuo augurio, ma francamente mi sembra di vedere in questa bulimia l'antico vizio della sinistra a dividersi quando il difficile momento politico richiede più che mai compattezza mettendo al bando ogni personalismo. Temo che l'antico grido di Moretti "ma sì, continuiamo così, facciamoci del male..." sia ancora tremendamente attuale. Un saluto cordiale e speranzoso visto che mi vieti lo scoramento.
Scritto da Angelo Eberli il 4/10/2008 alle 19:00
Per me le associazioni sono correnti, però non mi intendo molto. Seguo, o seguivo, con simpatia il PD e seguo allo stesso modo lei, o te, se mi permetti. Continua con il blog. Forse tu mi conosci.
Scritto da Gianfranco G. il 4/10/2008 alle 23:01
Toni hai ragione. Facciamo un'associazione anche a Varese per smuovere le acque. Seguo il blogo di Giuseppe anche se è la prima volta che scrivo. Mi piace ed è molto utile ma non basta.
Scritto da Nicola il 5/10/2008 alle 08:33
Sei mesi fa ero contro le correnti adesso no lo so. So solo che sono deluso. Continua con il tuo blog. Avevo scommesso con un amico che avresti mollato dopo neanche un mese e ho perso. sono conento così.
Scritto da Giuseppe il 5/10/2008 alle 08:55
Condivido il suo dubbio e la sua speranza, ma qualcuno ha la bontà d'animo di spiegarmi in che modo questo proliferare d'associazioni e fondazioni possa giovare al PD? Mi sembra più il tentativo di conquistare piccole fettine di potere e di numeri per assicurare la propria posizione. Nulla di più. C'è già il PD che funge da contenitore per il dibattito senza bisogno di questi feudi che servono solo a sprecare risorse e al vassallo di turno e la sua corte per "pesare" e "contare". Che schifezza.
Scritto da Stefano Gardelli il 5/10/2008 alle 09:53
Sono con Tony e Nicola. Ho partecipato alle primarie con entusiasmo poi più niente. Facciamo qualcosa anche da noi per svegliare il partito.
Scritto da Giorgio F il 5/10/2008 alle 10:50
Non mi piace molto l'idea delle correnti, ma piuttosto che niente meglio le correnti. Se sono associazioni per dibattere però meglio ancora.
Scritto da Un pd deluso il 5/10/2008 alle 10:53
Fate le correnti, le fondazioni, le associazioni, fate quello che volete ma fate qualcosa. Perchè non organizzi qualcosa tu Adamoli? Ero un simpatizzante di sinistra dei DS. ma di te mi fido, anche se la pensiamo un pò diversamente, dei miei ex compagni no. Stamattina sono andato anche a Messa a Busto. Se prendi in mano il randello ti seguiamo in tanti.
Scritto da Un ex DS il 5/10/2008 alle 12:28
Non ho molta fiducia nell'articolazione (o divisione?) interna in correnti e/o movimenti ... secondo me sarebbe più utile cercare prima un confronto APERTO all'esterno, che possa coinvolgere anche altri e nuovi attori (non c'era una volta una "vocazione maggioritaria" del PD?). Un confronto che deve essere prima di tutto sociale, forse anche culturale, ma solo alla fine deve diventare "partitico".
Scritto da Giacomo il 5/10/2008 alle 17:32
Vedo che lei è molto prudente con le associazioni. E' per la fine delle correnti della DC? Io la conosco poco perchè sono più giovane. La prima volta che ho votato nel 90, mi pare, ho votato per lei. Piuttosto che votare Fachini mi ha detto mio papà, socialista, votiamo Adamoli. Adesso non so più da che parte stare.
Scritto da Rossi G. il 5/10/2008 alle 18:39
Ringrazio tutti coloro che sono intervenuti. In realtà non avevo immaginato che avrei suscitato tante reazioni, se considero anche sms, telefonate, e-mail. E’ vero, sono molto prudente su questa questione. Da una parte, mi rendo conto che è necessario scuotere il partito con iniziative esterne, dall’altra, temo l’avvento di correnti che fanno più riferimento ai personalismi che al confronto su linee progettuali diverse. Se questo rischio fosse tenuto sotto controllo, sarei nettamente più favorevole a questi strumenti che dovrebbero servire per vincere la battaglia delle idee, come dice Tony. Di tutto questo parleremo ancora nelle prossime settimane.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 6/10/2008 alle 14:54
La più interessante tra le correnti mi pare quella che si chiama DEMOCRATICI PER LA DEMOCRAZIA. Finalmente sappiamo che la democrazia di per sé è irrilevante: deve essere definita. E tiriamo un sospiro di sollievo! D'ora poi guarderemo con riluttanza e sospetto chi si definirà "democratico" senza attributi e precisazioni. Se ora esistono i democratici per la democrazia si deve supporre che esistano quelli contro. Non sto ironizzando: non abbiamo forse visto democrazie popolari e proletarie?
Scritto da Ulderico Monti il 7/10/2008 alle 08:25
Mi piacerebbe che la nascita di queste associazioni facesse da preludio ad un ribollir d'idee. Temo però che in molti casi siano solo un riunirsi in "clan" e la cosa mi delude molto. Chi riuscirà a dare un colpo di reni e a farci uscire dalla melma in cui siamo caduti? Attendiamo Coraggiosi e Volenterosi! Astenersi perditempo e lacché. Giuseppe, spero non vorrai mollarci adesso, vero?
Scritto da Spartacus il 7/10/2008 alle 14:15
Caro Spartacus, ti sembro uno pronto a disertare il campo? Proprio no. Il fatto è che prima di decidere su associazioni e correnti voglio capire di più. Se leggi Marco Follini, persona intelligente, sul blog di questa mattina ti renderai conto meglio del perché del mio supplemento di riflessione
Scritto da Giuseppe Adamoli il 8/10/2008 alle 10:06
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