Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 27/1/2009 alle 09:58

Ieri sera abbiamo ascoltato al Tg1, dalla sua viva voce, l’incredibile tesi negazionista dell’Olocausto dell’Arcivescovo lefebvriano Richard Williamson (nella foto). Poi abbiamo avuto la conferma che Benedetto XVI ha revocato la scomunica di Giovanni Paolo II per i quattro vescovi seguaci di Monsignor  Marcel Lefebvre. Quest'ultimo è un evento interno alla Chiesa cattolica su cui non ho assolutamente la competenza né il diritto di esprimere un giudizio.
Ma i due fatti insieme che brutta impressione mi hanno lasciato.
 

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 14 commenti -
È un brutto papato questo. Brutto e fuori tempo, fuori dal mondo, lontano dagli uomini. Lo Spirito Santo credo che nel conclave abbia preso una grossa cantonata. E credo che la Chiesa Cattolica stia perdendo fedeli peggio del PD, avrebbero bisogno di un Soru al posto di Benedetto XVI.
Scritto da Ema il 27/1/2009 alle 10:10
Ema, per carità, un pochino di umiltà in più non guasterebbe. Stai parlando di un grande Istituzione millenaria.
Scritto da Lorenzo il 27/1/2009 alle 10:36
La marcia di riavvicinamento tra la Chiesa Cattolica e i Lefebvriani è durata alcuni anni. Ora uno "scisma" è ricomposto ma mi sembra evidente che, al di là dell'osceno Williamson, la Santa Sede accetti di fare un salto indietro per riavvicinare i "tradizionalisti". Sono molti a vedere in pericolo il percorso post Conciliare intrapreso da Papa Paolo VI e seguito dai suoi successori. Ne abbiamo già parlato ricordando appunto Papa Montini, c'è preoccupazione e timore ad un ritorno al passato.
Scritto da Lele il 27/1/2009 alle 11:15
Lorenzo, purtroppo son ferito, deluso come cattolico praticante. E parecchio. Io faccio parte di un'altra istituzione millenaria: la Chiesa, non quella fatta dai mattoni, ma quella degli uomini di buona volontà. Un po' di rispetto anche per noi, che nel concilio vaticano II abbiamo creduto e che vediamo giorno dopo giorno essere sgretolato
Scritto da ema il 27/1/2009 alle 11:54
E bravo Adamoli, sempre stimolante anche sui problemi più delicati. Questo significa non essere conservatori. E' strano come per osservare atteggiamenti innovatori bisogna spesso rivolgersi a persone come te.
Scritto da Robertino il 27/1/2009 alle 15:29
Senza entrare nel merito, le manifesto ancora il mio apprezzamento per come sceglie gli argomenti e per come li tratta. Leggo volentieri, appena posso, il suo blog.
Scritto da Un prete anonimo il 27/1/2009 alle 15:41
Sono anch'io un credente e la penso come te. Mi conforta il "prete anonimo" che ogni tanto ti scrive.
Scritto da Luigi Corsi il 27/1/2009 alle 17:37
Mi stupisce l'imprudenza con cui è stata gestita la vicenda. Il Vaticano avrebbe dovuto cautelarsi preventivamente per le dichiarazioni abberranti del vescovo Williamson ed evitare che il tutto coincidesse con le celebrazioni del "giorno della memeria". Davvero una vicenda che lascia l'amaro in bocca. Si alimenteranno gli attacchi a Pio XII e alle sue scelte drammatiche durante l'ultima guerra, insomma un gravissimo errore che genera dubbi profondi e lacerazioni nella cristianità.
Scritto da Cesare Chiericati il 27/1/2009 alle 18:44
Nel giorno della Memoria uscire negando l'olocausto è proprio un insulto al buon senso. I seguaci di Lefebvre hanno chiesto scusa. Non so se basta ma è già qualcosa.
Scritto da Giuseppe il 27/1/2009 alle 21:27
Per un cattolico come me una pagina non bella della cristianità. I seguaci di Lefebvre si saranno anche scusati ma la gravità del fatto di un Arcivescovo negazionista rimane intatta.
Scritto da Luigi il 27/1/2009 alle 22:42
Non entro nel merito del riavvicinamento tra la Chiesa ed i lefreviani, ma mi stupisce questa inerzia delle gerarchie cattoliche rispetto ad un personaggio che senz'altro non merita di ricoprire un ruolo tanto importante e spiritualmente elevato, qual'è quello di un vescovo. Ricordo che ci sono stati sacerdoti sanzionati o addirittura sospesi a divinis per molto meno. Cos'è, anche in quel di oltretevere si usa il metodo del deboli con i forti e forti con i deboli ?
Scritto da Maurizio il 28/1/2009 alle 08:52
Bene fa Giuseppe nel suo breve intervento nel BLOG a separare il reintegro della comunità "S. Pio X°" dalle esternazioni negazioniste di uno dei suoi componenti. I due aspetti sono nettamente separati. La dottrina, il dogma sono custoditi dal "successore di Pietro". La valutazione della Chiesa sull'operato dottrinale della comunità S. Pio X ha portato al suo reintegro. Lo stesso Santo Padre, più volte ha celebrato secondo il rito pre conciliare. Più seria la domanda: episodio o restaurazione ?
Scritto da nicola il 28/1/2009 alle 09:52
Episodio o restaurazione? le tesi negazioniste di un folle, ora vescovo, sono un fatto separato, però mi chiedo: Visto che i Lefebvriani rifiutano il Concilio Vaticano II (e non solo quello), la loro riabilitazione è o non è il segno di una pericolosa chiusura del Papato? E' o non è foriera di un acuirsi dei contrasti con le altre professioni religiose e con tutti coloro che non rispettano le regole "tradizionali" della chiesa? Direi che williamson fa da scudo ad un processo ben più pericoloso
Scritto da Lele il 28/1/2009 alle 14:35
è teologicamente scrorretto dire che il diavolo si nasconde nei dettagli? revoca della scomunica & ricordo della shoah saranno pure separati ma il calendario (che è maliziosamente parente della Storia) li avvicina molto. La 'tradizione cattolica' ha faticato (e fatica) a comprendere gli ebrei...e ancora i lefreviani negano la libertà di religione Questo Papa deve correre ancora ai ripari, correggere il proprio tiro. sarà un caso? le mie sono osservazioni da 'profano', è ovvio
Scritto da Roberto il 28/1/2009 alle 19:09
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