inserito il 30/3/2009 alle 10:22
Ho seguito larga parte del congresso fondativo del Pdl (foto tratta dal Corriere). Certamente autocelebrativo e trionfalistico, ma con alcuni interventi interessanti. Tra questi, naturalmente, Gianfranco Fini su almeno quattro temi: immigrazione e testamento biologico, per me condivisibili, e poi referendum elettorale e fase costituente. Categoria: Idee e proposte
Il titolo e i contenuti li approvo totalmente. Quando si fa opposizione seria e rigorosa ci si confronta anche con la maggioranza. Altrimenti il risultatato è l'isolamento.
Scritto da Valceresio il 30/3/2009 alle 13:17
Non mi pare che il PD abbia mai fatto opposizione "rivoluzionaria", il problema è che il dibattito istituzionale è vissuto con fastidio dal capo. Scusate ma di che andiamo a parlare se poi va a finire come con il lodo Alfano e la legge "Englaro" (per fare due esempi)? come può il PD recuperare credibilità e consenso se non con una opposizione seria e delle proposte chiare, comprensibili e che aiutino veramente famiglie e lavoratori?
Scritto da Spartacus il 30/3/2009 alle 14:12
L'idea che, se si fa opposizione, non bisogna confrontarsi o che, se ci si confronta, non si fa opposizione è davvero sbagliata e deleteria. Il vecchio PCI faceva l'una e l'altra cosa insieme. Certo allora c'era la DC che governava ed ora c'è Berlusconi, ma l'atteggiamento di fondo non dovrebbe cambiare.
Scritto da Un ex DS di sinistra il 30/3/2009 alle 14:48
Caro Giuseppe, questa volta non ho bisogno di aggiungere nulla a quanto tu hai detto, poichè sono perfettamente d'accordo con le tue considerazioni. Una sola battuta: non cominciamo ad invidiare i leader altrui (senza nulla togliere ai meriti di Fini); pensiamo a non indebolire di volta in volta i nostri.
Scritto da Mariuccio Bianchi il 30/3/2009 alle 15:09
Non dobbiamo avere paura del confronto se abbiamo idee e proposte valide. Questo non toglie nulla all'opposizione, anzi la valorizza.
Scritto da Giacomo il 30/3/2009 alle 15:20
Il confronto è d'obbligo, ma su quale Italia? Berlusconi nel 1994 lanciò la rivoluzione liberista: meno Stato, meno tasse, più libertà d'impresa. Il fallimento di questa sfida è la crisi che stiamo subendo. L'obiettivo del nuovo PDL è:riforma della Costituzione e della Pubblica Amministrazione. Auguriamoci che la lungimiranza del cavaliere & C. sia più fortunata della sua rivoluzione liberista.Cominci a sopprimere le province e a ridurre i parlamentari con i relativi emolumenti. Vedremo.
Scritto da Ravani il 30/3/2009 alle 15:47
Per confrontarsi il PD dovrebbe avere una visione della società. Ce l'ha? E' la domanda che molti si fanno.
Scritto da Luisa Cardin il 30/3/2009 alle 18:00 |
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