Incentivare l’uso della bicicletta è un tema di grande importanza non solo per gli appassionati delle due ruote a pedali ma per tutti i cittadini attenti alla propria salute, al territorio e all’ambiente.

Concedersi una passeggiata in bicicletta, infatti, è sicuramente un modo per far movimento e per riacquistare un contatto diretto con la natura e le bellezze architettoniche anche in chiave turistica, spesso sacrificato in nome della velocità.

Ma la bicicletta può anche essere vista sotto un’altra luce: da una recente analisi dei dati sulla mobilità sostenibile in varie città italiane ed europee si è potuto infatti constatare che la mobilità ciclabile è capace di intercettare quote rilevanti degli spostamenti urbani ed extraurbani, soprattutto di piccolo e medio raggio, e che più hanno incidenza sui volumi del traffico.

Ed è indubbio che l’uso della bicicletta quale mezzo di trasporto alternativo, oltre a snellire il traffico, contribuisce a tutelare l’ambiente dalle immissioni inquinanti.

Sulla base di queste considerazioni, il Gruppo Consiliare del PD in Regione Lombardia ha già fatto molto, sostenendo campagne in favore dell’uso della bicicletta e presentando il progetto di legge “Interventi per favorire lo sviluppo della mobilità ciclistica”.

La Lombardia si sta muovendo in tal senso (si pensi alla "Pedemontana Ciclabile" che unirà Varese a Bergamo) e anche a Varese è stato fatto un tentativo attraverso una mozione, presentata da me e dagli altri consiglieri di opposizione, sull’istituzione del servizio di Bike Sharing, passata all’unanimità in Circoscrizione 1, a dicembre.

Semplificando, il Bike Sharing consiste in più rastrelliere porta-biciclette dotate di biciclette e di dispositivo di blocco/sblocco, attivabile con la propria tessera/abbonamento a microcip (e che quindi permette la tracciabilità e identificazione del soggetto che le ha in uso), dislocate in vari punti della città.

La mozione è rimasta lettera morta in Comune malgrado le dichiarazioni favorevoli delle forze politiche di maggioranza e l’interesse suscitato nella cittadinanza, e non pare allo stato che siano previsti studi di fattibilità sul progetto, neppure per quel che riguarda l’attuazione sulla pista ciclabile del Lago di Varese. 

Rischiamo così di perdere oltre l’effetto trainante dei Mondiali di Ciclismo 2008 per lanciare questo nuovo modo di pensare al trasporto pubblico, anche gli stanziamenti che la Legge Finanziaria Regionale ha previsto (300.000€) per i comuni della Lombardia che attueranno il sistema del Bike Sharing.

Ed è un vero peccato.

Elisabetta Cacioppo