Ascoltare e lavorare insieme.
Stefano Tosi   tosi@tosi.it
inserito il 30/11/2010 alle 21:20

La giornata di oggi segna una piccola vittoria. In consiglio regionale è stato affrontato il tema della riforma del servizio idrico integrato e, grazie all’opposizione, non è stato approvato il decreto che rischia, alla fine dell’iter, di toccare il diritto all’acqua pubblica, togliendo il controllo del bene ai comuni. Niente voto: la decisione è stata sospesa. Da subito noi del Pd abbiamo contestato alla maggioranza di voler votare il provvedimento troppo in fretta. Ovvero prima dell'approvazione da parte del governo, in dicembre, del decreto mille proroghe e, in febbraio, della sentenza della Corte costituzionale sul ricorso del Veneto.
Aspettare ci consente di sapere di più della questione AATO (Autorità di Ambito Territoriale Ottimale), che - secondo il contestato decreto Calderoli - dovrebbero essere soppresse a partire dall'1 gennaio 2011.
Ricordo che, per arrivare a questo risultato, c’è stato un vero e proprio pressing da parte nostra e dei comitati per l’acqua pubblica che sono scesi in piazza e hanno e raccolto 237 mila firme in Lombardia.
Oggi la giornata è andata come speravamo. Ma già da domani saremo in campo per batterci affinché l’acqua resti un bene comune e un diritto umano universale. Vogliamo mantenere la titolarità del servizio idrico integrato ai comuni, la salvaguardia del sistema fino ad oggi vigente e la unitarietà, e non unicità, della gestione.

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