Più lontani da Roma, più vicini a te.
Lega Nord
inserito il 1/5/2009 alle 15:01

 

 

Mercoledi' 29 aprile è una data che entrerà nella storia. In quella Lega e in quella di tutto il Paese (...) il Senato ha dato il via libera definitivo al ddl sul federalismo che diventa dunque legge dello Stato. A favore hanno votato Pdl, Lega e Italia dei Valori. Il Pd si è astenuto (tranne Marco Follini, che ha espresso voto contrario) e l'Udc ha votato contro. I voti favorevoli sono stati 154, i contrari 6 e 87 gli astenuti. Grande soddisfazione nelle fila del Carroccio che, pur sottolineando l'importanza del dialogo, che ha portato all'approvazione del ddl dopo 6 mesi di dibattito in Parlamento, rivendica anche quella che e' una propria battaglia. "Questa battaglia - scandisce tra gli applausi il capogruppo Federico Bricolo - l'abbiamo iniziata da soli, con la stampa e i partiti della Prima Repubblica contro. L'abbiamo portata avanti fuori dai palazzi e col popolo. E' stata una battaglia dal basso e per questo ringraziamo i tanti militanti che da anni con le scritte, i manifesti, i gazebo, hanno continuato a portarla avanti". Sono gli stessi toni usati dal ministro dell'Interno Roberto Maroni ("E' un giorno storico"), e dal capogruppo alla Camera, Roberto Cota: "Non si torna piu' indietro, e' la fine del centralismo". Tutti i ministri della Lega sono in Aula al momento del si' finale e i senatori sventolano i fazzolettoni verdi con il simbolo del Carroccio. Poi Umberto Bossi si è riunito con i suoi per festeggiare.

Commenti dei lettori: 1 commento -
A proposito di condoni. Recuperando l'evasione fiscale nel 96. Figuratevi ora sono 685.000.000.000.000 lire/anno Riepilogando velocemente la proposta avanzata si basava: nel 1996 l'evasione stimata era dai 250.000.000.000.000 ai 350.000.000.000.000 di lire, che recuperandola avrebbe dato le risorse per dare: 250.000.000.000.0000 / 4.000.000 (nuovi posti di lavoro) con uno stipendio lordo di 62.500.000 con la “mano” destra: 62.500.000 - 13,5 % = 4.629.000 (accantonamento T.F.R.) 62.500.000 - 4.629.000 = 57.871.000 il 32,6% di I.N.P.S. = 18.866.000 57.871.000 - 18.866.000 = 39.005.000 39.005.000 - 10.130.000 (imponibile I.R.P.E.F. del 1996) 39.005.000 - 10.130.000 = 28.875.000 (stipendio netto) Con la mano sinistra avrebbe ritirato: 18.866.000 X 4.000.000 (nuovi occupati) = 75.464.000.000.000 di I.N.P.S./anno 10.130.000 X 4.000.000 (nuovi occupati) = 40.520.000.000.000 di I.R.P.E.F./anno Ed ora lo Stato avrebbe a disposizione : 75.464.000.000.000.000 + 40.520.000.000.000 = 115,984.000.000.000 115,984.000.000.000 X 13 anni (Dal 1997 ad oggi) qualcosa come 1.507.792.000.000.000 di lire pari a oltre 778.000.000.000 di euro con i quali ora saremmo qui a ridercela della crisi con una economia alle stelle con un debito pubblico quasi dimezzato, questo senza tener conto dei nuovi stipendi che avrebbero fatto da propulsore all'intera economia. Inoltre ci sarebbe stato l'accantonamento: T.F.R. 4.629.000 X 4.000.000 (nuovi occupati) = 18.516.000.000.000/anno x 13 anni = 240.708.000.000.000 di lire coi quali, era suggerito nella proposta, di far partecipare i dipendenti nella propria azienda, e non solo per i nuovi occupati, (quello che ha detto di voler fare il ministro Tremonti in questi giorni), per mezzo dei quali i lavoratori avrebbero avuto ulteriori introiti e un attaccamento maggiore ai destini della propria azienda mentre gli imprenditori avrebbero avuto denaro fresco, personale motivato e una fortuna immensa avendo maggiori clienti che avrebbero acquistato i lori prodotti. Comunque non appena tolto il Paese dall’emergenza del disavanzo pubblico una graduale riduzione di tasse per tutti, e come veniva suggerito: partendo da quelli che le tasse le avevano pagate tutte, per non prenderli per il "naso". NB. Questi sono conteggi fermi al 1996 quindi non tengono conto del raddoppio o del triplicarsi dei prezzi per effetto del mancato controllo con l’introduzione dell'euro, altrimenti queste cifre sarebbero ancora più alte e ancora più difficili da leggersi. Il modo per recuperarla è ancora più semplice del conteggio, cioè: permettere ai lavoratori dipendenti ed ai pensionati di portare in detrazione l'I.V.A.. In tutti questi anni ho bussato tutte le porte ma nessuno vuole risolvere il problema, d'altra parte stiamo parlando d'interessi che sono un oceano di miliardi, se poi tutti gli anni ci sono centinaia di persone che si suicidano per aver perso il lavoro o comunque per precarietà economica, ultimamente anche imprenditori, altri 1400 sul lavoro, 6000/7000 sulle strade, senza contare quelli che muoiono per "mal sanità", sotto scuole che crollano, dissesti ed esondazioni varie. Tutto perché ci dicono che non ci sono risorse economiche?????
Scritto da Giuseppe Vitali il 12/3/2010 alle 10:40
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