Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 2/2/2009 alle 10:00

La soglia di sbarramento per il Parlamento Europeo sta diventando un altro episodio dell’eterno conflitto Veltroni-D’Alema. Io vorrei invece entrare nel merito senza badare a questi risvolti che francamente danneggiano il PD. Ci sarà tempo dopo le elezioni europee per affrontare il tema del congresso e delle candidature alternative a Veltroni. Oggi il leader è lui e deve poter lavorare con tranquillità, ascoltando naturalmente anche le voci dissenzienti per trovare una sintesi valida e credibile.
Nel merito: la governabilità, non c’è dubbio, richiede il superamento della frammentazione. In Italia il governo dipende dal Parlamento. La presenza di un numero eccessivo di piccole forze si trasforma, come abbiamo visto troppe volte, in un ostacolo alla stabilità e all’efficienza governativa. Si può discutere se l’attuale soglia del 4 per cento sia troppo alta, ma non si può negare la sua utilità.
In Europa la situazione è completamente diversa. La governabilità non dipende dal Parlamento che è nella condizione di essere il tempio della rappresentanza e quindi può consentire una soglia di sbarramento più bassa del Parlamento nazionale. Per questa ragione può essere lo snodo giusto per  istituzionalizzare i movimenti non piccolissimi, ma significativamente presenti nella società.
La Lega Nord, che oggi non ha problemi a superare il 4%, non avrebbe avuto futuro se non avesse goduto di uno sbocco istituzionale quando era un piccolo partito. Sarebbe stato meglio così, qualcuno può affermare. Io, che non sono tenero con la Lega, dico che sarebbe stato un errore perché le istituzioni devono  riflettere i movimenti reali della società.
Oggi che senso ha il fatto di impedire alle forze fuori dalla coalizione berlusconiana, oppure alla sinistra del PD, di essere presenti nel Parlamento Europeo? Credo che la soglia del 3 per cento possa rappresentare un compromesso valido che produce semplificazione proprio perché fissa un traguardo raggiungibile per chi si voglia opportunamente raggruppare.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 32 commenti -
Bene, un approccio laico. Ci vuole il sistema tedesco, dalle Regioni al Parlamento e quindi anche le soglie.Tuttavia imporre uno sbarramento a un minuto dalle elezioni ha un sapore sgradevole e il dialogo(?!) fanno pensare che il Pd cerchi un nuovo voto utile ( anche a costo di fare intorno il deserto) per compensare i voti che sta perdendo, per ragioni politiche, di incertezza e di inconcludenza e non per contrasti tra dirigenti (questo è il dito e non la luna). Vogliamo parlare di questo?
Scritto da Alessandro Pollio il 2/2/2009 alle 11:51
In Europa il 4% è alto. Senza una presenza nelle istituzioni la sinistra estrema può essere indotta ad una opposizione in piazza sterile ma pericolosa. Ne abbiamo già viste le conseguenze in passato.
Scritto da Mario il 2/2/2009 alle 11:59
Ma guarda se devo sentire queste cose intelligenti e condivisibili da un democristiano che ho sempre considerato un avversario. E' proprio vero che la politica è bella perchè sorprende sempre.
Scritto da Giustino il 2/2/2009 alle 12:07
Giustino, non sbagliare approccio. Gli avversari da combattere sono quelli di adesso, non quelli di una volta. Con Adamoli io sono distante politicamente, per esempio sui nuovi modelli contrattuali. Ma con lui si può parlare perchè ha sempre un atteggiamento "laico". E' questo che apprezzo in lui e che me lo fa diventare un interlocutore valido.
Scritto da Ambrogio il 2/2/2009 alle 12:48
Caro Giuseppe, condivido il tuo ragionamento, ma fammi capire bene. Sullo sbarramento per le europee sei molto vicino a D'Alema, sui contratti la pensi come Veltroni, sulla riforma del welfare fai le stesse affermazioni di Enrico Letta. La tua riflessione sul PD di qualche settimana fa era poi molto particolare e si differenziava nettamente dalle altre che ho letto sui giornali. Con chi stai veramente?
Scritto da Gianfranco G. il 2/2/2009 alle 14:22
Ci vuole il sistema tedesco, dice Pollio, ma dimentica che il sistema tedesco lo sbarramento c'e l'ha eccome. Il 4% è già un compromesso ed insistere sul 3 romperebbe un possibile accordo ( col pericolo di trovarci senza le preferenze). Il 3 o il 4 non cambierebbe nulla. La sinistra si coalizzi per superare lo sbarramento.E' una opportunità per riunirsi. In Europa bisogna andarci per contare e non per fare solo testimonianza. Altrimenti continuiamo a far ridere col partito dei pensionati.
Scritto da A.Vaghi il 2/2/2009 alle 14:42
Capisco e sottoscrivo, però se la sinistra estrema è così sinistrata la colpa è loro e non del PD. Ma credo che tu senz'altro converrai.
Scritto da Cattaneo il 2/2/2009 alle 14:43
Caro Adamoli, sono d' accordo con le sue considerazioni. Non continuare "all'interno" la dicotomia di discussione fra Veltroni e D' Alema.E dare spazio ai movimenti o partiti anche " minori " per la rappresentanza in Europa. Bruna Croci
Scritto da Bruna Croci il 2/2/2009 alle 14:55
Come sai sono piuttosto di destra, secondo il linguaggio arretrato di molti di voi, ma non capisco la necessità di eliminare i partiti del 3% che non sono proprio piccolissimi. Hai ragione, in Europa che male fanno? In più possono farsi sentire nelle aule istituzionali anziché sulle piazze. Mi pare una cosa saggia.
Scritto da Bianchi Giò il 2/2/2009 alle 15:47
Caro Bianchi Giò, pensa che c'è il tuo presidente che ci chiama comunisti e/o marxisti...
Scritto da Adriano il 2/2/2009 alle 16:19
Caro Adamoli, il tuo ragionamento visto con occhio europeo non fà una grinza, temo però che dell'Europa non gliene freghi granché alla gente e ritengo che gli italiani ne diano una lettura nazionale e, credo, accettino senza patemi la sparizione di alcuni partiti. Soprattutto quelli che hanno naturalmente una vocazione di "antagonista", "di lotta", "di opposizione al sistema" ecc. ecc. Mi rendo conto dei rischi ma niente ricatti, please...
Scritto da Spartacus il 2/2/2009 alle 16:58
Una riflessione. Come cambiano in fretta i tempi e le opinioni. Fino a poco tempo fa Rifondazione Comunista era per il sistema tedesco senza se e senza ma, con lo sbarramento al 5%. Abbiamo dimenticato? E' dura rincorrere uomini e tempi. Domani deputati e senatori del PD decideranno certamente con la loro testa. Veltroni e d'Alema hanno opinioni diverse,una guarda più lontano, l'altro alle alleanze Mi pare che vada costruto il progetto prima delle alleanze. Non il contrario.
Scritto da A.Vaghi il 2/2/2009 alle 18:45
Non sono certo uno che non guarda con interesse a sinistra, ma l'idea che porre una soglia del 4% sia un atto che impedisca alla sinistra di esistere mi pare bizzarra. Se la sinistra 'critica' non sa unirsi e proporsi con un po' di credibilità (verso almeno il 4% dei votanti) non è che si può coltivarla in serra (o in riserva indiana) in attesa di tempi migliori. E poi tra il 4% e il 3% cosa cambia nella sostanza? sempre un compromesso è.
Scritto da roberto il 2/2/2009 alle 19:11
Sono d'accordo sull'approccio: garantire la rappresentanza ai movimenti significativamente presenti nella società. Ma qual è il livello al di sotto del quale si perde significatività? il 3%, il 4% o "addirittura" il 5%? Se non mi sbaglio, il 4% della popolazione italiana corrisponde a meno dello 0.5% di quella europea ... il 3% è ancora meno ... Sempre se non mi sbaglio, mettere la soglia al 4% significa far passare "solo" gruppi con almeno 3 eletti. Ha senso portare in Europa gruppi più piccoli?
Scritto da Giacomo il 2/2/2009 alle 20:13
lo sbarramento al 4% è come le quote rosa. Brutte da fare, ma indispensabili nel nostro paese. Purtroppo senza quote rosa non vi sarà mai una vera partecipazione femminile in politica, senza lo sbarramento (alle europee,politiche e regionali) non avremo mai un numero di partiti serio per un paese occidentale.
Scritto da Cunardo il 2/2/2009 alle 21:12
Domani passerà la soglia del 4% e la sinistra non PD starà tutta fuori dal Parlamento europeo. Non mi pare una grande pensata. Certo è difficile affermare, come dicono alcuni commenti. che c'è una grande differenza fra il 4 e il 3%, però può essere una differenza determinante. La prima proposta del PD infatti era del 3%. Da nessun sbarramento com'era finora al 3% ci sarebbe comunque una bella diversità.
Scritto da Rossi il 2/2/2009 alle 21:20
La Lega fino a qualche anno fa era contro ogni sbarramento. Adesso che ha superato il 4% non dice una parola, anzi vota a favore. Ecco la strumentalità delle leggi elettorali. Caro PD per un seggio o due in più vale la pena di cambiare le regole in collaborazione con Berlusconi?
Scritto da Giuseppe il 2/2/2009 alle 21:25
Non sono totalmente d'accordo con te. Sono molto incerto ma meno male che c'è il tuo blog a porre i problemi veri anche qui a Varese.
Scritto da Roberto il 2/2/2009 alle 22:06
Sono tuttora un fan di Veltroni e non mi piace l'opposizione che gli fa sempre D'Alema, però stavolta Veltroni non mi convince.
Scritto da P.D. il 2/2/2009 alle 22:09
Mi dite perchè un partito che prende il 20% in una grande circoscrizione non dovrebbe andare in Europa perchè non raccoglie il 4% in Italia?
Scritto da Bianchi C. il 2/2/2009 alle 22:18
Giuseppe, tu sei un romatico della politica, ma oggi si decide sulla base delle convenienze. Quella del tuo (?) partito e quella di noi berlusconiani in questo caso coincide. Tutto qui. Vieni con noi. Con Raffaele Cattaneo faresti una coppia vincente. Il primo saresti sempre tu.
Scritto da Carlo il 2/2/2009 alle 22:56
E' un'illusione quella di fermare la framentazione con questi sistemi. Anzi nella società continuerà più di prima perchè il 4% è così alto da non essere un incentivo.
Scritto da Un elettore deluso il 2/2/2009 alle 23:23
Il 4%?Lo supereremo con Vendola e Fava. Piuttosto colpisce l'aridità culturale degli ex comunisti(come me) che si sciaquavano la bocca con "la diversità culturale sale della democrazia". Oggi evidentemente preferiscono scimmiottare i leghisti nel Varesotto e avere Borghezio come interlocutore nel Parlamento Europeo. Invece che persone per bene come Mussi e Fava. Adamoli fagli capire che così sarete odiati (politicamente s'intende) più che i Berluscones . Ci vediamo alle amministrative!
Scritto da antonio il 3/2/2009 alle 01:16
Il proporzionale puro è l'unico strumento che garantisce a tutti i filoni culturali di essere rappresentati. Crea vera competizione e offre maggiore scelta agli elettori. Ognuno corre con il proprio simbolo e la propria idea senza compromessi. Ma la politica è anche mediazione non solo bagarre elettorale e quindi lo stimolo ad accorparsi non produce solo sintesi elettorale ma anche politica e dialettica. Mi sarei aspettato una riduzione dei collegi a grandezza regionale con una sola preferenza e il 3% di sbarramento.
Scritto da nicola il 3/2/2009 alle 08:24
Tutti contro i partiti piccoli come se il male della democrazia italiana fossero loro. Oggi nel Parlamento italiano i piccoli non ci sono più. Va tutto bene?
Scritto da Paolo il 3/2/2009 alle 09:53
Nicola, ma lo sai che il proporzionale puro c'era solo in Israele dove un parlamentare estremista poteva mettere in crisi il governo e bloccare ogni iniziativa. Oppure rimpiangi il modello polacco??? bè, anche li un successone del proporzionale. E pensi forse che con una spruzzata di modello spagnolo sistemi le cose? Cmq non è il sistema elettorale (tranne i due citati) che sancisce l'ingovernabilità ma la mancanza di leadership e l'insipienza della classe politica.
Scritto da Spartacus il 3/2/2009 alle 10:01
Caro PD, per un seggio in più vale la pena di fare tutto questo? Il deserto intorno non è mai un bene.
Scritto da un iscritto PD il 3/2/2009 alle 10:08
beh, quel che ci ricorda Vaghi, che appena un anno o due fa anche Rifondazione ragionava senza scandalo di soglia al 5%, la dice lunga sullo spessore dell'attuale discussione. In ogni caso con questo sono 28 commenti (e 2 miei). E se si parlasse di cosa propongono i partiti per l'Europa?
Scritto da roberto il 3/2/2009 alle 23:32
L'obiettivo del PD è lo stesso del PCI. PDS, DS, da Berlinguer ad Occhetto a Veltroni D'Alema: distruggere i Socialisti per cercare di prenderne il posto. La sinistra cosidetta estrema sanno che la possono riassorbire quando vogliono. Tutto il resto sono solo manfrine. Tutto questo avrà ovviamente un solo risultato: che chi governa ora governerà almeno anche per i prossimi 10 anni. A proposito di Adamoli: ma cosa ci fa in quei paraggi?
Scritto da Luigi il 4/2/2009 alle 09:36
Caro Giuseppe, con 30 commenti hai centrato il bersaglio anche questa volta. Toglimi però una curiosità: perchè ti sei espresso per il 3% quando era chiaro che il risultato era segnato? Nei mesi scorsi ti eri impegnato contro l'abolizione delle preferenze e per delle circoscrizioni più ristrette di quelle enormi e irrazionali di oggi. Mi aspettavo una tua opinione anche su questi fatti.
Scritto da Paolo B. il 4/2/2009 alle 10:16
Caro Roberto, hai ragione quando ci inviti parlare delle proposte per l’Europa. Tieni conto però che la legge elettorale è la quintessenza della rappresentanza popolare e democratica. Discuterne nel momento in cui si vota la legge è indispensabile. Nel merito io esprimo chiaramente e nettamente la mia opinione, mentre la sintesi è ovviamente responsabilità della leadership nazionale
Scritto da Giuseppe Adamoli il 4/2/2009 alle 10:43
Per Carlo, che invita Adamoli a passare in FI: Adamoli per il PD è come Kaka per il Milan, non lo facciamo andare via e nemmeno lui lo vuole. Invece il vostro Cattaneo, visti i parecchi buchi fatti in questi anni di assessorato ai trasporti, mi pare più come Quaresma dell'inter, quello della "trivela". E come l'inter lo ha mandato via, lo stesso ha intenzione di fare FI candidandolo (a quanto si sente) alle prossime europee...
Scritto da Adriano il 7/2/2009 alle 15:45
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