Il ministro Tremonti ha annunciato che rimpinguerà di 8 miliardi le casse destinate agli ammortizzatori sociali.
Tale cifra servirà a triplicare il finanziamento della Cassa integrazione a seguito della grave situazione occupazionale, ad estendere gli ammortizzatori ai licenziati e licenziandi che vengono dal lavoro precario e a supportare gli sgravi fiscali per sostenere le famiglie e i loro consumi.
E’ certamente un segnale da parte del governo, ma insufficiente, temporaneo e ben lontano dall’avere le caratteristiche di un piano organico di reale tutela dei precari che perdono il lavoro e di concreto sostegno ai redditi dei cittadini e alla piccola e media impresa.
A preoccupare gli Italiani dovrebbe però essere il modo, ben chiaro da tempo, in cui il governo andrà a recuperare questa somma: col trasferimento di risorse da Regioni e Comuni al Bilancio dello Stato.
Enti locali che ora potrebbero “pagare” di meno se non si fossero gettati al vento tutti i soldi per Alitalia e soprattutto se, per pura speculazione mediatica preelettorale, non si fossero presi in giro mesi fa gli Italiani con lo specchietto per le allodole della abolizione del l'Ici, che è - ricordiamolo bene - una tassa totalmente a favore del territorio, destinata al mantenimento dei servizi locali e che , se eliminata, porta a perderci in risorse e potenzialità sempre e solo il territorio locale.