Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 14/1/2009 alle 12:04

Giornata importante ieri in Consiglio Regionale sul problema del giorno: Cai-Alitalia-Malpensa. La seduta è stata convocata su iniziativa del Pd che aveva presentato una mozione che non è stata approvata. Ho potuto però cogliere un disagio fra le file della stessa coalizione di governo con l’imbarazzato silenzio del Presidente Formigoni.
Il mio intervento, se posso dirlo, è stato largamente apprezzato anche da alcuni settori della maggioranza. Ecco i punti essenziali in estrema sintesi:
1 - la dichiarazione di Roberto Colaninno sulla priorità di CAI per Malpensa è francamente una presa in giro. Tra i vincitori metto: AirOne che ha sistemato tutti i suoi enormi debiti; la cordata dei furbissimi imprenditori di CAI; AirFrance che si trova su un vassoio d’argento la parte buona di Alitalia. Fra i perdenti metto il contribuente italiano, il sistema socioeconomico lombardo e i lavoratori di Alitalia e Malpensa;
2 - le responsabilità sono tutte della maggioranza politica. Il Pd ne ha una sola, condivisa con tutti: quella di avere nel passato cullato l’illusione che Alitalia potesse reggere due hub. Io ero di parere contrario, ma ha vinto l’altra posizione;
3 – il declino di Malpensa però non è affatto ineluttabile nel medio e soprattutto lungo periodo: questo è il punto d’attacco della nuova strategia. Serve un piano industriale per l’aeroporto lombardo capace di far concorrenza agli altri scali italiani, e soprattutto europei, in termini di tariffe, puntualità e gestione delle merci. Occorre poi rivedere il modello dei voli di Linate, senza accettare il suo ridimensionamento molto drastico come richiesto da CAI, e infine rendere Malpensa più collegata a Linate, all’alta velocità, al centro di Milano;
4 - il futuro di Malpensa è quello di un aeroporto di base per una pluralità di vettori, ma le compagnie aeree internazionali verranno qui solo se avranno la convenienza per farlo. Una convenienza c’è già: il traffico di gran parte del nord. Le altre dobbiamo garantirle.

Commenti dei lettori: 14 commenti -
Intervento molto serio, circostanziato e ficcante. Però, come ho detto in un altro post, in base ad un sondaggio presentato ieri a Ballarò, il 32% degli italiani ritiene che la crisi di Alitalia sia stata risolta bene, perché ne è stata garantita l'"italianità", una vera presa idiozia! e dispero per il futuro... LEGA DELENDA EST!
Scritto da Catone il 14/1/2009 alle 12:46
Ho letto la relazione, breve ma intensa, cosa che faccio raramente. Bisognerebbe diffonderla maggiormente. Io lo farò mandandola ad amici e conoscenti. Invito i lettori del blog a fare altrettanto. E' bene che si conosca di più di quanto generalmente non sappiamo.
Scritto da Piero il 14/1/2009 alle 14:52
Credo davvero che sia stato apprezzato. E' un intervento preciso, efficace e molto incisivo. Complimenti da un avversario politico.
Scritto da Riccardo B. il 14/1/2009 alle 14:59
Ho apprezzato il fatto che non parli solo di Malpensa ma di tutta l'operazione CAI-Alitalia. L'ho trovata breve e molto concreta.
Scritto da Il pirata il 14/1/2009 alle 16:01
Complimenti per il suo intervento: l'ho apprezzato ieri in aula e lo condivido ancora più oggi dopo la lettura dello stesso. Chiaro esempio di lungimiranza politica contrapposto alla mera operazione elettorale dell'attuale governo.
Scritto da Antonio il 14/1/2009 alle 16:29
Ottimo lavoro. Sono d'accordo con Piero, andrebbe divulgato e conosciuto. La gente crede che sia solo la Lega che difende gli interessi del nord.
Scritto da Attilio il 14/1/2009 alle 16:29
Se fossi Formigoni accetterei subito la proposta di collaborazione insita nell'intervento al di là delle giuste critiche all'accordo fatto da Berlusconi.
Scritto da Paolo il 14/1/2009 alle 17:51
Il fatto che malgrado il tuo lavoro di comunicazione siamo ancora molto al di sotto - come opposizione - della giusta soglia di informazione di ciò che facciamo. Comunque grazie per lo sforzo enorme che fai e che ammiro anche se non ti ho mai votato.
Scritto da Franco il 14/1/2009 alle 17:55
io non capisco come sia stato possible convogliare un'azienda privata come AirOne nel calderone Alitalia e riversare i suoi debiti sui contribueti. E' una vergogna inamissibile! E soprattutto se quelli di Cai, AirOne,lo stesso Berlusconi, Parmalat, Cirio etc. sono gli IMPRENDITORI Italiani, beh speriamo che i francesi, gli inglesi ma persino gli Zulù comprino tutto di questo paese marcio. Finchè Veltroni e D'Alema saranno ancora i personaggi del PD anche voi sarete condannati a questo sfascio.
Scritto da Pablo il 14/1/2009 alle 20:25
I punti che indichi sono netti e convincenti. Va bene fare l'analisi critica e poi passare alle proposte. Fare un partito riformista vuol dire proprio questo.
Scritto da Montoli il 14/1/2009 alle 20:35
Tra i vincenti non hai messo Berlusconi che ha vinto le elezioni, non solo ma anche per questo, almeno qui al nord.
Scritto da Bianchi Giorgio il 14/1/2009 alle 22:49
Continua a battere su questo tasto. Il disagio è ancora più forte tra gli elettori della Lega e del P.D.L.
Scritto da Angelo C. il 14/1/2009 alle 23:16
Da semi-profano reputo che buona parte dei problemi che oggi subisce Malpesa siano imputabili alla scellerata scelta di aver 2 Hub. Il resto lo additerei al fatto che Malpesa sia rimasta sostanzialmente una "Cattedrale nel Deserto" per quanto riguarda i collegamenti con il territorio ed i collegamenti con il Nord in generale. Atterrate a Malpensa e per raggiungere: Milano, Bergamo, Parma, Torino, Locarno-Bellinzona e una loro Zona Fiera occorrono almeno 60 minuti, se scartiamo il Treno.
Scritto da Alessandro Z il 15/1/2009 alle 22:14
Non capita spesso di leggere un intervento di un politico così preciso, ‘fattuale’ e sostanziale. Mi siano consentite alcune osservazioni: Parlare di "piccolo aiuto" al fallimento della prima trattativa con Air France – Klm e di "pizzico d'autocritica" da parte dei sindacati mi sembra un po’ riduttivo. Che Berlusconi volesse togliere a Prodi il "merito" di sbolognare Alitalia mi sembra chiaro, anche se poi avremmo anche dovuto vedere quali sarebbero state le condizioni non tanto nei riguardi di Parigi quanto nei riguardi dei sindacati e delle variegate categorie. Air-France si è ritirata perché lì’allora opposizione era contraria? Capisco che Spinetta non volesse trovarsi a remare contro quello che tutte le previsioni davano come probabile successivo governo. Ma almeno Prodi, Padoa Schioppa (che pure cercò di spiegare, onore a lui, che si trattava di rilevare una compagnia al fallimento) e Damiano, che avevano interesse opposto, non avrebbero potuto essere più 'convincenti' verso i sindacati"?
Scritto da Sandro Frigerio il 16/1/2009 alle 09:30
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