inserito il 20/2/2011 alle 15:19
Mi è piaciuto quando Roberto Vecchioni, vincitore del Festival e grandissimo cantautore, ha detto: “è inutile scrivere solo per se stessi, anche noi cantautori possiamo proiettarci negli altri uscendo dalla torre d’avorio, senza più pensare che i 40 milioni che non ci ascoltano siano deficienti”. La vittoria di Vecchioni, a mio parere, è meritata anche per questo. Per aver riportato a livello popolare la canzone d’autore. Un genere musicale che sta un po’ scomparendo dalle simpatie dei giovani che, differente dalla mia generazione cresciuta a pane e De Gregori, oggi forse preferiscono i ritmi esotici e le contaminazioni. Nulla da togliere alle nuove influenze musicali, si intende, ma forse insieme alla canzone d’autore italiana se ne sono andati anche un po’ di ideali. Categoria: Istruzione e Cultura
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