Ascoltare e lavorare insieme.
Stefano Tosi   tosi@tosi.it
inserito il 19/9/2010 alle 16:39

La Fiera di Varese probabilmente sfiorerà i 70 mila ingressi. Un dato che conferma il successo del format che, da una parte, propone eventi ricreativi e di spettacolo e, dall'altra, consente alle aziende di farsi conoscere.
L'Expo è alle porte e, quindi, penso che sia necessario fare lo sforzo di coordinare tutte le aree fieristiche presenti in Lombardia. A Busto Arsizio abbiamo Malpensa Fiere, classificato come “quartiere espositivo internazionale”. Non a caso sarà lì che tra l'8 e il 9 ottobre si svolgerà l’Assemblea nazionale del Pd. Altri quartiere fieristici internazionali sono a Villa Erba a Cernobbio, a Fiera Milano, a Brescia (dove c'è Brixia Expo), etc.
Affianco agli internazionali, abbiamo i quartieri nazionali (come a Castello di Belgioso) o regionali (come Codogno o Canegrate).
Penso che in questo modo, lavorando insieme, si possa facilitare la ricerca di soluzioni per valorizzare le imprese e l’economia dei territori.
L'ultimo rapporto della Regione Lombardia afferma che l'attività fieristica lombarda sfiora i 2,4 milioni di mq di superfici affittate, distribuite su 184 eventi che hanno raccolto oltre 51 mila espositori e oltre 8,1 milioni di visitatori.
Le aree locate registrano una progressione del 4,3%, gli espositori diretti del 6% e i visitatori totali del 7,8%. Molto positivi anche i dati relativi all’internazionalizzazione delle utenze, che registrano una netta crescita delle presenze espositive dirette estere (+17,2%) e del numero di visitatori stranieri (+25,9%).
Quello fieristico è un settore importante anche in un periodo di crisi, va sostenuto, qualificato e valorizzato.

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