Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 7/3/2009 alle 09:40

Giovanni Sartori in un editoriale del Corriere della Sera: “Il guaio del Pd risale al fatto che per trent’anni abbiamo avuto una sinistra non addestrata a pensare con la sua testa, ma ingabbiata in un dogmatismo ideologico”. Gli risponde Emanuele Macaluso: “La crisi della sinistra e ciò che ne è venuto dopo, caro professore, va ricercata nell’attuale deficit di teste libere e pensanti”.
E se avesse ragione più Macaluso che Sartori?

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 6 commenti -
La verità è che hanno ragione tutti e due e che bisogna cambiare pagina, se non libro. Il PD è nato per questo.
Scritto da Paolo il 7/3/2009 alle 12:11
Teste libere e pensanti mancano in tutti i partiti, purtroppo. La crisi politica e la vittoria di un certo qualunquismo dipendono anche da questo fatto. Caro Adamoli, il PD di Varese cosa fa per rimediare a questa situazione? Niente.
Scritto da Biotti C. il 7/3/2009 alle 13:31
Concordo con Paolo. Hanno fondamento le opinioni sia di Sartori che di Macaluso. La crisi economica mondiale può servire per aggiornare completamente la nostra cultura politica.
Scritto da Renato il 7/3/2009 alle 14:44
La politica è l'arte del possibile,oggi dovrebbe essere l'arte dell'impossibile. Sul notiziario n°1 del PD a punto 4 ,anzichè un generico Investimento...avrei voluto leggere un corposo e lungimirante programma di idee ,proposte di cosa fare in alcune zone della ns provincia.Una sinistra riformista deve essere capace di convincere i cittadini che è forza capace di guidare il paese,ma lo può fare solo con nuove e libere teste pensanti !!!!!!,che forse mancano
Scritto da Luigi il 7/3/2009 alle 14:44
Pur apprezzando moltissimo il prof. Sartori credo abbia ragione Macaluso. Anche se gli si può facilmente obiettare che ai tempi del PCI le teste libere, pensanti e non allineate, avevano una sola possibilità: prendere la porta e andarsene. Il PD deve seriamente chiedersi verso quale modello di società vorrebbe tendere. Credo, come ha dichiarato ieri Prodi al Corsera, che l'equità sociale potrebbe essere una meta e la leva fiscale uno strumento utile per allentare molte vegognose disparità
Scritto da cesare chiericati il 7/3/2009 alle 14:51
Ottima anche questa "pillola". Poi Cesare Chiericati centra il bersaglio. Il problema è: verso quale tipo di società vogliamo andare?
Scritto da Un ex DS di sinistra il 7/3/2009 alle 20:52
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