Ascoltare e lavorare insieme.
Stefano Tosi   tosi@tosi.it
inserito il 5/9/2010 alle 10:52

Entra nel vivo questo fine-settimana la stagione della ricerca dei funghi. Già si parla di numeri record e, purtroppo, di incidenti talvolta mortali.
Sarebbe inutile fare una mappa delle zone migliori: i fungiatt non svelerebbero mai il luogo dove hanno trovato i funghi e talvolta, mostrando i più grossi, danno indicazioni totalmente depistanti. Nella nostra provincia, inoltre, non si ha libertà assoluta di muoversi perché ogni comunità montana fa le sue leggi e, a seconda di dove si vuole andare, bisogna adeguarsi ad una diversa regolamentazione, pagando anche un diverso tesserino.
Certo, non è così ovunque. La raccolta dei funghi è libera a Brinzio, Castello Cabiaglio, Induno Olona e Gavirate.
Nella Comunità Montana Valceresio, però, inizia a complicarsi la situazione: la raccolta dei funghi è libera su tutto il territorio, ad esclusione di Cuasso al Monte, dove la raccolta è libera solo per i residenti. Chi non risiede in questo comune deve effettuare un versamento pari a 25,82 euro.
Nella comunità montana della Valganna e Valmarchirolo la raccolta è libera per tutti i residenti. Per coloro che non sono residenti è necessario il pagamento, tramite bollettino postale, di euro 24 per un periodo di un anno, euro 9 per una settimana ed euro 5 per chiunque abbia più di 65 anni.
Nella Comunità Montana Valli del Luinese la raccolta è libera per tutti i residenti, ma i non residenti devono effettuare un versamento tramite bollettino postale di euro 26.
Per la raccolta dei funghi all’interno del Parco Ticino è necessario seguire un corso di micologia sviluppato in 4 lezioni a seguito del quale si ottiene un tesserino che ogni tre anni potrà essere rinnovato recandosi alla sede del parco o presso uno dei comuni appartenenti territorialmente a quest’ultimo.
Credo che sia necessario uniformare i criteri di raccolta nella nostra provincia, istituendo un unico tesserino. Alcune regioni, come il Piemonte, hanno introdotto questa modalità e gli introiti non sono diminuiti. La frammentazione dei tesserini della nostra provincia, del resto, genera confusione tra gli appassionati.
Penso inoltre che il corso micologico obbligatorio sia la strada più giusta da percorrere: consente di dare alle persone qualche “dritta” per non mettere in pericolo se stessi e l’ambiente.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 2 commenti -
Caro Tosi, coi tempi che stiamo vivendo e con certi clima politici, il tuo post sembrerebbe "ininfluente piccola cosa", ma, crediamo, serve a stemperare e ad allegerire un pò le tensioni, almeno di domenica! Burocrazia sempre presente, o quasi: purchè sia protesa con efficienza alla difesa e al rispetto reale dell'Ambiente, della Natura, che in definitiva siamo ancora tutti noi, ognuno di noi. Un post che serve a sensibilizzarci e che va in quella direzione.
Scritto da Legnanesi e Bustocchi il 5/9/2010 alle 11:23
La burocrazia lombarda è eccessiva. Bene fa il Piemonte, spero che l'esempio dei nostri vicini venga preso in considerazione da chi di dovere
Scritto da Devis il 6/9/2010 alle 14:13
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