Non pensate a quale partito ma pensate a quale paese.
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inserito il 17/3/2008 alle 19:14

Il Programma del PD presenta una serie di proposte significative, in particolare 4 obiettivi precisi :
1. Assicurare il successo educativo a tutti i ragazzi fino ai sedici anni.
2. Portare al diploma almeno l’85% dei nostri ragazzi, e comunque fare sì che nessuno lasci i percorsi di istruzione senza una qualificazione spendibile sul mercato del lavoro.
3. Proseguire l’azione per ridare peso e valore, accanto ai licei, agli istituti tecnici e professionali di stato, in un sistema nazionale, articolato sul territorio, di istruzione tecnica, anche di livello superiore.
4. Integrare l'educazione all'arte, dalle scuole primarie all'università, aumentando le forme di cooperazione tra sistema dell'istruzione e sistema culturale.
 

Ed inoltre :
a) Autonomia fa migliore educazione
Realizzare un nuovo salto nell'autonomia degli Istituti scolastici, facendo leva sulle capacità manageriali dei loro dirigenti, all'interno di organi di governo aperti al contesto sociale e territoriale; sulla piena responsabilità degli insegnanti nel definire - nel quadro di regole generali di funzionamento del sistema e di indirizzi nazionali - gli specifici contenuti dell'insegnamento; sulla valutazione sistematica dei risultati; sulla possibilità effettiva dei genitori di scegliere sul territorio la scuola cui iscrivere i figli e di partecipare consapevolmente alla sua gestione. Le scuole dell’autonomia devono essere più libere, condizione essenziale per poter essere valutate. Devono poter disporre della flessibilità necessaria nell’orario, nella promozione della formazione degli insegnanti (anche attraverso periodi sabbatici) e nella gestione degli organici, per reggere l’innovazione didattica e organizzativa necessaria. In questo quadro, va pienamente valorizzata la professionalità docente, avviando una vera e propria carriera professionale degli insegnanti, che valorizzi il merito e l’impegno.

b) Più ore di matematica
Nel contesto di un'azione volta a rafforzare le fondamentali competenze di base, accrescere le competenze matematiche e scientifiche dei nostri studenti, anche attraverso un ampliamento delle ore di insegnamento e un programma straordinario di reclutamento di insegnanti, in modo tale da compensare, entro la Legislatura, il gap di conoscenze specifiche rispetto alla media dei Paesi OCSE.
È necessario ampliare gli spazi dell'apprendimento dell'inglese e sperimentare l'insegnamento in inglese di una materia curricolare. Dovranno essere immediatamente attivati i necessari corsi di formazione degli insegnanti.

c) Scuole belle ed aperte, anche ai nonni
Lo stato di abbandono e di scarsa manutenzione degli edifici scolastici è molto grave. Si è visto giusto lanciando il programma nazionale per l’edilizia scolastica. Ci sono risorse non solo per riqualificare le strutture esistenti, ma per farne i luoghi più belli e accoglienti del quartiere, con architetture nuove, attrezzature didattiche di qualità, strumenti tecnologici e ampia dotazione di servizi.
Ciò consentirà di svolgere meglio prima di tutto la funzione scolastica, accorpando nello stesso edificio diversi cicli e indirizzi formativi, in veri e propri "campus della scuola dell’obbligo".
Dopo la ristrutturazione, questi patrimoni pubblici dovranno essere utilizzati al massimo grado, tenendoli aperti giorno e sera. Innanzitutto, per riportare anche i genitori e gli adulti a studiare. Possono diventare centri di iniziative contro l’evasione dell’obbligo scolastico e per il recupero di ragazzi in difficoltà. Dalla musica, al teatro, all’arte, al multimediale, tutte le forme di espressione culturale dei giovani devono trovare nel campus la propria casa di produzione. Dalla formazione di piccole orchestre e cori, all’alfabetizzazione tecnologica della cittadinanza e per l’accesso ai nuovi servizi di e-government, creando anche le condizioni di scambio tra le diverse generazioni (ad esempio, impegnando i ragazzi ad educare i nonni all’uso di internet). Cento di questi "campus" dovranno essere pronti per il 2010.

d) Scuola primaria e sport
Estendere a tutta la scuola primaria l’introduzione della pratica motoria nel ciclo curricolare. Adottare la legge per lo sport per tutti destinata a disciplinare, con le Regioni e gli enti locali, il miglior funzionamento del Fondo per lo sport di cittadinanza
 

 

Commenti dei lettori: 7 commenti -
Ritengo che, tra i tanti che condivido, un punto del programma sia di primaria importanza: la valutazione sistematica dei risultati. L'autonomia ha avviato negli istituti processi di autovalutazione di sistema e degli apprendimenti, che devono essere potenziati perchè allontanano dal grave pericolo dell'autoreferenzialità, stimolano al miglioramento progressivo e sostenibile, alzano il livello di partecipazione consapevole al risultato positivo per tutti.
Scritto da Luisa Oprandi il 17/3/2008 alle 21:21
Non di "capacità manageriali" si ha bisogno nella Scuola ma di capacità didattiche e consapevolezza del ruolo. Si introduca obbligatoriamente la materia "educazione civica" ... ne ha bisogno il nostro futuro. Cordiali saluti. L.D. Preatoni - Sumirago
Scritto da lino d. preatoni il 18/3/2008 alle 09:13
Come al solito ci troviamo di fronte al solito volantino demagogico pre elettorale, c'era una legge, molto buona a mio parere, che si chiamava Legge Moratti e che attualizzava esattamente tutti i punti di questo volantino e anche di piu'. E' interessante capire come mai gli stessi fautori dell'affondamento di questa legge, che io definisco Europea, ora vogliono rivitalizzarla magari solamente per ubricare e convincere qualche elettore indeciso. Vigilate gente, vigilate i falsi profeti sono qui.
Scritto da Marco Fregonese il 18/3/2008 alle 11:39
Il sistema di autovalutazione delle scuole è un processo che chiama a confrontare i risultati didattici e gestionali per individuare dove e come migliorare l'erogazione del servizio. E' un progetto attivo da che nella scuola c'è l'autonomia, non è frutto diretto delle riforme istituzionali ed è nato dalla volontà prima di tutto di dirigenti e docenti, in collaborazione spesso con le famiglie. La valutazione è uno stimolo forte per la professionalità e quindi un vantaggio per tutti.
Scritto da Luisa Oprandi il 18/3/2008 alle 12:46
Telegrafica. Proprio perché scuola è fondamentale diritto costituzionale, occorre impegno netto Stato quale garante di efficiente/sufficiente presenza scuola statale in relazione a paritaria, senza negare questa: investimento spesa pubblica per scuola statale che senza fondi non può giocarsi propria autonomia. Altrimenti si sopperisce con donazioni (L 40/07 art.13 : pericoloso per rischio ‘privatizzazione’ scuola statale, insito anche in LR 19/07). Inoltre: potenziamo educazione civica. Grazie
Scritto da Flavia Tosi il 18/3/2008 alle 15:16
ritengo che la paventata necessità di autonomia delle direzioni scolastiche sarà di difficile attuazione , perchè se resta tutto come è ora, i docenti non vengono selezionati dalla Direzione scolastica, bensì fanno parte di specifiche graduatorie. Alzi la mano chi ritiene di poter attingere a proprio piacimento da queste graduatorie. Impossibile: ti prendi quello che ti trovi libero per primo. E allora, come si fa a cambiare? Non riesco a credere che possa cambiare qualcosa (forse non si vuole)
Scritto da roberta pramaggiore il 18/3/2008 alle 16:12
Scuola & futuro, un bel binomio; allora che ne pensate di una università per ingegneria aeronautica e spaziale nella nostra provincia ? siamo o no la "provincia con le ali?" una università con prof. ri anche provenienti dall'estero, libera, formativa, selettiva. E' un sogno?, non ne abbiamo bisogno?, non ce la meritiamo? non ci sono risorse? i politici non vorranno appoggiare mai una cosa del genere? ciao.
Scritto da gabriele il 20/3/2008 alle 08:42
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