Ascoltare e lavorare insieme.
Stefano Tosi   tosi@tosi.it
inserito il 12/9/2010 alle 19:03

Domani sera (lunedì 13 settembre), alle 21, a Villa Cagnola, ci sarà l'ultimo seminario della fase precongressuale provinciale, a cui interverrà anche Maurizio Martina, segretario del Partito Democratico della Lombardia. In questo incontro si esamineranno le alleanze e si parlerà del turbolento scenario politico con cui dobbiamo confrontarci.
Il Congresso è un percorso iniziato quando la Direzione Provinciale del PD ha approvato il Regolamento Congressuale lo scorso 30 Giugno. Nei mesi scorsi, nella consapevolezza che il Pd dovesse diventare un partito più aperto, abbiamo lavorato molto, tutti insieme. Con piacere posso dire che anche le persone senza la tessera del Pd hanno accolto la sfida e si stanno coinvolgendo.
Ci siamo confrontati sulla manovra economica, sulle comunità locali, le sfide politiche, sul ruolo che deve avere il partito e su come deve lavorare, potenziando la rete e le sinergie.
Quello che è emerso è che dobbiamo trasformare noi stessi per modificare il Paese. Non a caso, sono convinto che il titolo del Congresso potrebbe essere proprio “Cambiamo”.
Nel mese di Ottobre si terranno i congressi di circolo per l’elezione dei delegati dell’assemblea provinciale (il termine per il deposito delle candidature è il 22 settembre, quindi mancano pochi giorni). Al Congresso prenderanno parte 85 circoli e hanno diritto di voto 3700 iscritti.
A novembre si terranno poi le Primarie per la selezione delle candidature a sindaco nei comuni che voteranno nel 2011.
Nel frattempo dico Grazie a tutti quelli che sono con noi e che fanno politica perché credono nella partecipazione e in un Paese migliore.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 2 commenti -
Caro segretario, l’argomento precipuo della serata di domani sarà quello delle alleanze. Lei lo vede proprio così maturo il tempo delle alleanze? Tutto così chiaro e nitido? A parte gli alleati “consolidati” della coalizione di centrosinistra, per il resto si sarà in grado, già sin da domani sera, di intravedere nuovi possibili interlocutori? E, a livello locale, a due stagioni di distanza dalle amministrative, si è già in grado, sempre domani sera, di valutare il peso della “variabile” liste civiche? Io tutta questa certezza non l’avrei e, sinceramente, prima di pensare alle alleanze mi preoccuperei dell’IMMAGINE e del CONSENSO del Partito Democratico che, soprattutto, in provincia di Varese risulta in forte calo … Veniamo allo slogan. Lei propone “Cambiamo”. La base apprezza il suo sforzo creativo nonché la “via” introspettiva al cambiamento, soprattutto ove scrive “… Quello che è emerso è che dobbiamo trasformare noi stessi per modificare il Paese”. Molto zen (occhio a non “colpire” troppo il senatore Rossi che è un cultore delle filosofie e delle religioni orientali). Tornando allo slogan, qual è la “reason why” (per usare un termine pubblicitario) del “cambiamo”? A me (e alla base) suona un po’ come la promessa spergiurata che il marito, colto dopo l’ennesima scappatella, rivolge alla moglie: “Ti prometto che cambio. Da oggi, cambio. Non sarà più come prima. Ti prego, dammi un’altra chance”. Quindi, caro segretario, il suo slogan lascia intendere che da ottobre inizia una nuova fase. Forse che sino ad ora le cose sono state fatte male? E se proprio dobbiamo, anzi vogliamo, cambiare, perché aspettare il mese prossimo e non iniziare subito? Magari proprio a partire da domani sera ...
Scritto da Mafalda il 12/9/2010 alle 23:56
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Scritto da in movimento il 13/9/2010 alle 17:20
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