C’era tanta attesa sui rapporti di Wikileaks, ma poi ne è venuto fuori una collezione di pettegolezzi del tutto simili a quelli che sentiamo tutti i giorni per strada.
Fa sorridere pensare che le ambasciate americane, nei loro documenti segreti, si passino informazioni di poco spessore, del tutto simili a conversazioni da bar.
Che Berlusconi fosse vanitoso lo sapevamo tutti, anche senza rivelazioni dell’ultimo minuto. Senza parlare dei veri o presunti festini del premier che avevano già fatto il giro del paese sui tabloid di tutto il mondo. Anche i rapporti tra Berlusconi, Putin e Gheddafi non sono certo una grande novità dal momento che la politica estera del nostro governo si è già spostata da diverso tempo verso Libia e Russia.
Sarebbe stata interessante magari qualche notizia in più sui contratti energetici e affari di contorno.
Mi viene in mente l’ultimo libro di Umberto Eco, “il cimitero di Praga”, nel quale si parla di falsari piemontesi, ebrei anarchici, agenti francesi, spie prussiane, massoni e garibaldini. Non è che, forse, queste intercettazioni di Wikileaks sono una marea di materiale inutile ? E se lo fossero, potrebbero nella loro superficialità causare crisi diplomatiche vere ?
E' vero che spesso la storia presenta eventi casuali, speriamo non diventino drammatici.