Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 21/3/2009 alle 10:00

La direzione nazionale del Pd, lunedì mattina, deciderà i criteri per le candidature europee. Dico in anticipo che mi auguro vengano fissate precise norme di comportamento. Chi si candida e viene eletto deve poi restare a Bruxelles. I candidati civetta che si dimettono il giorno dopo le elezioni sono una presa in giro per gli elettori.
Silvio Berlusconi vuole invece candidarsi lui stesso e riempire le liste di ministri, governatori regionali e personaggi vari che lasceranno Bruxelles il giorno dopo. Impressionante la dichiarazione di molti di loro. Roberto Formigoni: «Sono pronto a candidarmi per spirito di servizio ma, se eletto, resterò alla guida della Regione». Mariastella Gelmini:«Sarà Berlusconi a decidere. Se mi chiama lo seguirò come sempre ho fatto, ma poi resterò Ministro dell’Istruzione».
Esiste il bipolarismo politico, ed è un fatto positivo ma, come vedrete, esiste anche il bipolarismo della serietà elettorale.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 13 commenti -
Formigoni fa ormai di mestiere il candidato, per poi restare Presidente della Regione. Sarebbe la terza volta in questa legislatura regionale, due volte per Roma e adesso, probabilmente, per l'Europa. Mi sembra una pagliacciata.
Scritto da Il pirata il 21/3/2009 alle 11:11
Non lasci la regione, dopo lo Statuto deve ancora finire il compito importatissimo del Regolamento Generale e della legge elettorale. Così l'intera riforma regionale porterà il suo nome. Non è solo il mio parere ma quello di molti colleghi.
Scritto da Un'impiegata regionale il 21/3/2009 alle 11:23
Sarebbe bello che i due poli si distinguessero anche per la serietà elettorale, come dici tu. Ma sarà poi così? All'ultimo vedrai che anche il PD, anche se meno del PDL, metterà in lista persone che poi si dimetteranno, prendendo per il naso gli elettori.
Scritto da Lucianone il 21/3/2009 alle 12:16
"Abbarabbà, Ciccì, Coccò tre civette sul comò" così definirei i tre personaggi che hanno deciso di prendere in giro i propri elettori. "asinus asinum fricat". Mi auguro che la direzione del PD decida come tu hai indicato, ed i nostri elettori non subiranno l'umiliazione di essere stati vergognosamente presi..in giro.
Scritto da penna42 il 21/3/2009 alle 14:59
Si, è una questione di serietà. Oltre alle dimissioni c'è anche il problema dell'assenteismo dei parlamentari italiani che è tra i peggiori d'Europa.
Scritto da Flavio S. il 21/3/2009 alle 19:32
Chi e come sceglierà i candidati per le europee? Mi piacerebbe saperlo perchè non ne ho notizia e questo vale per tutti i partiti.
Scritto da Un ingenuo il 21/3/2009 alle 19:50
Candidati per le europee. Non aspettare che te lo chieda il partito di Varese. Non te lo chiederanno mai. Quei due hanno invidia di te.
Scritto da Bortoluzzi il 21/3/2009 alle 21:17
Da una parte serei contento se tu andassi in Europa, dall'altra mi spiacerebbe non averti più in regione. Inportante, come tu affermi, è che ci sia serietà nelle candidature e poi nell'attività a Strasburgo.
Scritto da Cesare il 21/3/2009 alle 23:06
Non so se Bortoluzzi ha ragione. Spero di no perchè noi abbiamo comunque bisogno di un candidato forte di centrosinistra che freni l'emorragia portando un pò di voti.
Scritto da Valceresio il 22/3/2009 alle 15:36
Purtroppo una buona parte degli elettori vota da sempre per candidati che sono leader sulla scena politica. Non si chiedono se saranno presenti per l'intera legislatura in sede europea. E' un malvezzo che esiste anche per i candidati eletti nei collegi che, dopo le elezioni, non si vedono più. Quando si afferma che gli elettori sono maturi e sanno cosa votano e per chi, bisognerebbe fare una seria riflessione.Speriamo che il PD abbia il coraggio nel cambiare in concreto; così sarà credibile.
Scritto da Ravani il 22/3/2009 alle 18:52
Purtroppo una buona parte degli elettori vota da sempre per candidati che sono leader sulla scena politica. Non si chiedono se saranno presenti per l'intera legislatura in sede europea. E' un malvezzo che esiste anche per i candidati eletti nei collegi che, dopo le elezioni, non si vedono più. Quando si afferma che gli elettori sono maturi e sanno cosa votano e per chi, bisognerebbe fare una seria riflessione.Speriamo che il PD abbia il coraggio nel cambiare in concreto; così sarà credibile.
Scritto da Ravani il 22/3/2009 alle 18:52
mi pare che da questo punto di vista anche Franceschini stia battendo molto, speriamo che oltre alla denuncia dell'assurdità dei Berlusconi capilista seguano delle scelte nel nostro campo giuste.
Scritto da ema il 22/3/2009 alle 20:57
Franceschini è stato chiaro: tutti coloro stanno ricoprendo incarichi di governo NON dovranno candidarsi alle prossime Europee.
Scritto da Alessandro Z il 23/3/2009 alle 23:46
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