Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 11/1/2009 alle 19:26

Piero Fassino, Ministro degli Esteri del governo ombra del PD: “La responsabilità è prima di tutto di Hamas perché continua a negare il diritto di Israele ad esistere. Israele ha il diritto di vivere in pace così come i palestinesi hanno diritto ad avere una patria. La pace negoziata e condivisa è l’unica strada possibile. Ma Hamas scelga: o riconosce il diritto di Israele, e allora sarà anch’esso attore del processo di pace, oppure resterà fuori con tutte le conseguenze”.
Condivido e sottoscrivo integralmente queste dichiarazioni. Vorrei solo che fosse Ministro degli Esteri effettivo e non del governo ombra. È anche con queste battaglie, certamente controverse a sinistra, che si costruisce il nuovo profilo identitario del PD.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 17 commenti -
e non Massimo D'Alema!!! Sempre pronto a giustificare Hamas e Hezbollah e ad attaccare Israele.
Scritto da alfred il 11/1/2009 alle 19:47
Condivido la vostra posizione.
Scritto da Un ex DS di sinistra il 11/1/2009 alle 21:52
Bravo Giuseppe, è proprio in questa maniera che si definisce l'identità di un partito riformista e ci si distngue da una sinistra astrattamente pacifista.
Scritto da Gianfranco G. il 11/1/2009 alle 23:30
Piero è un grandissimo uomo, e un grandissimo politico.
Scritto da carlo il 11/1/2009 alle 23:47
Hamas ha di sicuro tantissimi torti. Ma fare la politica dello struzzo come attualmente fa il PD, non avere il coraggio comunque di condannare i massacri in corso..... è veramente ridicolo, Israele opprime da 60 anni un popolo, un popolo che viveva in pace nonostante le tante diverse culture presenti, mi meraviglia che un cattolico come Adamoli non rabbrividisca e non trovi parole di condanna per il massacro in atto, non può negare che Israele con la scusa di hamas vuole impadronirsi di tutto.
Scritto da franco zanellati il 12/1/2009 alle 00:08
Un ministro degli esteri dovrebbe capire che non ci sono giusificazioni verso chi con la scusa del terrorismo opprime da 60 anni un popolo.Ccapire che cosi come gli europei compiendo un genocidio contro i nativi americani (indiani e indios) si impadronirono dei loro territori facendo nascere la grande america, gli israeliani vogliono impadronirsi di tutti i territori palestinesi per fare la grande Israele. Adamoli un cattolico come lei non prova ribrezzo per questo ?? la storia si ripete.
Scritto da Franco Zanellati il 12/1/2009 alle 00:14
Stimo molto Piero Fassino e la lucidità delle sue proposte in vari campi, oltre che in politica estera. Ma mi sembra che D' Alema parli di Hamas in quanto eletto dal popolo palestinese
Scritto da Bruna Croci il 12/1/2009 alle 00:22
Giusto Giuseppe, al PD servono queste prese di posizione chiare e ponderate. A schierarsi nettamente da una parte o dall'altra, trovando solo ragioni o solo torti in questa situazione tra Israele e Hamas, si sbaglia di sicuro. Speriamo davvero nelle ragioni della Pace...
Scritto da Andrea Botta il 12/1/2009 alle 09:35
"Israele ha il diritto di esistere come i palestinesi hanno diritto a vivere in pace". Allora perchè condannare giustamente Hamas e non dire una parola sulla politica Israele? Ci si concentra sulla questione dei massacri di civili a Gaza, intanto si dimentica: - che per un anno e passa la Striscia è rimasta isolata (violazione della tregua) - che Israele continua ad insediare popolazione in Cisgiordania. Mi dispiace, ma un PD così sbilanciato non mi convince punto
Scritto da Davide il 12/1/2009 alle 10:46
Sono d'accordo. Fassino delineando in maniera così chiara e precisa una linea d'azione si espone a critiche ma bisogna dargli il merito di ragionare in prospettiva di un accordo che miri veramente alla pace. Perché in Italia troppo spesso si fanno ragionamenti "di principio", intanto in Medio Oriente i poveracci di una parte e dell'altra muoiono o conducono una vita grama. Va trovata una soluzione, non sarà la più giusta ma darà un futuro a una terra che ora non ne ha.
Scritto da Spartacus il 12/1/2009 alle 10:47
Aspetto le risposte di Adamoli. Però anch'io sono cattolico e dò ragione a lui e a Fassino.
Scritto da Cattaneo il 12/1/2009 alle 16:28
La cosa più ardua in questo momento è mantenere una posizione equilibrata, che tenga conto-e non è facile- di torti e ragioni, senza schierarsi fanaticamente a sostegno di una parte o dell’altra, come tifosi allo stadio. Non mi piacciono le bandiere di Israele bruciate in piazza, ma non mi piacciono nemmeno coloro che alla manifestazione romana promossa sabato 10 u.s. dalla comunità ebraica (vedi l’uomo “mobile” in senso verdiano dello schieramento italiano, Adornato) identificano il sostegno ad Israele come la difesa tout court della civiltà occidentale. Possiamo affermare il diritto all’esistenza dello stato di Israele (ed Hamas commette in questo senso anche un grave errore politico non cambiando il proprio statuto), denunciando nello stesso tempo l’eccessiva e sproporzionata reazione “difensiva”israeliana nella striscia di Gaza, con tutte le vittime civili che ne sono seguite? Possiamo affermare, come ha fatto il cardinal Martino che Gaza è ridotta ad un lager, senza essere accusati di non essere sufficientemente proIsraele? Parimenti si può ribadire l’assoluto diritto dei Palestinesi ad un territorio statuale, senza condividere il tipo di lotta che fa Hamas o fanno gli Hezbolla? Si può ricordare a chi troppo affrettatamente giustifica le azioni terroristiche o partigiane di matrice palestinese che non è con la violenza disperata dei Kamikaze che si avvia a soluzione il conflitto Israele-Palestinese? Ma, concludo con una domanda forse banale e ingenua, forse provocatoria: a quanti sta veramente a cuore in quella martoriata terra ( che possiamo definire santa solo eufemisticamente), in Italia e nel mondo risolvere il problema?
Scritto da Mariuccio Bianchi il 12/1/2009 alle 17:15
Sono contro tutte le guerre e non ho una predilezione per Israele, ma questa volta hanno cominciato i palestinesi di Hamas.
Scritto da Marilena M il 12/1/2009 alle 18:32
Concordo più con Fassino che con D'Alema. Hamas ha torto marcio, Israele ha quasi ragione.
Scritto da Un PD non tesserato il 12/1/2009 alle 21:21
La popolazione civile, israeliana e palestinese, è la vittima del fallimento della diplomazia in medio oriente. Due popoli non potranno convivere in pace finchè non saranno liberati da entrambi i fondamentalisti (Quello di hamas ma anche quello della supremazia militare israeliana). Finchè non ci sarà coscienza che le bombe uccidono tutti indistintamente e distruggono le già poche scuole, strade, case.... i bombardamenti unilaterali fomenteranno solo l'odio e la disperazione delle vittime.
Scritto da Nicola il 13/1/2009 alle 10:06
La diplomazia è debole, Obama ha promesso un cambio di passo, vedremo. Fassino mi convince, è ragionevole non solo realista.
Scritto da Flavio il 13/1/2009 alle 10:44
Il problema non è distribuire torti o ragioni ma capire bene quello che sta succedendo. Bene la discussione.
Scritto da Giulio B. il 13/1/2009 alle 10:50
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