Ascoltare e lavorare insieme.
Stefano Tosi   tosi@tosi.it
inserito il 11/9/2010 alle 10:32

Continua a lasciarmi sconcertato la dichiarazione del senatore Giulio Andreotti che ha detto che Giorgio Ambrosoli è morto perché “se l'andava cercando”.
Acuto, come sempre, Massimo Gramellini ieri su La Stampa ha elencato i nomi di altre persone che “se l'andavano cercando”, tra cui, solo per citarne alcuni, il magistrato Paolo Borsellino, il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, il conduttore radiofonico Peppino Impastato, Aldo Moro, i giornalisti Giancarlo Siani e Walter Tobagi.
Le parole di Andreotti non smettono di apparirmi gravissime, una vera e propria offesa nei confronti degli onesti. E questo anche se sono state parzialmente rettificate, dicendo che si è trattato di un fraintendimento.
Chiamiamolo come vogliamo - anche “battuta”, o lapsus linguae – comunque sia io in quel “fraintendimento” vedo una triste verità. In Italia molto spesso non riusciamo a valorizzare l'impegno di chi lotta per un mondo più giusto. Invece sarebbe importantissimo riuscire a mettere in luce la correttezza come una virtù. Come qualcosa di inseguire, non da evitare e da aggirare, pena “andarsela a cercà”

Categoria: Persone
Commenti dei lettori: 3 commenti -
Può darsi si sia trattato da un' infelicissima battuta anche se la gravità dell' esternazione rimane tutta. Quello che mi pare utile evidenziare è la parte finale del tuo post quando affermi che in Italia non riusciamo proprio a valorizzare ' l' impegno di chi lotta per un mondo più giusto.......' Dico di più: spesso, per certa cultura 'dominante', in questo Paese chi fa il proprio dovere è considerato un tapino, uno che non emergerà mai, un inutile e questo è francamente triste ed intollerabile
Scritto da paolo rossi il 11/9/2010 alle 10:47
@paolo rossi. - "...spesso per certa cultura 'dominante', in questo Paese chi fa il proprio dovere è considerato un tapino, uno che non emergerà mai, un inutile e questo è francamente triste ed intollerabile". Noi osiamo, vogliamo sperare che siano sempre tutti coloro che fanno il proprio dovere ad essere vincenti, gli onesti, che sono indubbiamente la vera società civile. "Valorizzare l'impegno per chi lotta per un mondo più giusto" diventi anche il quotidiano 'impegno di ciascuno di noi.
Scritto da Legnanesi e Bustocchi il 11/9/2010 alle 15:45
Cari amici, ebbene datevi da fare. Coloro che sono stati eletti devono dare il buon esempio,non solo personale, ma facendo sì che, in quanto dirigenti, il loro partito si adopri tutto ( dal primo all'ultimo iscritto) per guidare la riscossa morale degli italiani. Questo vale in modo particolare per il PD che ha e vuole avere questa funzione storica: dare sempre il buon esempio.
Scritto da Mario il 11/9/2010 alle 18:33
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