Ascoltare e lavorare insieme.
Stefano Tosi   tosi@tosi.it
inserito il 22/7/2011 alle 21:42

Un attentato a Oslo e poche ore dopo una sparatoria sull’isola di Utoya, lontano 30 chilometri. Sconvolgente che ci siano attentati di questo tipo in un paese piccolo come la Norvegia. È come se ci fosse l’intenzione di colpire le culture civili, moderne e tolleranti. A Oslo, gran parte del centro è stato evacuato e si sta valutando la possibilità di chiudere lo spazio aereo norvegese. La sparatoria dell’isola si è invece abbattuta su un campo estivo di giovani laburisti di 15-16 anni. Lì era in corso un ritrovo del partito del premier Stoltenberg, che avrebbe dovuto andarvi in visita. L'attentatore sembra sia già stato arrestato: un uomo bianco di carnagione e di origine nordica.
Il primo attentato è stato rivendicato dal gruppo terroristico Ansar al-Jihad al-Alami che sul forum jihadista 'Shmukh' giustifica gli attentati a Oslo come una ritorsione alla presenza della Norvegia in Afghanistan e agli "insulti" al profeta Maometto. Sul messaggio si legge: "Dall'attentato a Stoccolma avevamo avvertito che vi sarebbero state altre operazioni".
Esprimiamo in queste ore drammatiche tutta la nostra solidarietà alla Norvegia.
 

Categoria: Persone
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