Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 20/1/2009 alle 16:14

Oggi si insedia a Washington il “Presidente del mondo libero”.  Definizione questa non da tutti gradita ma espressione di una realtà che ha molti decenni alle spalle. Durante la guerra fredda segnava polemicamente il distacco e la contrapposizione con la grande area a dominio sovietico. Oggi l’accezione “mondo libero” è molto cambiata, ma per me resta intatta nella sua connotazione positiva di fondo.
Sono sempre stato un fan di Barack Obama. Portavo al polso l’orologio con la sua effige già durante le elezioni primarie fin da quando Hillary Clinton sembrava non avere contendenti. Il mio auspicio caloroso è che il nuovo Presidente assomigli a Franklin Delano Roosvelt, l’unico Presidente della storia americana rimasto in carica per tre mandati pieni (1933-1945) e l’unico ad aver vinto le elezioni presidenziali per ben quattro volte, nel ‘44 pochi mesi prima di morire.
Fraklin Delano Roosvelt fu il Presidente del New Deal ("Impegno voi, me stesso, per un nuovo contratto per il popolo americano"), grazie al quale gli USA riuscirono ad uscire dalla grande depressione dei primi anni ’30.  Nel discorso del suo insediamento, 4 marzo 1933, proclamò: “L'unica cosa di cui non dobbiamo avere paura è la paura stessa”.
Una frase celeberrima e altisonante ricorrente nei discorsi di Barack Obama. Che il futuro arrida a lui e al mondo libero come fu per Roosvelt.

Commenti dei lettori: 10 commenti -
Dickens scriveva di "Great expectation" (Grandi speranze); quelle che oggi evoca l'insediamento di Obama.Certamente molte di queste non andranno deluse poichè frutto della semplice necessità del "mondo libero" di essere governato da uomini sobri, preparati, giudiziosi e giusti, a prescindere dal fatto che siano democratici o repubblicani. Sturzo li chiamava "Liberi e Forti".Spero che con la fine dell'era Bush tramonti anche la credibilità dei politici ignoranti, populisti, interessati e volgari.
Scritto da nicola il 20/1/2009 alle 11:02
Bel commento che condivido. Lo dico e lo ripeto, se tu rappresentassi il PD voterei anch'io PD.
Scritto da Bianchi Giò il 20/1/2009 alle 16:03
"Mondo libero" una volta aveva un signicato diverso da quello odieno. Però sono d'accordo, andava bene allora e va bene adesso.
Scritto da Paolo il 20/1/2009 alle 16:50
Non ho attese "messianiche" nei confronti di Barack Obama, confido sia un buon presidente per gli USA, già il fatto che sia Democratico, di colore, senza una facoltosa famiglia alle spalle ci fa sperare... Purtroppo in Europa la scala sociale che potrebbe portare al sucesso un Obama... non funziona, o almeno fà molta fatica. Che ne dite ci mettiamo mano???
Scritto da Spartacus il 20/1/2009 alle 17:42
Aspetto con impazienza il discorso di Obama e soprattutto i suoi primi 100 giorni. Potrebbero essere decisivi per l'economia e il medio oriente. Nessuna attesa messianica, ha ragione Spartacus, ma un pò di ottimismo io ce l'ho.
Scritto da Luisa Cardin il 20/1/2009 alle 18:00
Ci vuole ottimismo e lui ce l'avrà com'è nel carattere della grande nazione americana.
Scritto da Angela il 20/1/2009 alle 18:02
Ho visto su Rai 3 la diretta dagli Stati Uniti. Impressionante. E avevi ragione tu, il parallelo con Roosvelt è il più azzeccato. Quando avevo visto il tuo post, oggi pomeriggio, ero rimasto invece un pò perplesso.
Scritto da Franco il 20/1/2009 alle 20:44
Condivido in toto il commento di Adamoli. Anche per l'auspicio finale che mi pare giusto.
Scritto da Marilena M. il 20/1/2009 alle 20:56
Obama ha fatto un discorso, a braccio, da grande leader mondiale. Suscita grandi aspettative, è consapevole delle enormi difficoltà del momento e lo ha sinceramente detto. Con pazienza e prudenza farà molte cose, non solo per gli USA. Ci vorrebbero, nel mondo, tanti OBAMA ...a cominciare dall'Italia....... al governo, alle Regioni, ai Comuni, ecc.. Dio lo protegga e sorregga.
Scritto da galattico il 20/1/2009 alle 23:38
Condivido il commento di Nicola. temo però che il nostro disgraziato quanto amato Paese impiegherà molto tempo per liberarsi dei politici populisti, ignoranti e volgari che lo rappresentano. Avete letto la "barzelletta" del nostro premier sui campi di sterminio? Una cosavergognosa e stomachevole. Mi chiedo: possibile che a destra non ci sia qualcuno dotato di senso critico? No, tutti a ridere e ad applaudire. Da disperarsi.
Scritto da Angelo Eberli il 23/1/2009 alle 20:47
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