Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 12/3/2009 alle 13:00

Il 7 giugno si terranno le elezioni europee. Come al solito avremo delle liste, di tutti i partiti, infarcite di ministri e leader nazionali che sono incompatibili (non ineleggibili) e che dopo pochi giorni o mesi abbandoneranno Strasburgo per mantenere, o inseguire, ministeri e assessorati. Nella legislatura in corso, su 78 italiani eletti ben 37 hanno lasciato il seggio europeo. È il dato più alto fra tutti i paesi europei eccetto la Romania.
Chi ha pratica del Parlamento Europeo può affermare senza tema di smentita che per far contare la propria voce e quella del proprio Paese è necessario un radicamento di anni e non di mesi. Così come è necessario restare a Bruxelles, dove si svolge il lavoro ordinario, quasi tutta la settimana. Ebbene, anche il tasso di assenteismo degli italiani è tra i più alti.
Credo che tutti i partiti debbano cambiare registro, compreso il PD che, da questo punto di vista, non è purtroppo in grado di impartire lezioni.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 15 commenti -
Ho letto nei giorni scorsi, articoli vari dell' assenteismo degli italiani al Parlamento Europeo e ho registrato anche quello del PD. Mi auguro che le candidature per la nuova tornata siano, da oggi, serie e si smetta, una volta per tutte di rivedere l'andirivieni. Solo così si dimostrerà la serietà di un gruppo e tapperemo la bocca di nani, ballerine ed ex cantanti......
Scritto da penna42 il 12/3/2009 alle 15:00
Perchè non ti candidi tu con l'esperienza che hai e con il consenso che hai sempre avuto? Sono convinto che molti sarebbero contenti.
Scritto da Un tuo fedele amico il 12/3/2009 alle 15:02
Giusto. Noi italiani siamo europeisti a parole ma poi siamo al di sotto della aspettative quando si tratta di lavorare per l'Europa.
Scritto da Paolo il 12/3/2009 alle 15:07
E' una riflessione seria da far conoscere agli elettori che, in Italia, non sono a conoscenza dell'effettiva importanza politica e di come è strutturata l'istituzione europea. E' grave che il 50% dei nostri parlamentari europei abbiano lasciato il seggio a Bruxelles; è gravissimo che il tasso di assenteismo dei parlamentari italiani in quella sede, sia tra i più alti. ! Non è certo il migliore esempio di dedizione per gli altri ambiti elettivi nazionali, regionali, provinciali e comunali.
Scritto da Federico Quaglini il 12/3/2009 alle 15:27
Chi si candida per l'Europa, se eletto, deve svolgere deve svolgere il suo lavoro nel Parlamento Europeo per l'intera legislatura perchè il cittadino l'ha votato per quello scopo. Purtroppo però vedo che Berlusconi intende candidarvi ttutti i Presidenti di Regione PDL e Formigoni ha risposto di sì con entusiasmo. Evidentemente non interessa a molti lavorare per l'Europa salvo lamentarsi quando viene adottata qualche decisione che svantaggia l'Italia; ma se siamo assenti cosa vogliamo?
Scritto da Ravani il 12/3/2009 alle 16:28
anche perchè le regole quelle vere si fanno in UE...
Scritto da ema il 12/3/2009 alle 17:33
C'è una sottovalutazione storica del Parlamento europeo da parte di tutti i partiti. Bisogna scegliere i candidati giusti. E dovrebbe sceglierli la base ma anche qui a Varese c'è silenzio assoluto. Poi dicono che funziona tutto bene....Parlo del PD, degli altri decide uno solo.
Scritto da Renato il 12/3/2009 alle 18:11
Giustissimo. Se però non vengono candiati deputati, sindaci, assessori o consiglieri regionali, persone già conosciute, chi voterà sconosciuti più o meno illustri ? Finirebbe con l'essere un voto eslusivamente politico. Un bel rebus.
Scritto da A.Vaghi il 12/3/2009 alle 18:19
Hai messo il dito sulla piaga. Noi ciarliamo di Europa gli altri stati se ne occupano seriamente. Il PD quali candidati presenterà in Italia e in Lombardia? La nostra provincia avrà uno o più candidati? Chi li decide? Io sono un semplice iscritto ma mi pare che il silenzio sia assoluto.
Scritto da Un iscritto PD il 12/3/2009 alle 23:45
Adamoli non sarà mai candidato. Era contro la soglia del 4% cioè un pericoloso uomo di sinistra. Per un ex DC un destino cinico e baro. Io non lo voterei sia chiaro, sono davvero di sinistra, ma di lui ho rispetto non di chi offre i sigari a Bossi per andare sulla Prealpina.
Scritto da Mario il 12/3/2009 alle 23:53
Caro Adamoli, il tuo è un post molto centrato, ma la sensazione mia è che siamo impotenti nel cambiare le cose. In una circoscrizione enorme come la nostra contano, non le persone, ma i soldi della campagna elettorale o le lobbi potenti. Temo che saranno le solite 3/4 persone a decidere tutto.
Scritto da Albini il 13/3/2009 alle 00:29
Ti scrivo raramente, oggi faccio eccezione perchè è il terzo commento. Condivido quello che ti dice il tuo amico fedele. Candidati alle europee.
Scritto da Maroni L. il 13/3/2009 alle 16:24
Se fossi in te mi candiderei al Parlamento europeo. Ci faresti una figurona. Ne sono sicuro. Ha ragione il "tuo amico fedele".
Scritto da Giorgio F. il 13/3/2009 alle 17:50
Devi candidarti, perchè tutto il discorso sulle europee è tenuto segreto?
Scritto da Renzo il 13/3/2009 alle 22:43
Oggi Franceschini ha parlato chiaro in merito alle candidature e credo che sarà così, altrimenti continuiamo a perdere "punti". Non guardiamo a cosa faranno Berlusconi & Co.; noi facciamo sul serio... e sarebbe ora. La tua candidatura, per la nostra Provincia, sarebbe di alto profilo e tu la onoreresti, se eletto, con grande dedizione e serietà. Perderemmo una voce preziosa in Regione ma,....Bruxelles val bene Milano.
Scritto da galattico il 21/3/2009 alle 22:49
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