Politica, istituzioni e territorio. Dialogo oltre i partiti
Giuseppe Adamoli   adamoli1@alice.it
inserito il 23/3/2009 alle 09:58

Come sanno i lettori del blog, ho mostrato qualche volta simpatia per Gianfranco Fini negli ultimi temi. L’ho fatto quando ha tutelato il Parlamento contro la decretazione d’urgenza pretesa da Berlusconi,  quando ha difeso la laicità delle istituzioni sul caso Eluana, quando ha sostenuto alcuni diritti dei cittadini immigrati.
La prova più difficile per Fini comincia però adesso. In un partito assolutamente carismatico come il PDL è possibile, come lui vorrebbe, che non ci sia il pensiero unico? Non mi riferisco alla normale e fisiologica dialettica storicamente presente perfino nei partiti dittatoriali, ma alla possibilità concreta che qualche volta possano vincere le idee non volute dal capo.
E come si comporterà la militanza di AN cresciuta nel mito dell’uomo forte, prima Giorgio Almirante e poi lo stesso Fini? Non sono domande maliziose, ma interrogativi molto seri. Ciò che avviene nel campo avversario, in democrazia, ha sempre un rilievo pratico sul fronte opposto.
Non credo che una risposta potremo averla settimana prossima al congresso fondativo del PDL, ma solo dopo le elezioni amministrative ed europee.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 9 commenti -
ma io avevo capito che AN già non esistesse più e che il PDL fosse già alle elezioni politiche...
Scritto da luca il 23/3/2009 alle 13:55
La sfida l'ha già vinta Berlusconi e i colonnelli di AN si sono già arruolati col vincitore. Basta sentire e vedere Gasparri più realista del re.
Scritto da Mirella il 23/3/2009 alle 13:59
Non credo che vivrà una corrente di AN nel PDL. Non avranno neanche la forza. Berlusconi si prenderà tutto lasciamdo agli altri solo le briciole.
Scritto da Bianchi C. il 23/3/2009 alle 14:06
D'ora innanzi l'uomo forte dei post-fascisti non sarà più Fini ma Berlusconi. Di questo sono consapevoli anche e soprattutto i Gasparri, Alemanno e La Russa.
Scritto da Francesco C. il 23/3/2009 alle 14:15
Mi piace sottolineare un altro aspetto. Il pd sarà brutto sporco e cattivo ma ha costretto una volta tanto gli altri a seguirlo.... Il pdl una l di più ma tanta democrazia in meno è comunque una cosa positiva per quanto lontana dal mio sentire...
Scritto da ale il 23/3/2009 alle 16:18
L'annessione di AN a FI partorirà il PDL che rafforzerà ancora di più lo strapotere di Berlusconi conferendogli democraticamente il potere unico. Il cavaliere lascerà confrontarsi le diverse proposte che scaturiranno in seno al nuovo partito, ma poi deciderà solo lui, come vuole il capo. Dopo di che i vari pappagalli Gasparri,Bocchino & C. ci diranno che hanno democraticamente deciso per il problema tale o talaltro. Per Fini, che stimo, sarà un po' dura.
Scritto da Ravani il 23/3/2009 alle 18:00
Il PDL avrà tante difficoltà quante ne ha avute il PD anche se c'è Berlusconi. Le basi sociali sono diverse solo i dirigenti sono già state acquisite dal premier.
Scritto da Umbertone il 23/3/2009 alle 21:33
La sfida vera non sarà sul piano del pensiero ma su quello del potere. Per questo B. è imbattibile. Prodi l'aveva sconfitto ma il PD ha gettato via tutto. Scandaloso.
Scritto da Mario M. il 23/3/2009 alle 21:40
La sfida vera non sarà sul piano del pensiero ma su quello del potere. Per questo B. è imbattibile. Prodi l'aveva sconfitto ma il PD ha gettato via tutto. Scandaloso.
Scritto da Mario M. il 23/3/2009 alle 21:40
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