Non pensate a quale partito ma pensate a quale paese.
Partito Democratico   info@partitodemocratico.it
inserito il 26/3/2008 alle 18:36

 

La lotta alla precarietà è indispensabile per offrire prospettive di vita dignitosa ai giovani. E’ quindi necessaria una nuova politica del lavoro, in grado di estendere a tutti i lavoratori le tutele fondamentali, garantite dai principi della Carta dei diritti, e di combinare la flessibilità del lavoro con un sistema di elevata protezione sociale e di qualità dei servizi pubblici
In questa prospettiva assumono valenza determinante sia il diritto alla formazione permanente, che assicura continuità all’occupazione delle persone e piena cittadinanza, sia un sistema di politiche attive nell’ambito del lavoro, che forniscano tutele del reddito in caso di disoccupazione.
Se non è infatti possibile garantire stabilità ai singoli posti di lavoro, è però necessario creare un sistema efficiente di servizi, di formazione e di reimpiego, in linea con quella che è la finalità sociale della migliore flexicurity europea, la strategia che mira a rendere il mercato del lavoro flessibile, assicurando nel contempo ai cittadini lavoratori protezione sociale e attivazione della persona verso nuove prospettive di impiego.
La proposta dinamica della flexicurity prevede infatti che, da un lato, il lavoratore che perde il posto di lavoro benefici di un adeguato sussidio nel periodo in cui risulta privo di occupazione, ma, dall’altro, che egli metta in atto un personale piano di attivazione finalizzato alla ricerca di nuove prospettive lavorative.
E’ quindi certamente indispensabile potenziare la rete dei servizi all’impiego, pubblici e privati, ma anche introdurre un sistema di responsabilizzazione reciproca tra beneficiari di sussidi ed erogatori di servizi.
I primi infatti sono tenuti ad accettare le offerte di impiego e quelle di formazione, pena la decadenza del sussidio, ma soprattutto ad attivarsi per cercare un nuovo impiego e, dal momento che la fase stessa di ricerca di un  lavoro è di per sé un’occupazione, tale periodo va retribuito con uno specifico contratto di “ricerca di occupazione”.
I servizi all’impiego a loro volta sono chiamati a forme di responsabilizzazione, sia offrendo agli operatori incentivi e strumenti specifici, sia erogando in modo equilibrato le indennità e sanzionando, al tempo stesso, le eventuali inefficienze.
Quello che certamente serve è un lungo periodo di sperimentazione, che sottoponga questa nuova politica del lavoro a misurazione e valutazione sistematiche degli effetti sul sistema sociale e sul mercato del lavoro.

                                                Partito Democratico Varese
 
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