Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 19/3/2009 alle 14:00

Il piano casa di Berlusconi è stato appena annunciato, non se ne conoscono ancora i contenuti precisi e già siamo in piena contrapposizione polemica e ideologica.
Ieri, in una tv locale, mi sono permesso di criticare la filosofia di “anarchia progettuale” che lo contraddistingue e subito mi sono sentito replicare: «Ma come? Proprio lei che ha dato il nome ad una legge di recupero edilizio ed urbanistico (L.R. 23/90) che ha rappresentato in tutta Italia l’inizio della deregulation edilizia?». Eh no, non ci sto!
Quella legge regionale, largamente applicata in Lombardia e poi copiata in altre regioni, aveva lo scopo di un riuso di edifici e porzioni di abitati fatiscenti. Sempre sotto il controllo dei comuni. Solo successivamente sono intervenite altre regole che hanno contribuito a degradare i centri abitati con sopralzi, sottotetti, balconi chiusi  e brutture varie che hanno deturpato il paesaggio.
Ora aspettiamo di conoscere cosa dice esattamente il piano Berlusconi. Ma se la filosofia, come sembra molto probabile, sarà quella di continuare e di intensificare questa pratica degradante, il nostro NO, mi riferisco a Comuni e Regioni, deve essere chiaro e netto.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 10 commenti -
Per ora vedo che gli architetti di fama e gli urbanisti di vaglia sono contrari al piano casa; è di questa mattina la notizia della contrarietà di Carandini (beni culturali) e di Cervellati,(urbanista) che definisce il piano casa "il trionfo di villettopoli"... Credo che non ci sia molto da sperare.
Scritto da Angelo Eberli il 19/3/2009 alle 15:07
Ma questa non è una competenza delle regioni? Il governo dovrebbe stanziare le risorse e semmai dare delle indicazioni generali, non altro.
Scritto da Un funzionario regionale il 19/3/2009 alle 15:57
Sono un architetto, tutto sommato abbastanza affermato, e ricordo che ai tempi della "legge Adamoli", l'avevo criticata, salvo poi ricredermi rapidamente. (All'epoca ebbi con lei un diverbio durante una affollatissima riunione pubblica a Milano). Questo piano casa dell'attuale governo è tutta un'altra cosa. Credo che noi professionisti dovremmo essere in prima linea a contrastarlo per la difesa del territorio.
Scritto da Vittorio il 19/3/2009 alle 17:33
Capisco Adamoli che conosce la materia e che è tutto sommato abbastanza cauto. Non capisco le critiche forsennate e astiose che leggo sui giornali in questi giorni. Se non si conosce la legge nel merito, come si fa a stroncarla così?
Scritto da Bianchi Giò il 19/3/2009 alle 17:38
Il piano casa di Berlusconi serve per muovere l'economia. Però è importante che questo avvenga senza deturpare troppo l'ambiente. Questo è il vero problema.
Scritto da Uslenghi il 19/3/2009 alle 18:23
L'Italia è un paese ancora bellissimo sebbene sia stato degradato in alcune sue parti. Fidarsi solo degli architetti sottraendo ai comuni il dovere del controllo mi pare una boiata.
Scritto da Luigi Corsi il 19/3/2009 alle 23:17
Caro Adamoli, se la filosofia è discutibile, lo saranno certamente anche i contenuti. Io avevo contestato la tua legge da sinistra, figuriamoci questa che è un obbrobio. Comunque complimenti per il blog. E' una della pochissime cose fresche del centrosinistra di questi ultimi tempi.
Scritto da Ambrogio il 19/3/2009 alle 23:27
Visto tutto il male urbanistico ed edilizio, salvo qualche eccezione, dispensato in Italia nel dopo guerra mi pare più che opportuno attendere con cauto pessimismo le proposte berlusconiane sulla casa. Consiglio a tutti gli interessati la lettura del pezzo di Stefano Boeri apparso sulla Stampa del 18 marzo
Scritto da cesare chiericati il 20/3/2009 alle 09:27
Capisco che ti senti un pò precursore in Lombardia (e purtroppo anche in Italia) della deregulation nel campo edilizio, che qualche risultato positivo la pure raggiunto. Però stai attento perchè il piano di Berlusconi è un attentato alla tutela del territorio. Non lo diciamo solo noi di sinistra.
Scritto da Giustino il 20/3/2009 alle 10:27
Caro Cesare, hai perfettamente ragione. L’articolo di Stefano Boeri sulla Stampa è molto interessante e per questo l’ho messo sul sito così chiunque vuole può leggerlo
Scritto da Giuseppe Adamoli il 20/3/2009 alle 10:50
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