Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 15/11/2008 alle 10:01

Sto leggendo avidamente le reazioni politiche, culturali, umane e religiose al drammatico epilogo della vita di Eluana Englaro. Ce ne sono di eccellenti, di buone e di cattive in quanto inutilmente astiose verso gli uni o verso gli altri.
Vi segnalo un articolo di Ferdinando Camon che ho trovato sul suo blog e che ho messo sul mio sito. Racconta i limiti dell'amore donato a Eluana dai maggiori protagonisti di quest'ultima terribile vicenda umana. La conclusione dell'articolo, molto amaro, è difficile da accettare, lo so bene, ma il punto di vista viene espresso con molta intelligenza e merita attenzione.

Commenti dei lettori: 8 commenti -
Da molto tempo mi sto chiedendo cosa la stia angosciando realmente in questa storia: cosa la tormenta, in verità, Adamoli? La paura della morte? Di doversi trovare di fronte allo stesso dilemma del padre (nonno...) di Eluana? Il trovarsi in balia dell'attesa dell'altrui giudizio? Ognuno ha il proprio destino. Ognuno ha le sue lezioni da apprendere. Possibilmente senza paura.
Scritto da signoraoscura il 15/11/2008 alle 16:42
Belle domande, cara signoraoscura. Non ho affatto particolari paure o angosce. Solo una certa attenzione culturale a problemi assolutamente nuovi anche per la politica e per le istituzioni. Ieri in treno, oltre che di sport, di asili nido e di vita quotidiana, ho sentito parlare di Eluana Englaro. I giornali le dedicano pagine intere e del testamento biologico si discuterà moltissimo nei prossimi mesi. Nel PD e negli altri partiti, come qualche lettore del blog ha notato, non se ne parla a livello locale mentre a Milano, e soprattutto a Roma, si fa spesso solo polemica politica. Cercare di suscitare un po’ di dibattito fra noi mi pare utile. Senza pregiudizi e senza spirito di crociata. Grazie dell’interlocuzione
Scritto da Giuseppe Adamoli il 15/11/2008 alle 18:50
sarebbe strano non so come si possa rimanere indifferenti davanti a un caso del genere, poi si può chiamarla angoscia, paura, inquietudine, dubbiosità; spero che anche lei, signoraoscura mia, sia di questo parere.
Scritto da ema il 15/11/2008 alle 18:53
Grazie della lettura suggerita. Vai avanti con la discussione, ce n'è bisogno.
Scritto da Gianfranco G. il 15/11/2008 alle 22:26
Caro Adamoli, è un classico essere fraintesi qua dentro: impossibile udire i toni.....le mie domande scaturivano dal fatto che sono rimasta molto colpita dalla sua voglia di approfondimento, dalla sua coscienza che, a differenza di molti sedicenti politici, è sempre presente e vigile. E' giusto dialogare e sarebbe bello poterlo fare prescindendo dai singoli casi.....
Scritto da signoraoscura il 16/11/2008 alle 00:28
E' bene discutere di questi problemi senza finzioni, con grande apertura. Si può essere d'accordo o no, l'importante è parlarne con serietà e pacatezza.
Scritto da Adams il 16/11/2008 alle 09:45
Un qualche fraintendimento, dico a signoraoscura, è inevitabile. Per questo è necessario continuare il dialogo. Questo blog ce ne dà la possibilità. Peccato che forse sia ancora poco conosciuto.
Scritto da Adele il 16/11/2008 alle 11:17
Questa mattina il mio parroco ha letto nella predica la lettera del Card. Bagnasco di ieri, molto dura con la Cassazione. Forse l'hanno fatto in tutte le chiese. Io non so più che cosa pensare. Mi complimento comunque con te per come porti avanti le tue idee senza peli sulla lingua, pur conservando il dubbio "come bene prezioso".
Scritto da Andrea il 16/11/2008 alle 22:44
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