Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 4/3/2009 alle 16:24

E così, ieri sera, dopo un interminabile e faticosissima gestione, il Consiglio Regionale ha prorogato di un anno il termine per i piani urbanistici dei comuni (ecco in anteprima il testo della legge).
Nella mia dichiarazione di voto a nome del Pd, contraria al provvedimento, ho sostenuto che:
1 – la proroga di un anno è ineludibile, ma tutta la legge 12/2005 va sottoposta ad un riesame critico;
2 – le restrizioni per l’approvazione dei Piani integrati di intervento, durante l’anno di proroga, valgono solo per metà Lombardia, mentre non valgono per l’altra metà, quella interessata dall’Expo, che ha dentro il comune di Milano e che ha ancora più forti esigenze di difesa del territorio;
3 – avremmo voluto votare a favore, ma alla nostra mano tesa la maggioranza ha risposto con il pugno chiuso. Più che una legge, con il suo valore generale e astratto, ci troviamo di fronte al frutto di una trattativa “sindacale” tra le forze della maggioranza politica ciascuna delle quali ha ottenuto qualcosa.
Ho riaffermato in Consiglio Regionale che una legge non è un contratto tra le parti, non riguarda i soli contraenti, riguarda tutti i cittadini e i comuni lombardi.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 9 commenti -
Domanda: ma il famoso emendamento "ammazzaparchi" ideato dal leghista Davide Boni (che si vanta di tutelare l'ambiente) e che era stato ritirato un anno fa, è stato per caso riesumato?
Scritto da Pino il 4/3/2009 alle 20:45
Ringrazio per il servizio offerto. Queste informazioni sono utili sul piano pratico e su quello politico.
Scritto da Cesare M. il 4/3/2009 alle 21:05
Devo dire che lei ha battuto tutti sul tempo. Grazie anche per le brevi ma chiare osservazioni poiltiche. Milano ha avuto, come sempre nell'ultimo periodo, un trattamento di favore. Possono costruire quello che vogliono e questo è sbagliato.
Scritto da Un tecnico comunale il 4/3/2009 alle 21:59
Scusa Adamoli, una domanda: la restrizione per l'approvazione dei Piani Integrati di Intervento hai detto che non riguarda la zone lombarda interessata all'Expo, quindi interessa anche la nostra provincia oppure no? O in parte? E in cosa consisterebbe in pratica? Grazie e complimenti per il blog.
Scritto da mirco il 4/3/2009 alle 22:36
E' vero che Milano approverà i P.I.I. in Giunta e gli altri comuni invece in Consiglio. Questo sarebbe paradossale.
Scritto da Alberto Fumagalli il 4/3/2009 alle 22:41
Ho appena finito di leggere la nuova legge e mi sembra un bel pasticcio, ma sono le 23.45 e devo rileggerla. I comuni che hanno già adottato un P.I.I., ma che non l'hanno ancora approvato, non possono più farlo. Quando lo sapranno i cittadini si ribelleranno.
Scritto da Un progettista di PGT il 4/3/2009 alle 22:48
Come mai i comuni sono così in ritardo nella predisposizione dei PGT? Questa è la domanda da farsi. Perchè è complicata e fatta male.
Scritto da Gerardo il 4/3/2009 alle 23:27
I piani integrati d'intervento in qualche modo sono la prosecuzione della Legge Adamoli. Se li critichi tu vuol dire che c'è davvero qualcosa che non va.
Scritto da Luigi il 5/3/2009 alle 19:32
Caro Mirco, i comuni dell’area Expo a cui fanno riferimento le disposizioni di modifica della legge 12/2005 sono: Milano, Rho, Pero, Arese e Baranzate. Questo almeno è, per il momento, l’intenzione dichiarata della Giunta Regionale. Come puoi ben vedere si tratta davvero della parte di Lombardia che più avrebbe bisogno di un controllo severo nell’utilizzo del territorio.
Scritto da Giuseppe Adamoli il 6/3/2009 alle 10:11
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