Le scorse settimane, l’Assessore provinciale Caccia-Pesca Specchiarelli e i media locali, regionali e nazionali non hanno esitato a creare il “caso” dei gamberi alloctoni della Louisiana che, da qualche tempo, hanno trovato un habitat favorevole sulle sponde del lago di Varese. Le caratteristiche culinarie di questi crostacei sono state esaltate a tale punto da scatenare una vera e propria “febbre” che ha contagiato centinaia di “cacciatori” i quali, “armati” di stivaloni, guanti e sacchetti, hanno raccolto l’improvvido invito dell’Assessore. Pertanto, le rogge, la vegetazione e i canneti sono stati invasi, mettendo in serio pericolo il delicato ecosistema lacuale. Solo oggi, l’Assessore Specchiarelli tenta di rimediare al suo errore emanando una normativa specifica per disciplinare, in qualche modo, il far west della raccolta indiscriminata e senza regole. Non sarebbe stato meglio pensarci prima? Non sarebbe stato meglio emanare per tempo un piano per il contenimento di una specie che si ciba anche dei pesci più pregiati ancora presenti nelle acque del nostro lago? Pongo, infine, un problema piuttosto importante di metodo: prima di uscire sui media, non sarebbe stato meglio coinvolgere le associazioni ambientaliste e dei pescatori in modo da svolgere un lavoro mirato senza impatti invasivi sul nostro territorio?