Ascoltare e lavorare insieme.
Stefano Tosi   tosi@tosi.it
inserito il 18/6/2010 alle 15:25

Dal rapporto della Banca d'Italia sullo stato di salute della nostra Regione è emerso che il PIL della Lombardia, nel 2009, è sceso di ben 5,3 punti percentuali, come nei periodi più duri della storia lombarda. La nostra flessione è stata peggiore rispetto a quella del Paese che si attesta intorno al -5%. L'industria è stato il comparto che ha sofferto di più, con una contrazione del -14,3%. L'occupazione si è ridotta di oltre 51.000 unità (-1,2%). La disoccupazione è salita dal 3,7 al 5,4%. E questo a fronte di un aumento di forza lavoro dello 0,5%. La Lombardia è stata, quindi, la Regione che ha dovuto maggiormente fare i conti con la crisi economica e questo perchè le attività produttive esposte alla competizione internazionale sono più numerose da noi che nel resto del Paese. Nel futuro cosa si prevede? Nei primi tre mesi del 2010 si è registrata una crescita della produzione del +1,4% e del +4% rispetto all'ultimo trimestre del 2009. Un segnale incoraggiante, ma bisogna ancora lavorare per sostenere l'accesso al credito delle imprese e ridurre la pressione fiscale sul lavoro in modo da favorire l'occupazione, in particolare giovanile. Nelle prossime settimane si farà una valutazione degli strumenti regionali di incentivazione e semplificazione previsti dalla legge sulla competitività. Alla luce dei risultati economici deludenti, sarà importante una loro revisione.

Categoria: Lombardia, Economia
Commenti dei lettori: 6 commenti -
Pensando possano essere di interesse per la Sua attività consiliare in IV Commissione, prendo spunto da questo Suo post per segnalarLe altri due interessanti approfondimenti in materia economica. Il primo si intitola “Rapporto Unioncamere 2010. L’economia reale dal punto di osservazione delle Camere di Commercio” (www.starnet.unioncamere.it) presentato a maggio nel corso dell’8 Giornata dell’Economia. Il secondo, “L’Italia delle imprese. Rapporto 2010”, è stato redatto dalla Fondazione Nord Est
Scritto da Mafalda il 18/6/2010 alle 16:30
(www.fondazionenordest.net) su un campione di titolari d'impresa al di sopra di 10 dipendenti e di tutti i settori, interpellandoli sulle prospettive dell'economia, sulle strategie delle imprese, sulle alleanze fra imprese e capitalizzazione, sull'internazionalizzazione, sulla fiducia nelle istituzioni e nelle azioni del Governo, ecc. Buon lavoro!
Scritto da Mafalda il 18/6/2010 alle 16:37
La ringrazio per il suggerimento. Il lavoro delle prossime settimane in Commissione Attività Produttive di valutazione sulla legge riguardante la competitività ha bisogno di spunti per migliorare gli strumenti disponibili. Continuiamo a restare in contatto per scambiarci informazioni e suggerimenti.
Scritto da Stefano Tosi il 18/6/2010 alle 16:42
Sicuramente i primi dati sono incoraggianti e sono ampiamente amplificati anche da quei politici della maggioranza che governa la Regione che nell'anno 2009, da smemorati per opportunismo, non hanno Mai sbandierato che le esportazioni all'estero erano e stavano crollando fino al 20% e oltre. Adesso è chiara realtà, anche nella nostra Regione, si deve remare e tornare competitivi. Speriamo che a remare non siano sempre i soliti.
Scritto da penna42 il 18/6/2010 alle 17:11
mi piacerebbe continuare la discussione iniziata a Biandronno sull'acqua pubblica, con un approccio al problema che non si limiti a ripere luoghi comuni arciscontati, ma indichi un percorso per scrivere norme davvero innovative per gestire la risorsa idrica nell'interesse generale e in modo sostenibile. mi piacerebbe che si capisse che anche questo tema ha a che fare con la stagnazione economica
Scritto da roberto il 18/6/2010 alle 23:55
Secondo me all'economia lombarda manca un settore che funga da motore, ove il livello di eccellenza, si imponga con forza, in Europa. Prendiamo la Sanità: è un fiore all'occhiello, con un livello che spesso tocca l'eccellenza e pure mi sembra che sia lontana dall'attrarre investimenti che possano completare la filiera .La maggioranza è forse troppo distratta dal business utile alla Compagnia delle Opere e consociate, per pensarci, ma può essere il cavallo di battaglia per la sinistra. Ciao
Scritto da giovanniderosa il 19/6/2010 alle 08:31
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