Ascoltare e lavorare insieme.
Stefano Tosi   tosi@tosi.it
inserito il 21/7/2010 alle 13:47

Nel percorso di costruzione delle proposte di Governo per le nostre comunità locali l’opportunità delle primarie è stata prevista da tempo.
Il regolamento provinciale del Pd, ad esempio, indica soglie molto basse di firme per potersi candidare alle consultazioni in modo da rendere il momento di selezione il più aperto possibile.
Certo, la previsione spesso non è stata seguita dai fatti.
Perché?
Perché abbiamo molte comunità locali piccole dove prevale l’aspetto civico ( pochi comuni sono al di sopra dei 15.000 abitanti con la presentazione di coalizioni a supporto del Sindaco) e nei comuni maggiori spesso è determinante una proposta politica di partenza verosimile per vincere.
Nei prossimi mesi la sfida è comporre questi elementi delineando profili programmatici forti per i Comuni, alleanze e convergenze ampie su un progetto politico civico oltre i confini tradizionali, costruendo appuntamenti come le primarie per partecipare e consolidare il patto con i cittadini oltre i partiti. Abbiamo la volontà e le energie per farlo.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 4 commenti -
Che siano nel regolamento è chiaro e lo sappiamo. Spero siano anche davvero una scelta, una volontà, un desiderio e una consapevolezza. Sai quante cose del regolamento (ad esempio le liste bloccate) abbiamo "dovuto" accettare e nessuno in sostanza le vuole, ma così han deciso a maggio nel PD nazionale? Ora le primarie devono essere volute dagli iscritti del PD e dai dirigenti come modo nuovo di interpretare il rapporto con i cittadini. Siamo l'unico partito che le fa, in fondo.
Scritto da Luisa Oprandi il 21/7/2010 alle 15:28
Era meglio ci lasciavano le primarie anche per i segretari di Circolo e il Segretario provinciale... Che diavolo!!Così il Partito diventa asfittico...io credo in fin dei conti che questo dissenso dei circoli che poi converge in piattaforme programmatiche da sottoporre ai vari Candidati segretari provinciali in definitiva derivi dall'esigenza di porre in qualche modo rimedio a questa "scarsa glasnost democratica" interna al PD attuale...
Scritto da Pasquino il 21/7/2010 alle 16:32
Caro Paolo,come tu ben sai il Pd della Provincia di Varese si è detto in disaccordo con le scelte compiute dall'Assemblea Nazionale.
Scritto da Stefano Tosi il 21/7/2010 alle 17:19
Caro Paolo,come tu ben sai il Pd della Provincia di Varese si è detto in disaccordo con le scelte compiute dall'Assemblea Nazionale.
Scritto da Stefano Tosi il 21/7/2010 alle 17:19
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