Iniziativa di studio e di proposta molto interessante del PD, sabato a Varese. Nella tematica “Resistere e investire per il futuro”, a me è toccato  dirigere una tavola rotonda con il Presidente di Pedemontana, Fabio Terragni e con Luciano Carbone dell’Executive Committee di Sea, società aeroportuale di Malpensa e Linate.
Discussione vasta, problematica e propositiva. Mi interessa rilevare qui soltanto due aspetti. Il primo è questo: è emerso chiaramente come la spinta propulsiva per le infrastrutture lombarde e del nord sia venuta negli ultimi anni soprattutto dal governo Prodi e dal Ministro dei LL.PP. Antonio Di Pietro.
Ma ancora più rilevante e interessante è il fatto che oggi si senta enormemente la mancanza del “Tavolo Milano e Lombardia” che era stato inuagurato dal governo Prodi, appena dopo il suo insediamento, e che era stato, per tutta la sua durata, la sede permanente del confronto con le istituzioni territoriali, in modo particolare con regione  (Roberto Formigoni), Milano città (Letizia Moratti), provincia (Filippo Penati). È in quella sede che si erano sbloccati i finanziamenti per la Pedemontana e per altre grandi opere.
La cosa più stravagante è che con il nuovo governo Berlusconi, che si qualifica come il più nordista e “lombardista” della storia repubblicana, questa linea di confronto si sia bruscamente interrotta ed oggi grandi progetti come Expo 2015 languino in attesa di una risposta del governo centrale.
Abbiamo portato questo punto ripetutamente in Consiglio regionale, ma finora invano. I singoli Consiglieri della maggioranza annuiscono ma poi la ragion di partito gli vieta di approvare una richiesta formale e ufficiale  in questa direzione, che avrebbe un forte peso. Lo faremo ancora molto presto. Formigoni e Moratti devono capire che da soli nel rapporto con Berlusconi e Tremonti non ce la faranno mai. Occorre uno sforzo congiunto di tutte le Autonomie Territoriali in modo ufficiale e pubblico.