Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 23/11/2008 alle 11:03

Frascati, seminario internazionale organizzato da Glocus col titolo: “La globalizzazione è democratica?” Due giornate di grande interesse con la presenza  di studiosi europei e americani a cui sono contento di aver partecipato. Lo stesso Veltroni  nel corso dei lavori è intervenuto con una lunga intervista. I messaggi  emersi dal seminario sono tanti. Se devo sceglierne due soltanto, eccoli. Primo, oggi in Europa diversamente dagli anni passati la parola chiave  è “paura”. Paura di aver perso la capacità di costruire stabilità, sicurezze , equilibri sociali ed economici. Serve  un pensiero “democratico”, potenzialmente esistente  sia in Europa che in Italia, che possa essere la risposta giusta per correggere il capitalismo dentro una visione umanistica della società. Un pensiero che ispiri  fiducia, che risvegli  le coscienze, che mobiliti la volontà soprattutto dei giovani. Secondo, nella vita dei partiti il problema  serio non sono le differenze, come si è visto bene  nei  Democratici americani,  ma la mancanza di sintesi, fornita poi da Obama. E’ la leadership che deve fornire la sintesi. Una leadership forte, autorevole, coraggiosa, capace di dare basi razionali alla speranza. E’ questa la sfida che sta di fronte al PD e che dobbiamo vivere con senso critico ma con fiducia. Si, ce la possiamo fare.

il cannocchiale
Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 7 commenti -
Veltroni ce la può fare? Questo è il mio dubbio.
Scritto da Ariosto il 23/11/2008 alle 18:41
Tu lanci sempre messaggi di speranza e fiducia ma la situazione non è per niente incoraggiante. Non vale la pena di fare il congresso al più presto?
Scritto da Paolo il 23/11/2008 alle 22:56
Le primarie negli USA sono state vere. Ha vinto chi non aveva i favori del pronostico. Da noi sono state una finzione, anzi c'era che non voleva nemmeno candidature di testimonianza (Letta e Bindi). Veltroni è stato scelto a tavolino, Bersani nella tradizione della sinistra è stato praticamente impedito di correre per tenere insieme i DS (pazzesco). Così invocare i 2 milioni e mezzo di voti presi da Veltroni ha poco senso, indipendentemente dal valore di Veltroni. Questo è il nostro problema.
Scritto da Giulio Malnati il 24/11/2008 alle 08:06
Il fatto è che il PD ha un leader debole e assediato. Dall'altra parte Berlusconi sarà anche ridicolo in certe occasioni ma ha in pugno la situazione.
Scritto da Luca il 24/11/2008 alle 08:32
Leggo il blog e La Prealpina, passo dal seminario di Frascati alla benedizione della nuova sede della Lega Nord di Laveno M. Leggo il tema del seminario "La globalizzazione è democratica?" e penso, come molti, "e chi se ne frega!", quante belle parole, quanti pensieri elevati poi però la politica di tutti i giorni produce Villari... Quando i legaioli dicono che ormai sono i soli ad essere vicini al popolo... qualche volta temo abbiano ragione.
Scritto da Spartacus il 24/11/2008 alle 11:48
Questa Spartacus non ti seguo. E' giusto trattare i grandi temi, così come è giusto essere concreti e vicini alla gente. Non c'è contraddizione tra le due cose. I grandi problemi non li deve trattare solo Tremonti.
Scritto da Andrea il 24/11/2008 alle 21:28
Indubbiamente Andrea hai ragione, ma con scoramento noto una sempre maggiore difficoltà nell'intercettare e rappresentare speranze e bisogni delle fasce "deboli" della nostra società. Qualche volta mi pare che inseguiamo solo le situazioni borderline o facciamo i professori mentre la massa degli italiani deve arrangiarsi alla meno peggio. Credo che dobbiamo "volare alti" con la riflessione ma dobbiamo dare risposte immediate e tangibili ed è questo passaggio che mi pare sia mancato e manchi.
Scritto da Spartacus il 25/11/2008 alle 09:44
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