Ascoltare e lavorare insieme.
Stefano Tosi   tosi@tosi.it
inserito il 6/7/2011 alle 20:28

Questa mattina in Giunta regionale è stato approvato un ulteriore aumento del 9,09% delle tariffe del trasporto pubblico regionale. Un aumento che segue quello del 12% applicato per decisione della Giunta a partire da febbraio. Un rincaro del 23% non era mai avvenuto prima nella storia del trasporto pubblico regionale. Ricadrà su tutti gli utenti, senza che vi sia alcun miglioramento del servizio. Nel caso del trasporto su gomma e urbano si prevede una riduzione significativa delle corse in molte città lombarde. Siamo molto preoccupati anche per gli ulteriori tagli che il governo potrebbe effettuare nel 2012. La manovra nazionale, infatti, rischia di colpire ancora il trasporto pubblico: in Regione si sta iniziando a discutere del progetto di legge di riforma del settore. In esso c’è una norma che autorizza la Regione a deliberare automaticamente gli aumenti delle tariffe in seguito ai tagli del Governo. Ma aumentare già in questo modo è ingiusto, tanto più che nel 2010 il trasporto ferroviario ha registrato le performance peggiori degli ultimi anni. Il gruppo regionale del Pd ha presentato una campagna che ha lo slogan “no agli aumenti!”. Distribuiremo i volantini in tutte le 415 stazioni ferroviarie lombarde con la collaborazione dei circoli territoriali del PD. Affiggeremo manifesti e apriremo una pagina web sul sito www.blogdem.it. Spingeremo affinché la Giunta regionale non applichi l’ulteriore aumento del costo di biglietti e abbonamenti e raccoglieremo le adesioni e le lamentele degli utenti di treni, autobus e tram. Martedì 19 luglio alle 13.30 sul sito blogdem.it ci sarà una diretta video nella quale si darà conto dell’andamento della campagna. Ribadiremo le nostre proposte e risponderemo alle domande di chi assiste alla conferenza.

Commenti dei lettori: 4 commenti -
caro tosi la TAV va pagata! spiegate nei vostri volantini manifesti ecc ecc perchè si debbono spendere miliardi per una, secondo voi, indispensabile opera pubblica rimanendo cosi senza fondi per gli investimenti necessari ai pendolari e al trasporto pubblico locale
Scritto da angelo m il 7/7/2011 alle 10:22
Una cosa sono i collegamenti infrastrutturali europei. Ricordiamo che l’Italia ha il problema di essere chiusa dalle Alpi ed è importante avere delle infrastrutture che ci permettano di valicarle, in modo da rendere il traffico su rotaia (integrato con la rete europea) competitivo con quello aereo, riducendo l’inquinamento. Altra cosa è il traffico regionale e interregionale che ha visto purtroppo la riduzione di risorse da parte del governo Berlusconi.
Scritto da Stefano Tosi il 8/7/2011 alle 10:37
Spero che l’Italia, come tutti gli altri Paesi europei, riesca a investire sia sull’alta velocità che sul trasporto dei pendolari, tagliando altre spese inutili, dato che mobilità è ormai diventata un diritto fondamentale in un mondo che sta cambiando.
Scritto da Stefano Tosi il 8/7/2011 alle 10:37
A margine di questi ulteriori aumenti dei trasporti pubblici, caro Tosi, quest'anno, in fase di dichiarazione al CAF del solito 730 per i redditi 2010, non mi è stato più riconosciuto il beneficio fiscale del 19% delle spese documentate di trasporto ferroviario per la figliola studentessa universitaria a Milano. Ulteriore, ennesimo costo per la famiglia.
Scritto da Luigi B. il 11/7/2011 alle 13:56
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