inserito il 14/2/2009 alle 12:30
Categoria: Idee e proposte
La memoria storica, la tradizione sono le basi solide per un partito. Questa è la differenza tra il PD (Partito Democratico) e il PdL (Popolo del Lifting).
A proposito, ultimo acquisto del PdL: Clemente Mastella per le Europee.
Da tenere a futura memoria...
Scritto da Adriano il 14/2/2009 alle 17:55
Spiegazione convincente. Le memorie sono quelle che sono. E' rilevante metterle al servizio di una idea di futuro.
Scritto da Il pirata il 14/2/2009 alle 19:00
Con una certa sofferenza devo riconoscere di essere d'accordo con te e con Violante. Il suo disagio sulle foibe è anche il mio.
Scritto da Un ex DS di sinistra il 14/2/2009 alle 19:10
Efficace il titolo. La contemplazione del passato è sempre un fatto negativo. Imparare dal passato è un segno di intelligenza. E cambiare idea può essere oltre che giusto anche molto utile.
Scritto da Loredana il 14/2/2009 alle 21:17
Non sono un militante del PD, tuttalpiù potrei essere un elettore. Quando sento Veltroni dire che siete un partito "plurale" mi sforzo di capire e credo di riuscirci. Ma le culture diverse, come ti ho sentito dire qualche volta, devono fare uno sforzo di convergenza per giungere ad una identità condivisa, altrimenti addio partito unico e nuovo. La memoria invece è quella che è e non si può cancellare.
Scritto da Bortoluzzi il 14/2/2009 alle 21:33
I concetti che esprimi sono nobili. Tieni però conto che c'è memoria e memoria. Quella dei fascisti e quella dei comunisti delle foibe non sono da contemplare ma da dimenticare totalmente. (Grazie della citazione e della risposta).
Scritto da Lorenzo il 14/2/2009 alle 22:50
O.T. la cassa integrazione si stà espandendo a vista d'occhio, la crisi incomincia a mordere anche me, vorrei leggere il suo pensiero su questo problema che accomunerà molti di noi nei prossimi mesi.
Tonino Como
Scritto da Tonino il 15/2/2009 alle 03:57
Mah, costruire il futuro dimenticando la memoria è un'operazione sempre perdente. Il dovere è andare verso il futuro con la capacità di correre dei rischi, questo si.
Scritto da Monti L. il 15/2/2009 alle 09:58
Violante ha parlato di grave imbarazzo per essere stato comunista. Tu hai sorvolato su questo aspetto comprensibilmente. Eppure anche lui ha detto quello che tu dici sempre e cioè che le memorie non si cancellano e non si condividono con tutti. Approvo, è l'identitatà nazionale e poi quella di partito, per chi aderisce ad un partito, che bisogna condividere.
Scritto da Bianchi R. il 15/2/2009 alle 11:51
Sono completamente d'accordo... il problema che vedo nel Pd (mi interessa quello del mio partito) è quello legato a certi atteggiamenti che non prevedono la diversità di opinione (è spesso radicato in certi esponenti legati a una vecchia visione della sinistra elitaria - vedi Repubblica) che non contemplano la diversità di vedute. Il pd se vuole prendere più del 20% deve essere per forza plurale. I democratici americani insegnano ...
Scritto da ale il 16/2/2009 alle 09:18 |
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