Ascoltare e lavorare insieme.
Stefano Tosi   tosi@tosi.it
inserito il 16/7/2010 alle 12:49

L'altro giorno mi sono soffermato a rileggere una relazione spedita dal presidente Formigoni a tutti i consiglieri regionali sul tema della competitività. Un capitolo in particolare vorrei discutere con voi, quello in cui si parla de "il cruscotto delle prestazioni del sistema produttivo lombardo".
Sono 6 gli indicatori considerati: tasso di occupazione della popolazione di età compresa tra i 15 e i 64 anni, tasso di disoccupazione giovanile compresa tra i 15 e i 24 anni, frequenza dei programmi di formazione, numero di brevetti depositati, quota di società capitali sul totale delle imprese attive e capacità di esportare.
Tutte le performance si mantengono nel settore medio, ad eccezione di quello che rappresenta le quote di capitali sul totale delle imprese attive in Lombardia e in Italia che rappresentano un valore di punta nella nostra Regione.
Si tratta di un dato incoraggiante, pur considerando che riguarda solo le società di capitali che sono il 25% delle imprese lombarde. Secondo l'Istat, la Lombardia è prima in Italia per numero assoluto di società di capitali appartenenti a gruppi di impresa. Più in particolare, la Lombardia è seconda solo al Trentino Alto Adige per peso sul totale delle società di capitali (27,5 per cento), ben oltre la media nazionale (pari al 21,5%), impiegando ben 1.743.653 addetti, pari a circa il 40% degli occupati nello stesso anno. Inoltre è robusta la diffusione di gruppi d'impresa e di altre forme aggregative, come i distretti industriali o reti di impresa, sintomo di maggior robustezza del tessuto economico lombardo.
La nostra Regione supera la media dei valori del Paese in cinque voci su sei: occupazione, formazione, società di capitali e esportazioni, ma si mantiene sotto le Regioni europee più forti.
Guardando le lancette della grafica dei cruscotti viene spontaneo immaginare la Lombardia come un'automobile. Mi è venuto in mente un bel diesel. Uno di quei modelli che, anche se spingi tanto sull'acceleratore, mantiene sempre la stessa velocità. Ma poi mi venuto un dubbio: magari la Lombardia è più simile ad una Ferrari che tiene a freno l'istinto di correre o che ha paura di rovinare il motore sul terreno accidentato dalla crisi e dal cambiamento.

Categoria: Economia
Commenti dei lettori: 1 commento -
Sig Stefano Tosi dopo aver letto le sue 34 righe ho capito che tutto si riassume nelle ultime tre.".Ma poi mi venuto un dubbio: magari la Lombardia è più simile ad una Ferrari che tiene a freno l'istinto di correre o che ha paura di rovinare il motore sul terreno accidentato dalla crisi e dal cambiamento" Spinga sul Federalismo Fiscale ed il freno a mano lo si può dissinnestare, ho è la sinstra che ha paura del cambiamento, questo è il mio dubbio il quale mi pare molto reale..
Scritto da Oreste il 16/7/2010 alle 13:52
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