Ascoltare e lavorare insieme.
Stefano Tosi   tosi@tosi.it
inserito il 14/8/2010 alle 14:31

C'è chi corre e chi cammina, chi esplode e chi annaspa. Sarebbe proprio il caso di dirlo: crescita Germania- crescita Italia, uno a zero. Anzi, 2,2 a 0,4.
La sfida non si svolge sui campi di calcio, ma su quelli dell'economia.
Il prodotto interno lordo della Germania ha segnato, nel secondo trimestre dell'anno, un aumento del 2,2% rispetto al trimestre precedente. E del +3,7% annuo.
Quello italiano, invece, si mantiene più o meno stabile: nel secondo trimestre del 2010 è aumentato dello 0,4% rispetto al trimestre precedente e dell'1,1% rispetto allo stesso periodo del 2009.
Se è vero che in Italia, per trovare un valore superiore - secondo quanto risulta dalle tabelle dell'Istat - bisogna tornare al +1,5% segnato nel terzo trimestre del 2007, la Germania ha davvero preso il volo. Ha battuto le stime degli analisti che avevano previsto un rialzo intorno al +1,3%. La performance economica tedesca del secondo trimestre è stata determinata dagli impulsi positivi sia del mercato interno ed estero. Nonché l'aumento della spesa per investimenti e delle esportazioni nette. Un contributo positivo è giunto anche dai consumi privati e dalla spesa pubblica.
Bene anche Francia e Regno Unito. Il governo italiano va valutato sulla base di questi dati, i dati che contano.

Categoria: Economia
Commenti dei lettori: 4 commenti -
Caro Stefano, in questi giorni, di intenso dibattito politico ( elezioni anticipate si, elezioni anticipate no, governo tecnico no, governo istituzionale si, governo larghe intese forse…) sono stati anche i rischi per l’economia a consigliare al PD prudenza. Per il quale le elezioni anticipate ( dovesse essere sciolto anzitempo anche l’attuale Parlamento, saremmo a quota tre ) vanno assolutamente scongiurate per evitare rischi per la nostra economia… Intanto però continua l’interim di Berlusconi al Ministero dello Sviluppo Economico e il Pil italiano registrato nel 2° trimestre 2010 si è fermato ad un modesto +0,4% sul trimestre precedente, contro il 2,2 % tedesco. Almeno quest’argomento è bruciato ! Se non fosse chiaro, sono tra quelli che ritengono sempre più urgente lavorare per l’alternativa e contestualmente far di tutto per provocare le dimissioni di Berlusconi e del suo governo. All’economia e alle fasce più deboli della società non può che far bene.
Scritto da Giovanniderosa il 14/8/2010 alle 15:15
Sig Tosi, mi pare che da sempre ho quasi nei suoi blog quando parla dell'italia la dipinge di nero, forse Lei ci gode ha vedere la difficoltà che esiste in questo paese, ma pur di dire che il governo non è capace farebbe come quel signore che per fare un dispetto alla mogli se lo taglia. Penso sia ora che la sinistra democratica veda il rosa il rosso non gli dona più
Scritto da Antonio F il 14/8/2010 alle 16:20
Il problema di fondo sta nel fatto che le manovre dell'esecutivo italiano per quanto riguarda la crisi si siano rivelate inefficienti ed inadeguate. La crisi è stata svilita in un primo momento, per poi esser data per passata in un secondo. Si poteva intervenire prima con manovre per incentivare i consumi, ma non è stato fatto, come invece nella vicina Germania.
Scritto da Devis il 15/8/2010 alle 09:30
La verità è che la Germania è l'unica nazione europea che sta VOLANDO sulla coda del Dragone cinese!! Però l'Ocse dà l'Italia ultima per sviluppo in europa e questo qualcosa vorrà pure dire...
Scritto da Maria Rossa il 19/8/2010 alle 18:17
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