Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 10/12/2008 alle 15:06

Roberto Formigoni è irritato con il Governo perché il tavolo di confronto con la Lombardia sul “federalismo differenziato” non è ancora stato aperto. “Francamente non si capisce il perché del ritardo. Non è che potremo aspettare all’infinito. Anche la pazienza umana, come è noto, ha un limite” ha dichiarato.
Si tratta delle nuove forme di autonomia regionale, previste dalla Costituzione riformata nel 2001 e dal nuovo Statuto regionale, richieste dal Consiglio regionale quasi all’unanimità più di un anno fa. La Lega al tempo del Governo Prodi aveva minacciato di “imbracciare i fucili” nel caso di gravi ritardi nella concessione di questi poteri.
A parte queste solite battute leghiste, condivido e sottoscrivo le dichiarazioni di Roberto Formigoni.

Commenti dei lettori: 4 commenti -
Apprezzo questa tua capacità di riconoscere le cose buone che fanno anche i tuoi avversari politici.
Scritto da Giorgio F. il 10/12/2008 alle 16:42
Non si può non essere d'accordo. Il passaggio federalista è di sicuro la svolta che potrebbe cambiare il volto istituzionale e forse, in parte, anche il costume politico dell'Italia. Le resistenze e i dinighi sono molti, del resto An e molte forze del PdL sono ostili alla grande riforma di struttura. Il nemici della riforma vanno portati allo scoperto. E' un compito della Lega ma anche del PD nella versione lombardo-piemontese che qualche resistenza romana la sta incontrando.
Scritto da cesare chiericati il 10/12/2008 alle 16:44
Alleanza nazionale, farà fatica a essere federalista. Se esiste ancora, ora esiste il PDL. Dovremmo cominciare a fargli le pulci, come tra postmissini e post forzaitaliaoti..e tra post.comuisti e post-dl per il PD.,
Scritto da Ema il 10/12/2008 alle 17:05
Tutti i Governi nazionali finchè avranno casseforti elettorali clientelari proporranno sempre un federalismo "edulcorato". Lo dico da siciliano che ben conosce le realtà politico - amministrative dell'isola. Un sano federalismo potrebbe responsabilizzare sia la classe politica locale che gli stessi elettori ad un uso più responsabile delle risorse che non sono infinite. Le clientele elettorali sono foraggiate dagli sprechi. Rinunciando a quei voti, a costo di perdere, si è più liberi di agire.
Scritto da Nicola il 10/12/2008 alle 17:14
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