Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 4/11/2008 alle 12:23

Porto al polso da mesi un orologio con l’effigie di Barack Obama. L’ho comprato per trenta dollari da una bancarella di New Orleans. Da allora il mio tempo è “scandito” da Barack Obama.
E se stanotte perdesse? Ebbene, John McCain è candidato degnissimo. Mi è sempre piaciuta la sua capacità di non assecondare gli ordini del Partito Repubblicano quando non condivisi. È stato un campione di anticonformismo. Se vincesse sarebbe un’alternativa migliore di George W. Bush e in ogni caso sono affezionato all’America da chiunque sia governata (o sgovernata come negli ultimi otto anni).
Ma questo è il tempo di Barack Obama. Con la sua stessa persona apre il secolo multirazziale. Rafforza, non indebolisce, la leadership americana nel mondo. Di questa ci sarà bisogno ancora per molto tempo, anche qui in Europa.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 7 commenti -
Io sono per McCain, ma mi piace il modo come hai presentato il duello. L'America e sempre l'America!
Scritto da Davide il 4/11/2008 alle 14:37
Perfetta, sintetica ed efficace analisi. Chiaramente tifo, fin dall'inizio, per Obama (che preferivo alla Clinton), ma McCain è un buon candidato conservatore (inadeguata viceversa, a mio parere, la 'passionaria' dell' Alaska). La Tua analisi manifesta comunque un'obiettività e uno stile che dovremmo imparare ad assumere anche alle nostre latitudini. Ne abbiamo bisogno.
Scritto da Paolo Rossi il 4/11/2008 alle 16:16
Vinca l'uno o l'altro cambia il governo, ma non il sistema. Se è questo che vuoi dire sono d'accordo. Ma questa è la posizione di tutto il PD?. Non mi pare.
Scritto da Dioscuro il 4/11/2008 alle 16:42
La vittoria di Obama sarebbe una boccata di ossigeno per il PD italiano. Questo a me basta ed avanza. Ben tornato fra noi.
Scritto da Luigi il 4/11/2008 alle 17:21
Speriamo che le elezioni americane regalino agli USA un buon Presidente. Io non so quale possa essere il migliore, mi basta che non voglia esportare la democrazia con i carri armati e che non voglia ergersi a giudice del mondo. Mi piace Obama perché spero possa essere un pò Kennedy e un pò F. D. Roosevelt nel senso che spero riesca a proporre una nuova ideologia forte.
Scritto da Lele il 4/11/2008 alle 17:28
Condivido la simpatia per gli Usa soprattutto per l'idea di libertà che hanno trasmesso al mondo da quando esistono. Ma oggi la loro credibilità è fortemente compromessa, la popolarità è al punto più basso dal '45, gli errori di Bush sono stati troppi e catastrofici. Serve una svolta in politica estera ma anche in quella interna, pensiamo alla sanità, alle pensioni che sfumano con i crak finanziari. L'America profonda che vediamo in qualche raro film di registi coraggiosi deve voltar pagina.
Scritto da Cesare Chiericati il 4/11/2008 alle 19:12
Questa volta sono d'accordo anch'io. Sintetico, chiaro e condivisibile.
Scritto da Bianchi Giò il 4/11/2008 alle 23:32
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